Provincia di Padova Conoscere per prevenire il doping nei giovani Progetto Sperimentale “Iniziative di prevenzione del doping” A cura di Renzo Roverato Sintesi dei testi elaborati da: Federica Dabbeni Sala Dino Ponchio Claudio Schiraldi Rossella Snenghi Claudio Terranova Alessandro Tettamanzi Novembre 2005 Sono molte ormai le strutture coinvolte nella ricerca di strategie d’intervento per affrontare il problema del doping Il mondo delle istituzioni, della giustizia, dell’ associazionismo, della scuola, della medicina, delle società sportive e delle federazioni hanno prodotto numerose proposte volte a combattere la diffusione del fenomeno. Tutto questo perché non si tratta più di una devianza circoscritta al solo ambiente sportivo, ma di un fatto ben più ampio che si diffonde a largo spettro fra coloro che praticano lo sport per tutti. La Provincia di Padova – Settore Sport ha inteso promuovere un’iniziativa volta a sostenere ed informare chi si dedica a combattere questo malcostume individuando nella Famiglia e nella Scuola le agenzie privilegiate per creare una cultura anti-doping che parta già dalla pre-adolescenza, prima che il problema diventi di dimensioni macroscopiche. In particolare con questa pubblicazione si vuole offrire uno strumento di informazione che possa aiutare i genitori a conoscere le varie valenze del problema per essere poi preparati nel loro impegnativo compito educativo. L’Assessore allo Sport Mauro Fecchio Il Presidente Vittorio Casarin L'originalità del progetto “Iniziative di prevenzione del doping” realizzato dalla Provincia di Padova – Settore Sport e finanziato dalla Regione Veneto, sta nel cercare di coinvolgere e responsabilizzare le famiglie degli studenti con l’obiettivo di favorire una cultura anti-doping che si contrapponga all’atteggiamento dominante che orienta le persone al successo ad ogni costo e ad un’eccessiva medicalizzazione della società. Finora un tentativo su vasta scala in questo senso non è mai stato sperimentato e quindi dal progetto potrebbe in futuro nascere un nuovo e sistematico approccio al problema attraverso un lavoro comune per l’individuazione dei fattori di rischio che facilitano l’istaurarsi di una mentalità propensa al doping. Proprio sul presupposto che un buon risultato dell’opera di prevenzione del doping si possa raggiungere con il coinvolgimento attivo delle famiglie dei ragazzi potenzialmente esposti al fenomeno, si esplica un’azione di informazione e formazione rivolta genitori. Ci si avvale per far ciò dell'apporto degli insegnanti della scuola già preparati allo scopo, e del supporto didattico costituito dalla presente pubblicazione realizzata a partire da documenti elaborati da professionisti ed esperti del settore. I Coordinatori del progetto Maurizio Schiavon Marco Zaccaria 2 IL PROGETTO Azioni Formazione per insegnanti e genitori Realizzazione di un sito web con materiale informativo Indagini tra gli adolescenti per tarare il fenomeno Problema non più circoscritto al solo ambiente sportivo ma fenomeno esteso anche fra coloro che praticano lo sport per tutti Molte le strutture coinvolte La Giustizia, L’Associazionismo in genere La Scuola Il mondo della Medicina Delle Società Sportive Delle Federazioni 3 La Provincia decide di puntare sulla famiglia perché: Il commercio di farmaci ad effetto doping è imponente e in costante aumento Il doping si è staccato dal livello degli atleti di vertice. Non bastano la Legge dello Stato né le condanne eccellenti. L’opinione pubblica è pronta a condannare e poi a dimenticare chi usa mezzi illeciti ma che consegue risultati sportivi. Per contrastare questo fenomeno occorre: Prevenirlo alla radice Individuando i fattori di rischio. Impostando interventi formativi. Costruendo una cultura in grado di contrastarlo. Una cultura in controtendenza Una cultura antidoping 4 I fattori di rischio che predispongono a sviluppare una mentalità favorevole al doping, sono riferiti a quattro ambiti fondamentali. Individuo Ambiente familiare e gruppo dei pari Allenatore e sistema sportivo Società Fattori di rischio che predispongono a sviluppare una mentalità favorevole al doping, riferiti a quattro ambiti fondamentali. Individuo Ambiente familiare e gruppo dei pari Allenatore e sistema sportivo Società Eccessivo orientamento al successo, stima