antropologia sociale

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ANTROPOLOGIA SOCIALE
Prof. VIAZZO
A.A. 2012/13
12/2/13
Definizione di antropologia sociale di Ioan Lewis: studio comparativo della società umane con uno speciale
interesse per le società altre e lontane da noi. Anthropos: essere umano, senza specificare maschio o
femmina.
Etnologia: ethnos, genti, popolazioni.
Erodoto, storico greco del V secolo, sovente definito padre della storia e della geografia. Scrive Historiae:
lavoro basato sulla vocazione dell'autore per i viaggi. Conosce direttamente molte popolazioni. Di quelle che
non conosce ci dice qualcosa attraverso documentazione. Descrizioni di popolazioni, costumi particolari,
somiglianze e differenze tra quelle genti e il suo ethnos, la Grecia. Il termine historia viene da un verbo che
significa osservare; il lavoro di Erodoto dovrebbe essere intitolato “osservazioni”. Antenato degli studi
etnoantropologici: curiosità per società altre. Precursore di accumulazione di conoscenze su società altre.
Tra i precursori: Marco Polo, racconta di popolazioni lontane dell'estremo oriente. Cristoforo Colombo
(dibattito: queste popolazioni hanno un'anima? Sono esseri umani? Interrogazione sulla natura umana a
causa di costumi così diversi).
Seconda metà del XVIII secolo: i viaggi, le esplorazioni, i contatti si intensificano. es. Cook, il più illustre
navigatore. Scoperta: implica un rapporto di asimmetria, qualcuno che scopre l'altro e lo descrive. Grande
attività promossa da impero britannico e francese. Scoperta dell'Australia. Bougainville: studioso francese.
Questo è un periodo particolare, secolo dei lumi, enciclopedia. Partono accompagnati da equipe di
rilevatori di dati: disegnatori; si raccoglievano anche dati scritti. Spirito più “scientifico”. Raccontano gli usi;
prevale interesse per flora e fauna, ma non mancano descrizioni di usi e costumi, rappresentazioni delle
popolazioni. Etnografia: momento della descrizione di una popolazione, basata su osservazione e raccolta di
dati.
Etnologia e antropologia cominciano ad affermarsi verso la fine del 700. Per prima cosa ci sono descrizioni
di popolazioni umane (in genere Europei che parlano di altri), resoconti: corpus etnografico. Analisi dei dati,
sistematizzazione: etnologia. Confronto che fa sorgere interrogativi sulla natura dell'umanità: antropologia.
Possibile data di nascita: 1799, fondata una società scientifica, Società degli osservatori dell'uomo.
Obiettivo: diventare osservatori dell'uomo. Interesse: documentare la variabilità umana. Stiamo per entrare
in un secolo che vedrà la crescita accademica della disciplina.
Sviluppo di altri studi: nasce la paleontologia (studio dei fossili), documenta l'esistenza di forme animali e
vegetali molto diverse da quelle allora conosciute. Questo comincia a far vacillare la nozione fissista
dell'umanità e del mondo (creazionismo). 1856, scoperta nella valle dell'uomo nuovo di resti ossei di un
essere che sembrava umano ma che presentava differenze somatiche considerevoli. Affiorano resti di specie
umane o pre-umane che lasciano intuire come ci fossero state delle evoluzioni somatiche. L'uomo non era
sempre stato uguale a se stesso. Ci si interroga sull'evoluzione linguistica. Anche l'archeologia fa progressi
notevoli. Dati sulle sepolture.
Metà 800: nasce l'antropologia: studio dei resti umani, studio archeologico, studio linguistico, studio
etnologico. Disciplina che domina la seconda metà dell'800. 1869, a Roma prima cattedra di antropologia, di
regola sono dei medici a ricoprire queste cattedre. A Firenze, P. Mantegazza: dare importanza allo studio dei
popoli, etnologia. Predomina l'antropologia come disciplina che include l'etnologia. Forte interesse per le
origini. Scisma tra antropologia fisica e culturale: distacco tra fine 800 e inizio 900, emergono
specializzazioni. Studi fisico-biologici iniziano ad avere specificità che non vanno d'accordo con quelle per
esempio dell'evoluzione del linguaggio. Difficile il connubio tra lo studio del corpo e lo studio degli usi e
costumi. Divaricazione tra antropologia e etnologia. L'antropologia diventa una disciplina che si insegna
nelle facoltà scientifica; l'etnologia acquisisce una sua autonomia e viene trasmessa nelle facoltà
umanistiche.
Paesi anglosassoni: per designare la parte culturale si usa il termine anthropology, cultural in America, in
Gran Bretagna social.
Istituzioni sociali e credenze dei poli vs antropologia fisica. Italia, metà anni 60: da una parte l'antropologia
dall'altra l'etnologia. Antropologia culturale importata in Italia da studiosi che avevano studiato in America,
per esempio Tullio Tentori. Tensione molto forte tra le due etichette: gli etnologi erano concentrati nella
zona di Roma, la vedevano come studio delle popolazioni lontane. Più tradizionalisti nel metodo. Gli
antropologi culturali erano più di sinistra. Il termine antropologia deriva anche dalla Francia; influsso
britannico, Matthey aveva studiato a Londra.
Demologia: studio delle tradizioni popolari, folklore. Avvicinamento tra antropologi culturali e demologi. A.
Cirese ha cominciato studiando letteratura popolare. È lui ad aver proposto l'acronimo DEA.
Tylor, famiglia quacchera (molti antropologi dell'800 erano non conformisti, religiosamente periferici), non
poté iscriversi all'università perché non anglicano. Compie una spedizione etnologica in Messico. 1871,
Primitive Culture. Definizione di cultura. Non solo prodotti alti dell'umanità, ma tutti i prodotti. Cultura è
tutto ciò che viene acquisito, come membro di una società. Ogni società trasmette cultura in modo diverso.
18/2/13
Evoluzionismo. Gookin, funzionario dell'impero britannico che è il primo sovrintendente agli affari
indiani del Massachusetts che nel 1674 ha il suo primo incontro diretto con le popolazioni native
(Algonchini). Resoconto: barbari abbruttiti, quasi animaleschi, dà un'interpretazione. Il peccato originale
aveva causato una degenerazione: ma non tutti si sono ripresi, alcuni sono rimasti arretrati. Visione storicoteologica della vicenda dell'umanità. Dibattito sull'anima. Arretratezza! Si definisce già nel seicento il
dibattito che poi si svilupperà. Vedendo i primitivi capiamo com'eravamo un tempo e come siamo diventati:
avanguardia della società occidentale.
Poco tempo dopo, Locke legge resoconti sui modi di vivere di queste nuove popolazioni, anche quella di
Gookin, ne dà un'interpretazione totalmente diversa: pattern, insieme di tratti che hanno delle regolarità e
connessioni tra di loro, configurazione. Locke vede nella semplicità di costumi vede i patterns of the first
ages ma in modo positivo, vita più semplice e più vicina alla natura, nostri antenati. La differenza tra i due è
di interpretazione.
Gookin vede e scrive ciò che ha visto, una sorta di etnografia. Locke si basa invece su ciò che altri hanno
scritto, leggendolo con un interpretazione diversa. Prototipi di ciò che saranno le due facce
dell'antropologia: chi va e scrive, chi legge. Visione evoluzionistica in embrione in questi personaggi del 600:
idea di un passato da cui ci si è mossi. Evoluzionismo si manifesta nella seconda metà dell'800.
L'evoluzionismo aiuta a superare un certo fissismo, ma una visione non troppo dissimile da quella di Tylor,
Frazer, etc si trova già nel 600 → contatti con altre popolazioni.
Relazione tra Darwin e suoi contemporanei è complessa, si incontravano alle riunioni della Royal Society;
forse maggiore influenza degli antropologi su Darwin che viceversa. La discendenza dell'uomo: lavoro
influenzato dai lavori degli antropologi.
Temi: si concentrano su due aree, da una parte l'area dell'evoluzione, delle istituzioni, in particolare la
famiglia, il matrimonio, lo stato (Morgan, 77, Ancient Society, ricostruisce la storia istituzionale della società
individuando tre fasi: selvatichezza, barbarie, civiltà; suddivisioni simili a quelle degli archeologi; evoluzione
della società e del pensiero: magico, religioso, scientifico). Seconda metà 800: battaglia tra coloro che si
schierano a favore della religione, e coloro che mettono in discussione i dogmi e sono a favore della scienza.
Gli antropologi non hanno grande simpatia per la religione. Primitive culture dà una definizione di cultura,
ma ricostruisce un'evoluzione spirituale della civiltà. Antenati anche della storia delle religioni: Tylor e Frazer.
Studio delle religioni e temi affini sono centrali.
Dualismo di chi raccoglie dati etnografici e li riversa in resoconti, persone con grado elevato di cultura e
curiosità, e coloro che non vedono e si servono di descrizioni fatte da altri per sistematizzare.
Metodo del compasso. Una delle caratteristiche dell'evoluzionismo è quella di postulare una sequenza
rigida di stadi che tutte le popolazioni dovevano percorrere per arrivare ad un fine. L'evoluzionismo vedeva
un'unica linea di evoluzione, piuttosto rigida. Tylor fa propria una frase di Leibniz: la natura non fa salti.
Bisogna passare attraverso tutti gli stadi. Due assi: x è asse temporale, y è asse del progresso. Si passa dai
vari stadi. L'evoluzione di una società prevedeva passaggio ordinato da tutti stadi di sviluppo, ricostruiti
anche grazie all'archeologia. Nuovo disegno: x parte da 1880 (punto di vista di uno studioso vittoriano),
guarda al passato ma anche al presente formato da popolazioni che hanno dei livelli tecnologici, spirituali,
etc. diversi. Andando indietro nel tempo si scende di livello. Entra in gioco la dimensione etnografica.
Conoscenze riguardo i “primitivi contemporanei”: asse y, spazio-temporale, distanza in termini per esempio
di tecnologia. Scala di distanza tra popolazioni contemporanee, sovente molto distanti anche a livello
spaziale. Compasso: questa distanza tra popolazioni contemporanee è parallela a quella temporale dell'asse
x. Possiamo usare le conoscenze sulle popolazioni contemporanee per integrare quelle sugli antenati, e
viceversa. Tutte le popolazioni devono passare da questa scala di progresso.
Diffusionismo. Fine 800: critiche all'evoluzionismo. Ratzel, geografo. Colpito tra somiglianze di diversi
archi e frecce in area africana, scrive un testo: verbreitung, vuol dire distribuzione e diffusione, l'idea che
una cosa parte da un luogo e va in altri. Somiglianze di caratteristiche non essenziali, funzionali. Ci sono
caratteristiche tali che è impossibile che siano nate in località diverse con tali somiglianze. C'è stata
trasmissione, movimento, diffusione. C'è stata una migrazione. Delle conoscenze si possono spostare, o
perché si spostano le persone o perché si spostano le stesse conoscenze. Le conoscenze tendono a
muoversi e a fare dei salti. Critica alla rigidità dell'evoluzionismo. Il concetto di cultura di Tylor è già oltre
l'idea che la cultura e la storia siano proprie solo dell'Europa, ma nei seguaci il tutto diventa rigido.
1897, Maitland, uno dei fondatori della storia del diritto, giurista, aveva forte interesse per antropologia ed
etnologia, Domesday Book: critica dell'evoluzionismo; gli evoluzionisti cercano di disegnare un programma
normale per la razza umana, ogni porzione indipendente dell'umanità deve passare attraverso determinati
stadi. Rigidezza! Le popolazioni, per gli evoluzionisti, erano indipendenti e non comunicanti, chiuse, che
sono condannate ad evolversi in isolamento; ricercavano la meccanica dell'evoluzione. Dimenticano che le
popolazioni possono comunicare.
Alcune cose sono acquisite e si diffondono. Lowie: la cultura può fare salti. L'essenza della cultura è quella di
potere essere comunicata → diffusionisti. Mettono in discussione l'idea che ci sia il progresso. Ci sono anche
stati retro-gressi nella storia dell'umanità (Maitland). Clima diverso: evoluzionismo prospera in epoca di
grande progresso tecnologico (seconda metà 800), industria → benessere. Ciò è messo in discussione alla
fine del secolo. Es. guerra dei Boeri → aspetti negativi dell'industria. Il diffusionismo è per certi versi meno
ottimista, è vicino al darwinismo: con il mutare delle condizioni, alcune specie sopravvivono. Non c'è idea
teleologica che ci sia un fine determinato, che bisogna arrivare a qualcosa di sempre migliore. Storia non
fatta di continuità in Darwin, ma di discontinuità, di adattamenti o difficoltà ad adattarsi: storia non lineare.
