Filippo Bogetto – Giuseppe Maina – Umberto Albert Elementi di psichiatria III Edizione Con la collaborazione di Eugenio Aguglia – Luigi Grassi Edizioni Minerva Medica I Edizione 2000 – ristampa 2001 – ristampa 2003 – ristampa 2004 II Edizione 2005 – ristampa 2008 III Edizione 2015 Grazie alla ricerca di base e clinica sono disponibili nuove informazioni scientifiche che modificano le raccomandazioni terapeutiche e le terapie farmacologiche. Gli Autori e l’Editore hanno fatto il possibile per rendere questo testo accurato, aggiornato e in accordo con gli standard accettati al momento della pubblicazione. Gli Autori, i Redatori e l’Editore non sono responsabili di errori od omissioni o di conseguenze dell’applicazione del testo e non forniscono garanzie, esplicite o implicite, riguardo ai contenuti dello stesso. Qualsiasi pratica descritta in questo testo dovrebbe essere applicata dal lettore in accordo con linee guida professionali di cura specifiche da adattare a ogni singolo caso. Si avverte il lettore di controllare sempre le informazinoi sul prodotto (scheda tecnica o etichettatura) per identificare eventuali modifiche e nuove informazioni riguardanti dosi controindicazioni prima di somministrare qualsiasi farmaco. Particolare attenzione deve essere posta quando si utilizzano farmaci nuovi o prescritti poco frequentemente. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org ISBN: 978-88-7711-815-8 © 2015 – EDIZIONI MINERVA MEDICA S.p.A. – Corso Bramante 83/85 – 10126 Torino Sito Internet: www.minervamedica.it / e-mail: [email protected] I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Autori UMBERTO ALBERT Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Torino GIUSEPPE MAINA SCDU Psichiatria A.O.U. San Luigi Gonzaga, Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Università degli Studi di Torino FILIPPO BOGETTO Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Torino Collaboratori EUGENIO AGUGLIA Dipartimento di Biomedicina Clinica e Molecolare, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Catania ROSANGELA CARUSO Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche, Clinica Psichiatrica, Università degli Studi di Ferrara LUIGI GRASSI Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche, Clinica Psichiatrica, Università degli Studi di Ferrara MARIA GIULIA NANNI Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche, Clinica Psichiatrica, Università degli Studi di Ferrara SILVANA SABATO Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche, Clinica Psichiatrica, Università degli Studi di Ferrara MARIA SALVINA SIGNORELLI Dipartimento di Biomedicina Clinica e Molecolare, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Catania Prefazione P arlare di psichiatria, cioè di cura della psiche, nell’ambito del modello medico presuppone una serie di opzioni. Innanzitutto applicare il concetto di malattia, che solitamente si riferisce al corpo, a un’entità come la psiche che comprende fenomeni quali idee, affetti, motivazioni, comportamenti; in altre parole credere nell’esistenza delle malattie mentali intese secondo i criteri della medicina. Questo comporta considerare la psiche una serie di funzioni delle quali si possono studiare i correlati biologici, in particolare cerebrali, e individuarne le idonee terapie, quando necessarie. Lo studio dei correlati biologici apre il problema del rapporto corpo-mente e, in particolare, cervello-mente, problema cruciale per una psichiatria medica. Le conoscenze permesse dalle moderne tecniche di indagine, in particolare le tecniche di brain imaging, stanno infatti portando su un terreno scientifico le speculazioni sul rapporto tra mente e cervello, rendendo d’altro canto molto più problematica la possibilità di ricorrere alle equazioni che proponevano che ad un certo quadro clinico corrispondesse una specifica alterazione neurotrasmettitoriale, correggibile con un farmaco selettivo per quel neurotrasmettitore. Proprio l’avanzare delle conoscenze biologiche, in particolare riguardo all’epigenetica e alla plasticità neuronale, ha ricollocato il dato biologico all’interno di più complesse relazioni ambientali, con ampie possibilità di influenze reciproche tra circuiti neurali e fattori psicosociali. La disillusione di potere, con una certa facilità, individuare la patofisiologia specifica caratteristica di un quadro clinico ha anche favorito la messa in discussione dei quadri clinici stessi, concepiti quali categorie ben distinte le une dalle altre. A nostro avviso, tuttavia, le categorie diagnostiche mantengono un’indispensabile utilità clinica, pur tenendo conto che si tratta di costrutti operativi e non di “entità naturali”. A questo proposito abbiamo tenuto conto dei cambiamenti conseguenti alla recente comparsa del DSM-5. Nella concezione della malattia mentale non deve configurarsi una lotta per il primato fra mente e cervello: ad ogni evento mentale, fisiologico o patologico, corrisponde un evento cerebrale; tali eventi rappresentano due facce dello stesso fenomeno al quale noi applichiamo due modelli d’osservazione differenti; non possiamo in alcun modo presumere chi origini per primo, anzi, questo tipo di nessi causali è probabilmente poco applicabile a questo genere di fenomeni. Comunque, si acquisisce sempre di più che interventi psicoterapici sono in grado di agire sul funzionamento cerebrale, accanto alla nozione da tempo acquisita che i trattamenti psicofarmacologici agiscono sul vissuto e sul comportamento. Al di là delle diverse impostazioni delle scuole psichiatriche che di volta in volta hanno privilegiato il cervello, la mente, la relazione, le esperienze sociali, ecc., dobbiamo confrontarci con le evidenze cliniche. Sono esse rappresentate da un lato dalla profonda sofferenza e sovente dalla drammatica compromissione della vita dei pazienti psichiatrici e dei loro cari, dall’altro dalla possibilità di incidere positivamente su queste sofferenze individuando tipi di disturbi e specifiche terapie. Sono queste, clinico-pratiche, le conoscenze che ci siamo proposti di sintetizzare in questo libro rivolto agli studenti dei Corsi di Laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia e a quant’altri hanno interessi analoghi. Abbiamo privilegiato i dati fruibili nella prassi clinica, con alcuni accenni ai dati sperimentali che non si sono ancora tradotti in strumenti clinici e che possono essere meglio studiati nella letteratura specialistica periodica, dato il continuo rinnovarsi degli stessi. È quella presentata una Psichiatria forse più umile di quella che profonde o ardite teorizzazioni ci hanno fatto intravedere; la nostra speranza è che da questo libro si possano trarre indicazioni utili per il benessere dei nostri pazienti. F. Bogetto, G. Maina, U. Albert Indice Cap. 01 Visita e valutazione psichiatrica p. 01 Con quali strumenti si arriva a una diagnosi psichiatrica? ......................................................................................... 2 Elementi riferiti dal paziente . ............................................................................................................................................................... 2 Esame psichico diretto ............................................................................................................................................................................. 2 Condizioni mediche generali ................................................................................................................................................................ 3 Elementi riferiti da altri ........................................................................................................................................................................... 4 I test e le scale psicometriche ................................................................................................................................................................ 4 Classificazione dei disturbi psichiatrici ..................................................................................................................................... 5 Cap. 02 Disturbi depressivi e disturbi bipolari p. 08 Eziologia ........................................................................................................................................................................................................... 9 Inquadramento clinico-diagnostico dei disturbi affettivi: due prospettive distinte ....................................................................................................................................................................... 10 PROSPETTIVA TRASVERSALE: GLI EPISODI . ............................................................................................................ 11 Episodio depressivo maggiore . ................................................................................................................................................ 11 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 12 Specificazioni per la descrizione dell’episodio depressivo maggiore ................................................................... 14 Manifestazioni associate – Complicanze dell’episodio depressivo maggiore ............................................................................................................................................................................... 17 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 17 Correlati biologici . .................................................................................................................................................................................. 18 Episodio depressivo minore ...................................................................................................................................................... 19 VIII — Elementi di psichiatria Episodio ipomaniacale . ................................................................................................................................................................... 19 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 20 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................... 21 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 21 Correlati biologici . .................................................................................................................................................................................. 21 Episodio maniacale . ............................................................................................................................................................................ 21 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 22 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 22 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 22 Specificazioni per la descrizione dell’episodio ipomaniacale o maniacale .......................................................................................................................................................... 22 Prospettiva longitudinale: le diagnosi ................................................................................................. 