di se scarsa o non realistica. Eccessivo rinforzo del risultato e del successo. Dipendenza dal successo dell’atleta, ricerca esasperata del talento/del campione. Eccessiva valorizzazione della prestazione, eccessiva pressione selettiva. Forte dipendenza da rinforzi esterni, alta influenzabilità. Scarso supporto familiare, esempio negativo degli amici. Esempio negativo dell’allenatore o di campioni dopati. Influenza negativa della pubblicità. Basso livello di norme morali soggettive. Scarso rispetto e osservanza delle regole. Infrazione delle regole del fair play Scomparsa dei valori tradizionali di rendimento. Insane abitudini di vita e alimentari Minimizzazione del problema del doping da parte del medico Inadeguatezza e scarsa trasparenza dei controlli antidoping. Medicalizzazione della società. Frequenza delle gare, volume e intensità di allenamento troppo alti. Eccessiva valorizzazione dell’aspetto esteriore Da “Aspetti psicologici della prevenzione del doping nei giovani ” Caterina Pesce 2001 5 Due sono gli ambienti privilegiati La scuola Educazione Fisica e programmi interdisciplinari Educazione alla salute Educazione alla legalità La famiglia Non dando eccessivo rinforzo al risultato e al successo. Stimolando una buona capacità decisionale. Aiutando la formazione di una solida autostima. Perché un adolescente o un giovane sportivo sceglie di doparsi? Per emulare grandi campioni. A causa di consigli di persone come allenatore o medico sportivo. Per seguire l’esempio di “amici” che ne fanno già uso. Per l’abitudine ad assumere integratori alimentari di vario genere. 6 Perché un giovane non riesce percepire la gravità del doping? Mancanza di informazione sugli effetti Non conoscenza delle proprietà e della posologia di determinati integratori alimentari Non educazione a finalizzare l’attività sportiva a lungo termine per il conseguimento della prestazione Sviluppo non sufficiente delle caratteristiche psicologiche utili a rendere immune alla seduzione del persuasore La cultura antidoping si forma lavorando su più fronti e impostando vari interventi aspetto medico – biologico informare i giovani sugli effetti dannosi del doping aspetto alimentare Informare i giovani su che cosa è un’alimentazione equilibrata e su quello che è da considerarsi un uso proprio o improprio degli integratori aspetto psicologico sviluppare e potenziare le caratteristiche psicologiche e motivazionali che rendono i giovani resistenti alle pressioni sociali aspetto etico far crescere un valido patrimonio etico adatto a credere nella legislazione e nei regolamenti dello sport aspetto tecnico – metodologico creare offerte di pratica giovanile orientate alla multilateralità 7 La scuola è già stata ampiamente coinvolta in questo percorso La famiglia mancava ancora d’essere coinvolta e la Provincia di Padova si propone di colmare questa lacuna L’obiettivo sono i Genitori Devono essere aiutati a: conoscere capire intervenire 8 La p o z io n e m a g ic a DOPING : origine del termine 1) “doop” miscela vino tabacco e tè 2) “doop” miscuglio di sostanze energetiche che i marinai olandesi già quattro secoli fa ingerivano prima di affrontare una tempesta 3) da “doop” al verbo inglese “to dope” e al sostantivo “doping” cioè un additivo che modifica il rendimento 4) la parola doping deriva dall' "oop" miscela di oppio, tabacco e narcotici somministrata ai cavalli da corsa nell' 800. 5) “dope” vocabolo di antica origine sudafricana che indicava una bevanda alcolica primitiva usata come stimolante nelle danze cerimoniali. 9 DOPING : un male antico - Gli antichi lottatori greci (III secolo a.C.) assumevano una sostanza estratta da un fungo per aumentare l‘ aggressività. - Gli atleti romani ricorrevano a qualità differenti di carni associate a sostanze stimolanti - Nell’ ottocento incomincia l’uso eccessivo di miscele eccitanti quali etere-cocaina -Nel novecento come eccitante si usa la stricnina mescolata al cognac e dopo la I° guerra mondiale il consumo di sostanze stimolanti quali le amfetamine dilaga nella pratica sportiva provocando diverse morti La definizione di doping secondo la LEGGE 14 dicembre 2000, n°376 (art. 1) Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psichiche o biologiche dell’organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti 10 Classi