1 CAPITOLO 7 ESPONENZIALI E LOGARITMI La legge esponenziale Crescita di una popolazione: il caso dei batteri Vogliamo capire con quale legge cresce una popolazione di batteri. Ricordiamo innanzitutto che i batteri sono organismi unicellulari della lunghezza media di un micron (1µ =10−6 m ). Durante il processo di riproduzione ogni batterio ne genera due nuovi, e così via. Nel caso in cui si verifica una scissione ogni mezz’ora, il numero di batteri N è legato al numero di scissioni dalla relazione: N = 2s , dove all’esponente si trova il numero di duplicazioni s. Una legge di questo tipo si dice legge esponenziale. Di seguito riportiamo su un diagramma il numero di batteri ad intervalli di tempo di mezz’ora: La capitalizzazione dell’interesse composto Un capitale di dieci milioni di euro è depositato in banca al tasso d’interesse composto annuo del 10%(!). Questo significa che gli interessi vengono calcolati sul totale progressivo al termine di ogni anno secondo lo schema proposto nella seguente tabella. 2 ANNI 0 1 2 TOTALE (MILIONI) C 0 =10 10 = C 0 (1+ 0,1) 100 10 C2 = C1 +C1 ⋅ = C 0 (1+ 0,1)2 100 10 C3 = C2 +C2 ⋅ = C 0 (1+ 0,1)3 100 C1 = C 0 +C 0 ⋅ 3 n C n = C n−1 +C n−1 ⋅ 10 = C 0 (1+ 0,1)n 100 Possiamo formalizzare la legge di capitalizzazione dell’interesse composto mediante la formula: C n = C 0 (1+ r )n . Verso le equazioni esponenziali: calcolo del tempo necessario per raddoppiare il capitale iniziale Vogliamo sapere dopo quanti anni dal versamento iniziale il capitale è raddoppiato. Se poniamo C n = 2C 0 nella relazione C n = C 0 (1+ r )n , otteniamo: 2C 0 = C n = C 0 (1+ r )n ⇒ (1+ r )n = 2 . Il valore di n tale che (1+ r )n = 2 , è la soluzione del nostro problema. In generale, si chiama equazione esponenziale un’espressione come (1+ r )n = 2 , in cui l’incognita si trova all’esponente di una potenza. La “capitalizzazione continua” ed il numero di Nepero Consideriamo i casi in cui gli interessi vengono capitalizzati a periodi inferiori all’anno (mesi, settimane, giorni…). La regola generale si ottiene a partire dalla relazione C n = C 0 (1+ r )n dividendo il tasso di interesse annuo per il numero di periodi contenuti nell’anno, e moltiplicando l’esponente per lo stesso numero di periodi. Si hanno le seguenti situazioni con capitalizzazione: 3 1) Mensile: C n⋅12 = C 0 (1+ r n⋅12 ) ; 12 r n⋅52 ) ; 52 r n⋅365 ) 3) Giornaliera: C n⋅365 = C 0 (1+ 365 2) Settimanale: C n⋅52 = C 0 (1+ Si possono analizzare i dati relativi ai vari modi di capitalizzazione degli interessi utilizzando, per esempio, il foglio elettronico excel e redigendo una tabella come segue. r tasso annuo 0,05 capitale iniziale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 annuale 10,5 11,025 11,57625 12,1550625 12,76281563 13,40095641 14,07100423 14,77455444 15,51328216 16,28894627 17,10339358 17,95856326 18,85649142 19,79931599 20,78928179 21,82874588 22,92018318 24,06619234 25,26950195 26,53297705 mensile 10,51161898 11,04941336 11,61472231 12,20895355 12,83358679 13,49017744 14,18036052 14,90585468 15,66846649 16,47009498 17,31273629 18,19848874 19,12955796 20,10826245 21,13703932 22,21845037 23,35518846 24,55008423 25,80611313 27,12640285 10 CAPITALIZZAZIONE settimanale giornaliera 10,51245842 10,51267496 11,0511782 11,05163349 11,61750513 11,61822307 12,21285396 12,21386028 12,83871195 12,84003432 13,49664255 13,49831074 14,18828936 14,19033533 14,9153802 14,9178383 15,67973141 15,68263852 16,48325245 16,48664814 17,3279506 17,33187731 18,21593602 18,22043927 19,14942699 19,15455558 20,1307555 20,13656169 21,16237302 21,16891279 22,24685664 22,25418996 23,38691554 23,39510656 24,58539771 24,5945151 25,84529712 25,85541432 27,16976113 27,18095668 oraria ISTANTANEA 10,51270946 10,51271096 11,05170603 11,05170918 11,61833745 11,61834243 12,21402061 12,21402758 12,84024501 12,84025417 13,49857652 13,49858808 14,19066131 14,19067549 14,91822995 14,91824698 15,68310171 15,68312185 16,48718918 16,48721271 17,33250297 17,33253018 18,2211568 18,221188 19,15537276 19,15540829 20,13748685 20,13752707 21,16995485 21,17000017 22,25535847 22,25540928 23,39641176 23,39646852 24,59596794 24,59603111 25,85702649 25,85709659 27,18274071 27,18281828 4 montante confronto tra capitalizzazioni 38 36 34 32 30 28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 y = 10e0,05x 0 5 10 15 20 25 30 anni Si osserva dal grafico (e soprattutto dalla “linea di tendenza” determinata dal foglio elettronico), che se gli interessi fossero capitalizzati “con continuità” (ovvero in ogni istante di tempo), la legge di crescita del montante sarebbe una legge esponenziale con una base particolare: il cosiddetto numero di Nepero, che rappresenta il valore (numero irrazionale) e = 2,71828… a cui tende (senza mai raggiungerlo) la successione n ! 