23 Disturbo bipolare I . ............................................................................................................................................................................ 25 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................... 25 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 25 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 26 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 26 Disturbo bipolare II ............................................................................................................................................................................ 27 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 28 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 28 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 28 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 28 Disturbo ciclotimico .......................................................................................................................................................................... 29 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 29 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 29 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 29 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 29 Disturbo depressivo maggiore ................................................................................................................................................ 29 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 29 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 30 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 30 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 30 Disturbo depressivo persistente (distimia) ............................................................................................................... 30 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................... 31 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 31 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................... 32 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 32 Altri disturbi depressivi: disturbo disforico premestruale ...................................................................... 32 Terapia dei disturbi dell’umore . ............................................................................................................................ 32 Terapia dei disturbi bipolari ....................................................................................................................................................... 33 Episodio depressivo maggiore (depressione bipolare) .................................................................................................... 33 Episodio ipomaniacale ........................................................................................................................................................................ 34 Indice — IX Episodio maniacale ................................................................................................................................................................................ 35 Episodio (ipo)maniacale con caratteristiche miste ........................................................................................................ 36 Ciclotimia e disturbi bipolari a cicli rapidi .......................................................................................................................... 36 Trattamento di mantenimento dei disturbi bipolari .................................................................................................... 36 Terapia dei disturbi depressivi ................................................................................................................................................ 37 Disturbo depressivo maggiore . ...................................................................................................................................................... 37 Disturbi depressivi minori e disturbo distimico . ............................................................................................................ 40 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................... 42 CASI CLINICI .................................................................................................................................................................................................. 42 Paziente con disturbo depressivo maggiore ......................................................................................................................... 42 Paziente con disturbo bipolare . .................................................................................................................................................... 43 Cap. 03 Disturbi d’ansia e disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti p. 45 Disturbo da stress acuto ............................................................................................................................................................... 47 Disturbo da stress post-traumatico .................................................................................................................................. 48 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 48 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 49 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................... 49 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 49 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 50 Fobia specifica ......................................................................................................................................................................................... 50 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 50 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 50 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................... 51 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 51 Terapia ............................................................................................................................................................................................................. 52 Fobia sociale o disturbo d’ansia sociale ......................................................................................................................... 52 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................... 52 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 52 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 54 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 54 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 54 Agorafobia . .................................................................................................................................................................................................. 54 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 54 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 54 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 55 Terapia ............................................................................................................................................................................................................. 55 Disturbo d’ansia generalizzata ................................................................................................................................................. 55 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................... 55 — Elementi di psichiatria Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 55 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 56 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 56 Disturbo di panico ............................................................................................................................................................................... 56 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................... 57 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 57 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 58 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 59 Correlati biologici . .................................................................................................................................................................................. 59 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 60 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................... 62 casi clinici .................................................................................................................................................................................................. 62 Paziente con disturbo di panico . ................................................................................................................................................. 62 Cap. 04 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati p. 64 Disturbo ossessivo-compulsivo ............................................................................................................................................. 64 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 66 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 66 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................... 70 Esordio e decorso ..................................................................................................................................................................................... 70 Correlati biologici . ................................................................................................................................................................................. 72 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 72 Disturbo di dismorfismo corporeo (dismorfofobia) . ...................................................................................... 74 Disturbo da accumulo (Hoarding Disorder) .............................................................................................................. 75 Altri disturbi correlati ..................................................................................................................................................................... 77 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE .................................................................................................................................. 77 CASI CLINICI ................................................................................................................................................................................................. 77 Paziente con disturbo ossessivo-compulsivo ....................................................................................................................... 77 Cap. 05 Disturbi dell’alimentazione p. 79 Anoressia nervosa ............................................................................................................................................................................... 80 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 80 Manifestazioni essenziali .................................................................................................................................................................. 