di sostanze vietate solo in competizione STIMOLANTI NARCOTICI CANNABINOIDI GLUCOCORTICOSTEROIDI Classi di sostanze vietate in competizione e fuori competizione AGENTI ANABOLIZZANTI DIURETICI ED AGENTI MASCHERANTI ORMONI PEPTIDICI BETA-2 AGONISTI AGENTI AD ATTIVITA’ ANTIESTROGENICA Recentemente è stato applicato un contrassegno di divieto sulle confezioni di prodotti farmaceutici contenenti SOSTANZE VIETATE per DOPING : e riportano la seguente avvertenza: “per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping” 11 STIMOLANTI: Vietati in competizione MA SEMPRE PERICOLOSI ANFETAMINE, EFEDRINA, COCAINA La loro azione è eccitante e antidepressiva: aumentano l'attenzione, ritardano la fatica, riducono il bisogno di sonno, accrescono l'aggressività. In particolare, in seguito all'assunzione di anfetamine, il cuore pulsa più rapidamente, la pressione arteriosa sale e il sangue circola più in fretta, dando comunque una forza fittizia che altera la capacità di autolimitare lo sforzo. AMFETAMINA H2 C H C LA DOSE NH2 CH3 EFFETTI FARMACOLOGICI centrali e periferici a dosaggi farmacologici (10-20mg) ECSTASY H N CH 3 CH 3 +CH2OO ciclico EFFETTI TOSSICI : acuti a 100-400mg (lavanda gastrica) cronici psicosi tossica ( schizofrenia) NB: anche a 10-20mg per lungo tempo 12 EFFETTI TOSSICI COCAINA DOSE DIPENDENTI EUFORIA TACHICARDIA FREQUENZA RESPIRATORIA AGITAZIONE IPERTENSIONE DISPNEA CONVULSIONI ARITMIE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA MORTE CAFFEINA: tolta dalla lista nel 2005 MA UGUALMENTE TOSSICA!! Stimolante del Sistema Nervoso Centrale. A dosi tra 80-200mg : diminuisce il senso di fatica, migliora l’attenzione e il lavoro intellettuale Sopra i 250mg: TOSSICA CAFFEINA contenuta in bevande e medicamenti Caffè in tazza grande (150ml) percolato = 64-124 mg istantaneo = 40-108 mg filtro = 110-150mg decaf = 2-5 mg Coca-cola = 46 mg Compressa mal di testa = 25-50 mg 13 NARCOTICI: Vietati solo in competizione MA SEMPRE TOSSICI!! Vengono assunti per ridurre la percezione del dolore Il DOLORE è un segno d’allarme: La morfina e l’eroina bloccano la percezione del dolore e ne aumentano la tollerabilità La sua soppressione può condurre l’atleta a “strafare” Rischio di: aggravare le lesioni traumatiche già esistenti e causare danni permanenti. CANNABINOIDI Marijuana e hashish distorcono la percezione e non consentono la corretta valutazione del rischio. L’atleta compie azioni (acrobazie) che non farebbe in condizioni normali. Deficit di memoria Psicosi e schizzofrenia Tetratogenia per i feto Cancerogena ( perchè viene fumata ) 14 ANABOLIZZANTI: Vietati “in-out” competizione Sono ormoni steroidei (testosterone, nandrolone e ecc.) che potenziano la muscolatura e riducono il grasso. cancerogeni per il fegato, provocano: •dipendenza •modificazioni dei caratteri sessuali •femminilizzazione nei maschi e viceversa ORMONI PEPTIDICI: Vietati “in-out” competizione Sono piccole molecole proteiche ottenute con nuove biotecnologie: Il GH o ormone della crescita Le GONADOTROPINE L’INSULINA NB: GH e gonadotropine hanno gli stessi effetti del testosterone: sono anabolizzanti ma provocano blocco della crescita delle ossa lunghe, ginecomastia, depressione, atrofia dei testicoli, tumori al fegato 15 ORMONI PEPTIDICI: Vietati “in-out” competizione La eritropoietina (EPO) è un ormone secreto dal rene che promuove la produzione di eritrociti e quindi il trasporto di ossigeno. In cambio il rischio di morte per trombosi aumenta del 400% Il sangue diventa denso come la marmellata EMERGENZA DOPING DOMANDA indirizza e condiziona OFFERTA Î affinamento evolutivo di sostanze e di metodi, di crescente efficacia farmaco-dinamica, di difficile o impossibile rivelabilità laboratoristica Î doping genetico Î commercializzazione capillare e clandestina Î volume di affari annuo stimato nel mondo in circa 5 miliardi di euro 16 UNITA’ OPERATIVA DI TOSSICOLOGIA FORENSE E ANTIDOPING AZIENDA OSPEDALIERA-UNIVERSITA’ DI PADOVA studio epidemiologico pilota sull’ USO DI DOPANTI nelle scuole medie inferiori e superiori POPOLAZIONE SCOLASTICA TOTALE Ammettono l’uso personale di dopanti Segnalano l’uso di dopanti da parte di un compagno SOTTOPOPOLAZIONE SCOLASTICA SPORTIVA Ammettono l’uso personale di dopanti Segnalano l’uso di dopanti da parte di un compagno prevalenza sesso maschile (82.8% maschi - 17.2% femmine) età media 17 anni il 75% pratica attività agonistica il 25% pratica attività amatoriale FARMACOTOSSICOLOGIA DEL DOPING ⇒ DOSAGGI ELEVATI ⇒ SCHEMI POSOLOGICI INCONGRUI ⇒ ASSENZA SUBSTRATO PATOLOGICO ⇒ IPERSOLLECITAZIONE SISTEMI FISIOLOGICI ⇒ INTERAZIONI FARMACOLOGICHE IMPREVEDIBILI ⇒ UTILIZZO XENOBIOTICI “CLANDESTINI” DIFFICOLTA’ ESTRAPOLATIVE 17 DECESSI DI ATLETI CORRELATI AD ABUSO DI DOPANTI Età/sesso Causa di morte Dopanti Montine-al. (1993 36 a., M embolia polmonare massiva steroidi Kennedy-al. (1993) 18 a., M fibrosi miocardica massiva analisi tox Licata-al. (1993) 31 a., M necrosi miocellulare, fibrosi miocardica , coronarosclerosi analisi tox, cocaina e BE Dikerman-al. (1995) 20 a., M Cardiomiopatia, ipertrofica steroidi Lyndeberg-al. (1991) 34 a., M Ictus cerebrale, trombosi a., cerebr.media sx steroidi Luke-al. (1990) 21 a., M IMA, fibrosi miocardica steroidi Ferenchik (1991) 22 a., M IMA steroidi Lyndeberg-al. (1991) 20 a., M Cardiomiopatia, ipertrofica steroidi ABUSO DI DOPANTI Fattori predisponenti CAUSE NEUROBIOLOGICHE Matrice genetica Substrati cerebrali CAUSE PSICODINAMICHE Mancata autostima con bisogno compulsivo di vincere CAUSE AMBIENTALI Pressioni familiari e sociali 18 ASSOCIAZIONI DOPING E TOSSICODIPENDENZA Tipologia sostanze d’abuso ⇒ amfetamine,marijuana, narcotici Pattern dei fattori di rischio ⇒ sesso maschile ⇒ mancanza di conoscenze sulla dannosità dei dopanti ⇒ canale di distribuzione preferenziale tra i pari Analogia dei modelli psicomportamentali ⇒ dipendenza/astinenza da steroidi ⇒ abuso integratori/pre-stadio abuso steroidi ⇒ necessità di terapie psicofarmacologiche e psicocomportamentali Gli anabolizzanti in USA sono equiparati ex-legge agli stupefacenti Gli alimenti introdotti con la dieta apportano: i principi nutritivi energetici non energetici funzione plastica funzione metabolica e di bioregolazione GLUCIDI / LIPIDI PROTIDI ACQUA VITAMINE SALI MINERALI Una buona condizione fisica (ed anche la capacità di una buona prestazione fisica) dipende da una buona nutrizione 19 Cosa sono gli integratori? • Qualcosa di diverso rispetto al cibo e ai farmaci • La loro composizione non e’ stata approvata dal FDA • Non ci sono informazioni sicure • Il loro impiego razionale nel curare e prevenire malattie e’ discutibile e incerto La SUPPLEMENTAZIONE o l’ INTEGRAZIONE rispondono più a un fine ERGOGENICO che ad una corretta ed equilibrata alimentazione ERGOGENI: sostanze o mezzi in grado di determinare aumento della capacità di lavoro e in questo caso un aumento della prestazione atletica ERGOGENI: sostanze o mezzi in grado di determinare aumento della capacità di lavoro e in questo caso un aumento della prestazione atletica 1. supporti nutrizionali finalizzati ad integrazione energetica: 1. carboidrati 2. lipidi 2. supporti nutrizionali finalizzati a supplementazione proteica: 1. proteine 2. aminoacidi 3. sostanze finalizzate al reintegro delle perdite idroelettrolitiche 4. sostanze con funzione di bioregolazione 1. vitamine 5. sostanze con azione metabolico e funzionale 1. L-CARNITINA 2. COENZIMA Q10 3. INOSINA 4. COLINA 5. BORO 6. CROMO 7. CREATINA 8. FITOCOMPLESSI I dati della letteratura scientifica mostrano risultati molto contrastanti per la gran parte di queste sostanze 20 1. supporti nutrizionali finalizzati ad integrazione energetica 1. CARBOIDRATI: la corretta alimentazione per un atleta prevede una quota intorno al 60-65% nell’ambito della razione giornaliera Hanno da tempo un ruolo riconosciuto come substrato energetico nelle attività prolungate e ad alta intensità. FRUTTOSIO: bevande da utilizzare prima dell’esercizio per garantire maggior quota di energia pronta; la disponibilità non è poi così rapida (trasformato in glucosio dal fegato). Facili i disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea) MALTODESTRINE: assorbimento più lento ed evita le brusche variazioni della glicemia. 