Schopenhauer. La metafisica dell'amore sessuale
La volontà umana, quale oggettivazione della volontà intesa nel senso cosmico, si manifesta nella maniera
più profonda e radicale nella sfera della sessualità, nella quale è volontà di vivere e di conservarsi sia come
specie, sia come individui: «Le parti genitali, molto più di qualsiasi altro organo del corpo, sono soggette alla
volontà sola e sottratte alla conoscenza: la volontà vi manifesta anzi la propria indipendenza dalla
conoscenza. [...] Ne risulta che i genitali costituiscono il vero punto focale della volontà, e quindi il polo
opposto al cervello, che rappresenta l'intelligenza, ossia l'altra faccia del mondo, il mondo come
rappresentazione». Schopenhauer insiste molto e ripetutamente su questo concetto chiave, sia nell'opera,
sia nei Supplementi, fra i quali uno dei più popolari è la Metafisica dell'amore sessuale.
La scelta sessuale
La profonda serietà, con la quale noi uomini esaminiamo accuratamente ogni parte del corpo di una donna
— e quest'ultima, per parte sua, fa lo stesso con noi —, la scrupolosità critica, con la quale studiamo una
donna che incomincia a piacerci, la caparbietà della nostra scelta, l'apprensione, con la quale lo sposo
osserva la sposa, le precauzioni, che egli prende per non essere ingannato e il grande valore che egli
attribuisce a ogni perfezione o imperfezione delle principali parti del corpo, tutto ciò è pienamente
commisurato all'importanza del fine. Infatti, il bambino che nascerà dovrà portare per tutta la vita una
parte del corpo di quel genere: se, per esempio, la donna è anche solo un po' storta, questo difetto potrà
facilmente provocare nel figlio una gobba, e così in ogni altro caso. Non si ha naturalmente coscienza di
tutto questo: anzi, ciascuno di noi crede di essere tanto difficile nella scelta solo negli interessi della propria
voluttà, che invece non è assolutamente coinvolta nella decisione, mentre quella scelta, data la nostra
particolare corporatura, è tale da corrispondere esattamente all'interesse della specie, il cui compito
segreto è quello di mantenere il più possibile puro il tipo. L'individuo lavora qui, senza saperlo, in vista di un
fine superiore, in vista della specie: ecco perché attribuisce tanta importanza a cose che, come tali,
potrebbero, anzi dovrebbero essergli indifferenti.
(A. Schopenhauer, Metafisica della sessualità)