80 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 82 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 83 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 83 Indice — XI Bulimia nervosa ...................................................................................................................................................................................... 85 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................... 85 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................... 85 Manifestazioni associate – Complicanze .............................................................................................................................. 86 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................... 86 Terapia ............................................................................................................................................................................................................ 86 Disturbo da alimentazione incontrollata . .................................................................................................................. 87 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE .................................................................................................................................. 88 CASI CLINICI ................................................................................................................................................................................................. 88 Paziente con anoressia nervosa ..................................................................................................................................................... 88 Cap. 06 Isteria: disturbi dissociativi e somatoformi p. 90 Disturbi dissociativi . ........................................................................................................................................................................... 91 Disturbo dissociativo dell’identità (disturbo da personalità multipla) ............................................................ 91 Amnesia dissociativa (amnesia psicogena) . .......................................................................................................................... 92 Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione ........................................................................................................... 92 Disturbi somatoformi . ..................................................................................................................................................................... 93 Disturbo da sintomi somatici (disturbo da somatizzazione o sindrome di Briquet) .............................. 93 Disturbo di conversione (Disturbo da sintomi neurologici funzionali) ......................................................... 94 Ipocondria (Disturbo da ansia di malattia) ......................................................................................................................... 95 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE .................................................................................................................................. 96 Cap. 07 Schizofrenia p. 97 Epidemiologia . .......................................................................................................................................................................................... 97 Fattori di rischio ...................................................................................................................................................................................... 98 Correlati neurobiologici .................................................................................................................................................................. 100 Caratteristiche psicopatologiche ................................................................................................................................................ 103 Sintomi positivi ...................................................................................................................................................................................... 105 Sintomi negativi .................................................................................................................................................................................... 106 Sintomi di tipo disorganizzato ................................................................................................................................................... 106 Sintomi catatonici ................................................................................................................................................................................ 107 QUADRI CLINICI DI SCHIZOFRENIA ............................................................................................................................... 107 Schizofrenia disorganizzata o ebefrenica ................................................................................................................ 108 Schizofrenia paranoide . ............................................................................................................................................................... 110 Schizofrenia catatonica ............................................................................................................................................................... 110 Schizofrenia residua .......................................................................................................................................................................... 111 XII — Elementi di psichiatria TERAPIA DELLA SCHIZOFRENIA ........................................................................................................................................... 111 Farmacoterapia ....................................................................................................................................................................................... 112 Antipsicotici di prima generazione (neurolettici): antagonisti della dopamina ...................................................... 112 Antipsicotici di seconda generazione (atipici) . ........................................................................................................................ 114 Considerazioni generali sul trattamento farmacologico della schizofrenia .............................................................. 116 Fase acuta ............................................................................................................................................................................................ 116 Fase di stabilizzazione e mantenimento .................................................................................................................................... 117 Trattamenti psicosociali e riabilitativi .......................................................................................................................... 118 Psicoterapia ............................................................................................................................................................................................... 119 ALTRI DISTURBI PSICOTICI ...................................................................................................................................................... 120 Disturbo schizofreniforme ...................................................................................................................................................... 120 Disturbo schizoaffettivo (psicosi mista) ................................................................................................................... 120 Disturbo delirante . ............................................................................................................................................................................. 121 Disturbo psicotico breve . ........................................................................................................................................................... 122 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................. 123 CASI CLINICI ................................................................................................................................................................................................ 123 Paziente con disturbo schizofreniforme – schizofrenia ........................................................................................... 123 Paziente con disturbo delirante ................................................................................................................................................. 124 Cap. 08 Disturbi correlati a sostanze p. 126 Psicopatologia ......................................................................................................................................................................................... 127 Benzodiazepine ..................................................................................................................................................................................... 129 Farmacodinamica ................................................................................................................................................................................. 129 Intossicazione acuta ............................................................................................................................................................................ 129 Intossicazione cronica ....................................................................................................................................................................... 130 Astinenza ................................................................................................................................................................................................... 130 Cannabis ....................................................................................................................................................................................................... 130 Farmacodinamica ................................................................................................................................................................................ 130 Intossicazione acuta ............................................................................................................................................................................ 131 Intossicazione cronica ........................................................................................................................................................................ 131 Astinenza .................................................................................................................................................................................................... 