Aristotele - Sezione di Fisica

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Aristotele
La fisica di Aristotele
A. Stefanel
Aristotele
Aristotele 384-322 a.c
• Il metodo i principia di Euclide (ma anche i Principia
di Newton)
• La logica classica
• Oggetto del sapere: ciò che posiamo percepire coi
sensi (contro Platone)
• Atteggiamento qualitativo (Contro atomisti)
• Contro Eleatismo
Da wikipedia
Aristotele, al pari del suo maestro Platone, cerca di superare la
contrapposizione filosofica venutasi a creare tra Parmenide ed Eraclito:
l'Essere statico del primo
l'incessante divenire del secondo.
Per Aristotele: tutto muta in natura, tutto «scorre», ma non a caso:
seguendo sempre schemi o regole fisse.
Aristotele
Per Aristotele, :
- in opposizione a Platone, il vero essere non è
trascendente e l’oggetto della filosofia e della scienza
in particolare è formato dalle cose che percepiamo
(atteggiamento empirico)
- in opposizione a Atomisti, per i quali aveva senso solo
la quantità, ha grande importanza anche la qualità
(scienza fisica delle qualità)
- in opposizione a Parmenide, rifiuta l’immutabilità e
immanenza dell’essere, a favore di una molteplicità di
significati dell’ «essere»
Da wikipedia
per noi, va posto come fondamento, che ciò che attiene alla natura o
nella totalità o almeno in parte, è in movimento: questo è evidente
per induzione [cogliere con immediatezza, Gasparotto R., Aristotele,
Pagus ed. 1991]
Aristotele
Nonostante le molteplici valenze che assumono gli enti, tutti
richiamano inevitabilmente in un modo o nell'altro il concetto di
sostanza, termine introdotto da Aristotele per indicare ciò che è
in sé e per sé, e che per essere non ha bisogno di esistere.
La sostanza è uno dei dieci predicamenti dell'essere, ossia di
quelle dieci categorie entro cui classificare gli enti sulla base
della loro differenza:
- Sostanza
- Qualità
- Quantità
- Dove
- Quando
- Relazione
-
Agire
Subire
Avere
Giacere.
A differenza della sostanza, le nove rimanenti categorie si devono invece
definire "accidenti" in quanto non hanno vita indipendente, ma esistono
solo nel momento in cui ineriscono alla sostanza.
Aristotele
Sostanza: l’essere in quanto tale (Socrate, il tavolo….)
La Statua, assumendo una specifica forma (datagli dallo
scultore), è diversa dal blocco di marmo da cui è ricavata
La possibilità di assumere una certa forma è detta materia
Forma e materia non esistono separatamente, semplicemente noi le distinguiamo
con la mente, così pure forma e materia non possono esistere separatamente
dalla sostanza.
Ma forma e materia determinano la sostanza (questa statua (la sostanza) ha una
specifica forma ed è fatta con un certo materiale.
Essere in potenza e essere in atto
Energia
potenziale…...
Aristotele
Il fatto che tutti i fenomeni naturali siano soggetti a costante
mutamento significa per Aristotele che nella materia è sempre
insita la possibilità di raggiungere una forma precisa.
Compito della filosofia è proprio quello di scoprire le cause che determinano il
perché un oggetto tenda ad evolversi in un certo modo e non diversamente.
Aristotele parla in proposito di quattro cause, che sono le seguenti:
• causa materiale: ciò da cui proviene l’oggetto e che è immanente a essa (il
bronzo della statua);
• causa formale: consiste nelle qualità specifiche dell'oggetto stesso, nella sua
essenza che rende diverso da un altro dello stesso materiale;
• causa efficiente: è l'agente che determina operativamente il mutamento «il
principio di un mutamento o della quiete»;
• causa finale: la più importante di tutte, in virtù della quale esiste
un'intenzionalità nella natura; è lo scopo per cui una certa realtà esiste,
ovvero per cui avviene un fenomeno.
Aristotele
La teoria dei quattro elementi
FUOCO
caldo-secco
TERRA
secco-freddo
ARIA
umido-caldo
ACQUA
freddo-umido
Aristotele
Il moto in Aristotele:
- Movimento: qualsiasi forma di cambiamento
- Ogni movimento presuppone una causa
- Moti naturali (determinati dalle proprietà dei corpi)
-
Moti violenti (determinati da una azione esterna)
Non esistenza del vuoto
Solo azioni a contatto
Separazione tra mondo sublunare e superlunare
Impossibilità dell’esistenza dell’infinito
Dijkterhuis E.J. (1980) Il meccanicismo e l’immagine del mondo,
Feltrinelli, pp. 640-643
P. Rossi (1998) La nascita della scienza moderna in Europa,
Laterza, Roma-Bari, 1998
Gasparotto R., Aristotele, Pagus ed. 1991
Geymonat L Storia del Storia del pensiero filosofico e scientifico,
Garzanti, Milano 1970-1976, voll. 1-2 ISBN 8811250412
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