1$ #1+ & , " n% all’aumentare indefinito di t , dove, nel nostro caso, tale valore rappresenta il numero di periodi in un anno (12 mesi, 52 settimane, 365 giorni, ecc.) nella relazione n⋅r t+ ( r " r% " % r * C n⋅t = C 0 $1+ ' = C 0 *$1+ ' - 0t→∞ 00 →C 0 e n⋅r . t& # t& *)# -, n⋅t 5 (1+1/n)^n 2,72 2,718 2,716 an 2,714 2,712 2,71 2,708 2,706 2,704 0 1000 2000 3000 4000 5000 n Le potenze ad esponente reale Iniziamo ponendoci una domanda: qual è il significato di 3 2 ? E’ possibile moltiplicare 3 per se stesso 2 volte? E’ chiaro che si tratta di una provocazione. Per dare un significato a questo numero è doveroso introdurre il concetto di potenza ad esponente razionale: m n a = n am , a ≥ 0 , a − m n m n >0 . m #1&n =% ( , a >0 , $a' m n >0 Per dare un significato al numero 3 2 , l’idea di fondo è sostanzialmente quella su cui poggia la “definizione costruttiva di un numero reale”, secondo cui ogni numero reale può essere approssimato con una successione di € numeri razionali. Per esempio, 2 può essere “racchiuso” da due successioni di numeri razionali i cui termini differiscono sempre meno da esso. Un’approssimazione di 2 2 Scriviamo l’equazione algebrica x − 2 = 0 nella forma x 2 −1=1 ⇒ x −1 x +1 =1 ⇒ x =1+ ( )( ) successione definita per ricorrenza, 1 . A questa associamo la seguente x +1 6 ⎧ x0 =1 ⎪ 3 7 17 41 99 239 577 ⇒1, , , , , , , ,... . Il grafico sotto ⎨ 1 x =1+ 2 5 12 29 70 169 408 ⎪ n+1 1+ xn ⎩ rappresenta l’andamento dei termini della successione comparato con 2. Rimandiamo ad una trattazione più estesa del “sistema dei numeri reali” per i dettagli con cui queste successioni approssimanti vengono scelte; per adesso definiamo la potenza ax di un numero reale 0 < a <1, a >1 con esponente reale x > 0 ,con le seguenti regole: 1. 1x =1 ∀x ∈ R 2. 0 x = 0 ∀x > 0,x ∈ R 3. a 0 =1 ∀a > 0,a ∈ R NON DEFINIAMO: 0x , x ≤ 0 ax , a < 0 Infatti: . 7 3 3 2 2 −125 = −5 = (−5) = (−5)6 = 56 =125 La funzione esponenziale Si chiama esponenziale ogni funzione del tipo y = f (x) = a x con a ∈ R + . f: R → R+ ! ax x La funzione esponenziale è definita su tutto l’insieme dei numeri reali ed ha come immagine l’insieme 0 < y < +∞ . Ci sono due possibili andamenti grafici della funzione esponenziale, a seconda che la base sia compresa tra 0 e 1, oppure maggiore di 1. I grafici seguenti evidenziano queste due possibilità. 1. a >1 Si osserva immediatamente che la funzione esponenziale con base maggiore di 1 è monotona crescente: x x x1 < x2 ⇔ 2 1 < 2 2 2. 0 < a <1 8 In questo caso la funzione esponenziale è monotona decrescente: x x "1% 1 "1% 2 x1 < x2 ⇔ $ ' > $ ' . #2& #2& Esercizio x Si tracci il grafico della funzione f (x) = 2 ! ## x In generale: f (x) = a = " # #$ ax x>0 1 ax x<0 Esercizio Si tracci il grafico della funzione f (x) = k + a x+h , al variare dei valori di k e h. Esercizio Si trovi il campo di esistenza della funzione f (x) = ( 2+ x • La funzione data è del tipo f (x) g ( x ) , quindi occorre che #% 2 + x > 0 ⇒ −2 < x < −1∨−1< x <1∨ x >1 . $ x −1≠ 0 %& Le equazioni esponenziali Un’equazione del tipo ax = b , a > 0 , dove l’incognita x si trova all’esponente di una potenza, è detta equazione esponenziale. ) 1 x −1 . 9 Per esempio, risolvere l’equazione 3x = 729 significa trovare il valore di x tale che 3x = 729 ⇒ x = 6 . Un’equazione esponenziale può essere: 1. Impossibile b≤0 a) b) a =1∧b ≠1 2. Indeterminata a =1∧b =1 3. Determinata a > 0∧b > 0∧ a ≠1 Nell’ultimo caso la funzione esponenziale ammette una sola soluzione. Le equazioni esponenziali si risolvono, quando è possibile, scrivendo a e b come potenze della stessa base ed uguagliando gli esponenti. La giustificazione di questo passaggio sta nella proprietà di monotonia della funzione esponenziale. Esercizi Risolvere le seguenti equazioni e disequazioni: 3 1. 3x − 9 ⋅ 5 = 0 , 9 2 x 3 −3 3 3 1 2 2 5 x 2 =0⇒3 =3 2. 8x−1 = 3 2x−3 3 3 1 2 2 5 1 2 2+ − 2 5 =3 x= =3 20+5−4 10 3⋅ 9x = 91+2x x−1 81 5x 1 5. x − x =1 5 +1 25 −1 4. 