131 Cocaina ........................................................................................................................................................................................................... 131 Farmacodinamica ................................................................................................................................................................................. 132 Intossicazione acuta ............................................................................................................................................................................ 132 Intossicazione cronica ........................................................................................................................................................................ 132 Astinenza .................................................................................................................................................................................................... 132 Amfetaminici . ......................................................................................................................................................................................... 132 Farmacodinamica ................................................................................................................................................................................. 133 Intossicazione acuta e cronica ...................................................................................................................................................... 133 Indice — XIII Allucinogeni ............................................................................................................................................................................................... 133 Farmacodinamica ................................................................................................................................................................................. 133 Intossicazione acuta ............................................................................................................................................................................ 133 Intossicazione cronica ....................................................................................................................................................................... 134 Astinenza ................................................................................................................................................................................................... 134 Oppiacei ....................................................................................................................................................................................................... 134 Farmacodinamica ................................................................................................................................................................................ 134 Intossicazione acuta ........................................................................................................................................................................... 134 Intossicazione cronica ........................................................................................................................................................................ 135 Astinenza .................................................................................................................................................................................................... 135 Il trattamento della dipendenza da eroina ........................................................................................................................ 136 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................. 137 Cap. 09 Disturbi correlati all’alcol p. 138 Intossicazione da alcol ....................................................................................................................................................................... 140 Intossicazione idiosincrasica da alcol (ubriachezza patologica) ........................................................................... 141 Astinenza .................................................................................................................................................................................................... 141 Delirium Tremens (Astinenza Complicata) ...................................................................................................................... 142 Allucinosi alcolica . ............................................................................................................................................................................... 143 Paranoia alcolica (Delirio di gelosia) ...................................................................................................................................... 143 Disturbo amnestico alcolico ......................................................................................................................................................... 143 Demenza alcolica .................................................................................................................................................................................. 144 Terapia della dipendenza da alcol ................................................................................................................................... 144 Terapia medica e farmacologica ................................................................................................................................................. 144 Trattamenti avversativi – Disulfiram. ....................................................................................................................................... 145 Trattamenti anti-craving .................................................................................................................................................................. 145 Psicoterapia ............................................................................................................................................................................................... 146 Trattamenti psicosociali .................................................................................................................................................................. 146 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................ 147 Cap. 10 Disturbi di personalità p. 148 Personalità, temperamento, carattere ....................................................................................................................... 148 I disturbi di personalità ................................................................................................................................................................ 149 Disturbo paranoide di personalità ........................................................................................................................................... 151 Disturbo schizoide di personalità ............................................................................................................................................. 152 Disturbo schizotipico di personalità . ..................................................................................................................................... 152 Disturbo antisociale di personalità . ........................................................................................................................................ 152 Disturbo borderline di personalità .......................................................................................................................................... 152 Disturbo istrionico di personalità ............................................................................................................................................ 153 Disturbo narcisistico di personalità ........................................................................................................................................ 153 Disturbo evitante di personalità ................................................................................................................................................ 153 Disturbo dipendente di personalità ........................................................................................................................................ 153 XIV — Elementi di psichiatria Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità . ............................................................................................................... 153 Terapia dei disturbi di personalità ................................................................................................................................... 154 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................ 154 Cap. 11 Disturbi da deficit cognitivi p. 155 Disabilità intellettiva (Ritardo mentale) . .................................................................................................................. 155 Disabilità intellettiva (Ritardo mentale) lieve ................................................................................................................. 157 Disabilità intellettiva (Ritardo mentale) moderata ...................................................................................................... 157 Disabilità intellettiva (Ritardo mentale) grave . .............................................................................................................. 158 Disabilità intellettiva (Ritardo mentale) gravissima ................................................................................................... 158 Delirium ........................................................................................................................................................................................................ 158 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................ 158 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................ 158 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................ 159 Eziopatogenesi . ....................................................................................................................................................................................... 159 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................. 160 Terapia .......................................................................................................................................................................................................... 160 Demenze (disturbi neurocognitivi maggiori) . ............................................................................ 160 Demenza di Alzheimer ................................................................................................................................................................... 161 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................ 