Importanza politica. Morgan ha influenzato i fondatori del comunismo. America latina pronta per il
socialismo? No perché non è passata per tutti gli stadi.
19/2/13
Malinowski. È l'antropologo che, soprattutto in Gran Bretagna, contribuisce maggiormente a
istituzionalizzare la professione di antropologo e a riorientare dal punto di vista metodologico la ricerca etno
– antropologica. Per certi versi è più vivo oggi di quanto poteva esserlo 20 o 30 anni fa. Altro fondatore:
Radcliff Brown, che però è meno importante oggi.
Durante la sua ricerca Malinowski aveva tenuto un diario personale. I familiari lo fanno pubblicare nel '67. Ci
sono state delle critiche: veniva fuori un'immagine diversa da quella che viene fuori dalle etnografie. Anni
70-80, rivoluzione: riflessivismo, Geertz. Scrivere le culture curato da Clifford e Marcus, 1986, manifesto del
post modernismo (movimento che ha reso consapevoli gli etnografi del fatto che scrivendo un'etnografia
seguivano dei canoni: tendenza a stile asettico, per dare immagine di oggettività; li spinge a svelarsi e a
posizionarsi: rendere consapevole il lettore della loro presenza e del fatto che avevano un retroterra
culturale). Il diario di Malinowski è visto dagli studiosi postmodernisti come un volume che rivelava aspetto
privato dell'antropologo sul terreno, che interagiva con la conduzione della ricerca. È stato rivalutato.
L'antropologia sociale nasce in gran parte in area oceaniana, poi si sposterà verso l'Africa.
Spedizione allo stretto di Torres o spedizione di Cambridge che avviene tra aprile e novembre del 1898, lo
stretto separa l'Australia dalla Nuova Guinea, arcipelago di 28 isole. Spedizione composta da sette studiosi
di formazione biologica o medica: tra questi, Haddon (capo, colui che aveva avuto l'idea di questa
spedizione, in questa zona aveva già fatto ricerche di tipo naturalistico, era orientato verso l'antropologia
fisica), Seligman, Rivers, due medici, psichiatri, che si interessavano all'antropologia sociale. Due intenti:
rintracciare processi di diffusione di alcuni elementi culturali, tracce di migrazioni melanesiane; sottoporre
degli esseri umani molto lontani dagli Europei a dei test psicologici, farsi un'idea di cosa capitava fuori dal
laboratorio (dove erano fatti i test), osservati. Spedizione vista come uno spartiacque nella storia
dell'antropologia: anziché rimanere negli studi, decidono di andare lontano → fusione del teorico e del
raccoglitore di dati.
Metodo genealogico. Devono raccogliere i dati rapidamente: soli sei mesi. Rimanevano in ogni isola per
poco tempo: bisogna trovare dei metodi. Il metodo genealogico è descritto in un articolo di Rivers nel 1910:
contrappone se stesso, che può passare solo periodi brevi, ad altri europei che hanno passato lì molto
tempo: missionari, commercianti. Alcuni missionari hanno passato lì decine di anni → hanno imparato la
lingua. Per comunicare servono interpreti se non si conosce la lingua. Il metodo di Rivers si può usare anche
con la fretta e con pessimi interpreti, si arriva a notevoli risultati. Metodo: individuare un informatore che è
il punto di riferimento per indagare la sua parentela reale e per vedere i termini locali in quella lingua che
designano certe relazioni di parentela. L'individuo è designato come “ego”. Viene ricostruita tutta la
genealogia dell'ego. Si ricavano informazioni su cosa capitava nelle famiglie. Sapevano che c'erano relazioni
base di parentela; si usano abbreviazioni basate sull'inglese: F, padre, M, mother, S, figlio, D, figlia, B, fratello,
Z, sorella, H, marito, W, moglie. Con queste si costruiscono tutte le altre: FF, nonno paterno, FM, nonna
paterna, etc. Interessante vedere nella lingua locale quali sono i termini usati. Es. papà, termine di indirizzo;
padre, termine di riferimento. Latino: fratello del padre, PATRUUS; fratello della madre, AVUNCULUS → i
due zii non sono uguali, lingua come spia di differenze nella concezione di questi due parenti. A volte nelle
tabelle: W.S. woman speaking o M.S. man speaking. Idea di Rivers, anche con interprete non abile si
possono ottenere dei buoni dati.
Rivers nasce nel 1864, quando fa la spedizione è ancora giovane, studioso in ascesa. Nel 1910 è ormai
affermato. La sua fama si basa su questa spedizione e anche sul metodo genealogico. Definisce il suo
metodo di ricerca estensiva, chiamato anche survey work. Survey vuol dire sguardo d'assieme, generale; è
un lavoro di tipo estensivo. In quegli anni gli viene chiesto di contribuire ad un volume, Rapporti sulla
condizione presente e sui bisogni futuri della scienza antropologica (pubblicato a Washington). Scrive
Rapporto sulla ricerca antropologica fuori dall'America. Rivers dice che bisogna cambiare metodo.
Contrappone il lavoro intensivo a quello estensivo. Condizione attuale dell'antropologia: molto materiale,
ma ottenuto con metodi estensivi → aree ampie, ma informazione generalizzata, incompleta, fuorviante. Il
bisogno futuro è muovere a ricerche intensive. Quello che Malinowski indica nel '22 si trova già qui: ha
messo in pratica ciò che Rivers predicava nel '13. Rivers non riesce mai a mettere in pratica ciò. Malinowski
dimostra che mettendo in pratica questo, si guadagna molto. La prima guerra mondiale sarà un fattore che
costringerà Malinowski a mettere a frutto questo metodo.
20/2/13
Biografia di Malinowski. Nasce nel 1884, a Cracovia, porzione della Polonia che all'epoca era parte
dell'Impero austro-ungarico. Padre fu pioniere dello studio dei dialetti polacchi, professore di filologia slava,
passione per lo studio di folklore. Difficile capire cosa sia passato dal padre al figlio, perché muore presto.
Intenso rapporto con la madre. Interesse per la psicoanalisi. Si laurea nel 1908 in Matematica e fisica con
una tesi di filosofia della scienza. Malattia degli occhi; la madre gli leggeva anche passi del Ramo d'oro → si
avvicina alla disciplina. Viaggio verso l'Inghilterra; tappa nel 1909-10: va a studiare in un università tedesca,
quella di Lipsia: segue corsi che influiranno sul suo pensiero e sul suo modo di lavorare. Corsi di psicologia di
Wundt. Nel '10 arriva a Londra, alla London School of Economics: università che fa parte della
confederazione dell'Università di Londra. Scuola per lo studio dell'economia e della scienza politica, fondata
alla fine dell'800, da i precursori del partito laburista. Malinowski trova Seligman in questa scuola. Svolta nel
1914. Si era dedicato a uno studio sulla famiglia degli aborigeni australiani: studio da tavolino o armchair.
Ambizione: seguire orme di Seligman, fare ricerca in area oceaniana. Nel 1914 parte per l'Australia per
partecipare a un convegno, con l'idea di fare una qualche ricerca (aveva ordinato delle carte e un
rudimentale registratore). Quando arriva scoppia la Prima guerra mondiale, posizione difficile per
Malinowski → si trova in territorio nemico. Rischia di finire in un campo di concentramento. Non tornerà in
Europa per 5 o 6 anni. Individua un'area, l'arcipelago delle Trobriand, dove conduce ricerca su terreno; è
mandato lì in confino per non andare in un campo di concentramento. Conduce una ricerca prolungata. Si
insedia in un villaggio, impara la lingua. Tecnica dell'osservazione partecipante, metodo di studio intensivo.
Torna in Inghilterra: portavoce di un nuovo metodo, si scontra con gli evoluzionisti e con i diffusionisti ma
riesce a imporre il nuovo modo di fare antropologia. Schapera era allievo di Malinowski. Tratti tipici della
vita di un profeta: nella giovinezza si occupa di altro, poi malattia che comporta una conversione, poi guerra
che lo porta lontano, passa degli anni in una terra selvaggia da cui emerge con un messaggio. Non vive
isolato completamente: due periodi di un anno intervallati da un ritorno in Australia; sorretto da
finanziamenti.
Professori di Lipsia: Bücher, economista e storico dell'economia → il suo lavoro servirà a Malinowski per lo
studio del kula; Wundt, era nato nel 1832 e morirà nel 1920 → quando Malinowski ne diventa allievo era in
pensione. È stato protagonista dei lavori sulla psicologia dagli anni 50-60 dell'Ottocento. Il suo primo lavoro,
nel '58, era uno studio di psicologia Lo studio dei movimenti muscolari. Fa carriera come psicologo
sperimentale, ma si pone interrogativi su rapporto tra natura e cultura. Propugna separazione tra psicologia
sperimentale che si occupa della natura (Völkerpsychologie, psicologia dei popoli → in italiano psicologia
collettiva o demopsicologia). Ramo della psicologia che deve la sua nascita al fatto che ci sono fenomeni
psichici che non possono essere riportati alla natura; patrimonio immateriale non riconducibile alla pura
esperienza del singolo. Esempio: mitologia, i miti appartengono al regno dello psichico, ma è qualcosa di
trasmesso a individui come membri di una collettività. La psicologia di occupa di “prodotti mentali” che
sono creati da una comunità umana e quindi inesplicabili in termini di pura coscienza individuale,
presuppongono l'azione reciproca di molti. Questo è molto vicino alla nozione di rappresentazione collettiva
(sociologia francese). Wundt insisteva sulla necessità di non studiare un singolo prodotto mentale in
isolamento, perché riteneva che mito, rito, etc non potevano essere compresi se trattati isolatamente. Cfr
contrapposizione tra linguistica storica e sincronica. → passo dagli Argonauti. Esistono correlazioni tra tutti
gli elementi; se non si individuano le relazioni la conoscenza è incompleta e scorretta. Approccio olistico →
studio contestualizzante vs studio preciso, ergologico, museologico che lascia fuori il contesto.
Terminata la ricerca sul terreno, Malinowski resta in Australia e si sposa. Torna a Londra nel '20. Tra il '20 e il
'22 si dedica alla scrittura de Argonauti del Pacifico occidentale. Tiene dei corsi saltuari. È un precario. Nel
'23 esce questo volume e ottiene un posto come lecturer (ricercatore) ma nel '24 è già nominato reader
(professore associato).
Elliot Smith è stato rivale di Malinowski sulla scena londinese. Professore di anatomia; nel 1900 professore
al Cairo. Partecipa all'Archeological Survey: scavo di ventimila tombe. Diventa esperto di mummie e
ritrovamenti. Nel 1909 è trasferito a Manchester, incontra W. Perry, storico delle religioni, che diventa suo
assistente. Dieci anni dopo si trasferiscono all'University College of London (UCL). Costruzione di una teoria
diffusionistica. Idee chiave:
a) Nell’Egitto antico si ritrova un complesso culturale contraddistinto da:
- mummificazione;
- megaliti (monumenti preistorici costituiti da enormi blocchi di pietre);
- culto del sole (al centro della religione egizia).
b) Questo complesso culturale si diffonde per migrazione in tutte le parti del mondo, dove si ritrova in
forme più o meno degenerate. In parti molto lontane del mondo ci sono elementi che si assomigliano e
ricordano questo complesso culturale; compresenza di processi di mummificazione, di megaliti anche con
forme somiglianti a quelle egiziane, e culti del sole. La teoria che propongono è monogenetica.
Malinowski stringe l'analisi su piccole porzioni di popolazione, invece Elliot Smith e Perry ampliano il campo
visivo: due diversi modi di intendere l'antropologia.
Nel '24 Malinowski è nominato reader ma non sanno come chiamare la disciplina (passo). Nel '27 viene
promosso professore: professor of Anthropology. La disciplina era trasmessa attraverso seminari
(invenzione tedesca dell'800): leggendario seminario di Malinowski. Ha quattro studenti: Firth, EvansPritchard, Shapera, Powdermaker. Firth era laureato in economia che arriva dalla Nuova Zelanda. EvansPritchard era inglese, laureato in storia. Shapera aveva fatto studi giuridici, era sudafricano. Powdermaker
era un'americana. Quando Malinowski diventa famoso, arriveranno studenti da tutto il mondo. Ci sono
anche italiani: Cocchiara, demologo. Ci sono anche due cinesi, Hsu e Fei. Il secondo farà una ricerca in Cina,
in un villaggio a maggioranza Han (di solito studiata dai sociologi). Dopo la rivoluzione cinese avranno vite
diverse: Hsu si rifugia in America, Fei rimane in Cina e mantiene a galla l'antropologia. Kenyatta è il primo
presidente del Kenya indipendente, suo allievo; scrive una tesi con Malinowski. Stile di lavoro del seminario:
primo anno, parlavano di parentela, leggevano insieme e commentavano, riflessione teorica tra il professore
e gli allievi che si preparavano ad andare sul terreno. Con le prime partenze per il terreno e con i ritorni il
seminario cambia struttura: diventa proiettato su resoconti degli allievi. Stile che perdura tuttora.
