assobiomedica su nuovi lea: innovazione parzialmente garantita

Comunicato stampa
ASSOBIOMEDICA SU NUOVI LEA: INNOVAZIONE PARZIALMENTE
GARANTITA
“Bene la riorganizzazione di alcune prestazioni che, a parità di beneficio per il paziente,
possono prevedere un minore consumo di risorse. Preoccupazione invece per protesi acustiche
e presidi per diabetici”
Roma, 14 luglio 2016 – “Dopo 17 mesi di attesa l’arrivo dei nuovi livelli essenziali di
assistenza non può che farci piacere e ci auguriamo che l’iter normativo non sia
altrettanto lento. Se da una parte sono stati ottenuti notevoli risparmi con
l’aggiornamento dell’elenco dei DRG ad alto rischio di inappropriatezza e il passaggio
di alcune prestazioni da regime di day surgery ad ambulatoriale, dall’altra dobbiamo
purtroppo constatare che in alcuni casi viene limitato il ricambio tecnologico. Ai
nomenclatori della specialistica ambulatoriale sono state infatti apportate
modestissime variazioni, che non vanno sempre nella direzione di includere
prestazioni tecnologicamente avanzate. Ne è un esempio la categoria dei presidi per
persone con diabete, dove sono stati mantenuti nell’elenco presidi obsoleti e, sebbene
siano stati introdotti altri dispositivi innovativi, non vengono previste tutte le
specifiche per il loro effettivo utilizzo. In altri casi, invece, come in quello degli ausili
monouso, le modifiche riportate sembrano in linea con l’evoluzione tecnologica
attualmente disponibile”. Questo il commento di Assobiomedica sui nuovi livelli
essenziali di assistenza, presentati oggi dal ministero della Salute e in attesa del via
libera ufficiale del ministero dell’Economia e delle finanze.
“Un ulteriore punto di preoccupazione – spiegano da Assobiomedica - è relativo alle
modalità di erogazione dei dispositivi inseriti nell’assistenza protesica, in particolare
per quanto riguarda le protesi acustiche, per le quali sembrerebbe previsto uno
stravolgimento dell’attuale assetto di fornitura, che non garantirebbe la terapia adatta
alle specifiche, uniche e personali, esigenze dell’assistito. Gli apparecchi acustici sono
infatti dispositivi medici ad altissima personalizzazione destinati esclusivamente al
paziente al quale sono prescritti, motivo per cui fino ad oggi le modalità di
acquisizione garantivano l’appropriatezza terapeutica”.
“Sarà nostra cura - conclude Assobiomedica - fare un’analisi seria e approfondita di
tutte le variazioni apportate sia ai nomenclatori, sia alle modalità di erogazione, sia a
tutte le altre parti del DPCM, nonché alla nota tecnica e a quella illustrativa.
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Sara Robibaro – Ufficio stampa Assobiomedica
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