3 , 4 #% 36 ⋅ 6 x− y = 62x 6. $ x y &% 49 ⋅ 7 =1 x = −3; x = −2 , x= 1 3 ∅ , 2 3 8 y= 3 x=− , x 21 10 =3 ⇒3 =3 ⇒ x= 2x ! 1 $ 12 3. # & − x + 32 = 0 2 "2% 21 10 21 10 10 3x a)3 − + 3x = 35 9 x=2 b)9x + 2⋅ 3x+1 − 27 ≥ 0 x ≥1 x+1 7. x+1 2 8. (4 x−1 ) = 8x −2 9. x = 2; x = −2 , a)2⋅ 3x − 9x =1 x=0 4 x + 3⋅ 2x + 2 > 0 22x 2x 10. =1− x 1+ 2x 2 +1 x 11. 3 − 3 > 6 12. 22x+2 − 3⋅ 2x −1= 0 x − ( ) 14. 3 , ∀x x=0 . x>2 x=0 1 13. 72 ⋅7 2 ⋅73 = 7 3 7 x−1 x 1−x 2 = 81 , x=− 11 3 x =1; x = −2 La legge esponenziale è alla base di molti modelli matematici. Vediamone qualcuno. La legge del decadimento radioattivo E’ noto dalla fisica che la maggior parte dei nuclei è instabile: essi decadono spontaneamente emettendo delle radiazioni e trasformandosi in altre sostanze (per esempio l’uranio dopo un certo numero di decadimenti radioattivi si trasforma in piombo). Il decadimento radioattivo è un processo casuale regolato dalle leggi della meccanica quantistica, la cui complessità ci suggerisce di spostare lo studio sul piano statistico, attraverso la legge del decadimento radioattivo. Secondo questa legge, se un campione contiene N nuclei, il tasso al quale questi decadono (rapidità di variazione…) − ΔN , è proporzionale ad N, dove il segno meno è Δt rappresentativo del decremento: − ΔN = λN . Δt Il numero λ rappresenta la cosiddetta costante di disintegrazione ed è caratteristica del tipo di nucleo considerato. Si chiama tempo di dimezzamento T1 , quello impiegato dalla metà di un nucleo iniziale per decadere, cioè 2 11 1 N = N 0 quando t = T1 . Con la seguente tabella mettiamo in relazione il 2 2 numero di nuclei con il tempo secondo l’unità di misura del tempo di dimezzamento: TEMPO (in “tempi di dimezzamento”) 0 1 2 3 … n NUMERO DI NUCLEI (in N 0 ) 1 ½ ¼ 1/8 … !1$ # & "2% n Per esempio, se vogliamo conoscere quanti “tempi di dimezzamento” occorrono per ridurre il numero di nuclei ad 1/64 di quello iniziale, è sufficiente risolvere l’equazione esponenziale n n 6 !1$ !1$ !1$ 1 ⇒# & =# & ⇒ n =6. # & = " 2 % 64 " 2 % " 2 % Nello schema seguente diamo una giustificazione del modello di crescita esponenziale nella sua generalità. 12 Verso il concetto di logaritmo Resta aperto il problema di come si risolve un’equazione esponenziale quando non è possibile scrivere tutti i termini come potenze aventi la stessa base; per esempio 2x = 7 . Se osserviamo il grafico della funzione ci accorgiamo dell’esistenza della soluzione dell’equazione come controimmagine di 7 della funzione f (x) = 2x . Questo valore x, soluzione dell’equazione a x = b , si chiama il the logaritmo in base a di b: a x = b ⇒ x = log a b . Il logaritmo naturale Si definisce logaritmo naturale il logaritmo in base “e”. Se consideriamo la funzione y = a x , in virtù della sua crescenza (o decrescenza) è immediatamente definita la funzione inversa, la cosiddetta funzione logaritmica: y = a x ⇒ x = log a y y = log a x . Il campo di esistenza della funzione logaritmica è R + , mentre l’immagine coincide con tutto l’insieme dei numeri reali. In definitiva: f : R+ x → R ! log a x I grafici seguenti illustrano quanto detto. 0 < a <1 ∨ a >1 13 I logaritmi: proprietà e regole 1. y = a x , x = log a y ⇒ y = a log a y ⇒a=a 2. log a (x ⋅ z) = log a (a log x ⋅ a log z ) = log a a log a a a log a a x+log a z ⇒ log a a =1 = log a x + log a z 3. log a (x ÷ z) = log a (a log x ÷ a log z ) = log a a log x−log z = log a x − log a z 4. log a x n = log a (x ⋅...⋅ x) = log a x + ...+ log a x = n log a x 5. log a 1= log a x 0 = 0 log a x = 0 a a a a 14 Cambiamento di base di un logaritmo ax = b ⇒ # x = log a b %% $ log c b x % log c a = log c b ⇒ x ⋅ log c a = log c b ⇒ x = log c a %& Confrontando i termini all’interno della parentesi otteniamo la regola (molto utile!) log a b = log c b log c a . Per esempio, log 2 5 = log10 5 ln5 , log 2 5 = ln2 log10 2 e la funzione y = log a x è equivalente alla funzione y = ln x . ln2 Le equazioni logaritmiche Si dice logaritmica un’equazione del tipo log a x = b in cui l’incognita compare nell’argomento del logaritmo. Le equazioni logaritmiche si risolvono scrivendo tutti i termini come logaritmi aventi la stessa base, utilizzando le regole di cui sopra. Per esempio: log 2 x = 3 ⇒ log 2 x = log 2 23 ⇒ x = 23 . Esponenziali e logaritmi: esercizi vari Risolvere le seguenti equazioni esponenziali e logaritmiche: 1. 