25/2/13
Seminario di Malinowski: trasmissione orale del metodo. Non c'è moltissimo di scritto; manifesto di come
far ricerca sul terreno: introduzione agli Argonauti. Principi metodologici di ricerca sul terreno: ricerca di
tipo intensivo (enunciati già da Rivers nel 1913) → località piccola, conoscere tutti, essere in grado di parlare
nella lingua locale. Differenza tra antropologia britannica e americana: gli Americani sono più competenti
per quanto riguarda la linguistica, ma nella tradizione americana non si afferma dimensione pragmatica
(cioè l'imparare la lingua locale per comunicazione diretta). I Britannici non hanno strumenti teorici
linguistici → non lavorano come linguisti. Caratteristiche della ricerca intensiva: Malinowski aggiunge
l'osservazione partecipante, termine che non si ritrova in Malinowski: etichetta che emerge negli anni 30,
negli ambienti sociologici americani.
Spesso gli antropologi osservavano le popolazioni non nella quotidianità, ma nei momenti più solenni della
ritualità (lo studioso in questi casi aveva poco tempo); aspetto rimasto negli studi demologici (es. studio di
una festa). Malinowski studia la quotidianità.
Pettegolezzi: il termine anthropologos era presente già in greco (Etica nicomachea di Aristotele), è chi
chiacchiera di altri esseri umani, un pettegolo. Importanza di ciò che circola come pettegolezzo nella società
locale nello studio di Malinowski. Nomignoli e soprannomi: usati solo all'interno della comunità; quando un
antropologo è introdotto ai soprannomi è entrato nella comunità e spesso gliene è affidato uno. Bisogna
comunque cercare di mantenere una certa distanza, ma è molto difficile in ragione del tempo trascorso
all'interno della comunità: si stabiliscono relazioni.
Malinowski presume che ci debbano essere degli scalini susseguenti. Come inizio, fare qualche domanda
che aiuti ad orizzontarsi, e che offra uno scheletro della vita sociale, economica, culturale di quella società.
Ambizione: far percepire ciò che coglieva partecipando alla vita sociale.
Radcliffe-Brown era uno studioso che prediligeva la ricerca e la riformulazione delle regole: voleva far
emergere in modo astratto l'universo di regole che governava la vita sociale di una popolazione. Invece
Malinowski diceva che le regole sono obbedite in parte o per niente. L'antropologia non deve concentrarsi
su un livello di regole astratte.
Olismo. L'antropologo non deve solo studiare l'eccezionalità.
Precetti si traducono in pratica di ricerca abbastanza diversa. Es. canoa: aspetti tecnologici (come è
costruita), chi usa la canoa, chi partecipa alla costruzione, che cosa viene detto in occasione della
costruzione e dell'avvio. Concentrazione su un oggetto → parte a raggiera una serie di relazione tra
l'oggetto e altre cose (approccio olistico). Dimensioni: tecnologia, organizzazione sociale, credenze e
religione → da studiare nelle loro relazioni (precetto importante). Si traduce in una pratica di ricerca.
L'antropologia malinowskiana è intensiva, prolungata, mette in gioco il ricercatore stesso, invita il
ricercatore a cercare di ritrovare i fili che legano tra loro fenomeni, oggetti, credenze. Fa dell'antropologia
una disciplina del contesto (vs Boas).
Paradosso: uno dei precetti più importanti era quello dell'olismo, ma Malinowski non gli è fedele.
Interessante notare quanto sarebbe stata lunga un'unica monografia organica; già la prima sfiora le seicento
pagine, etc. Predica olismo estremo ma si accontenta di olismo “moderato”.
Alterna termini primitivo e selvaggio. Non vuole stabilire una distanza tra noi civilizzati e loro
selvaggi/primitivi. Vuole piuttosto metterci sullo stesso piano, in modo da rendere invisibili le differenze.
Kula. Forma di scambio, forse di commercio, che porta la gente a viaggiare. Notare sottotitolo dell'opera; gli
argonauti non sfidano i mari per prendere il vello per ricavarne dei benefici materiali, ma perché sono
sospinti dal loro eroismo. Malinowski stabilisce parallelo tra antichi Argonauti e questi “nuovi”; propone una
sorta di libro di avventura: ogni tanto sfidano le onde del Pacifico per farsi portatori di un'attività di scambio
che non porta benefici tangibili. Alcuni individui appartenenti ad una comunità si imbarcano per portare
oggetti in una particolare comunità isolana con cui sono legati da vincoli di partnership: collane di conchiglie
rosse (soulava). Una piccola élite ha diritto a portare questi oggetti. Sono accolti. Ricevono in cambio
(vincoli di scambio) dei mwali. Questi trobriandesi non sono i proprietari di quell'oggetto, ma depositari.
Hanno l'obbligo di portarlo ad altri. Quando la comunità B riceve i soulava, li porta alla comunità C, gli stessi
oggetti! In cambio ricevono mwali dalla comunità C. Così si va avanti. Il circuito è chiamato da Malinowski
kula ring. Ci sono dei beni che si muovono in direzioni diverse; no proprietà, ma possesso temporaneo con
obbligo di far circolare. Se qualcuno decide di tenere gli oggetti, il sistema cade. Questi beni sono
preziosissimi, ma non appartengono alla sfera economica come noi la concepiamo. Valore più simbolico che
reale. Importante: sono gli stessi oggetti che circolano. Questo cerchio stabilisce relazione tra comunità
anche molto lontane. Modo di tenerle unite. Lui parla di un commercio kula, non di uno scambio. Un
commercio che ha una sua economia (economics: termine che si usa in inglese per la scienza dell'economia
vs economia). È un commercio non a fine di lucro. Insieme a questi oggetti, venivano anche portati oggetti
da barattare. Gli scambi simbolici sono più importanti degli altri. Ci sono delle sfere di scambio differenziate.
Malinowski ha avuto il merito di porre questioni su cosa si debba intendere per “economia”. Riferimento
alle posizioni di Bücher. Il messaggio che esce dagli Argonauti è ambiguo: da una parte questi scambi hanno
somiglianza con altre forme di scambio che definiamo economico (noi: occidentali), dall'altra hanno
differenze sufficientemente grandi da mettere in discussione la categoria stessa di “economico”. Mauss
(sociologo) è colpito da questa descrizione: scrive il Saggio sul dono. Economia che non è fatta da calcolo di
costi e benefici, ma dal dare e ricevere (es. economie del dono).
Troviamo negli Argonauti una polemica in embrione: modi diversi di fare antropologia economica. Alcuni, i
formalisti, diranno che l'economia esiste in tutti i tempi, mentre la scienza dell'economia possiede degli
strumenti applicabili universalmente. Altri, i sostantivisti, diranno che in realtà la visione che noi abbiamo
appartiene ad un periodo recente della storia umana (rivoluzione industriale, etc). La nostra idea di
economia non può essere esportata in epoche lontane o popolazioni lontane. Homo oeconomicus: individuo
che calcola costi e benefici di un'azione → figura messa in discussione da Malinowski, è una costruzione
tipica e unica nella nostra società, nel nostro modo di fare economia.
26/2/13
Entrambi i volumi di Malinowski cercano di dialogare con altre discipline (Argonauti e Sesso e repressione).
Sesso e repressione sessuale tra i selvaggi getta un ponte verso la psicoanalisi.
La vita sessuale dei selvaggi. Recensione anonima su The Spectator. Monografia pubblicata nel 1929.
Malinowski aveva vita accademica, ma anche da divulgatore: es. conversazioni alla radio in cui promuoveva
la sua disciplina. Nuova forma di erudizione: competenze etnografiche (vs quella fatta di classici e citazioni).
Scrittura etnografica: si passa da stile asciutto a periodi in cui si sostiene che per far partecipare il lettore sia
necessaria forte impronta letteraria. M. Mead, pubblica nel '28 un volume sull'essere adolescente a Samoa:
fa leva sul materiale etnografico per mettere in discussione quelli che sembrano modi universali di
trascorrere l'adolescenza → le inibizioni dei nostri adolescenti sono fattori culturali, effetti indiretti ma
anche diretti in America. B. Spock: più influente puericultore (tra seconda guerra mondiale e dopoguerra):
responsabile dell'orientamento e di modo di educare, influenzato dalla Mead.
Volumi di Malinowski proposti in Italia nel '68 e '69 → anni della rivoluzione sessuale. I libri con temi meno
osé sono pubblicati qualche anno dopo. Nel '69 c'era stata la riforma universitaria → università di massa,
nuovi insegnamenti: psicologia, sociologia, antropologia.
Complesso edipico. Nasce a inizio 900 quando Freud vede affiorare elementi di tensione tra i pazienti e i
loro genitori → ostilità repressa poi causa di nevrosi. Desiderio rimosso di sostituirsi al padre. Freud scopre
nelle fantasie represse, qualcosa che fatalmente propone somiglianze con il mito edipico, da cui il nome. Il
mito di Edipo è occidentale; di miti analoghi ce ne sono molti nella nostra tradizione occidentale (un
parricidio continuo nella successione al trono dell'Olimpo). Freud è colpito dal fatto che questi miti si
trovano anche nei patrimoni mitico-leggendari di altre popolazioni; l'etnologia aveva rinvenuto in molte
parti del mondo miti analoghi. Se questo tema mitico si ritrova in molte altre popolazioni, forse in tutte,
poggiano allora su pulsioni che hanno diffusione universale → qualcosa di naturale, che il bambino ha già
alla nascita. Il complesso edipico è universale, naturale che fa parte del bagaglio istintuale.
Lavoro di Malinowski risposta ad un altro lavoro: Freud, Totem e tabù, pubblicato in quattro parti sulla
rivista Imago. Il termine tabù proviene dalla Polinesia: tabu o tapu, vicino al latino SACER → qualcosa di
sacro, esecrando, oggetto che ha una sua potenza ambivalente che attrae per la sua sacralità ma allontana
per il potere che impedisce di avvicinarsi. I capi polinesiani sono tabu: non si può toccarli, se no avviene un
cataclisma. Il termine è importato dai navigatori. Passa a designare proibizioni che circondano l'oggetto tabu,
non sembrano avere giustificazione, semplicemente è così. Dà l'idea di avere ragioni profonde tanto è il
disgusto che provoca la violazione del tabu. Totem viene dalla lingua dei nativi delle coste del Nord Ovest in
America; essere mitico, animale, a volte anche vegetale, che viveva in quel mondo in cui non c'era
differenza tra umano e non umano. Le varie popolazioni australiane si riconoscevano come discendenti da
un antenato mitico, spesso antenato animale o vegetale. Queste popolazioni devono osservare due tabu:
non possono mangiare la carne dell'animale totem, i membri del gruppo che si riconoscono come
discendenti dello stesso animale totem non possono sposarsi tra loro → sarebbe qualcosa di vicino
all'incesto. Norma dell'esogamia: si devono sposare al di fuori del gruppo. Frazer influenza Freud, ma non
dà ragione del collegamento tra totemismo e esogamia. Freud, facendo tesoro della pratica psicoanalitica,
può far venir fuori una teoria che dia senso. Costruisce un modello, non si sa se pensasse che esistesse
realmente o se fosse puramente un modello teorico. Ci propone di trasportarci in un lontano passato cfr
2001, Odissea nello spazio: l'osso diventa arma, si passa dalla natura alla cultura.
Il capo ha accesso a tutte le donne della tribù. I figli uccidono il padre e lo divorano → parricidio originario.
Questo atto genera un rimorso, da cui nascono norme che impongono a questi membri maschi del gruppo
una specie di espiazione. Questo maschio dominante, il padre, è divinizzato. Nasce l'impedimento di avere
rapporti con le donne del proprio gruppo. Passaggio dalla natura alla cultura. Questa origine così lontana ha
lasciato qualcosa nella storia di ognuno. Ontogenesi: nascita dell'individuo. Filogenesi: nascita e sviluppo del
gruppo. L'ontogenesi riassume la filogenesi → ciò che è avvenuto nella storia dell'umanità, finisce per
depositarsi nell'eredità data a ogni individuo quando nasce. Formula che Freud ci propone.