2. LIPIDI: la corretta alimentazione prevede una quota intorno al 25-30% della quota calorica giornaliera Impiego maggiore in attività di lunga durata a bassa/media intensità TRIGLICERIDI A CATENA MEDIA (MCT): lipidi di facile assorbimento. Effetti modesti sulla performance e presenza di disturbi gastrointestinali (crampi, diarrea) C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 2. supporti nutrizionali finalizzati a supplementazione proteica 1. PROTEINE: componente importante della razione alimentare (10-15% quota calorica complessiva) Consigliata un assunzione di 1-1.5 g/kg peso corporeo (diversa se atleti di endurance o di potenza. Supplementazione molto utilizzata in ambito sportivo (non tutti i ricercatori sono d’accordo). Vari studi non hanno dimostrato miglioramenti particolari della performance o modificazioni della secrezione ormonale (hGH, testosterone) con supplementi di arginina, lisina, ornitina, tirosina, triptofano. Difficile indicare il fabbisogno proteico perché dipende da: durata, intensità, tipo di sforzo, età, sesso, dieta, allenamento, ecc. L’eccesso di proteine può determinare sovraccarico renale. C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 21 2. supporti nutrizionali finalizzati a supplementazione proteica 2. AMINOACIDI RAMIFICATI (BCAA): valina, leucina, isoleucina hanno assunto un ruolo particolare in ambito sportivo. Ossidati preferibilmente dal muscolo scheletrico per cui si è ipotizzato che in determinate condizioni possano costituire fonte energetica. Le linee guida (Ministero della Salute-1999) danno indicazioni sulla quantità giornaliera, sulle controindicazioni. • • effetti: ristora e ricostruisce il muscolo, aumenta la forza Effetti collaterali: aumentato rischio di disidratazione, sovraccarico renale Amino Acids: Supplements vs. Food Valine Leucine Isoleucine 2 amino acid pills 200 280 175 1 cup macaroni 290 450 250 8 oz skim milk 550 800 500 3 1/2 oz tuna 1300 1920 1200 C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 3. sostanze finalizzate al reintegro delle perdite idroelettrolitiche Una giusta idratazione deve tener conto del tipo e durata di attività fisica, nonché delle condizioni climatiche. Fino ad un’ora prima dell’esercizio introdurre acqua (a temperatura intorno a 10°) a dosi intervallate (fino a 500 cc) eventualmente con piccole dosi di carboidrati Attività inferiori ad 1 ora è sufficiente un reintegro con acqua (200-300 cc ogni 20 min) Per attività superiori utilizzare bevande con bassa concentrazione di zuccheri (2-6%) e piccole quote di elettroliti (Na < 100 mEq/l). prodotti con minerali destinati a reintegrare le perdite idro-saline causate dalla sudorazione conseguente all’attività muscolare svolta Ione non > mEq/litro mg/l Sodio 45.0 1035 Cloro 36.0 1278 Potassio 7.5 292 Magnesio 4.1 50 C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 22 4. sostanze con funzione di bioregolazione 1. VITAMINE: vengono acquisite in quantità sufficiente con l’apporto nutrizionale. L’assunzione di vitamine ad alte dosi non è sempre salutare (un eccesso di vit.idrosolubili viene eliminato con le urine, un eccesso di vit.liposolubili si deposita nel grasso). Negli atleti l’aumentato fabbisogno può essere compensato con una dieta equilibrata. Più giustificata la maggior introduzione di vit. C, come antiossidante, per prevenire i danni tissutali dell’ossidazione (l’attività fisica induce un aumento dei radicali liberi). Si consiglia l’uso di preparati che apportino tutte le vitamine in proporzioni armoniche e bilanciate tra loro. C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 5. sostanze con azione metabolico e funzionale 1. LL-CARNITINA 2. COENZIMA Q10 3. INOSINA 4. COLINA 5. BORO 6. CROMO 7. CREATINA 8. FITOCOMPLESSI I dati della letteratura scientifica mostrano risultati molto contrastanti per la gran parte di queste sostanze C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 23 CREATINA • Sostanza naturale presente nella carne e nel pesce • Prodotta dall’organismo e “depositata” nel muscolo • Effetti: aumenta la forza muscolare, brucia i grassi, aumenta la resistenza (?), ritarda la fatica • Effetti collaterali: aumento di peso, crampi muscolari, nausea, diarrea, alterazioni renali (?) • Numerosi studi hanno rilevato: – – – – – Miglioramento dell’attività anaerobica Nessun effetto sull’attività aerobica La quantità in eccesso viene eliminata I vegetariani hanno maggior assunzione Non ci sono studi a lungo termine C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 EFEDRA Il genere ephedra conta numerose specie in regioni temperate-calde. Contiene l’efedrina che ha azione eccitante sul SNC. • effetti: riduce l’appetito, agisce come