2 − 2 4+2x x+3 • = 4 + 2⋅ 4 x 2 2x := t ⇒ 8t − 16t 2 = 4 + 2t ⇒ 2t = 4 ⇒ t = 2 ⇒ x =1 2. • log 3 x − 6 log 3 x = 0 & & & t ≥ 0 ⇒ x ≥1 ( t ≥ 0 ⇒ x ≥1 ( t ≥ 0 ⇒ x ≥1 ( x > 0; log 3 x := t ⇒ ' ⇒' ⇒ ' 1 1 2 ( t −6⋅ t = 0 ( t − 9t = 0 ( t = 0∨t = 2 9 ) ) ) 1 1 ⇒ log 3 x = ⇒ x = 39 = 9 3 ∨ log 3 x = 0 ⇒ x =1 9 x+1 x 3. 2 − 2 + 2x−2 = 5 15 t 5 = 5 ⇒ t = 5 ⇒ t = 4 ⇒ 2x = 4 ⇒ x = 2 4 4 log 2 (x + 1) + log 2 (x + 2) = 2 + log 2 3 • 4. € € 2 x := t ⇒ 2t − t + !# x +1> 0 C.E. " ⇒ x > −1 $# x + 2 > 0 • log 2 '( x +1 x + 2 )* = log 2 12 ⇒ x 2 + 3x + 2 =12 ⇒ x 2 + 3x −10 = 0 ( )( x= ) x = −5 non accettabile −3 ± 7 ⇒ 2 x=2 accettabile 5. Risolvere la seguente disequazione: log 2 x > − log 1 x . 2 • Scriviamo il logaritmo in base un mezzo nel corrispondente logaritmo in base due: − log 1 x = − 2 log 2 x = log 2 x . Di 1 log 2 2 conseguenza la disequazione diventa #% x > 0 #% # x>0 log 2 x > log 2 x ⇒ $ ⇒ $ 2x > 0 ⇒$ ⇒ x >1. % & x < 0∨ x >1 & x −x>0 &% x > x 6. Si risolvano le seguenti disequazioni a) log 2 log 1 (x − 6) < 0 ; 2 # log (x − 6) > 0 # 0 < x − 6 <1 1 %% % 1 13 2 • 0 < log 1 (x − 6) <1 ⇒ $ ⇒$ 1 ⇒ < x − 6 <1 ⇒ < x < 7 2 2 % log 1 (x − 6) <1 % x −6 > 2 2 & %& 2 b) 2x −1> 3⋅ 2x − 3 . Si ricordi che $ B(x) ≥ 0 & A(x) < B(x) ⇒ % A(x) ≥ 0 . & A(x) < B(x) 2 [ ] ' $ $ x 2 −1≥ 0 2x ≥1 & $& && $& & x ≥ 0 x≥0 x x •% 3⋅ 2 − 3 ≥ 0 ⇒% ⇒% x ⇒% ⇒ x>2 €2 ≥1 x &' x < 0∨ x > 2 & 2 <1∨2 > 4 & 3⋅ 2x − 3 < (2x −1)2 & x 2 ' x &' &' 2 − 5⋅ 2 + 4 > 0 ( ) Problema. La popolazione di expolandia decresce con modello esponenziale da 550.000 a 450.000 dal 2008 al 2010. Quanti abitanti avrà expolandia nel 2012? 16 Si scriva la legge esponenziale nella forma N(t) = N 0e , dove t è il numero di anni dal 2008 (cioè, t = 0 nel 2008, t = 1 nel 2009 etc..) . kt 2008 : N 0 = N (0) = 550.000 € 450.000 ⇒ k = −0,1 550.000 2012 : N 4 = N (4) = 550.000e −0,1⋅4 = 368676 ≅ 370.000 • 2010 : N 2 = N (2) = 450.000 = 550.000e k⋅2 ⇒ 2k = ln Esercizi 1. log 5 (x +1) + log 5 4 = log 5 6x x=2 2. log 22 x 2 + 4 log 2 x − 2 = 0 3. x = 2; x = 1 2 x= 1 4 log 22 x + log 2 x − 2 = log 1 x − 2 2 1 2 4. log x − 2 + 2x − log(3x + 7) = 0 5. x=− 5 6 log 1 (2x + 4) + log 3 x + log 3 (x −1) 3 x log 3 2 =0 x=4 6. Risolvere il seguente # log 12 =1 xy % sistema: $ 6y x−4 x−1 % 2 ⋅3 = 8 & x−1 7. a) 3 2 ⋅ 5 10 = 5x+1 x=4 y=3 x = −3 y = −4 7 3 ln5 + ln2 2 x= 6 ln2 − ln5 1 b) log(7 + 3x) = log(1− x + 2) 2 8. x = −2 a) 2 2 = 41−x x= b)Log5 − Log(3 + x ) = Log(3 − x ) 9. a) 1 4 2 = 8x b) log 3 (x 2 + x) − log 3 (x 2 − x) =1 . x=− 5 8 x=4 5 6 . x=2 17 10. ( ) ( log 1 log y x > log y log y x y " 1 $ 0 < x < y ∨1< x < ; 0 < y <1 $ y # $ 0 < x < 1 ∨1< x < y; y >1 $ y % ) a) y = 2−x 11. Tracciare il grafico delle seguenti funzioni: b) y = 2−x +1 . c) y =1− 2−x 3 2 1 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 -1 -2 -3 12. Tracciare il grafico della funzione y = log 1 x , a partire da quello della 2 funzione y = 1 . Che relazione sussiste tra le due funzioni? 2x 3 2 1 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 -1 -2 -3 1−x !1$ 13. Data la funzione f (x) = # & "3% determinare la funzione inversa f −1 ( x ) , tracciare i grafici delle due funzioni sullo stesso diagramma cartesiano, e risolvere la disequazione f −1 ( x ) ≤ 1. • f −1 (x) = 1+ log3 x 0 < x ≤1 € . 18 3 2 1 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 -1 -2 -3 14. Determinare l’equazione cartesiana del luogo geometrico le cui "$ x = log (1+ k) 2 equazioni parametriche sono: # per valori di k > −1.. y = k −1 $% y = 2x − 2 • 15. Data la funzione f (x) =1+ 3x−2 determinare l’insieme di definizione, l’immagine, la funzione inversa e tracciare i grafici della funzione e dell’inversa. • { D≡R y = 2 + log 3 (x −1) . } I ≡ y ∈ R y >1 3 2 1 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 -1 -2 -3 16. Date le funzioni f (x) = 2x e g(x) = log 2 (x −1) , determinare la funzione composta f ( g(x)) e risolvere la disequazione g( f (x)) >1 . • f ( g(x) = 2log 2 (x −1) 3 3 x < − ∨x > . 2 2 17. Risolvere la seguente disequazione : 25x −13⋅ 5x + 30 ≥ 0 . • x ≤ log 5 3∨ x ≥ log 5 10 . x 18. Tracciare il grafico della seguente funzione f (x) =1− 3 . 19 3 2 1 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 -1 -2 -3 19. Il numero di nuclei presenti al tempo t, in una massa radioattiva, è determinato dalla legge n(t ) = n0e −αt . Dopo quanto tempo la massa non decaduta è un decimo della massa iniziale? Si assuma per α il valore α =10−3 s −1 . • n(t ) = 20. 