Confronto tra Malinowski e Freud quando l'antropologo si trova sul terreno. Studia una società che ha
caratteristiche che la differenziano profondamente da altre società, in particolare da quella occidentale: i
Trobriandesi hanno un concezione etno-embriologica molto diversa da quella corrente → ritengono che i
figli siano figli solo della madre e non del padre. All'epoca di genetica non si sapeva nulla. Organizzazione
sociale e trasmissione di diritti → diritto materno. La trasmissione di beni, ruoli, etc tende a passare di
madre in figlio/a. Malinowski vede che i rapporti tra i bambini e il loro padre biologico (non sociale) sono
amichevoli. Relazione formalizzata e tesa tra bambino e zio materno.
Intende portare un contributo psicoanalitico allo studio della vita. In realtà, non può esserci complesso
edipico in una società in cui non c'è tensione tra padri e figli. Il complesso edipico non è universale, ma
legato a particolare configurazione della trasmissione dei diritti e della discendenza. Prende posizione a
favore della struttura sociale. Ad ogni configurazione sociale corrisponde una configurazione psichica.
Mentre la psicoanalisi dava priorità all'individuo, all'universalità dell'individuo, Malinowski dà priorità alla
variabilità che gli studi etnografici stavano rilevando.
Reazioni a questa teoria. Rottura delle relazioni tra antropologia e psicologia in Gran Bretagna. Gli
psicoanalisti erano convinti che la forma patrilineare fosse quella corretta e vicina alla natura.
Evidentemente al forza del rimorso era così forte da avere indotto alcune popolazioni a capovolgere l'ordine
naturale costruendo qualcosa di innaturale pur di negare il parricidio originale.
Freud raffronta la realtà familiare occidentale con una molto lontana e così mette in crisi l'universalità del
complesso edipico. Oggi: la famiglia non è universale nella sua struttura, sta subendo trasformazioni.
27/2/13
Raymond Firth. Neozelandese, nato nel 1901 e muore nel 2002. Arriva a Londra nei primi anni 20,
continua studi di economia alla London School of Economics. Affascinato da Malinowski. Mediazione tra
formalisti e sostantivisti. Consegue un dottorato in antropologia. Tesi basata su lavoro da tavolino, uscirà
come volume nel '29 con una prefazione di Tawney; ripubblicato 30 anni dopo in Nuova Zelanda, togliendo
“primitive” dal titolo → offensivo alle orecchie dei Maori.
Noi, Tikopia. Volume post dottorale basato su ricerca su terreno condotta per 12 mesi, seguendo i precetti
di Malinowski (ne sarà il successore alla LSE). Incubazione lenta di questo lavoro. Prefazione: Westermarck,
studioso finlandese che pendolava tra Finlandia e Londra, con lunghi periodi di soggiorno in Marocco, ha
scritto lavori sulla storia del matrimonio e sulla storia della moralità, aveva una concezione della famiglia
come nucleo originario del sistema di parentela vicina all'idea che aveva Malinowski → attenzione su
parenti molto vicini tra loro. Bachofen era il teorico del diritto materno. Rivers muore nel 1922, Malinowski
pubblica nel 22': passaggio di consegne. Ricerca condotta a Tikopia tra '28 e '29. Tikopia è un'isoletta
polinesiana, aveva 1300 abitanti ca. Importanza del tema della parentela → idea che mentre nelle società
civilizzate la parentela si era contratta, studi come questi mostrano che nelle società “primitive” la parentela
si innervava in tutta la società e influenzava dimensione politica, economica, etc. Tema centrale! Anni 60-70:
declino della parentela, nascono gli studi di genere. Si ricomincia a studiare la parentela una decina di anni
fa. La monografia di Firth è stata rivalutata recentemente da Clifford e Marcus; riflessione sull'importanza
che la scrittura aveva nel produrre l'etnografia. C'è una consapevolezza del fatto che ci sono vari modi per
presentare il lavoro fatto sul campo. Per parlare di parentela, ha individuato quattro approcci:
1.
alimentare: considerazione di ciò che la gente mangia porta all'esame di forme di reciprocità
economica tra marito e moglie, struttura fondiaria, offerte ad antenati e dei → parte per esempio da un
pranzo: chi cucina? Giovani o anziani? Chi procura il cibo? Tecniche produttive? Luogo di produzione?
Offerte rituali per invocare fertilità dei terreni? Partendo da un episodio, espande per passare a tutti i tipi di
aspetti, livelli tenuti insieme da vincoli di parentela.
2.
Linguistico: considerazione del modo in cui gli individui si chiamano l'un l'altro. A queste
terminologie possono corrispondere dei comportamenti.
3.
Biografico: approccio preferito da Malinowski. Periodo canonico di ricerca: 12 mesi. Metodo che
impone quindi una lunga permanenza, ma non così lunga da permettere di seguire le vite degli abitanti.
Cercare di ricostruire una biografia tipica degli abitanti → procedimento “dalla culla alla tomba”: in base
all'età alcuni o altri rapporti di parentela sono importanti. Problemi: trascurare differenze, descrivere solo
l'individuo medio; dà per scontato che quelli che sono bambini allora (nel momento dell'osservazione)
riprodurranno gli stessi comportamenti degli anziani di allora → esclude la possibilità che le cose cambino
nel tempo. Metodo che vale solo in condizioni di staticità. Si dava per scontato che i Trobriandesi avevano
sempre vissuto così e avrebbero vissuto così ancora per molto tempo: assunto di base che sia una società
statica. Metodo non usato da Firth.
4.
Residenziale: vedere chi abita con chi, fare un censimento della popolazione divisa per gruppi
domestici. Termine da lui usato: household, gruppo di chi vive insieme (vs family, persone imparentate),
imparentati o no. Il termine famiglia viene dal latino dove significava gruppo dei servi, poi passato a
denominare anche i padroni insieme ai servi. Firth era anche molto interessato alle influenze dell'ambiente
domestico sui bambini (psicologia evolutiva). Si dichiara stupefatto, perché aveva già letto qualcosa sulla
società polinesiana → vivevano in famiglie congiunti. Disegno su foglio → casa di un capo, Pa Fanuatara.
Scopre che ci sono famiglie come queste, ma anche tanti altri tipi. Se muore un figlio → gruppo domestico
diminuito. Poi: fenomeni di adozioni, movimento da un household ad un altro. Firth ci dice come è fatta
ogni famiglia; sorpreso che la forma che si attendeva di trovare prevalente, la trova in pochi casi. Importante
ricordare che c'è una dinamica interna: no staticità. Poi: magari le famiglie dei capi non sono uguali a quelle
degli altri. Il lavoro di Firth è il primo che, contando una famiglia per volta, fa vedere che ci può essere un
mondo familiare più variegato.
Volume olistico incentrato sulla parentela. Specifica che l'etnografia si può scrivere in modi diversi: non
esiste un modo unico.
4/3/13
Triangolo tra magia, religione, scienza. Magia: tensione con la religione, oggetto di condanne morali.
L'antropologia aveva come obiettivo scoprire le origini → interesse in questi campi. Tylor intitola il suo
primo capitolo: La scienza della cultura. Atteggiamento scientifico, non dogmatico. Quattro edizioni del
Ramo d'oro: nasce nel 1890. ricerca che si concentrava sulla figura della divinità morente, e lo scandalo
risiedeva nel presentare la divinità morente Gesù come una delle tante al centro di culti di popolazioni
sparse in tutto il mondo. Non si parla ancora di magia. Nella seconda edizione, 1900, entra una
classificazione di forme di magia. Tra l'11 e il '15 cresce (14 volumi). Quarta edizione nel '22: edizione ridotta
compilata dalla moglie. Titolo. Il primo capitolo si chiama “Il re del bosco”. Lettura incipit. Età classica:
strano costume, un sacerdote che era anche il re del bosco, era una figura che racchiudeva in sé funzione
regale e sacerdotale. Era anche un assassino: per accedere a questo ruolo, aveva dovuto uccidere il suo
predecessore. E sapeva che sarebbe stato ucciso. Idea di una figura divina che muore. Il suo titolo era rex
nemorensis (re del bosco). Riferimento ad Enea: strappò un ramo d'oro (Enea era uno schiavo che diventa
re). Frazer cerca di dare un senso a quello che appariva come uno strano costume. Reperisce nel materiale
etnografico già esistente delle situazioni che sono simili così da poter essere comparate. La sua tesi: si tratta
di figure legate al ciclo della fertilità → quando il re diventa vecchio, deve essere sostituito da qualcuno di
più giovane. Obiettivo: chiarire un enigma per gli stessi antichi → paralleli con rituali presenti in tutto il
mondo → Gesù che muore sulla croce è una variante.
Tecnica di Frazer: percorso etnografico che segue un unico tema. La tesi è semplice, ma il libro è ricchissimo
di esempi. Oggi screditato? C'è un neo-frazerismo → studio contestualizzato di Malinowski, studi
comparativi.
Come mai questi riti avevano tale presa su molte popolazioni? Bisogna spiegare un problema di potere di
convincimento su un'amplissima gamma di popolazioni, nel tempo e nello spazio. Inizia un esame delle
relazioni tra magia, religione e scienza (esame che non si trova nella prima edizione). Propone delle
classificazioni: magia omeopatica (obbedisce alla formula similia similibus curantur → le cose simili si
curano con le cose simili; anche a distanza si può ottenere risultato compiendo azione che ha somiglianza
con quello che si vuole ottenere → ambito magico) e magia contagiosa (contagio sta per contatto, pars pro
toto: si agisce su una sola parte del corpo e si provoca effetto su intero corpo). Lui parla di leggi. Noi
sappiamo che le cose andavano così, ma gli antichi interpretano l'effetto di una causa come un'applicazione
delle leggi della natura (legge della similarità e legge del contatto). Legge è il termine che si usa nel campo
della fisica, e lo usa in quel senso. La natura è governata da leggi. I primitivi cercavano di rispondere alle
stesse domande a cui hanno cercato di rispondere gli scienziati, ma le leggi che loro avevano erano false
(pensiero di Frazer). Cosa differenzia magia dalla religione? Mentre il mago fa ricorso a delle forze
impersonali, in un ambito religioso, per ottenere un effetto, si invoca l'intercessione di un santo patrono o di
una divinità. La religione è caratterizzata dalla presenza di entità personali. Frazer insiste sulla somiglianza
tra magia e scienza: la magia è una scienza immatura, sono accomunate dalla convinzione che ciò che
succede è dovuto alle leggi della natura. Non si capisce però come si passi dalla magia alla religione o alla
scienza: Frazer descrive il primitivo come un bambino, incapace di fare corrette associazioni. Concezione
individualistica: i primitivi sono tutti incapaci, poi con l'evoluzione si arriva alla religione e poi alla scienza.
Gli psicologi sono colpiti dall'analogia tra primitivi e bambini, l'utilizzano per sostenere le proprie teorie.
Critiche a Frazer. Nel 1904 esce saggio di Hubert e Mausse: Frazer sbaglia su un punto cruciale (sono
sociologi), trascura il fatto che il primitivo non ricrea da zero quest'universo di credenze magiche, ma sono
trasmesse. Quindi non si tratta di false associazioni individuali, ma rappresentazioni collettive.
Critica di Lévy-Bruhl, che nel '21 pubblica La mentalità primitiva; mentalità: termine che nasce in quegli
anni. Era un filosofo con interesse per etnografia e etnologia. Propone concetti di prelogismo e
rappresentazioni mistiche: erano individui immersi in un mondo di pensiero diverso da quello a cui era
abituata la popolazione europea razionalista. Importanza dell'associazione simbolica, potere del simbolismo.
Parla di pensiero pre logico, che non rimanda a sequenza evoluzionista, ma ricorda che anche in Europa
negli anni 20 c'erano forme di espressione che rispondevano al simbolismo: arti, poesia. Il pensiero logico e
pre logico sono due modi diversi di rapportarsi col mondo. Nel '25 è criticato da Malinowski. Siamo uguali ai
primitivi, ma contesti diversi.
Manca fine lezione
5/3/13
Centralità del termine mangu. In italiano diventa stregoneria. In inglese opta per witchcraft, che è un tipo di
magia non manipolativa; mentre sorcery è un tipo di magia che opera attraverso la manipolazione di
materiali. Usa sorcery per tradurre la forma di azione maligna, gbegbere ngua → responsabile di altri tipi di
disgrazie. Magic: qualcosa di manipolativo. Problema nel tradurre in italiano: abbiamo un unico termine,
stregoneria. Viene ripescato fattucchieria.