decongestionante e antiasmatico, fornisce un aiuto ergogenico • Effetti collaterali: stordimento, agitazione, insonnia, tachicardia, aumento della press.arteriosa Può essere normalmente e tranquillamente acquistata in erboristeria Famosa è diventata la “MA HUANG” (ephedra sinensis) utilizzata in Cina oltre 5000 anni fa nella cura dell’asma, febbre. Combinata con una modesta quantità di caffeina (come scoperto in alcuni estratti di the) o guarana, l’effetto termogenico può aumentare del 20% C.Schiraldi -Padova 2004 24 Ginkgo Biloba • Estratto dalle foglie di Ginkgo • effetti: aiuta la memoria, migliora la circolazione, utilizzato come decongestionante e nell’asma • Effetti collaterali: nausea, cefalea, rash, vertigini, stordimento Echinacea Estratto dalle radici di varie Echinacee (purpurea, angustifolia, ecc.) effetti: aumenta le difese immunitarie, previene e cura i sintomi influenzali, cicatrizzante Effetti collaterali: nausea, vomito, febbre C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 Ginseng • Estratto dalle radici di ginseng • effetti: protegge da danni tissutali, aumento di energia, aumento dell’impulso sessuale • Effetti collaterali: cefalea, insonnia, rash, ansietà, diarrea Fitocomplessi Prodotti contenenti erbe o altre sostanze vegetali il cui uso non è ancora regolato da normative ( non vengono menzionati nelle linee guida del Ministero della Salute – 1999 ) Negli integratori che contano tali sostanze hanno un’azione di tipo farmacologico e spesso si ritrovano anche combinate tra loro con possibili effetti collaterali nocivi alla salute C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 25 guaranà • • • Sostanza ottenuta dai semi della Paullinia cupana (ricca di caffeina, tannini, teofillina e teobromina, proteine) effetti: antifatica, contro astenia fisica e psichica, coadiuvante nel dimagramento Effetti collaterali: nervosismo, ansia, tachicardia, convulsioni • • Dosaggio: – Non oltre 1-1.5 g/die avvertimenti (consultare il medico) – Effetti additivi con altri farmaci (teofillina, beta-2-agonisti, ecc.) C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 DHEA (deidroepiandrosterone) • • • prodotto dalla corteccia surrenalica (dopo stimolo dell’ACTH) ha un’azione sul metabolismo glucidico, sull’apparato cerebrale, sulla risposta immunitaria, a carico delle ossa. La sua concentrazione si riduce dopo i 30 anni raggiungendo, dopo 80 anni, circa il 10% di quello presente a 20 anni. Il suo utilizzo viene propagandato come “farmaco antinvecchiamento” effetti: aumenta il sistema immunitario, rallenta l’invecchiamento, Effetti collaterali: acne, insonnia, aumento della freq.cardiaca, aumento del testosterone, riduzione del colesterolo HDL, (alte dosi possono dare peluria faciale nelle donne) Benchè non si abbiano ancora dati certi, rientra nella lista delle sostanze proibite perché potrebbe far aumentare la massa magra e ridurre quella grassa. Negli USA la vendita è libera C.Schiraldi-FMSI -Padova 2005 26 Per ottenere buone prestazioni non servono “cibi speciali”, è sufficiente: ALLENAMENTO ® BUONA ALIMENTAZIONE Non esistono alimenti magici in grado di migliorare la prestazione fisica La reintegrazione con vitamine e minerali (o il sostegno energetico) sono consigliabili solo in soggetti che praticano in modo molto “assiduo” lo sport: -negli sport di lunga durata (maratone, gare di fondo, ecc) -in particolari condizioni climatiche (caldo umido, alta montagna, ecc) Organi più frequentemente colpiti dai farmaci “dopanti” Cervello ormoni, amfetamine caffeina, cocaina marijuana, etanolo Mammelle Cuore e vasi Polmoni Beta-bloccanti ormoni, amfetamine Eritopoietina, cortisone caffeina, cocaina marijuana, etanolo Narcotici, diuretici ormoni Reni Fegato ormoni, insulina, diuretici ormoni, insulina etanolo, diuretici Apparato gastrointestinale ormoni, amfetamine caffeina, cortisone narcotici, etanolo Tendini Ormoni anabolizzanti cortisone Apparato riproduttivo ormoni, narcotici Beta-bloccanti marijuana, etanolo Muscoli e ossa ormoni, eritropoietina narcotici 27 IL DOPING COME RISPOSTA AD UNA CONDIZIONE DI DISAGIO: la questione riguarda soggetti che possiedono qualità tecniche e atletiche particolari • ALTA INTERIORIZZAZIONE DELLE ATTESE • • • PROVENIENTI DALL’AMBIENTE (ALLENATORI, FAMIGLIA) RIDOTTA CAPACITA’ DI ELABORAZIONE