1 n(0) ⇒ n0 e −αt = n010−1 ⇒ t =103 ln10 = 2303s = 38#22## . 10 Risolvere la seguente disequazione logaritmica: log 1 (x 2 −1) ≤ log x−1 x 2 . x−1 • 1< x < 21. 1+ 5 ∨x > 2. 2 Si tracci il grafico della funzione f ( x ) =1+ log 1 1− x . 2 5 2,5 -10 -7,5 -5 -2,5 0 2,5 -2,5 -5 22. E’ data la funzione f ( x ) =1+ 1− e −x . a) Si determini l’insieme di definizione; • 1− e −x ≥ 0 ⇒ e x −1≥ 0 ⇒ x ≥ 0 ⇒ D ≡ {x ∈ R x ≥ 0} 5 7,5 10 20 b) Si determini la funzione inversa g ( x ) = f −1 ( x ) . • f (a ) > f (b) ⇔1+ 1− e −a >1+ 1− e −b ⇔1− e −a >1− e −b ⇔ e −a < e −b ⇔ a > b . La funzione è crescente, quindi possiamo determinare la funzione inversa: 2 2 2& # y =1+ 1− e −x ⇒ y −1 =1− e −x ⇒ e −x =1− y −1 ⇒ x = − ln %1− y −1 ( . $ ' ( ) ( ) ( ) c) Si tracci un grafico approssimativo delle due funzioni. 23. Risolvere la seguente disequazione logaritmica: ( 3 2 log 2 x − log 2 x + 4 ⋅ log 1 x + 4 < 0 . ) ( ) 2 • log 2 x := t ⇒ t − t − 4t + 4 < 0 ⇒ (t 2 − 4) (t −1) < 0 ⇒ t < −2∨1< t < 2 , da cui 3 2 log 2 x < −2 ⇒ x < 1 4 segue (C.E. : x > 0) # log x >1 ⇒ x > 2 % 2 $ %& log 2 x < 2 ⇒ x < 4 1 ⇒ 0 < x < ∨2 < x < 4 . 4 Approfondimento: il logaritmo e la crescita della popolazione degli Stati Uniti d’America Assumendo come modello di crescita della popolazione la legge esponenziale, otteniamo la cosiddetta legge malthusiana: ΔN = λN . Δt L’espressione della legge esponenziale deve tener conto che, all’inizio della rilevazione, la popolazione degli Stati Uniti d’America (1790) conta 3.929.000 abitanti: N (t ) = 3.929.000e λt . 21 La determinazione del valore del coefficiente “di crescita” λ avviene osservando che nel 1800 gli abitanti sono 5.308.000, e dunque 5.308.000 = 3.929.000e λ⋅1 . Per calcolare il valore del coefficiente dobbiamo risolvere l’equazione esponenziale eλ = 5.308.000 =1,350979 . 3.929.000 Una comune calcolatrice scientifica restituisce il valore (approssimato) λ = ln (1,350979) = 0,301 . La legge malthusiana di crescita è quindi: N (t ) = 3.929.000e 0,301t . Possiamo osservare un sostanziale accordo tra i dati reali e quelli calcolati con la legge trovata fino a prima del 1950. Dopo quella data i valori calcolati si discostano sensibilmente dai dati reali. Per esempio, il valore calcolato della popolazione nel 1950 è N (16) = 3.929.000e 0,301⋅16 ≈ 485.114.000 valore che differisce da quello reale (150.697.000) per più del doppio! In conclusione, nel caso della popolazione umana la legge esponenziale costituisce un buon modello di crescita solo per (relativamente) brevi intervalli di tempo. Poi non va più bene. Questo fatto, a pensarci bene, è assolutamente ragionevole: ci sono troppe cause, la storia insegna, che costituiscono un freno alla crescita (guerre, epidemie, eventi di distruzione di massa, ecc.), per non pensare poi alla limitatezza delle risorse su scala planetaria. Approfondimento: un’applicazione del concetto di logaritmo alla dimensione dei “frattali” Dimensioni frazionarie E’ possibile dividere un quadrato in t 2 copie congruenti di un quadrato minore, ed un cubo in t 3 copie congruenti di un cubo minore. In generale, la potenza di t ci dà la dimensione della figura: una figura si dice d-dimensionale € se, contratta di un fattore 1 , la sua “capacità” si riduce di t d volte. Questa è € t solo una delle molte definizioni di dimensione; la sua utilità è rappresentata dall’idea di individuare una proprietà € (la composizione di € copie congruenti più piccole) in situazioni standard una figura mediante (quadrato, cubo,...) e di generalizzarla situazioni particolari come, per esempio, la ricerca della dimensione della cura di Von Koch, il cosiddetto “fiocco di neve di Koch”. Questa curva si ottiene a partire da un segmento di lunghezza unitaria, dividendolo in tre parti ( t = 3) e costruendo un € 22 triangolo equilatero con base il segmento centrale, che viene eliminato. La seconda figura contiene 4 copie contratte di un fattore 3 del segmento di partenza e così via. Nella figura seguente sono riportati i primi 5 passaggi del processo di costruzione della curva di Von Koch. In base alla definizione di dimensione data in precedenza, la dimensione della curva di Von Koch è data dalla relazione: 3d = 4 , da cui segue d= ln 4 ln3 . 