Si parte dal significato locale in antropologia, che dovrebbe evitare di imporre delle etichette. Hocart diceva
che non bisognava dividere ciò che loro tengono unito e viceversa. Mangu trae il suo significato in relazione
agli altri termini → significato molto specifico. Importante partire dal termine locale, una traduzione rischia
di irrigidirlo. Evans-Pritchard è considerato come l'anticipatore dell'antropologia semantica. L'antropologia è
una disciplina di traduzione. Lui ha scelto di rimanere più fedele possibile al significato locale, ma ha anche
cercato di rendere comprensibile → simile ad una traduzione letteraria. L'antropologia è fortemente
dominata dall'inglese.
La questione fondamentale (assente nell'edizione ridotta). Sono uomini diversi da noi? Un po' si, ma sono
sufficientemente uomini come noi da consentire una comunicazione interculturale. Porta una risposta
etnografica, che emerge dai testi. Gli Azande non percepivano gli avvenimenti in modo radicalmente diverso
da noi come sosteneva Lévy-Bruhl. Quello che interessa loro quando si rivolgono agli oracoli, è il perché una
determinata cosa sia accaduta proprio a quella persona. Due causalità: una del come e una del perché
proprio quella persona. Funzione consolatoria → si trova un responsabile. Risposte possibili: il caso, colpa e
punizione; ma l'orizzonte di significati degli Azande è diverso: ritengono che la disgrazia si sia abbattuta su
un individuo perché un altro ha rivolto un'azione cattiva contro di lui, per invidia. Esiste una coerenza
interna a questo sistema di pensiero: se si parte dall'assioma che il mangu esiste, tutto il resto consegue con
una concatenazione non meno logica dei ragionamenti occidentali (noi partiamo da premesse diverse). In
questo modo cerca di conciliare Lévy-Bruhl e Malinowski, e andare oltre Frazer. Ad un certo punto crede di
essere entrato nel sistema e credere le stesse cose.
Oracoli. Una volta capitata la disgrazia, gli Azande cercano di dare un volto al responsabile. Per questo
motivo si fanno gli oracoli → indizi per accusare. La disgrazia porta a delle accuse di stregoneria. I colpevoli
possono essere portati di fronte al tribunale. Disgrazia – ricerca – accusa. L'oracolo è ripetuto finché non
conferma il sospetto. Plasticità del pensiero zande: prima di lasciar cadere il sospetto, manipolavano
l'oracolo stesso, facendo ricorso a un insieme di conoscenze riguardo alle ragioni che possono portare
l'oracolo a dare risposte non confacenti.
Influenza sulla filosofia. Vent'anni dopo la pubblicazione di Stregoneria, un epistemologo, Polanyi, nel '58
pubblica un saggio, Conoscenza personale: aveva letto il testo di Evans-Pritchard → chiave per capire i modi
di procedere delle comunità di scienziati, nella quale, se c'è una teoria non confermata, essa non è buttata
via. Si tende a rimanere fedeli alla teoria fino a quando non è abbandonato per crepe troppo grandi. Kuhn
nel '62 pubblica volume sulle rivoluzioni scientifiche: le rivoluzioni accadono dopo molte resistenze.
Differenze tra Frazer e Evans-Pritchard: lavoro su monografie vs lavoro sul campo. Rapporto tra credenza e
azione: Frazer prendeva le idee e le decontestualizzava → Ramo d'oro è collezione di credenze. EvansPritchard dà importanza alle credenze ma va oltre: ci sono delle accuse, le quali costituiscono una mappa →
non sono distribuite casualmente. Si muovono sempre in direzione orizzontale (mai da persone comuni a
potenti); sia gli uomini che le donne possono essere accusati. Da questo emerge il tipo di società! Si
accusava qualcuno con cui c'era tensione. In questo modo l'antropologia influenza gli studi sulla caccia alle
streghe: si perseguiva la donna giovane e bella o quella anziana. Comportamenti specifici che portano a
poter essere sospettati. Mappa delle accuse → radiografia della situazione sociale collegata a delle
rappresentazioni (es. figura tipica della strega). Tra gli Azande i bambini non possono essere considerati
stregoni. Nel testo di Bellagamba si legge che ora i bambini possono essere considerati stregoni → diversa
situazione sociale.
Accusa → negazione o confessione. Libro curato da Mary Douglas, La stregoneria. Convegno sulla
stregoneria negli anni 60. Problema della confessione. Tentativo di entrare dentro la persona che è accusata.
Le accuse hanno funzioni nella lotta micropolitica del villaggio, ma ridurre lo studio della stregoneria a ciò
significa rendere tutto uguale. Evans-Pritchard cerca di trovare il giusto equilibrio: qualcosa può essere
generalizzabile, qualcosa rimane specificamente zande.
Sistemi di parentela. Tipo di studi presente in antropologia dalle origini. Linea di studi fondata da
Morgan. Tipo di studi non amato da Malinowski, ma anche atri lo hanno guardato con sospetto.
Lewis Henry Morgan. Nasce nel 1818 e muore nel 1883. famoso per i Sistemi di consanguineità e La
società antica. Il suo primo libro è La lega degli Irochesi (1851). Nasce sulla costa orientale degli Stati Uniti,
primi contatti con le popolazioni locali, tra cui gli Irochesi. Molti intellettuali avevano rispetto e simpatia per
loro.
Svolta nella vita nel 1844, quando incontra Hasanoanda, un giovane irochese, ad Albany, in una libreria →
era il figlio di un capo irochese che stava passando attraverso un'educazione di tipo occidentale (doppio
cognome, Ely Parker). Diventerà il sovrintendente agli affari indiani all'epoca delle lotte indiane. Diventano
amici, Morgan fornirà aiuto legale in una causa che li opponeva allo stato per il controllo di alcuni terreni
(era avvocato). Prima monografia di un certo livello su una popolazione. Si parla della loro organizzazione
politica in particolare. Una delle cose che colpisce Morgan, è una scoperta etnografica che fa: scopre che
due termini della parentela centrali sono ha-nih e noh-yeh → gli Irochesi col primo termine indicano il padre
ma anche il fratello del padre; con secondo indicano la madre ma anche la sorella della madre. Un Irochese
chiama il figlio di suo fratello “figlio”. C'è un'identificazione di due relazioni di parentela che per noi sono
diverse. Nel corso degli anni 50 scopre che questa equazione terminologica si ritrova in altre lingue
amerindie, ma anche in altre. Stabilisce una rete di corrispondenze con informatori in tutto il mondo, a cui
invia un elenco di tutte le possibili relazioni di parentela, chiedendo come si dicono in una determinata
lingua. In molte lingue la distinzione c'è, in altre non c'è. Da qui nasce il volume sui Sistemi di
consanguineità e affinità. Propone distinzione tra le lingue in cui non si distingue tra parenti lineari e
collaterali, e quelle in cui si ritrova questa distinzione. Usa un criterio per dividere in due parte le
terminologie di parentela:
1.
sistemi classificatori: parenti lineari sono classificati insieme ai collaterali, unico termine →
nazioni barbare;
2.
sistemi descrittivi: termini diversi → nazioni civili.
6/3/13
Secondo Morgan la famiglia monogamica è il punto d'arrivo. Potrebbe esistere relazione tra termini di
parentela e forme familiari. Famiglia consanguinea: un tempo in cui gruppi di fratelli sposavano gruppi di
sorelle; una fase dell'evoluzione della famiglia umana in cui le sorelle e i fratelli erano tutti sposati a tutti
(gradualmente). Come fanno allora i figli a sapere chi è il padre? Questo può spiegare perché si usassero gli
stessi termini (si viveva tutti insieme).
Poligamia → poliginia: un uomo che sposa molte donne; poliandria: una donna sposa molti uomini. Tibet:
talvolta ci sono gli stessi matrimoni di gruppo. Allogenitorialità: bambino che viene allevato dalla madre e
dalle sorelle della madre.
Costruisce forme di matrimonio e convivenza che si prestano a spiegare le terminologie. Idea di come
procedessero gli evoluzionisti. Concetto di sopravvivenza (survival): tutti gli evoluzionisti ne parlano. Le
sopravvivenze sono elementi che sono sopravvissuti ad un'evoluzione più ampia; ci permettono di ricordarci
che c'è stato qualcosa prima. Morgan trova un uso linguistico tra gli Irochesi, ma non trova questa forma di
matrimonio. Cerca di dare una spiegazione andando a teorizzare delle antiche origini nel passato, di cui non
si ha diretta visione → si deduce. Postula che ci sia una sorta di sfasatura tra quello che si osserva e alcuni
correlati sociologici dell'uso linguistico che si sono persi. In tempo antico l'uso linguistico corrispondeva alla
situazione sociologica; in seguito muta la situazione sociologica ma non l'uso linguistico. Ritiene che le
terminologie di parentela riflettano la base sociologica, il suo problema era che essa era diversa → gli usi
linguistici persistono maggiormente. Possiamo ricostruire la base sociologica usando i fossili linguistici →
tipico procedimento evoluzionistico.
Coloro che accolgono le teorie di Morgan, tendono a vedere i primitivi come coloro che mettono insieme
tanti parenti, mentre i civilizzati li distinguono. Quindi i primitivi hanno pochi termini di parentela e
viceversa. Diventa un modo di contrapporre primitivi e civilizzati! Questo modo di distinzione è criticato da
Kroeber che scrive nel 1909 un articolo. Studia culture e lingue degli Indiani d'America. Parte da una
comparazione tra l'inglese e sette terminologie di parentela di sette popolazioni native. Se l'inglese è una
lingua più evoluta, dovrebbe avere più termini di parentela; invece no! L'errore è credere che sia sufficiente
un unico criterio, quello della parentela diretta o collaterale messa o no insieme (e quindi i due sistemi,
classificatorio e descrittivo). Ci sono delle lingue in cui si introduce il criterio “generazione”: distinzione, per
esempio, tra uno zio e un cugino (non tutte le lingue lo fanno → dialetto tedesco del Sud Tirolo ha un unico
termine che significa “collaterale”). La lingua che distingue la generazione avrà più termini riguardo ad essa.
“Sesso del parente di congiunzione”: due zii, il parente di congiunzione può essere la madre o il padre → il
latino distingue uno zio dall'altro. In italiano nipote corrisponde a molti significati. Criterio del “genere”
molto importante. “Condizione del parente”: se il parente è morto si designa in modo diverso da quello vivo
in alcune lingue. Kroeber ci fa capire che non esiste un unico criterio! Ce ne sono tanti che si trovano
distribuiti in tutte le popolazioni del mondo. L'articolo di Kroeber è il progenitore di una forma di analisi
della parentela popolare tra anni 60 e 80 → analisi componenziale, procedura molto rigorosa vicina al
modo di lavorare dei linguisti. Dall'analisi dei termini vengono fuori criteri che contraddistinguono quella
lingua. Viene il sospetto però che le lingue in cui si distingue tra linea materna e paterna abbiano
implicazioni sociologiche. Quando esce il saggio di Kroeber, due lettori sono Rivers e Radcliffe-Brown. Rivers
cerca di fare una mappa delle terminologie di parentela per vedere i movimenti della diffusione di questi
sistemi di parentela.
Radcliffe-Brown, inglese. Si laurea agli inizi del 900, il suo professore di antropologia è Rivers. Fino alla
prima guerra mondiale occupa una posizione precaria in Inghilterra; ricerca alle isole Andamane (Oceano
Indiano), già di tipo estensivo. Lavoro pubblicato poi nel '22, nasce vecchio. Introduce Durkheim in
Inghilterra. Compito dell'antropologo è non credere tutto quello che dicono i nativi, secondo RadcliffeBrown. Etico (Radcliffe-Brown) vs emico (Malinowski): approcci. Emico: attenti ai significati che passano i
nativi. Etico: scoprire cosa fanno realmente, la chiave della conoscenza è nelle mani dell'osservatore esterno.
L'antropologia è la scienza naturale della società (Radcliffe-Brown), si incarica di studiare le sociologie delle
popolazioni primitive. Aveva un approccio scientifico; stile algido, preciso. Astrae i principi e le norme. Fino
alla guerra opera in Inghilterra; dopo lavora in Sudafrica, a Sidney, nel '31 chiamato a Chicago (cattedra di
antropologia sociale). Fino al '37 sta lontano dall'Inghilterra, mentre Malinowski influenzava i giovani
dell'antropologia britannica. Nel '37 ha una cattedra a Oxford, nel '38 Malinowski accetta una cattedra in
America. Eletto presidente dell'Istituto Antropologico Reale nel '40; fa un discorso ai soci riguardo i sistemi
di parentela. Saggio più esteso pubblicato un anno dopo. Esamina e confronta due metodi: storia
congetturale e analisi strutturale o sociologica. Nella prima parte del saggio parla di Morgan, Kroeber e
Rivers. Non è d'accordo con le loro posizioni.