161 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................ 162 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................ 163 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................. 163 Correlati biologici . ............................................................................................................................................................................... 163 Terapia .......................................................................................................................................................................................................... 164 Demenza vascolare (demenza multiinfartuale) .................................................................................................. 165 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................ 165 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................ 165 Manifestazioni associate – Complicanze ............................................................................................................................ 166 Esordio e decorso .................................................................................................................................................................................. 166 Terapia .......................................................................................................................................................................................................... 166 Demenza dovuta a infezione da HIV ............................................................................................................................. 166 Demenza alcolica ............................................................................................................................................................................... 166 Disturbi neurocognitivi lievi ................................................................................................................................................. 166 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ................................................................................................................................ 167 Cap. 12 Terapie psichiatriche p. 168 Come possiamo modificare tali condizioni? ............................................................................................................................ 168 Indice — XV Terapie psicofarmacologiche ................................................................................................................................ 169 Antidepressivi ........................................................................................................................................................................................ 169 Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) ........................................................................................................................ 169 Antidepressivi triciclici ..................................................................................................................................................................... 170 Meccanismo d’azione . ......................................................................................................................................................................... 170 Impiego clinico ....................................................................................................................................................................................... 171 Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) . ........................................................................................... 172 Impiego clinico ....................................................................................................................................................................................... 172 Inibitori selettivi del reuptake della noradrenalina (NaRI) . ................................................................................. 173 Inibitori selettivi del reuptake della serotonina e della noradrenalina (SNRI) ....................................... 173 Inibitori selettivi del reuptake della dopamina e della noradrenalina (DNRI) . ..................................... 174 Altri antidepressivi . ............................................................................................................................................................................. 174 Antidepressivi noradrenergici e serotoninergici specifici (NaSSA) ............................................................................... 174 Benzamidi sostituite ............................................................................................................................................................................. 174 Inibitori del reuptake della serotonina e antagonisti della serotonina (SARI) ........................................................ 175 Agomelatina ............................................................................................................................................................................................. 175 Stabilizzatori dell’umore ............................................................................................................................................................ 175 Sali di litio (carbonato di litio) . .................................................................................................................................................. 175 Trattamento antimaniacale .............................................................................................................................................................. 175 Trattamento antidepressivo .............................................................................................................................................................. 176 Terapia di prevenzione nel disturbo bipolare . ......................................................................................................................... 176 Come si somministra il carbonato di litio ................................................................................................................................ 177 Collateralità, intossicazione, controindicazioni . .................................................................................................................... 178 Acido valproico ....................................................................................................................................................................................... 178 Carbamazepina ..................................................................................................................................................................................... 179 Lamotrigina .............................................................................................................................................................................................. 180 Antipsicotici di seconda generazione .................................................................................................................................... 180 Ansiolitici e ipnoinducenti ........................................................................................................................................................ 181 Benzodiazepine ...................................................................................................................................................................................... 181 Altri farmaci ............................................................................................................................................................................................. 184 Buspirone .................................................................................................................................................................................................. 184 Zopiclone .................................................................................................................................................................................................. 184 Zolpidem . ................................................................................................................................................................................................. 184 Zaleplon . .................................................................................................................................................................................................... 185 Antipsicotici ............................................................................................................................................................................................. 185 Antipsicotici classici (neurolettici) . .......................................................................................................................................... 185 Antipsicotici di nuova generazione .......................................................................................................................................... 187 1) Antagonisti della dopamina e della serotonina (SDA) ....................................................................................... 188 Risperidone ............................................................................................................................................................................................... 188 Paliperidone .............................................................................................................................................................................................. 189 Ziprasidone ............................................................................................................................................................................................... 189 2) Antipsicotici ad azione recettoriale multipla (MARTA) .................................................................................. 189 Clozapina ................................................................................................................................................................................................... 189 Olanzapina ................................................................................................................................................................................................ 190 Quetiapina ................................................................................................................................................................................................ 190 Asenapina . ................................................................................................................................................................................................. 190 3) Agonisti dopaminergici parziali: l’aripiprazolo . ..................................................................................................... 