DELLE FRUSTRAZIONI RIDOTTA CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE RISORSE ALTERNATIVE PREVALENTE STRUTTURAZIONE MOTIVAZIONALE A DIMENSIONE ESTRINSECA IL DOPING COME RISPOSTA AD UNA CONDIZIONE DI DISAGIO: la questione riguarda soggetti che possiedono qualità tecniche e atletiche particolari •BASSA QUANTITA’ E QUALITA’ DEI RAPPORTI INTERPERSONALI •ALTA DIPENDENZA DALLE PRESSIONI SOCIALI •SCARSA ABILITA’ DI FRONTEGGIAMENTO DELLO STRESS •ALTA DICOTOMIA TRA SFERA DEL DESIDERIO E PRINCIPIO DI REALTA’ 28 PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI PRESENTI IN SOGGETTI CHE HANNO FATTO USO DI DOPING • DIFFICOLTA’ NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI (COETANEI – ALTRO SESSO – ADULTI) • SOFFERENZA INTRAPSICHICA • CONFLITTUALITA’ APERTA CON UNO O PIU’ COMPONENTI DELLA FAMIGLIA PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI PRESENTI IN SOGGETTI CHE HANNO FATTO USO DI DOPING • PROBLEMI COLLEGATI CON LA SESSUALITA’ • PRESENZA DI AVVENIMENTI TRAUMATICI ATTUALI O REMOTI • SOFFERENZA RISPETTO AL PROPRIO CORPO 29 INTERVENTI MIRATI • FAVORIRE UN CORRETTO APPROCCIO ALL’ESPERIENZA SPORTIVA DURANTE L’INFANZIA E LA PRIMA ADOLESCENZA • INFORMAZIONE ALLA FAMIGLIA • INFORMAZIONE ALLA SCUOLA • INFORMAZIONE AGLI ALLENATORI E ALLE SOCIETA’ SPORTIVE • INTERVENTI SPECIALISTICI ALCUNI OBIETTIVI PER OPERATORI SPORTIVI • CREARE ABITUDINE ALLA RIFLESSIONE SULLE QUALITA’ TECNICO TATTICHE • ABITUARE ALLA RIFLESSIONE SUI RAPPORTI E RELAZIONI INTERPERSONALI ALL’INTERNO DEL PROPRIO GRUPPO SPORTIVO – SQUADRA • FAVORIRE IL MONITORAGGIO DELLE ASPETTATIVE NEL RAPPORTO TRA QUALITA’ POTENZIALI E ATTUALI 30 ALCUNI OBIETTIVI PER OPERATORI SPORTIVI •FACILITARE L’ESPRESSIONE DEI PROPRI STATI EMOZIONALI •CONFRONTARE L’ESPERIENZA SPORTIVA CON LE ALTRE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE (SCUOLARELAZIONI ESTERNE ALLO SPORT-TEMPO LIBERO) •AIUTARE NELLA GESTIONE DELLO STRESS ATTRAVERSO PROCESSI DI CONSAPEVOLEZZA •FORNIRE “LETTURE” DIVERSE DELL’ESPERIENZA SPORTIVA INTERVENTO PREVENTIVO • segnalazione di pericoli attuali e futuri che il doping comporta • segnalazione delle sanzioni previste per chi contravviene ai regolamenti Questo ha a che fare con la consapevolezza e la maturità • “Se non cambiano gli adulti è difficile che lo facciano i giovani. Non dimentichiamo l’effetto dopante del denaro” 31 Legge 14 dicembre 2000, n. 376 Art. 1 Tutela sanitaria delle attività sportive Divieto di doping Art. 2 Classi delle sostanze dopanti Art. 3 Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Art. 4 Laboratori per il controllo sanitario sull’attività sportiva Art. 7 Farmaci contenenti sostanze dopanti Art. 9 Disposizioni penali Legge 14 dicembre 2000, n. 376 Art. 1 Tutela sanitaria delle attività sportive Divieto di doping Art. 2 Classi delle sostanze dopanti Art. 3 Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive Art. 4 Laboratori per il controllo sanitario sull’attività sportiva Art. 7 Farmaci contenenti sostanze dopanti Art. 9 Disposizioni penali 32 Legge 376/2000 - art.1 Somministrazione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti Somministrazione di farmaci o sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione di pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche, finalizzate e comunque idonee a modificare i risultati dei controlli antidoping Legge 376/2000 - art.2 I farmaci , le sostanze e pratiche mediche, il cui impiego è considerato doping, sono ripartite in classi con decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali 33 Lista sostanze vietate Lista internazionale di riferimento redatta aggiornata ogni anno dalla WORLD ANTI-DOPING AGENCY (WADA) Lista sostanze vietate e in Italia …. DM 16 gennaio 2004 provvede ad adeguare la lista alla prima lista internazionale di riferimento predisposta dalla WADA e recepita dal Consiglio d’Europa a come allegato alla Convenzione di Strasburgo 34 FARMACI CONTENENTI SOSTANZE DOPANTI Le confezioni di farmaci, contenenti sostanze vietate per doping, devono recare un apposito contrassegno sull’involucro e sul foglietto illustrativo DM 24 settembre 2003 L’etichettatura dell’imballaggio esterno delle confezioni di tali medicinali deve includere il seguente pittogramma Legge 376/2000 - art.9 Chi commercia sostanze vietate per doping