23 Operativamente possiamo definire il logaritmo y = log a x come l’esponente da dare alla base (a) per ottenere il numero dato (x): y = log a x ⇒ a y = x . Alcune applicazioni della legge esponenziale in Fisica Un modello per esprimere la pressione in funzione della quota Come sappiamo dalla fisica, la distribuzione delle molecole nell’atmosfera varia considerevolmente con l’altezza rispetto alla superficie terrestre per effetto della forza di gravità. Oltre alla variazione della pressione con la quota h, consideriamo l’atmosfera un gas ideale, e la temperatura approssimativamente costante tra la quota h e h + Δh . Possiamo scrivere l’equazione di stato per i gas ideali: P(h) = N(h) m ⋅ N(h) ρ (h) kT = kT = kT V V ⋅m m dove m è la massa di una molecola, N è il numero di molecole alla quota h, ρ (h) è la densità alla quota h, e T è la temperatura dell’atmosfera, sempre alla quota h. La differenza di pressione tra h e h + Δh può essere dedotta dalla legge di Stevino P (h + Δh) − P (h) = −ρ gΔh . Sostituendo questa espressione nell’equazione di stato dei gas ideali otteniamo la relazione ΔP = −ρ (h) gΔh = − mgΔh ⋅ P (h) ΔP mg ⇒ =− Δh . kT P kT Considerando, come detto, la temperatura costante, giungiamo al modello che esprime la dipendenza della pressione dalla quota P (h) = P0 e − mgh kT . La datazione dei reperti con il metodo del 14C Al momento della morte di un essere vivente, l’isotopo radioattivo 14 C presente nel suo organismo, comincia a decadere, con un tempo di dimezzamento di circa 5730 anni. Supponendo che il 14C contenuto in un frammento osseo della massa di 2g faccia registrare 22 decadimenti al minuto, si stabilisca l’età del frammento, sapendo che un uomo in vita produce 15 decadimenti al minuto per grammo di massa corporea. 24 • Indicato con n0 il numero di particelle presenti nell’organismo al $ & n(0) − n(1) = 2⋅15 = 30 ⇒ n0 − n0 e − λ = 30 momento del decesso, si ha % , − λt − λ (t+1) = 22 &' n(t ) − n(t +1) = 22 ⇒ n0 e − n0 e dove con t abbiamo indicato il tempo trascorso dalla morte al momento della registrazione dei 22 decadimenti, e con t +1un minuto dopo (così come n(1) indica il numero di particelle presenti un minuto dopo il decesso). Quindi # # −λ n0 1− e − λ = 30 n − n e = 30 % % 11 − λt 0 0 . Il tempo di ⇒ ⇒ e = $ $ − λt − λ (t+1) − λt −λ 15 n e − n e = 22 % 0 % n0 e 1− e = 22 0 & & ( ) ( ) dimezzamento permette di determinare il parametro λ : ln2 − a −1t 1 − λ 5730 ln2 −1 =e ⇒λ= a . Infine, e 5730 2 5730 #15 & ln % ( 11 $ 11 ' = ⇒ t = 5730 a = 2564a . 15 ln2 Il livello d’intensità sonora L’intensità di un’onda sonora è data dal rapporto tra la potenza emessa e la superficie attraversata dal passaggio dell’onda, e si misura in Wm −2 . L’orecchio umano percepisce suoni con un’intensità variabile da I 0 =10−12Wm −2 , a I =1Wm −2 , sufficiente per provocare lesioni serie all’apparato uditivo. L’estensione dell’intensità per parecchi ordini di grandezza, suggerisce l’adozione di una scala logaritmica. Per questo si definisce livello di intensità sonora, e si misura in bel, la quantità I bel = log10 I I0 . Esempio. Ogni componente di un coro di 30 persone può cantare con un livello di intensità sonora di 70dB , dove 1dB = 0,1bel . Si determini il livello d’intensità del coro. • Ragionando sul concetto di potenza, possiamo affermare che l’intensità totale è la somma delle singole intensità (non dei livelli di intensità!). Quindi, il livello d’intensità del coro è ! I$ I I coro = log10 # 30 & = log10 30 + log10 = log10 30 + 7 = 8, 47bel = 85dB . I0 " I0 % Magnitudine e luminosità apparente di una stella Osservazioni che risalgono ai tempi di Ipparco di Nicea hanno portato alla seguente relazione: 25 l’intensità luminosa apparente di una stella di magnitudine M , è k volte quella di una stella di magnitudine M +1 . Inoltre, l’intensità luminosa apparente di una stella di magnitudine 1 è 100 volte quella di una stella di magnitudine 6. Indicata con i1 l’intensità luminosa apparente di una stella di magnitudine 6, si ha la seguente relazione: M in log k in 6 k 0 i1 0 + log k i1 5 k1i1 4 k 2i1 2 + log k i1 ⇒ k 5i1 =100i1 ⇒ k = 5 100 ≅ 2,512 ⇒ 6 − M = log k in − log k i1 3 k 3i1 2 k 4 i1 4 + log k i1 1 k 5i1 5 + log k i1 1+ log k i1 3 + log k i1 Ad esempio, in corrispondenza di M = 4 risulta log k i4 = 2 + log k i1 = 6 − 4 + log k i1 . In generale quindi in = k 6−M . i1 Esempio. Si calcoli il rapporto tra le intensità luminose apparenti del Sole, M = −26,8 e di Sirio, M = −1,6 . Sole : • Sirio : isole = k 6+26,8 i1 isirio = k 6+1,6 i1 ⇒ isole = k 25,2 ≈ 1,2⋅1010 . isirio Esempio. Le stelle che compongono un certo sistema binario hanno magnitudine, rispettivamente 5,4 e 6,2. La grande vicinanza, fa apparire il sistema binario come un’unica stella. Si calcoli la magnitudine di questa. • Si sommano le luminosità apparenti i!, i!! : i = i! + i!! . Dalla in = k 6−M segue i1 ( ) 0,6 −0,2 ln k + k i i ! + i !! 