191 4) Antagonisti selettivi D2-D3: amisulpride .................................................................................................................. 191 XVI — Elementi di psichiatria Terapia elettroconvulsivante Elettroshock - ECT ........................................................... 192 Meccanismo d’azione . ......................................................................................................................................................................... 192 Indicazioni all’impiego ....................................................................................................................................................................... 192 Controindicazioni ................................................................................................................................................................................. 192 Effetti collaterali . ................................................................................................................................................................................... 193 Modalità d’impiego .............................................................................................................................................................................. 193 Psicoterapie . ........................................................................................................................................................................................ 193 Psicoanalisi ................................................................................................................................................................................................ 193 Psicoterapie psicodinamiche . ................................................................................................................................................ 195 Psicoterapia psicodinamica breve . ................................................................................................................................... 196 Terapie sistemico-relazionali ................................................................................................................................................. 196 Terapia comportamentale ........................................................................................................................................................ 197 Tecniche di decondizionamento ................................................................................................................................................ 199 Tecniche di condizionamento ...................................................................................................................................................... 199 Psicoterapia cognitiva ................................................................................................................................................................. 200 Psicoterapia interpersonale ................................................................................................................................................... 201 Risultati della psicoterapia ..................................................................................................................................................... 202 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ............................................................................................................................... 203 Cap. 13 Legislazione e organizzazione dell’assistenza psichiatrica p. 204 Organizzazione dell’assistenza psichiatrica ......................................................................................................... 208 DOMANDE DI AUTOVALUTAZIONE ............................................................................................................................... 208 Cap. 14 Psichiatria e Medicina Generale p. 209 L. Grassi, R. Caruso, S. Sabato, M.G. Nanni I disturbi psichici nella medicina generale . .............................................................................................................. 211 Morbilità psichiatrica nella medicina generale ............................................................................................................... 211 Morbilità psichiatrica in pazienti con patologie mediche ....................................................................................... 211 Morbilità medica in pazienti affetti da disturbi psichici ........................................................................................ 212 Aree specifiche di integrazione tra psichiatria e medicina generale . ............................................................... 213 I problemi del riconoscimento e del trattamento dei disturbi psichici nella medicina generale ............................................................................................................................................................... 213 Barriere e resistenze all’approccio psicosociale in medicina ................................................................................ 214 La formazione psichiatrica del medico di medicina generale ............................................................. 215 I sistemi diagnostici per i disturbi psichici in medicina generale .................................................................... 215 Abilità e competenze comunicative e relazionali ........................................................................................................... 216 Indice — XVII Interventi . ................................................................................................................................................................................................. 217 I modelli di integrazione tra medicina generale e la psichiatria ...................................................... 217 Conclusioni ................................................................................................................................................................................................ 219 Bibliografia ................................................................................................................................................................................................ 219 Cap. 15 Psicogeriatria p. 221 E. Aguglia, M.S. Signorelli La depressione nell’anziano ..................................................................................................................................................... 221 Epidemiologia . ........................................................................................................................................................................................ 221 Manifestazioni essenziali ................................................................................................................................................................ 221 Manifestazioni associate – complicanze ............................................................................................................................. 222 Esordio e decorso ................................................................................................................................................................................. 222 Terapia ......................................................................................................................................................................................................... 222 Il disturbo bipolare .......................................................................................................................................................................... 223 Epidemiologia . ....................................................................................................................................................................................... 223 Manifestazioni essenziali ............................................................................................................................................................... 223 Manifestazioni associate – complicanze ............................................................................................................................. 223 Esordio e decorso ................................................................................................................................................................................. 223 Terapia ......................................................................................................................................................................................................... 223 Le psicosi . ................................................................................................................................................................................................... 223 Epidemiologia . ....................................................................................................................................................................................... 223 Manifestazioni essenziali ............................................................................................................................................................... 223 Manifestazioni associate – complicanze ............................................................................................................................. 224 Esordio e decorso ................................................................................................................................................................................. 224 Terapia ......................................................................................................................................................................................................... 224 Il delirium . ................................................................................................................................................................................................. 224 Epidemiologia . ....................................................................................................................................................................................... 224 Manifestazioni essenziali ............................................................................................................................................................... 224 Manifestazioni associate – complicanze ............................................................................................................................. 224 Esordio e decorso ................................................................................................................................................................................. 224 Terapia ......................................................................................................................................................................................................... 226 Le demenze .............................................................................................................................................................................................. 