attraverso canali diversi dalle farmacie e’ punito reclusione da 2 a 6 anni e multa da € 5164.57 a € 77468,58 35 WADA Entro l’anno 2004 (Atene) tutte le federazioni hanno adeguato i propri regolamenti al Codice Mondiale Entro l’anno 2006 (Torino) si dovranno adeguare tutti gli Stati LO SPORT PER TUTTI • - cambiano gli stili di vita • - lo sport non solo per i risultati • - lo sport come “occasione” per : – – – – socializzare cura del corpo la salute la qualità della vita LO SPORT E’ ESPRESSIONE DI UN VERO E PROPRIO “DIRITTO” DEL CITTADINO 36 LO SPORT GIOVANILE: dati e motivazioni (medie e biennio) • - praticano attività sportiva: • • 67% (maschi 75%, femmine 56%) - perché non fanno sport:(33%) per scelta 61% impossibilitati 39% - quante volte alla settimana fai sport: + di 3 volte 30% 3 volte 37% 2 volte 27% 1 volta 6% La Multilateralità Possiamo classificare i principali modelli: • MULTILATERALITA’ ESTENSIVA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità legate a buona parte delle discipline sportive • MULTILATERALITA’ ORIENTATA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità legate in modo significativo alla propria disciplina • MULTILATERALITA’ MIRATA: derivazione di quella orientata, suggerisce l'acquisizione delle abilità specifiche della disciplina praticata 37 La Multilateralità nelle Diverse Tappe della Formazione O E E= Multilateralità Estensiva 6 – 9 anni O= Multilateralità Orientata 9 -11 anni M S S= M= Multilateralità Multilateralità Nelle specializzazioni Mirata 14 anni 11 – 14 anni Specializzare Gradualmente attraverso la Multilateralità La specializzazione si sviluppa su due aree: - la tecnica-coordinativa (legata alla precisione e qualità dei gesti) l' energetica (legata all'allenamento delle espressioni della forza) 38 Carta dei Diritti dei “Giovani Sportivi” •Diritto di divertirmi e di giocare •Diritto di fare dello sport •Diritto di beneficiare di un ambiente sano •Diritto di essere circondato e allenato da persone competenti •Diritto di seguire allenamenti adeguati ai miei ritmi •Diritto di misurarmi con giovani che abbiano le medesime probabilità di successo •Diritto di partecipare a competizioni adatte alla mia età •Diritto di praticare il mio sport in assoluta sicurezza •Diritto di avere i giusti tempi di riposo •Diritto di non essere un campione CONCLUDENDO Il doping è un fenomeno complesso che coinvolge vari aspetti: (medici (tipo di trattamento, tutela della salute, effetti dei farmaci) ( farmacologici (sostanze usate, dosi, tempi, modalità di somministrazione) ( sportivi (persone coinvolte, risultati ottenuti) ( etico-sociali (affermazione, ricerca del successo, giustificazione, educazione e prevenzione) ( legali (controllo anti-doping, legislazione, sanzioni) 39 DOPING deve essere considerato come Modifica dell’organismo Inciviltà sportiva Diseducazione sportiva e ………………………. Allora assume importanza EDUCARE e INSEGNARE GIUSTA CULTURA DELLO SPORT FAMIGLIA CONI e Federazioni Sportive Scuola GIUSTA CULTURA Enti di promozione sportiva DELLO SPORT Società sportive Mezzi di comunicazione - stile di vita attivo e utile a migliorare la salute - insegnare a vincere - insegnare ad accettare la sconfitta - insegnare a non essere un campione -e ……………………………………. 40 PARTNERS DEL PROGETTO E REFERENTI Regione Veneto - Direzione Regionale per la Prevenzione Alfonsino Ercole Azienda ULSS 16 con l’Unità Operativa di Medicina dello Sport e delle Attività Motorie Daniele Donato Maurizio Schiavon Università di Padova con l’Unità Operativa Complessa di Medicina dello Sport Marco Zaccaria Unità Operativa Complessa di Tossicologia Forense e Antidoping Santo Davide Ferrara Università di Padova - Corso di Laurea in Scienze Motorie con il Dipartimento di Farmacologia e Anestesiologia “E. Meneghetti” Valeria Marin Federica Dabbeni Sala Università di Padova - Facoltà di Psicologia Renzo Vinello CONI Comitato Regionale Veneto Gianluigi Levorato CONI Comitato Provinciale di Padova Dino Ponchio Comitato Regionale Veneto Federazione Medico Sportiva Italiana Claudio Schiraldi Ordine dei Medici della Provincia di Padova Leopoldo Bonadiman C.S.A. – MIUR - Ufficio Educazione Fisica e Sportiva di Padova Renato Del Torchio Margherita Sabadin Azienda Ospedaliera con il Dipartimento Medicina di Laboratorio Mario Plebani Diego Faggian