6−5,4 6−6,2 = =k +k ⇒ 6 − M = log k k 0,6 + k −0,2 ⇒ M = 6 − = 5,0 i1 i1 ln k ( n ) # 1& lim Approfondimento: n→∞ %$1+ n (' = e e questioni collegate 26 Studiamo la serie 1 ∞ ∑ n! . Risulta n! =1⋅ 2⋅ 3⋅ 4 ⋅...⋅ (n −1) ⋅ n >1⋅ 2⋅ 2⋅...⋅ 2 = 2n−1 da 3 n=0 in poi. Sembra proprio che n! > 2n−1 per n ≥ 3 . Infatti: Esercizio Dimostrare per induzione la disuguaglianza n! > 2n per n ≥ 4 . 1 1 < , quindi n! 2n n #1& 1− % ( 1 1 n 1 1 1 1 1 $2' 2 =1+1= + < ∑ <1+1+ + 2 + ...+ n−1 =1+ <1+ = 3, 1 1 0! 1! k=0 k! 2 2 2 1− 1− 2 2 ∞ 1 da cui segue che 2 < ∑ < 3 . La somma della serie esponenziale è quindi n=0 n! In conseguenza della disuguaglianza si ha che un numero compreso tra 2 e 3 e viene indicata con e, una quantità di importanza fondamentale in matematica, che rappresenta la base dei logaritmi naturali o neperiani ed è un numero irrazionale e trascendente (non è, cioè, soluzione di alcuna equazione algebrica a coefficienti interi). Un valore approssimato di e è dunque fornito dalla successione delle somme parziali n 1 . k= 0 k! sn = ∑ Come in tutti i processi di approssimazione, è importante controllare la precisione. Per questo scopo osserviamo che ∞ ' 1 1 n 1 1 1 $ 1 1 1 En = e − sn = ∑ − ∑ < ∑ k = n+1 &1+ + ...) < n+1 ⋅ = n 2 % 2 ( 2 1− 1 2 k=0 k! k=0 k! k=n+1 2 2 Con il valore n =10 come riportato nel foglio elettronico, risulta 10 1 1 1 1 E10 < 10 = < 3 . Si conclude che la somma parziale s10 = ∑ 1024 10 2 k=0 k! € ∞ approssima e con un errore minore di 1 . 1000 E’ possibile ottenere un’approssimazione migliore osservando che ∞ ∞ 1 €n 1 1 1 (n +1)! En = e − sn = ∑ − ∑ = ∑ = = ∑ k! k! k! (n +1)! k! k=0 k=0 k=n+1 k=n+1 $ 1 ! (n +1)! (n +1)! (n +1)! = + + + ...& = # (n +1)! " (n +1)! (n + 2)! (n + 3)! % ∞ 27 = $ 1 ! 1 1 + + ...& < #1+ (n +1)! " (n + 2) (n + 3)(n + 2) % $ 1 ! 1 1 + + ...& = #1+ (n +1)! " (n +1) (n +1)(n +1) % $ ' & ) 1 ∞ 1 1 & 1 ) = (n +1) = 1 . = ∑ k 1 ) (n +1)!n n ⋅ n! (n +1)! k=0 (n +1) (n +1)! & &%1− (n +1) )( < Questa stima più accurata ci permette di valutare il resto En = e − sn < 1 . n ⋅ n! Grazie a questa stima è possibile dimostrare la irrazionalità di e. Infatti, supponiamo per assurdo che e sia razionale; posto e = p con p, q q interi primi tra loro, risulta 0< $p ' 1 p 1 − sq < ⇒ q!& − sq ) < , q q ⋅ q! %q ( q ma "p % q!$ − sq ' = p(q −1)!− q!sq #q & è un numero intero, quindi non può essere minore di 1 . Di conseguenza e q è irrazionale. La disuguaglianza delle medie Prendiamo in considerazione due risultati molto utili: Proposizione. Siano a1,...,an numeri positivi con prodotto a1 ⋅ a2 ⋅...⋅ an =1 . Allora a1 + a2 + ...+ an ≥ n . Dimostrazione. Siano a1 ⋅ a2 ⋅...⋅ an ⋅ an+1 =1. Supponiamo che an ≤1 e an+1 ≥1: essendo an −1≤ 0 e an+1 −1≥ 0 , allora (an −1)(an+1 −1) ≤ 0 ⇒ an an+1 +1≤ an + an+1 . Consideriamo adesso a1 ⋅ a2 ⋅...⋅ (an ⋅ an+1 ) =1 . Avendo accorpato gli ultimi due termini, abbiamo a che fare con n termini ai quali possiamo applicare l’ipotesi induttiva ed ottenere: a1 + a2 + ...+ (an ⋅ an+1 ) ≥ n . Applicando la 28 an an+1 +1≤ an + an+1 otteniamo infine a1 + a2 + ...+ an + an+1 ≥ a1 + ...+ an−1 + an ⋅ an+1 +1≥ n +1 . Proposizione. Siano a1,...,an numeri positivi con a1 + a2 + ...+ an = n . Allora a1 ⋅ a2 ⋅...⋅ an ≤1 . Dimostrazione. Consideriamo a1 + a2 + ...+ an + an+1 = n +1 . Siano an ≤1 e an+1 ≥1. Per quanto visto sopra, an an+1 +1≤ an + an+1 . Poiché a1 + a2 + ...+ an−1 + (an + an+1 −1) = n , possiamo applicare l’ipotesi induttiva ed ottenere: a1a2 ...an−1(an + an+1 −1) ≤1. In conclusione: a1a2 ...an−1 (an an+1 ) ≤ a1a2 ...an−1 (an + an−1 −1) ≤1 . Dalla seconda proposizione segue un’utile disuguaglianza, la cosiddetta disuguaglianza delle medie: n a1 ⋅...⋅ an ≤ minore o uguale della media aritmetica). a1 + ...