Schemino:
1. Storia delle istituzioni?
2. Influenze sociologiche?
3. Evoluzionisti o diffusionisti?
Radcliffe-Brown: antropologia sociale deve essere disciplina sincronica (analoga alla linguistica strutturale di
Saussure). Il significato non deriva per forza dalla storia. Inutili le inferenze di Morgan. Radcliffe-Brown
definisce l'oggetto dell'antropologia sociale: non deve occuparsi di tutto, ma dello studio comparativo delle
strutture sociali. Cos'è una struttura sociale? Insieme di individui legati da relazioni sociali, che indicano
diritti doveri e sono caratterizzati da certe forme di comportamenti. Relazioni di parentela → sottoinsieme;
la componente affettiva non è considerata. Per studiare i sistemi parentela, dobbiamo attenerci ai diritti e
doveri. Due modi per capire quali sono: chiedere o osservare. A suo parere diritti e doveri rendono definibili
le relazioni sociali e influiscono sui termini di parentela. In alcune popolazioni in termini di diritti e doveri
due fratelli sono indistinguibili, responsabili congiuntamente, un'unica persona giuridica (responsabili in
solidum). Come stupirsi che linguisticamente ci sia un'equivalenza (un unico termine li designa)? Dà alcuni
esempi convincenti. Stranezze terminologiche con un'equivalenza sociologica, la quale spiega! L'equivalenza
è osservata e dimostrata dall'antropologo. Analisi strutturale che trovi corrispondenze tra elemento
linguistico e sociologico. Principio dell'equivalenza dei siblings: fratelli e sorelle senza distinzione di genere.
11/3/13
Tutti coloro che appartenevano ad un unico gruppo di discendenza erano chiamati con lo stesso termine da
parte di un ego (fratello della madre, figlio del fratello della madre, etc). Radcliffe-Brown nel '40 dice che
l'analisi strutturale ha un vantaggio: anziché inferire, dedurre le ragioni di un certo sistema di parentela,
ritrova una corrispondenza attuale tra l'istituzione e la terminologia. Similarità sono risultato di una
sistematica applicazione dello stesso sistema strutturale.
Analisi di Radcliffe-Brown nel 1940; nello stesso anno Evans-Pritchard pubblica The Nuer. Tre anni dopo il
volume sugli Azande; già nel '29 aveva iniziato la ricerca presso i Nuer. Popolazione nilotica → area che
appartiene al bacino del Nilo. Evans-Pritchard insiste sull'aspetto fisico. Gli Azande sono coltivatori sedentari,
i Nuer sono pastori transumanti, che si spostano su un'area molto vasta. La terra dei Nuer ha un'estensione
di 75 000 km quadrati, la popolazione stimata era di 200 000 persone. La prima parte parla dei modi di
sussistenza, della loro economia: attività pastorali e sussidiarie. La seconda parte parla delle istituzioni
politiche: mentre gli Azande avevano uno strato di aristocratici, i Nuer sono una popolazione acefala, quindi
senza capi. Colpiscono gli studiosi perché presentano dei problemi: società votata all'anarchia? Al disordine?
Il loro schema politico è un'anarchia ordinata: c'è un ordine che emerge da alcuni principi strutturali.
Situazione complicata quando conduce la sua ricerca. Molto colpito: tra gli Azande il concetto chiave è il
mangu, invece tra i Nuer è centrale il kwuoth, tradotto come spirito → contrasto tra concetto magico e
concetto religioso. Lui era figlio di un pastore protestante; convinto dalla religiosità dei Nuer, si converte al
cattolicesimo. Libro del 1956: Nuer religion →pubblicazione molto tarda rispetto alla ricerca.
Monografie pubblicate a soli tre anni di distanza, ma molto diverse. Il libro sui Nuer è scritto con stile
differente. Ringrazia colleghi e maestri nell'introduzione: Fortes, antropologo che nel 1940 pubblica con
Evans-Pritchard un volume sui sistemi politici africani; Gluckman, antropologo più giovane, punto di
riferimento della scuola di Manchester; Seligman, mentore anche di Malinowski, ha avviato Evans-Pritchard
verso il Sudan; Radcliffe-Brown, influenza il suo lavoro. Secondo lui lavoro di Malinowski è troppo minuzioso
→ è importante astrarre, far emergere dei principi generali.
Il volume è diviso in sei capitoli; il primo capitolo si chiama “L'interesse per il bestiame”: si cerca di far
comprendere al lettore che il bestiame ha un'importanza economica ma anche culturale. Ha trovato una
visione del mondo pastorale; ci sono terminologie di animali e disegni, poesie in nome del bestiame. I Nuer
vivono relazione molto stretta con i loro animali. Popolazione patrilineare → i bovini si spostano attraverso i
matrimoni. Secondo capitolo: errore pensare che i Nuer siano popolazione che vive di sola pastorizia, anche
se rimane al centro culturalmente. Il bestiame è un capitale. Alternanza di due stagioni: una secca in cui
non piove (da novembre ad aprile), una stagione delle piogge (da maggio a ottobre) → porta allo
straripamento dei corsi d'acqua, terra allagata con alture che emergono, sulle quali si concentrano i Nuer.
Modo diverso di distribuirsi sul territorio e di vivere le relazioni sociali.
La dote è portata dalla moglie al marito, tipico dei sistemi euro-asiatici. Qui quando una donna sposa un
uomo, il gruppo dell'uomo dona del bestiame al gruppo della donna. Donne che si spostano in una
direzione e bovini che si spostano nell'altra (bridewealth indica che non si tratta di una compravendita, ma
di flussi di scambio).
Tre prodotti principali: latte, pesce, miglio → tre fonti di sussistenza. Il miglio è coltivato nella stagione
umida. Il pesce è il prodotto della stagione secca: si disperdono sul territorio alla ricerca di zone con acqua,
dove trovano del pesce che integra la loro dieta. Il latte rimane costante.
I Nuer si spostano → la densità di popolazione non è sempre la stessa. Durante la stagione secca di
disperdono e vivono in accampamenti. Durante la stagione delle piogge sono tutti vicini. Nome del secondo
capitolo: “Ecologia” → discussione sulla densità. Terzo capitolo: “Tempo e spazio” → cerca di far
comprendere due cose: 1. che esistono un tempo ecologico e un tempo strutturale, intende dimostrare che
i Nuer hanno una concezione del tempo diversa da quella di noi occidentali; 2. questa concezione del tempo
non è l'unica che hanno. Quasi una linea di confine tra le parti che parlano delle due concezioni. Insiste sul
fatto che la concezione del tempo dei Nuer è legata alle attività. Non hanno una nozione astratta del tempo
come qualcosa che passa, che può essere misurato. Nozione concreta legata ad un susseguirsi ciclico delle
attività e dominata dal forte contrasto stagionale. Concezione concreta vs astratta. Tempo ciclico. Poi un
altro tempo, quello strutturale. Non è vero il passato si annulla continuamente, hanno la nozione di
qualcuno che è venuto prima: tempo lineare. Si riferisce ad altre cose.
I Nuer vivono la loro appartenenza ad un cieng in modo molto situazionale.
12/3/13
Louis Dumont: teoria della discendenza e dell'alleanza, che contrassegnano l'antropologia sociale.
Rappresenta uno spartiacque.
Un uomo può essere parte di un gruppo e nello stesso tempo non esserlo → principio fondamentale della
società Nuer. Genealogia diversa da albero genealogico: la si trova per esempio nel Vangelo. Processo di
segmentazione: un antenato i cui figli sono altri antenati, che creano gruppi a parte. Ogni popolazione
pensa di discendere da un antenato lontano. Non necessariamente c'è una divisione dei gruppi ad ogni
generazione. Nuer divisi in gruppi di parenti, si riconoscono in un gruppo perché sanno di avere un antenato
in comune. Ma andando indietro nel tempo, hanno degli antenati in comune tra gruppi. Vivono vicini in
base a certi legami, in base ai quali hanno diritti e doveri.
Principio della discendenza (ingl discent; fr filiation): modo di riconoscere l'appartenenza → apparteniamo
allo stesso gruppo perché abbiamo un antenato in comune. Queste società lignatico-segmentarie
(costituiscono dei lignaggi, gruppi di discendenza i cui membri si riconoscono come discendenti di uno
stesso antenato) tendono ad essere esogamiche, tutti i membri hanno stessi diritti e doveri.
Faida di sangue. I Nuer sono una popolazione senza leggi come le intendiamo noi. Alla fine si crea una sorta
di bilanciamento tra i componenti della struttura sociale che consente di mantenere un ordine. Il processo
di segmentazione è chiamato da Evans-Pritchard processo di fissione, termine in voga in quegli anni: cerca di
mostrare che, coesistenti con processi di fissione, ci sono dei processi di fusione. Un membro del gruppo C
uccide uno del gruppo A; scattano meccanismi di faida di sangue. Principio dell'equivalenza. Quelli del
gruppo A vogliono vendicarsi, ma non vanno direttamente contro C. Gli A vanno dai B e dicono: sapete che
abbiamo un antenato in comune, siamo quasi lo stesso gruppo; un C ci ha fatto del male: è nostro dovere
unire le forze e punire il colpevole. Lo stesso fanno i C con i D per difendersi dalle intenzioni bellicose di A.
se un A deve vendicarsi contro un G, cerca di allearsi con B, C, D. Fusione: in certe circostanze, chi si era
segmentato, propone una fusione che valga solo in quel momento particolare. Si risale all'antenato comune
e ci si confronta con quei gruppi che si riconoscono in antenati dello stesso livello genealogico. Non è
un'alleanza e non è una coalizione → tutto deve avvenire per una via genealogica. Il dovere di tutti è di
offrire questo aiuto ed è un diritto riceverlo. Il capo della pelle di leopardo non ha una posizione di dominio,
è vicino ad un giudice di pace: un paciere che interviene perché, in qualche maniera, coloro che hanno
subito un torto ricevano soddisfazione senza doverla cercare in un probabile conflitto suicida (per esempio
se il loro gruppo è molto più piccolo di quello a cui andrebbero contro).
Hanno dei diritti alle risorse in comune. Un Nuer ha dei diritti collettivi. Chi nasce in un certo gruppo ha
accesso a determinate proprietà. L'individuo non esiste come persona. Maine, nel 1861 ha scritto Il diritto
antico: passaggio da società di status a società di contratto. Società di status: diritti e doveri in base alla
nascita. Teorizzava che un tempo non ci fosse l'individuo, ma la Famiglia → società della non scelta: si è
costretti a comportarsi come prescritto da norme che non danno scampo. La società Nuer è di questo tipo.
La nostra è una società del contratto: si può scegliere (es. si può sposare chi si vuole).
Gruppi corporati: insieme di persone, è come se fossero un'unica persona → proprietà in comune, agiscono
in solido verso l'esterno. Ogni componente di un gruppo è equivalente verso l'esterno. Evans-Pritchard li
ritiene gruppi politici: tutti i segmenti tendono ad equilibrarsi → tendenza obbligatoria a risalire ad antenati
dello stesso livello. Si mantiene un ordine, si riesce a sanare le dispute senza capi. La dimensione della
politica coincide con quella della parentela: i gruppi politici sono dei gruppi di parenti. Quanto più manca lo
stato, quanto più le funzioni sono sobbarcate da altro. Popolazione acefale sono antitesi di struttura statale
che era vista come l'unica che poteva ospitare la politica. Non esiste una sfera specificatamente politica.
Sfera della religione, della politica e della parentela hanno ampie zone di intersezione.
Struttura sociale. Per Radcliffe-Brown era una rete di relazioni tra individui. Evans-Pritchard ha un'altra
concezione: influenza di Maine (“Corporations never die”) → muore chi appartiene ai gruppi corporati, ma
non i gruppi. I gruppi sono dei contenitori attraverso cui passano gli individui. Ciò che ha permanenza sono i
gruppi. Importante la dimensione collettiva!
Evans-Pritchard, rispetto a Maine, dà una dimostrazione concreta. Dopo, i Nuer attirano l'attenzione sulle
popolazioni acefale. M. Fortes studia i Tallensi del Ghana: somigliano ai Nuer, popolazione lignaticosegmentaria acefala. In territorio africano c'è una variabilità dei sistemi politici africani (così chiamati da
Evans-Pritchard e Fortes negli anni 40). Gli autori dei saggi del volume sono studenti di Malinowski:
dividono i sistemi politici in due forme, quelle con capi e quelle acefale, le quali sono divise tra lignaticosegmentarie (Nuer e Tallensi) e società di cacciatori e raccoglitori che non hanno la stessa dinamica di
relazioni tra gruppi. Concentrano l'attenzione sulle società più strane, quelle senza capi. Nel 1958 esce
Tribes without rules: cercano di capire le differenze tra varie società acefale. Sono studiati i Tiv della Nigeria
da L. Bohannan: ci spiega come dal punto di vista del bambino si imparano le genealogie → le impara nella
pratica. L'antenato dei Tiv si chiama Tiv; ha un padre che si chiama Shon, il cui fratello si chiama Batule.
