Il pensiero di Platone La scrittura: un veleno per la memoria )i scrittura tempi di Socrate e di Platone era un qualcosa che entrava a far parte nella vita quotidiana di tutti. Platone awia una condanna della scrittura, perchè poi il suo sapere La poteva essere didominio pubblico e non più solo riservato ai propristudenti. Leggendo solo sui libri ncn si impara niente. Platon€ sostiene che le parole sono cose che restano nell'anima che impara mentre gli scritti sono delle cose che tendono a rovinare la memoria, per sostere la propria tesi egli racconta un mito ambientato in egitto che narra del farone Tamus e di un suo segretario Teut, Teut aveva inventato cose molto importanti tra cui cose utili e futili ( la geometria e I'aritmetica), ma soprattutto la scrittura. Egli mostra questa sua invenzio*e alfaraone dicendo che gnazie a questo metoda [a memoria sarà potenziata, mentre ilfaraone afferma che quella invenzione è solo un veleno per la memoria. Quindi la memoria è quella scritta nell'anima che impara. ARISTOTETE: UN FILOSOFO STUDIOSO Aristotele 384-324a.C nacque a Stagira nella Grecia settentrionale aiconfinidella Macedonia . A 18 anni si trasferì ad Atene dove frequentò I'accademia di Platone fino alla rnorte del ùaestro nel347 a.C. Poi lasciò Atene e 5 anni dopo il re di Macedonia, Filippo ll,lo chiamò a corte per diventare precettore di Alessandro Magno { destinato a conquistare il mondo). Aristotele rimase alla corte per 6 annifino a quando Alessandro salì altrono, quindi ritornò ad Atene e fondò una propria scuola " ll liceo". Per 10 anni diresse questa struttura con grande successo tale da oscurare per un certo periodo la fama dell'accademia platonica. Teneva delle lezioni per materie più difficili, dette lezioni esoteriche e conferenze rivolte a vasto pubblico dette l,ezioni essoteriche. ln seguito alla morte di Alessandro eglifù costretto all'esilio e morì pochi mesi dopo nel 324 a.C. Aristotele: filosofia e concretezza Egli studiava le piante e gli animali e non era così severo nei confronti della letteratura come Platone. La metafisica è ciò che nutre la realtà, non ha senso parlare diforme senza realtà. Alcune citazioni di Aristotele: E' a causa del sentimento della meraviglia che gli uomini ora, come al principio, cominciano a filosofare. I Chi vuole comandare deve saper servire. / Gli inferiori si ribellano per essere uguali e gli uguali per essere superiori. euesto è lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni./ Sono amjco di Platone, ma sono ancora più amico della verità./ La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli. Aristotele: la verità dei fenomeni Aristotele lo potremmo caratterizzare come un uomo attento aifenomeni, nulla appare per caso, c'è una verità in ciò che appare e quindi in questo mondo sensibile c'è una grande verità che ci aspetta, che merita di essere studiata. La fisica di Aristotele spiega le cose non basandosi sulle leggifisiche, ma su quelle naturalilAristotele condanna le idee e quindi esndanna Platone, gui ci riallacciamo alla sua citazione, cioè.,' io sone amico di platone, ma Spno $tf arrn\co òdfa- rer»\o\lr 1