tagli sanità, assobiomedica: rivedere le misure recepite dal governo

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TAGLI SANITÀ,
ASSOBIOMEDICA: RIVEDERE LE MISURE RECEPITE DAL
GOVERNO NEL MAXIEMENDAMENTO AL DL ENTI LOCALI
Il Presidente Boggio: “Necessario avviare un confronto con tutti gli attori del sistema
salute per definire soluzioni sostenibili, ma appropriate che mettano al centro il
paziente e il rinnovamento del SSN”
Roma, 20 luglio 2015 – “Non sono altro che tagli lineari a discapito delle prestazioni
offerte ai cittadini quelli all’interno del maxiemendamento del Governo al decreto Enti
Locali, che recepisce l’Intesa Stato Regioni. Il payback per i dispositivi medici e la
rinegoziazione dei contratti di fornitura serviranno sulla carta a far quadrare i conti, ma
genereranno solo un abbassamento della qualità delle prestazioni sanitarie e una
quantità di ricorsi legali da parte delle imprese. Governo e Regioni dovrebbero sedersi
a un tavolo insieme a tutti gli attori del sistema salute per definire soluzioni sostenibili,
ma appropriate per il benessere del servizio sanitario e per la tutela della salute dei
pazienti. Ci sono margini di risparmio in Sanità, che vanno però definiti nell’ottica di un
rinnovamento delle strutture sanitarie e non di un loro impoverimento. E ribadiamo che
senza dispositivi medici e diagnostici in vitro all’interno di un ospedale è impossibile
erogare alcun tipo di prestazione sanitaria”. Questo l’invito del Presidente di
Assobiomedica, Luigi Boggio, a Governo e Regioni per trovare nuove soluzioni che
facciano risparmiare 2,4 miliardi alla Sanità per il 2015.
“Sono moltissime le aree di intervento per ottenere risparmi – ha dichiarato il
Presidente Boggio - che mettono il paziente al centro e hanno l’obiettivo di rendere il
servizio sanitario nazionale efficiente e moderno, anziché perseguire le logiche dei tagli
lineari già avviate negli ultimi anni. Dall’introduzione di percorsi diagnostico-terapeutici
per la gestione dei pazienti con specifiche patologie come l’insufficienza renale, il
Parkinson, il dolore cronico, lo scompenso cardiaco, le lesioni da pressione; a un piano
nazionale sulle infezioni ospedaliere. Dalla messa a punto di un protocollo nazionale per
il trattamento di pazienti con scompenso cardiaco in telemedicina alla razionalizzazione
da parte delle aziende sanitarie delle modalità di acquisto, fornitura e logistica dei
dispositivi medici. Sono solo alcune delle soluzioni che Assobiomedica ha presentato in
un documento inviato ai Presidenti e agli Assessori alla Salute di tutte le Regioni,
nonché al Ministro della Salute nel quale vengono prospettati interventi che
porterebbero risparmi per oltre 2 miliardi di euro entro il 2016”.
“Ci auguriamo che vengano presi in considerazione i numerosi profili di illegittimità che
questa misura contiene e che – ha concluso il Presidente di Assobiomedica - oltre a
penalizzare pesantemente le imprese mettono a rischio l’erogazione delle prestazioni
sanitarie di cui fino ad aggi i cittadini italiani hanno potuto beneficiare”.
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