Quando arrivano i bianchi, devono essere collocati nella genealogia: Shon è progenitore degli uomini neri,
Batule degli uomini bianchi (passato mitico). Chi era il padre di tutti? Adamo! Aggiungono un pezzo di
genealogia.
13/3/13
I Nuer dopo Evans-Pritchard. Tendenza a fermare il tempo: espediente del presente etnografico → nelle
monografie si usa il tempo presente. È stato un espediente classico: l'antropologo racconta cosa ha visto. Il
libro sugli Azande esce dieci anni dopo che Evans-Pritchard ha iniziato le sue ricerche etnografiche (inizia nel
'27 e conclude nel '30 → anni compressi in un unico presente). Narrazione su passato relativamente
precedente. Nel '56 scrive Nuer religion: sono passati venticinque anni, ma usa ancora il presente. Il lettore
legge un lavoro che si riferisce a tempi piuttosto lontani. Lo stesso per noi che leggiamo oggi, continuando
ad usare il presente etnografico. Espediente che garantisce leggibilità. Si descriveva un mondo che non
cambiava mai: hanno sempre creduto questo, lo credono e lo crederanno ancora → insidia!
Mary Douglas è stata allieva di Evans-Pritchard, da cui eredita quasi un disprezzo verso Malinowski. Intorno
al '48-'49 fa una ricerca in area mediterranea: studia i Lele dell'allora Congo belga, in una regione chiamata
Kasai. Popolazioni matrilineari che formano la fascia matrilineare (area nel centro Africa in cui prevalgono
queste popolazioni). Dopo l'indipendenza dello stato si è scatenata la guerra civile: la popolazione del sud si
è ribellata a quella del nord (metà anni 50); emerge la nuova Repubblica del Congo. La Douglas ha condotto
la ricerca prima della guerra civile, ma il volume appare nel 1962: primo libro in cui un'antropologa si rifiuta
di usare il presente etnografico, ritenendolo inadeguato. Usa il tempo passato, per ricordare che le cose non
sono come lei le aveva viste (introdotta dimensione temporale). Le testimonianze degli antropologi sono
importanti, costituiscono un patrimonio etnografico: vedere com'erano le credenze e le pratiche. Fare
attenzione a non immaginarsi l'Africa ora com'era cento anni fa. Consapevoli di ciò che allora già era una
trappola: dare per scontato che nulla potesse cambiare (società statiche). Ma sono poche le rivisitazioni
delle popolazioni “classiche”: non sono state studiate di nuovo. Per i Nuer c'è un testo: Hutchinson, Nuer
Dilemmas (1996)→ esempio: c'è la foto di un'elezione di un capo (grande cambiamento!). Nei territori
colonizzati l'impero britannico usava l'indirect rule: dominio indiretto; però i Nuer non avevano capi. I
francesi invece cercavano di introdurre le stesse strutture governative nei territori colonizzati. Nel 1956 il
Sudan anglo-egiziano diventa uno stato indipendente. Già nel 1955 scoppia una guerra civile tra nord araboislamico e un sud di popolazioni che si ribellano alla nuova capitale per ottenere maggiore autonomia →
popolazioni black; erano animiste (religioni altre rispetto alle grandi religioni, molto diverse fra di loro; né
cristiane né islamiche in questo contesto; i Nuer sono tipicamente animisti). Nel sud l'animismo cede il
passo al cristianesimo, alcuni verso il cattolicesimo altri verso il protestantesimo. Per queste popolazioni,
l'imposizione di confini statali impedisce il nomadismo → tensioni. Necessità di trovare dei capi.
Negli anni 50-60 si scopre che la terra dei Nuer è ricca di petrolio. Le guerre scoppiano per mantenere il
controllo di risorse minerali. Dal 1983 in avanti è una terra da cui molti fuggono, produce dei profughi. Tra le
varie popolazioni le relazioni non sono sempre pacifiche. Svolta ultima: indipendenza del 9 luglio 2011, si
stacca il Sud Sudan. Ci sono dei gruppi maggioritari, le tensioni sono forti.
Claude Lévi-Strauss, Le strutture elementari della parentela (1949). Negli anni 60 aveva molta
fama, l'antropologo più famoso al mondo, con lui veniva identificata l'intera disciplina. Studioso che ha
saputo parlare a molte discipline. Nasce in una famiglia ebraica; studia filosofia e passa per l'Università di
San Paolo in Brasile. Diventa antropologo attraverso i viaggi che compie nell'interno amazzonico (Tristi
tropici, libro di rimpianto per culture che si stanno estinguendo). Periodo americano, negli Stati Uniti
trascorre gli anni della guerra. Qui concepisce il suo lavoro, principalmente da tavolino. Ha delle esperienze
etnografiche, ma diversamente dai suoi colleghi non scrive una tesi di dottorato basata sulla propria
esperienza etnografica. Il dottorato lo acquisisce in Francia, nel '48. In quegli anni il dottorato francese
consisteva nella scrittura di lavori immensi. Questa tesi diventa un libro imponente, complesso. Lavoro da
tavolino, comparativo, con grandi ambizioni teoriche.
Aveva debiti con l'antropologia americana; diceva di aver imparato la disciplina leggendo il testo di Lowie
(allievo di Boas), Primitive society, in francese tradotto come Trattato di sociologia primitiva. Nel '58 scrive
Antropologia strutturale. Dalla metà degli anni 60 scrive una serie di testi che propongono analisi strutturale
di miti. Diventa popolarissimo negli anni 60 (approfondimento su biografia e opere nel testo di Comba). Il
libro sulla parentela era letto poco in Italia, perché troppo lungo e troppo tecnico.
Libro dedicato a Morgan: si pone sulla linea d'indagine da lui inaugurata. Si parla molto di sistemi di
parentela intesi come sistemi terminologici. Propone sistema di distinzione (cfr sistemi classificatori e
descrittivi di Morgan): strutture di parentela elementari o complesse.
Punto di partenza: problema del tabù dell'incesto. Freud si spostava nel tempo per scoprire il passaggio da
natura e cultura. Lo stesso fa Lévi-Strauss: vede nel tabù una “cerniera” tra la natura e la cultura. È un tabù
presente ovunque; essendo universale, partecipa della natura → ciò che è universale è naturale. Nello
stesso tempo è una regola. In più è qualcosa che si declina o si concreta in un'estrema varietà di forme:
tutte le popolazioni umane hanno il tabù dell'incesto, ma i contenuti sono diversi → i parenti proibiti sono
diversi. L'universalità del tabù dell'incesto implica l'universalità dell'esogamia: ci sarà sempre un gruppo
all'interno del quale non ci si può sposare. Novità: Lévi-Strauss fa un ragionamento di tipo sociologico,
come mai esogamia e tabù dell'incesto? Se un fratello sposa sua sorella si crea un imbuto endogamico che
porta a dei gruppi segregati, non si crea una società. Influenza di Mauss (Saggio sul dono), se un lignaggio
dona le proprie donne ad un altro lignaggio, questo fa dono delle proprie donne a sua volta. Secondo LéviStrauss ciò che crea la società e ne consente la persistenza è lo scambio di donne, di fatto il matrimonio.
Teoria dell'alleanza (in francese vuol dire anche matrimonio; società tenute insieme da legami orizzontali, di
matrimonio) vs teoria della discendenza (società tenute insieme da vincoli verticali, di sangue).
18/3/13
Esogamia → scambio di mogli. Se è universale l'esistenza di una qualche proibizione, non è universale che
vengano indicate delle categorie di parenti dalle quali dovrebbero essere preferibilmente attinti i coniugi. In
alcune società ci sono delle regole del tipo: “tu devi sposare quel parente” → regole positive. Il nostro
sistema ci dice chi non possiamo sposare, ma non chi non dobbiamo sposare → regole negative. Ci sono dei
fattori che influenzano questa scelta; emergono tendenze di tipo statistico. Strutture complesse
caratterizzate da modelli statistici; strutture elementari caratterizzate da modelli meccanici (deterministici).
Ci occupiamo di strutture elementari.
Scambio ristretto → Kariera (gruppo australiano): ad ogni generazione si produce matrimonio tra cugini
primi incrociati bilaterali. Cugini incrociati: figli di due fratelli, un uomo e una donna. Patrilaterale o
matrilaterale: dipende se si passa da padre o da madre.
Kachin: organizzati in lignaggi; mayu = lignaggio donatore di mogli; dama = lignaggio prenditore di mogli.
Ogni lignaggio è mayu rispetto a un dama e viceversa. Peculiarità linguistica intrecciata con prescrizione
matrimoniale di tipo positivo → W=MBD (per ogni uomo: ogni uomo deve sposare la propria cugina
incrociata matrilaterale). Hanno un unico termine che indica moglie e cugina incrociata matrilaterale. Si
genera un flusso unidirezionale di mogli. Lo scambio è circolare.
Lévi-Strauss mostra che basta avere una prescrizione matrimoniale per generare intere strutture. Per avere
una società bisogna avere uno scambio di mogli, anche un tipo di scambio che a prima vista non si nota,
come quello dei Kachin (che è circolare).
Teoria della discendenza: enfatizzano dimensione verticale vs Lévi-Strauss sostiene che a dar vita alla società
è lo scambio matrimoniale.
I Kachin diventano famosi nel '49 (ma erano già stati studiati). Nel 1954 Edmund Leach pubblica Sistemi
politici birmani. È uno degli ultimi allievi di Malinowski; nel saggio autobiografico Leach insiste sul fatto
che ha una formazione matematico-ingegneristica, importanza della formazione. Dopo ricerca in Turkistan
negli anni 30, si orienta verso una popolazione della Brimania; Stephenson aveva fatto studi sui Kachin,
consiglia a Leach di studiare questa popolazione e gli consiglia di insediarsi nel villaggio di Hpalang. Arriva in
Birmania pochi giorni prima che scoppi la Seconda Guerra Mondiale → influenza sulla ricerca: sette mesi di
ricerca intensiva, poi reclutato nell'esercito e assegnato a un corpo di collegamento con i partigiani birmani.
Si trova a dover molto viaggiare nel periodo della guerra, spesso in compagnia dei partigiani birmani. Senza
volerlo, si trova a condurre qualcosa che assomiglia un survey work (era partito per fare un lavoro di tipo
malinowskiano). Trova altre comunità birmane con cui fa dei confronti.
Qualcuno parla di Shan-Kachin: dal punto di vista linguistico sono lo stesso gruppo. Ci sono però differenze:
gli Shan occupano le valli, i Kachin le alture. Sono coltivatori di riso, ma metodi diversi: gli Shan possono
usufruire di sistemi di irrigazione, i Kachin coltivano riso di montagna con il sistema slash-and-burn (sistema
di agricoltura nomade). Gli Shan sono buddhisti, i Kachin sono animisti (visti come barbari della montagna
vs i più raffinati della pianura). Gli Shan hanno un'organizzazione chiamata statale o feudale → hanno dei
capi o principi, aristocrazia che ha nei confronti dei sottoposti delle relazioni che richiamavano quelle
feudali. Invece i Kachin vivevano in uno stato di “anarchia primitiva”.
Gumlao e gumsa: due termini locali che Leach impara a capire nel corso della sua ricerca. Due forme
diverse di organizzazione politica: la forma gumlao è la vera forma “anarchica”, molto egualitaria; villaggio
con lignaggi, non ci sono capi; Hpalang non risponde a quell'immagine di egualitarismo che era segnalata
come caratteristica dei Kachin → trova tendenze da parte di alcuni a differenziarsi rispetto al resto della
popolazione, tentativi di stabilire delle differenze. In realtà nelle montagne birmane abitate dai Kachin
coesistono due diversi sistemi politici. Il sistema gumsa è caratterizzato da forme di gerarchizzazione e
differenziazione sociale. Gumsa e gumlao non sono due forme diverse, sono due fasi in un processo ciclico
che Leach alla fine schematizza. Ci sono comunità che si collocano a diversi gradi di gerarchia, con dei
lignaggi che a volte fanno pensare alla struttura politica degli Shan. Le diverse forme sono fasi più o meno
avanzate di un processo che parte da una situazione di totale uguaglianza; a causa delle macchinazioni di
individui ambiziosi, essi tendono a differenziarsi dagli altri. Col passare del tempo le differenze si
accentuano. Tentativo di emulare il sistema Shan (in cui ci sono aristocrazie) → punto finale. Leach vede le
infrazioni alle regole che Lévi-Strauss non vedeva. Ma una soluzione del tipo: un lignaggio prende le mogli
dagli Shan → non funziona. Tentativo di passare da gumlao a gumsa → votato a insuccesso →
contraddizione tra ideologia egualitarista e tentativo di differenziarsi → collasso del sistema (ciclico).