226 Epidemiologia . ....................................................................................................................................................................................... 226 Manifestazioni essenziali ............................................................................................................................................................... 226 Manifestazioni associate – complicanze ............................................................................................................................. 226 Esordio e decorso ................................................................................................................................................................................. 227 Terapia ......................................................................................................................................................................................................... 227 Caso clinico ............................................................................................................................................................................................. 228 Bibliografia ............................................................................................................................................................................................... 228 Domande di autovalutazione ............................................................................................................................... 229 indice analitico ............................................................................................................................................................................ 230 Capitolo 1 Visita e valutazione psichiatrica C ome qualsiasi altro paziente, il soggetto affetto da un disturbo psichiatrico può entrare in contatto con il medico (o altro tipo di operatore) per iniziativa propria o per iniziativa di altri (familiari ad esempio). Esiste poi la possibilità, presente peraltro anche per altri tipi di malattie, che il paziente psichiatrico sia obbligato ad accedere alle cure contro la sua volontà (in tal caso esiste una specifica legislazione che regola il ricovero o trattamento sanitario obbligatorio). Una prima possibilità di contatto è quella con il proprio medico di base o perché il paziente avverte dei sintomi disturbanti o perché i parenti e/o gli amici osservano un suo stato di malessere o dei comportamenti per lui non abituali (osservano cioè un’alterazione del funzionamento). Nel primo caso i sintomi e i segni che conducono alla visita sono sovente avvertiti nel corpo: difficoltà digestive, anomalie pressorie e del ritmo cardiaco, dolori vari, in particolare cefalee, stanchezza, disturbi del sonno e così via. Accade sovente, infatti, che uno stato di insoddisfazione o di tormento personale non venga correlato alla sintomatologia somatica presentata e venga confidato ad altre figure non professionali, come parenti o amici o ancora altre professionalità, il che spesso impedisce un corretto inquadramento diagnostico medico-psichiatrico, indispensabile non solo per individuare l’eventuale disturbo ma anche per poterlo escludere. Accade così frequentemente che quadri come quelli sopra riportati (prevalente sintomatologia somatica) vengano esaminati da un punto di vista internistico, neurologico, esistenziale, ecc. ma non correttamente diagnosticati sotto il profilo psichiatrico, con ritardo colpevole di diagnosi e terapie mirate. Il medico (qualunque sia la sua specializzazione o il suo ambito di intervento) deve essere formato e avere gli strumenti adeguati per almeno sospettare la presenza di una diagnosi di disturbo psichiatrico e inviare, se necessario, il paziente all’attenzione dello specialista psichiatra. L’invio a uno psichiatra deve essere in tal caso accompagnato da una corretta spiegazione dell’ambito in cui si muove la psichiatria, soprattutto per evitare il senso di vergogna che il paziente può provare ad essere indirizzato in tal senso. Il contatto con il medico può, in un secondo caso, essere cercato in conseguenza di anomalie più specificatamente mentali e comportamentali: l’isolamento e/o la diminuzione del rendimento scolastico o lavorativo, la comparsa di aspetti depressivi o euforici dell’umore con correlati comportamentali di tipo abulico o iperattivo, l’insorgenza di idee bizzarre e così via. Il medico di base deve formulare una prima diagnosi; se si sente preparato deve impostare una terapia (non aspecifica, ma mirata al disturbo che ha diagnosticato), oppure può appoggiare il caso a un collega specialista in psichiatria. Lo psichiatra deve a sua volta conoscere le condizioni mediche generali del paziente su cui deve formulare una diagnosi specialistica: l’individuazione e il corretto inquadramento dei disturbi psichiatrici non può prescindere dalla conoscenza dello stato di salute somatica del soggetto e/o delle eventuali sostanze che assume a scopo terapeutico o voluttuario. — Elementi di psichiatria Con quali strumenti si arriva a una diagnosi psichiatrica? Lo strumento principe della diagnostica psichiatrica è il colloquio con il paziente. In psichiatria l’esame diretto, o con strumenti, del corpo del paziente si colloca in un secondo piano, complementare, rispetto al racconto del paziente stesso. Come abbiamo visto, è un racconto di sintomi somatici e psichici sui quali dobbiamo indagare con attenzione per coglierne il tipo, la gravità, il momento della comparsa, il decorso. È dall’insieme di questi dati che porremo diagnosi. Ma un aspetto caratteristico della psichiatria, e talvolta di maggiore difficoltà, è la differenziazione fra normale e patologico. Non avendo a disposizione riferimenti standard di tipo biologico, i dati raccolti dal racconto del paziente devono essere confrontati con un prototipo di funzionamento normale che deriva essenzialmente dalle esperienze personali più che da una trattatistica scientifica. Quel che può essere definito un tono dell’umore fisiologico, una preoccupazione che non è sintomo d’ansia, una paura che non è fobia, un tasso di ritualità accettabile che non configura un disturbo ossessivo-compulsivo, una bizzarria ideativa che non è un delirio, viene determinato sulla base dei propri sistemi ideativi ed emotivi, della propria cultura, dei parametri di norma accettati dall’ambiente e dall’epoca in cui si vive. A questo scopo, non hanno potuto fornire un grande aiuto clinicopratico né le più profonde elaborazioni filosofico-psicopatologiche del sapere psichiatrico, né il riferirsi a una compromissione del livello del funzionamento precedente, baldanzoso escamotage inserito tra i criteri diagnostici per ciascun disturbo dal DSM, cioè dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell’American Psychiatric Association, giunto nel 2013 alla sua quinta edizione. Quanto detto costituisce il motivo vero per cui è indispensabile ascoltare con pazienza (e tempo) il racconto della vita del paziente, altrimenti sarebbe assai più proficuo rilevare unicamente i suoi sintomi. Ma le idee, gli affetti, i comportamenti patologici emergono su un continuum di idee, affetti, comportamenti normali e con essi coesistono. Non possiamo quindi che operare sulla base di differenze relative che presuppongono la conoscenza delle modalità di funzionamento globale del paziente, sia attuali che nel corso della sua vita. Va ancora ricordata l’importanza dell’atteggiamento del medico che deve essere di ascolto partecipe, di identificazione nei vissuti del paziente per poterli cogliere appieno. Vanno evitati interventi eccessivi che possono alterare il genuino racconto del paziente stesso, incoraggiamenti banali che squalificano il medico e, sul piano emotivo, eccessiva partecipazione affettiva ed eccessiva freddezza. La prima può preoccupare il paziente sempre timoroso d’essere invaso, la seconda può far sentire il medico lontano e incurante. Va ricordato come questo atteggiamento di benevola neutralità sia da considerarsi opportuno e utile in ogni tipo di visita medica. Ad esso ci si può preparare con adeguati training formativi (vedi gruppi di discussione centrati sugli aspetti emotivi del rapporto medico-paziente). Operativamente si possono riassumere gli elementi utili alla diagnosi psichiatrica in necessari e complementari: i primi sono quelli senza i quali non è possibile concludere il giudizio con buona sicurezza, tra i secondi si riassumono tutti gli elementi che possono concorrere alla diagnosi ma che non sono fondamentali per arrivare alla diagnosi stessa. In altre parole, gli elementi complementari confermano o perfezionano la diagnosi ma su di essi la diagnosi non è del tutto fondabile. Gli elementi necessari sono quelli fondamentali per la diagnosi e da cui non si può prescindere per formularla. Gli elementi necessari per la diagnosi di un disturbo psichiatrico e di cui si deve sempre tenere conto sono: – gli elementi riferiti dal paziente (il racconto soggettivo); – la valutazione del medico del funzionamento psichico e del comportamento del paziente (esame psichico diretto); – le condizioni mediche generali del paziente. Elementi riferiti dal paziente I sintomi psichici e somatici, i vissuti soggettivi, le convinzioni personali, la storia esistenziale. I sintomi sono l’espressione diretta della sofferenza individuale e costituiscono pertanto un elemento irrinunciabile per la formulazione diagnostica; allo stesso modo, elementi necessari sul piano clinico-psichiatrico possono emergere dai vissuti soggettivi che il paziente non riferisce come sintomi perché non sono espressioni di sofferenza (ad esempio: “sto benissimo, come non sono mai stato prima”, “non ho mai dormito così poco eppure non mi sono mai sentito così in forze”). Esame psichico diretto L’attività psichica, per quanto possa apparire eccessivamente semplificativo, può essere distinta in funzio- Cap. 1 Visita e valutazione psichiatrica — ni differenti; queste tuttavia non vanno intese come separate fra loro ma sempre strettamente integrate. Nell’ambito del normale funzionamento psichico, tali funzioni sono strettamente correlate tra loro, ma è possibile comunque descriverle separatamente ed esaminarne possibili alterazioni. Ogni funzione psichica può presentarsi alterata e il riconoscimento di questa alterazione è un elemento necessario per la diagnosi in psichiatria. È di particolare importanza la valutazione delle seguenti funzioni psichiche: – la coscienza: si possono presentare vari gradi di alterazione dello stato di coscienza, da una riduzione lieve della lucidità, fino alla confusione mentale o alla perdita stessa delle attività mentali coscienti. Sul piano operativo, la valutazione dello stato di lucidità si effettua valutando l’orientamento del paziente in tre ambiti: l’orientamento personale (i riferimenti essenziali della propria condizione e della propria storia), l’orientamento spaziale e l’orientamento temporale; – la memoria: la memoria può essere menomata sia nella capacità di acquisire nuovi ricordi (memoria di fissazione o a breve termine), sia nel conservare e riportare