federsanità anci e assobiomedica siglano accordo per la gestione

FEDERSANITÀ ANCI E ASSOBIOMEDICA SIGLANO ACCORDO
PER LA GESTIONE PROATTIVA DELLE CRONICITÀ
Parte il progetto pilota in 10 Asl sul territorio che prevede la creazione di reti cliniche
integrate, modello innovativo per governare le cronicità dei pazienti
Firenze, 29 novembre 2016 – Assistenza territoriale strutturata e organizzata per gestire in
modo appropriato e sostenibile l’oltre 80% della spesa sanitaria, imputabile a malattie
croniche come diabete, asma, artrosi e artriti, malattie allergiche, emicranie, ansia e
depressione. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato oggi tra Federsanità ANCI e
Assobiomedica, che prevede l’avvio di un progetto pilota di sviluppo di reti cliniche integrate
in 10 Asl sul territorio nazionale. L’iniziativa mira a ottimizzare le risorse economiche,
qualificare l’esperienza dei medici di medicina generale, ridurre le complicanze e diminuire
l’uso dei servizi ospedalieri, strutturando una maggiore condivisione delle informazioni sul
paziente tra medici e specialisti. Con l’ausilio di strumenti che snelliscano i processi di
erogazione dei servizi e valutino il grado di aderenza del paziente ai percorsi diagnosticoterapeutici-assistenziali, vengono infatti individuati, all’interno di ciascuna Aggregazione
Funzionale Territoriale (AFT) dei medici di medicina generale, esperti in una data patologia
cronica che interagiscono sia con i singoli medici di medicina generale che con gli specialisti.
"Gli attuali sistemi di welfare – ha dichiarato Angelo Lino Del Favero, Presidente di
Federsanità ANCI sono caratterizzati da una crisi ‘comunicazionale’ tra i macro-sistemi,
ovvero le organizzazioni e le micro-individualità, cioè i cittadini, oltre che da una certa
tendenza all’autoreferenzialità. Ciò si traduce in una evidente difficoltà di risposta ai bisogni di
tipo sociale e sanitario. Le politiche sanitarie dei governi europei stanno pianificando le loro
mission su tre versanti (ospedale – territorio – domicilio), ma affinché i progetti di
integrazione possano garantire risultati efficaci, è necessario che tutti i protagonisti si
incontrino ed interagiscano con i nodi della Rete organizzativa, professionale e umana. La
sfida presente è dunque quella di potenziare le ‘trame’ dei servizi socio-sanitari per sviluppare
un’assistenza integrata, incentrata sulle reti di patologia, sulla famiglia e sulla comunità.
L'accordo con Assobiomedica va in questa direzione e in perfetta sintonia con il recente ‘Piano
Nazionale della Cronicità’, che solo qualche giorno fa il Ministro della Salute, Beatrice
Lorenzin, ha trasmesso in Conferenza Stato-Regioni. Con Assobiomedica – ha concluso Del
Favero - lavoreremo per integrare l’assistenza primaria, centrata sul medico di medicina
generale, e le cure specialistiche anche attraverso l’uso di tecnologie innovative di
“tecnoassistenza” senza dimenticare lo sviluppo di modelli assistenziali centrati sui bisogni
“globali”, non solo clinici, del paziente.
“La riqualificazione della rete assistenziale territoriale e la sua integrazione con le reti
ospedaliere – ha dichiarato il Vicepresidente di Assobiomedica, Fabio Faltoni - rappresenta la
via maestra da seguire per coniugare risparmi e qualità, evitando tagli lineari e misure
inappropriate che non contribuiscono a un miglioramento del nostro SSN. Le imprese del
settore dei dispositivi medici sono in grado di contribuire in modo fondamentale a questo
processo sia mettendo a disposizione beni e servizi essenziali di telemonitoraggio e
teleassistenza sia sviluppando una serie di prodotti ideali per un utilizzo in ambito
ambulatoriale e domiciliare. Il progetto che avviamo oggi con Federsanità-ANCI guarda in
questa direzione e siamo convinti che una reingegnerizzazione del processo di erogazione dei
servizi possa contribuire a migliorare la gestione del paziente cronico, potenziando anche le
funzionalità del fascicolo sanitario elettronico”.