Figura del capo di successo, individuo ambizioso che cerca di manipolare le regole. Il libro di Leach si colloca
in un momento in cui si colgono germi di un paradigma strategistico che si oppone a quello strutturalista.
19/3/13
Paradigma: termine introdotto nel '62 da Kuhn → un insieme di assiomi, teorie, metodi che si impongono
ad una comunità scientifica, che tende ad abbandonarlo con fatica; costruzione teorica che domina una
disciplina in un certo periodo. Si rimane fedeli alle idee dominanti del paradigma se le crepe sono piccole,
quando sono troppo grandi si giunge ad un collasso. La crisi dell'antropologia sociale si manifesta negli anni
60. Concetto centrale del paradigma che si impone dal 40 al 65: discendenza unilineare. Si partiva dalla
centralità dei gruppi di discendenza per spiegare altri elementi. Il modello è quello del lignaggio →
insistenza sulla dimensione verticale. Nel '49 la proposta di Lévi-Strauss (prima sfida): importanza delle
relazioni matrimoniali che legano i gruppi di discendenza. La teoria di Lévi-Strauss e quella britannica
(varianti dello strutturalismo) insistono sulle regole. Inizio anni 50: crisi dei paradigmi strutturalisti. Svolta
basata sul concetto di strategia. Primo studioso che mette in discussione la bontà del concetto di struttura:
Firth → propone qualcosa che si oppone al concetto di struttura sociale. Evans-Pritchard è restio a vedere la
famiglia come parte della struttura sociale. Gli storici si sentivano oppressi da un modo di fare storia che
dava importanza solo agli avvenimenti; Braudel invita a guardare a ciò che dura nel tempo, alle strutture; la
storia dovrebbe guardare alle continuità e alle permanenze. Invece l'antropologia sente lo studio delle
permanenze fatto fino a quel momento come una gabbia; dopo la Seconda Guerra Mondiale le aree extra
europee studiate mutano: mutamento politico → processi di mutamento che un'antropologia troppo
attenta alle permanenze può non essere in grado di studiare e comprendere. Firth propone un concetto che
sia più duttile per cercare di dare senso ai mutamenti. “Custom is king”(volume uscito all'epoca di
Malinowski): vedevano le società come dominate dal costume. Malinowski invece aveva insistito sul fatto
che i Trobriandesi non erano schiavi del costume; gli individui sanno che ci sono delle regole, a volte
cercano di sottrarsi o usare quelle norme ai loro fini → in embrione un orientamento che vedrà la società
come costituita da individui che operano secondo una strategia per ottenere certi fini (non possono non
tener conto di una cornice normativa, ma non sono passivi esecutori). Agency: concetto che ci incita a
verificare che gli individui non solo delle società “moderne” non sono passivi. Firth propone di non ridurre
l'antropologia allo studio delle continuità, di introdurre dei concetti che attinge dall'economia.
Nel '50 Evans-Pritchard propone una svolta: avvicinamento alla storia, lo studio sincronico non è sufficiente
→ consapevolezza che le società cambiano, vede l'antropologia come una disciplina che si colloca tra le
scienze dello spirito, studio umanistico.
Il saggio di Firth ha influenza sull'antropologia politica. Lo studio di Leach sui Kachin è molto influenzato da
Firth: ha una nozione di struttura sociale, ma gli individui hanno un piano e possono modificarla. Il motore
della storia sono gli individui.
Scuola di Manchester. A volte chiamata scuola di Lusaka-Manchester. Rhodes era un commerciante di
diamanti che a cavallo tra 800 e 900 assicura all'Impero Britannico questo nuovo territorio che prende da lui
il nome. Fine anni 30, fondata a Lusaka (capitale Rhodesia del Nord) scuola di ricerca sociologicoantropologica. Livingstone (nome della scuola) era un missionario scozzese amato dalla popolazione
africana. Istituto creato con l'intenzione di far lavorare insieme colonialisti e personale di ricerca africano.
Primo direttore: Wilson; l'impulso nel primo dopoguerra è dato da Gluckman. Gli viene chiesto di cerare un
dipartimento all'università di Manchester che ha una relazione con la scuola di Lusaka → importazione di
ricercatori, che studiavano a Lusaka e poi passavano a Manchester.
Nuer: ordine e struttura. Scuola di Manchester: conflitto e processo. Evans-Pritchard cerca di far vedere che
al di là di un conflitto apparente c'è un ordine. In tutte le popolazioni studiate a Manchester gli antropologi
si imbattono in una tensione strutturale che genera conflitti; discendenza matrilineare, ma per quanto
riguarda la residenza sono società patrilineari. La scuola di Manchester usava anche metodi sociologici;
facevano survey di ampie aree per trovare elementi distintivi. Turner nota che gli ndembu avevano elevata
mobilità; passano attraverso esperienza di uno scisma. Punta la sua attenzione su un villaggio e conduce
uno studio intensivo dopo aver fatto un survey. Elabora il concetto di dramma sociale. Sovente nella vita
sociale avviene un'infrazione → si crea una tensione. Talvolta questa tensione può essere presunta attività
di stregoneria. La comunità entra in una situazione di crisi. Entrano in gioco dei mediatori perché la crisi non
porti ad un distacco. Due esiti: se l'azione mediatrice ha effetto positivo, ci si riconcilia, altrimenti c'è lo
scisma. In molti casi chi è scacciato fonda un'altra comunità: linguaggio in cui nessuno è nato. Concetto di
dramma sociale: usato in modo descrittivo (descrizioni molto precise) o analitico. Drammi sociali: alcuni
hanno luogo durante i mesi della ricerca, altri sono ricostruiti; il metodo che usa per ricostruire le storie
anticipa la storia orale: domande fatte ai testimoni su cose che non si trovano su libri e documenti.
Sandombu tende a ripetere comportamenti che creano tensione. In questi villaggi, negli anni 50, esistevano
dei capi (headman, contatti con le autorità coloniali). Notevole competizione tra persone più ambiziose per
diventare headman: bisognava avere un seguito. Sandombu aveva strategie di creazione di un seguito
numeroso che fanno vedere la tensione tra i principi della discendenza matrilineare e la residenza
patrilineare: fa appello a due principi diversi; ha bisogno del sostegno dei suoi figli (la donna abita dove
abita il marito, i figli devono stare col padre); fa azione nei confronti dei suoi nipoti, perché lascino loro
padre e vengano con lui → azione di mantenimento dei propri figli e tentativo di acquisizione dei nipoti.
L'aspirante capo dei Kachin si comporta nello stesso modo.
20/3/13
La crisi dell'antropologia. Fredrik Barth: antropologo sociale; libro del '59 che deriva dalla sua tesi di
dottorato a Cambridge. Ricerca condotta in Pakistan; Swat è un fiume; i Pathans sono una popolazione che
vive tra Pakistan e Afghanistan. Il supervisore della tesi di dottorato è Leach. Popolazione molto bellicosa;
organizzati in lignaggi, popolazione tribale non acefala ma per certi versi simile a quelle che gli africanisti
avevano descritto. Barth sottolinea che studia una popolazione che sembra simile ai Nuer ma è
fondamentale la scelta. La vita politica è diversa o è uguale a quella occidentale? → punto su cui si insiste
sempre. Gli individui compiono delle scelte che comportano interessi personali che non necessariamente
coincidono con quelli del gruppo. Titolo: Political leadership → legami che non sono diversi dalla politica di
Sandombu nel tentare di acquisire dei seguaci. I leader cercano di acquisire potere sempre crescente,
cercando di fare leva sugli obblighi morali nel dare sostegno ai parenti (membri dello stesso lignaggio);
cercano anche di acquisire altre forze sottraendole ad altri → questo leader è in grado di promettere
qualcosa → profitto. Individui che sanno che ci sono dei costi se si abbandona la via più ovvia (stare con i
propri parenti), ma anche dei benefici (l'offerta è migliore). Questo saggio ha effetti dirompenti.
L'antropologia del Medio Oriente è arrivata molto tardi, prima della Seconda guerra mondiale non ce n'è
molta.
Altra area che arriva tardi: Highlands della Nuova Guinea → dopo la guerra i bianchi cominciano ad entrare
in quest'area. Gli antropologi sono sorpresi, si trovano di fronte a società la cui organizzazione politica e
sistemi di parentela sono sorprendenti. John Barnes comincia come membro della Scuola di Manchester;
studia gli Ngoni (cartina). Nel 1960 gli è offerto posto di professore in Australia (sbalzato da studio
dell'Africa in Australia). Nel 1962 scrive un articolo: pensava di trovare lignaggi, ma trova altro → big men:
uomini ambiziosi che cercano di creare dei seguiti facendo in parte leva sulla parentela bilaterale, in parte
su altri. Il big man deve dimostrare la sua potenza attraverso la distribuzione di beni; ne segue una caduta.
Sistema in continua evoluzione: leader che crescono e cadono, sostituiti da altri.
Si era creduto che i sistemi di lignaggi teorizzati da Evans-Pritchard e dagli altri fossero il modo in cui
funzionavano tutte le società. La sua idea era che, astraendo, potessero venire fuori sempre gli stessi
principi strutturali. Poi è arrivato Lévi-Strauss, che vedeva ovunque sistemi di scambio. Inizio anni 60:
emerge che → forse ci sono forme prevalenti di parentela e sistemi politici a seconda delle diverse aree.
Emerge nuova area di studio: Europa! Fino agli anni 50 nessuno pensava che fosse terreno giusto per
studiare. Uno dei primi a studiarla è stato Julian Pitt-Rivers: a ricerche in Andalusia (zone meridionale
della Spagna), zona fortemente arabizzata. Acquisizione delle risorse: in Africa avviene in quanto membro di
un gruppo di lignaggio, in Andalusia si esercita un diritto grazie a legami di amicizia che si trasformano in
legami di clientela. Irruzione nell'antropologia di cose che sembravano poco “esotiche”. Viene studiata in
particolare l'Europa del sud. Nasce una branca di antropologia mediterranea.
Banaji: elenco dei motivi per cui l'antropologia sociale è in crisi.
Transazionalismo. Concetto di transazione sociale proposto da Barth nelle sue conferenze; altro
concetto è quello di rete sociale, che nasce negli anni 50 a Manchester. Es. il big man cerca di crearsi delle
reti. Barnes pubblica un saggio nel '54 basato su uno studio in Norvegia. E. Bott: perché le relazioni tra
coniugi in Inghilterra erano così diverse l'una dall'altra → fa una proposta: prendere una coppia sposata e
fare la mappa delle relazioni sociali → ad influenzare i comportamenti sono le reti delle relazioni. La rete è
sovra-individuale ma fatta di individui; si colloca tra livello individuale e livello collettivo. A volte le reti si
trovano, non sono costruite appositamente. Esistenza di due tipi di reti: quelle che uno si crea e quelle che
uno si trova. Le reti offrono un sostegno per chi non ce l'ha, ma possono anche essere un limite → immigrati.
Boissevain, Friends of friends: uno dei primi a fare ricerche in area mediterranea, prima a Malta poi in
Sicilia; il testo nasce dall'esperienza in Sicilia. Già Radcliffe-Brown aveva parlato di reti di relazioni, ma in
termini di diritti e doveri. Qui interessano relazioni definibili in termini di costi e benefici: la realtà sociale è
vista come consistente di relazioni tra individui che vedono cosa loro conviene e cosa no in termini sociali.
Social manipulators: analisi di forme di manipolatori; il patrono può dare direttamente aiuti a chi decide di
diventare cliente; il broker è l'intermediario, perché non sempre si può arrivare al patrono. Quadro molto
apprezzato da alcuni storici, utile per studiare le società complesse, in cui ci sono pochi rapporti faccia a
faccia. Coalizione: no gruppi rigidi, mobile e dinamica. Boissevain tenta di fare una lettura transazionalista
dei Nuer, ma non ha avuto successo. Il transazionalismo aspirava ad essere una teoria universale, ma in
realtà ci sono società in cui le reti sono più importanti che in altre.
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