+ an (media geometrica n Abbiamo visto che il modello dell’interesse composto con capitalizzazione “istantanea”, è legato al limite notevole: n # 1& lim %1+ ( = e. n→∞ $ n' Dimostrazione. Dallo sviluppo del binomio di Newton risulta n n ! n $1 ! 1$ 1 n(n −1)...(n − k +1) n = & k =∑ #1+ & = ∑# k k! n " n % k=0 " k % n k=0 n n 1$ 1 k −1 ' 1 1 ∑ k! &%n ⋅ n(1− n ) ⋅...⋅ n ⋅ (1− n ))( n k < ∑ k! (1⋅...⋅1) < e . k=0 k=0 Quindi la successione " 1 %n an = $1+ ' è # n& limitata. Con la disuguaglianza delle medie, ad esempio, è possibile dimostrare che la successione è pure ! 1$ n% crescente: si considerano n termini del tipo #1+ & e un termine uguale a 1, € " in modo tale che la loro somma risulti uguale a (n +1) +1 , per cui da n a1 ⋅...⋅ an ≤ a1 + ...+ an segue n n+1 ! 1$ #1+ & " n% n ! 1$ n #1+ & +1 1 " n% ⋅1 ≤ =1+ . A questo n +1 n +1 punto si elevano i membri della disuguaglianza alla n +1 e la dimostrazione 29 n n+1 ! 1$ ! 1 $ è completa: #1+ & ≤ #1+ & . Ora, poiché una successione monotona e " n % " n +1% limitata è convergente, il valore del limite sarà L ≤ e . Dimostriamo che effettivamente L = e . Per ogni valore n > m risulta n n $ 1 m n(n −1)...(n − k +1) 1 ! 1$ 1 m! an = #1+ & = ∑ > ∑# n & = ∑ . k n k! k! k! n k " % k=0 % k=0 " k=0 Passando al limite avremo 1 k −1 k n (1− )...(1− ) m # 1& n(n −1)...(n − k +1) 1 n n 1 = 1. L = lim %1+ ( > ∑ lim = lim ∑ ∑ n→∞ k! k=0 n→∞ k! k=0 k! nk nk $ n ' k=0 n→∞ n m m n m # 1& 1 Questa relazione, L = lim %1+ ( > ∑ vale per qualsiasi valore di m, in n→∞ $ n ' k=0 k! n ∞ # 1& 1 particolare quando m → ∞ avremo L = lim %1+ ( > ∑ = e . Per il teorema n→∞ $ n ' k=0 k! del confronto, e < L ≤ e ⇒ L = e Il limite notevole trovato si generalizza in modo naturale al caso: a # 1&n lim %%1+ (( = e , se lim an = ∞ . n→∞ n→∞ $ an ' Esercizi Tracciare il grafico delle seguenti funzioni: 1. f (x) = e • − 1 x h(x) = e x ; g(x) = − € 2. € " 1 %− f (x) = $ ' # 2& x−1 1 ⇒ f (x) = h(g(x)) x 30 1. % y ≥0 ' h(x) = 2 ; g(x) = x −1 ⇒ & x ≥ 1 ⇒ f (x) = h(g(x)) 'x = y2 + 1 ( x € 3. E’ data la funzione f (x) =1− ln 1 x −2 . a) Si studi il segno della funzione; • Iniziamo con l’osservare che la funzione può essere scritta nella forma f (x) =1− ln 1 x −2 =1+ ln ( ) x − 2 e che, quindi, il campo di esistenza è dato dalle soluzioni del sistema di disequazioni #% $ %& x − 2 > 0 ⇒ x > 4 . Per quanto riguarda il segno della funzione x≥0 f (x) ≥ 0 ⇔1+ ln risulta ( ) x − 2 ≥ 0 ⇔ ln ( ) x − 2 ≥ −1= ln e −1 ⇔ 2 $ 1' x − 2 ≥ e −1 ⇔ x ≥ &2 + ) % e( b) Si tracci un grafico approssimativo della funzione; • Componiamo le funzioni h(x) =1+ ln x e g(x) = x − 2 , in modo tale che risulti f (x) = h(g(x)) .Ora, la prima funzione ha per grafico quello della funzione logaritmo naturale, traslato di uno verso l’alto, mentre la seconda ha per grafico quello della parabola x = ( y + 2)2 limitato alla € #% x ≥ 0 parte di piano $ : &% y ≥ −2 31 c) Si determini la funzione inversa f −1 (x) e se ne tracci il grafico. • La funzione f (x) è monotona crescente nel suo intero campo di esistenza, quindi è invertibile. La funzione inversa si determina € risolvendo l’equazione data dall’espressione analitica della funzione y= f€ (x) , rispetto alla variabile x, cioè y =1+ ln ( x −2 = e ) x − 2 ⇒ ln y−1 ( ( ⇒ x = 2+ e ) x − 2 = y −1 ⇒ ln y−1 ) 2 ( ( ⇒ f (x) = 2 + e −1 ) x − 2 = ln e y−1 ⇒ x−1 ) 2 . • Il grafico della funzione inversa si ottiene da quello della funzione originaria per simmetria rispetto alla bisettrice del primo e del terzo quadrante: 32 Approfondimento: la forma esponenziale di un numero complesso Richiamiamo la relazione che fornisce il prodotto di due numeri complessi, espressi in forma trigonometrica: z1 ⋅ z2 = ρ1ρ2 (cos(θ1 + θ2 ) + i sin(θ1 + θ2 )) . Notiamo subito che l’argomento del numero complesso, prodotto di z1 = ρ1 ( cosθ1 + isin θ1 ) e z2 = ρ2 cosθ 2 + i sinθ 2 , è la somma dei rispettivi ( ) argomenti. Si ha quindi un’interessante analogia con ciò che accade nel prodotto di due potenze aventi la stessa base, dove l’esponente del a b a+b prodotto è uguale alla somma degli esponenti delle potenze: e e = e . Questa profonda relazione tra le funzioni goniometriche e la funzione esponenziale complessa, è formalizzata dalla cosiddetta formula di Eulero, di cui forniremo in seguito una dimostrazione: e iθ = cosθ + i sinθ . n ! θ θ $ ! iθ $ z = cosθ + i sinθ = # cos + i sin & ≈ #1+ & n n% " n % " ( ) n ! iθ $ z = lim #1+ & = e iθ n→∞ " n% n