alla coscienza i ricordi acquisiti (memoria a lungo termine). Vi è poi la possibilità che sia disturbata la cosiddetta memoria “operativa” (working memory) che contiene le nozioni elementari di base su cui si fondano le nostre abilità operative; – la percezione: fisiologicamente la funzione percettiva consente, attraverso gli organi di senso e la corrispondente rielaborazione sotto-corticale e corticale, il rapporto dell’individuo con il mondo esterno. Alterazioni patologiche possono produrre “false” percezioni (o dispercezioni), che vengono distinte in: •illusioni, nelle quali l’oggetto stimolo dell’organo di senso è presente ma è percepito in modo distorto (attribuzione di significato abnorme a un oggetto reale percepito); •allucinazioni, nelle quali la percezione avviene in assenza dell’oggetto-stimolo (così il paziente “sente” voci, “vede” figure inquietanti, “sente” odori e gusti particolari, “avverte” sensazioni tattili insolite); – il pensiero: due gli aspetti che devono essere valutati: •il contenuto, per verificare se vi è produzione di “deliri”, cioè di pensieri assurdi, evidentemente contraddittori con il buon senso comune, di cui il paziente è fortemente convinto e da cui non si lascia allontanare né dall’esperienza né dalla critica; •la forma, con alterazioni della strutturazione grammaticale e sintattica del pensiero e della costanza semantica; – l’affettività: possono manifestarsi essenzialmente due forme di alterazione: •del “tono” dell’umore, in basso (depressione) o in alto (euforia); •del sistema di allarme, con manifestazioni d’ansia in forma continua o in forma di attacchi di panico. Elementi importanti e necessari possono emergere anche dalla valutazione clinica del comportamento del paziente. Per la valutazione del comportamento ci si avvale di elementi diretti (osservazione diretta, racconto del paziente) ed eventualmente anche di elementi indiretti: informazioni da parte di familiari e conoscenti (bizzarrie, spese eccessive, chiusura, ecc.) che difficilmente il paziente riferisce. L’osservazione da parte dei familiari o di altre figure significative e quindi il resoconto di eventuali alterazioni del comportamento del paziente rispetto al consueto modo di relazionarsi dello stesso rappresentano in alcuni casi un elemento indispensabile per lo psichiatra per porre una corretta diagnosi. Condizioni mediche generali Il funzionamento psichico può essere modulato o alterato da condizioni morbose endogene (malattie somatiche) o da sostanze esogene (farmaci, sostanze psicoattive). Ne consegue che per una corretta diagnosi psichiatrica non è possibile prescindere dalla conoscenza di un’eventuale condizione morbosa somatica di cui il paziente è portatore, poiché sono molte le abnormità psichiche riferibili (riconducibili) a una malattia internistica o neurologica. Ad esempio: uno stato ansioso con l’espressione somatica dell’ansia può essere conseguenza di uno stato di tireotossicosi, uno stato confusionale (disorientamento rispetto al sé, nello spazio e nel tempo) può derivare da uno scompenso metabolico, una condizione depressiva può essere una manifestazione secondaria di un carcinoma pancreatico o il segno iniziale di una malattia parkinsoniana. Allo stesso modo, la diagnostica psichiatrica deve tener conto che esistono farmaci che possono modificare lo psichismo: oltre agli psicofarmaci in senso stretto, è fondamentale conoscere le alterazioni delle funzioni psichiche che possono essere dovute a trattamenti di altro tipo (cortisonici, interferone, tiroxina, estroprogestinici ad esempio). Infine, è sempre opportu- — Elementi di psichiatria no escludere o considerare l’eventuale assunzione da parte del soggetto di sostanze con attività psicoattiva (cocaina, amfetaminici, alcol, oppiacei). Le informazioni che riguardano le condizioni mediche generali del paziente si desumono con tutti gli strumenti possibili: dal racconto del paziente stesso e dei suoi familiari, da documenti clinici, da informazioni ottenute direttamente da colleghi medici che conoscono il paziente. Lo psichiatra deve comunque farsi parte attiva in questo aspetto dell’indagine diagnostica effettuando la visita medica generale e la visita neurologica. Schematicamente si riassumono i motivi per cui la visita medica generale e l’esame obiettivo neurologico sono sempre consigliabili in un primo approccio al paziente psichiatrico: – per verificare direttamente eventuali condizioni mediche generali o eventuali stati di intossicazione acuta da sostanze psicoattive che comportino nella loro espressione clinica sintomi di ordine psichiatrico (es. ipertiroidismo in caso di disturbo d’ansia); – per valutare tipo e gravità dei sintomi somatici che fanno parte del disturbo psichiatrico diagnosticato (es. alterazioni del ritmo cardiaco in un disturbo d’ansia, funzionalità gastrointestinale in un disturbo somatoforme); – per valutare le conseguenze fisiche di comportamenti abnormi (es. anoressia, bulimia, etilismo); – per aggiornare la valutazione della malattia internistica e neurologica dalla quale è affetto il paziente che si rivolge allo psichiatra motivato dal fatto che su quel tipo di malattia (es. angina pectoris, ulcera gastro-duodenale, stroke cerebrale) i fattori psichici possono avere una influenza significativa. È evidente che a queste valutazioni dovranno concorrere i medici portatori delle competenze specifiche in causa. Le indagini di laboratorio e strumentali, oltre a quando si presentano necessarie per le valutazioni internistiche e neurologiche descritte nel punto precedente, sono utili per: – valutare i correlati biologici di un disturbo psichiatrico (esempio: positività del test al desametasone nella depressione maggiore); – monitorare i trattamenti psichiatrici (esempio: i controlli ematologici ed ematochimici nel trattamento con sali di litio). Gli elementi complementari per la diagnosi di un disturbo psichiatrico e di cui può essere utile avvalersi sono: – gli elementi riferiti da altri; – i test e le scale di valutazione psicopatologica. Elementi riferiti da altri A prescindere dalle informazioni di carattere strettamente medico (che rientrano tra gli elementi fondamentali per una diagnostica psichiatrica), è possibile che siano disponibili informazioni sul comportamento del paziente, sugli atteggiamenti, sui vissuti o sulla storia esistenziale che provengono da terze persone (parenti stretti, conoscenti, terapeuti). Come sopra riportato, gli elementi riferiti da altri possono essere un utile contributo alla diagnosi che non deve essere però sopravvalutato: il significato di determinati comportamenti o il correlato emotivo delle varie situazioni esistenziali deve essere desunto fondamentalmente sempre dal paziente. I test e le scale psicometriche I test psicodiagnostici comprendono un’ampia gamma di prove standardizzate e validate su campioni di popolazione generale e di popolazione affetta da disturbi psichici. Esistono test di misura del quoziente intellettivo (WAIS – Scala d’Intelligenza per Adulti), test che misurano specifiche abilità (attenzione, concentrazione, memoria verbale, memoria visiva, abilità senso-motorie, ecc.) e questionari che orientano sulla diagnosi dei disturbi psichici. Questi ultimi sono particolarmente utili per definire la diagnosi secondo un preciso e determinato sistema di classificazione e diagnosi dei disturbi psichici: l’impiego di questi questionari avviene soprattutto nella ricerca sperimentale e in psichiatria forense o assicurativa più che nella prassi clinica. Si citano a tal proposito l’Intervista Clinica Strutturata per il DSM (SCID) e il Millon Clinical Multiaxial Inventory (MCMI-II) per la diagnosi dei disturbi di personalità secondo il DSM. I test proiettivi consistono in valutazioni più complesse di aspetti caratteriali e personologici che impiegano strumenti che stimolano il paziente a elaborare delle risposte sulla base delle proprie fantasie e delle proprie convinzioni. Nel reattivo di Rorschach, ad esempio, il paziente viene messo di fronte a una serie di tavole (10 in tutto) che rappresentano delle macchie. Al paziente viene chiesto che cosa vede in ogni tavola oppure che cosa gli fa venire in mente: la variabilità individuale nelle risposte al test è molto elevata in quanto il paziente proietta su una figura neutra delle rappresentazioni mentali proprie e dei movimenti emotivi Cap. 1 Visita e valutazione psichiatrica — soggettivi. Le risposte del paziente vengono elaborate su una griglia che è tarata su base statistica, ma vengono anche interpretate dallo sperimentatore con una certa libertà sulla base del proprio modello teorico di riferimento. Il Rorschach fornisce indicazioni sulla struttura di personalità del paziente e, secondo una prospettiva psicodinamica, sui meccanismi di difesa prevalentemente adottati. Dal test emergono anche elementi indiretti indicativi del rapporto con le figure genitoriali, con la sessualità e con la propria affettività. Un altro reattivo mentale molto noto, seppure un po’ desueto negli ultimi anni, è il Test di Appercezione Tematica (TAT) che consiste in una serie di tavole che rappresentano delle scene varie di vita. Le situazioni e le espressioni dei personaggi sono di proposito indefinite; al paziente viene chiesto di interpretarle, di raccontare una storia per ogni tavola, cosa accade, come andrà a finire, i sentimenti dei personaggi, ecc. Anche in questo caso, l’interpretazione del test è in parte impostata su di un piano statistico e in parte è determinata dall’interpretazione dello sperimentatore. Per quanto concerne le scale di valutazione psicopatologica, si tratta di strumenti convenzionali e validati su ampia scala che consentono al medico di ottenere una quantificazione della sindrome clinica che presenta il paziente. In genere sono state costruite e validate per un utilizzo terapeutico e non diagnostico: cioè non servono per formulare una diagnosi (che è sempre e innanzitutto clinica), quanto piuttosto per misurare a distanza di tempo l’effetto di uno specifico trattamento sui sintomi specifici del disturbo in questione. Esistono scale di autovalutazione (è il paziente che le compila) e scale di etero valutazione, compilate dal medico sulla base dell’osservazione e del colloquio con il paziente. Ogni scala è composta di una serie di voci (items) che si riferiscono a uno specifico sintomo o segno e, per ogni voce, è richiesto di esprimere un punteggio che corrisponde a un livello diverso di gravità del sintomo (in genere il punteggio è codificato in modo tale da permettere a più osservatori indipendenti di misurare con la massima attendibilità e riproducibilità lo stesso segno/sintomo). Le scale psicopatologiche sono indispensabili nella ricerca per avere dei criteri unificati e validati di misura dei sintomi psichici; nella pratica clinica, più che per la diagnosi di un disturbo, hanno soprattutto utilità per valutare l’evoluzione nel tempo di un quadro clinico in funzione del trattamento (farmacologico o psicoterapico) impostato. Alcune delle scale di valutazione più comunemente impiegate sono elencate nella Tabella 1.I. Tabella 1.I Principali scale di valutazione per i disturbi psichiatrici e relativa area di impiego clinico. Scale di autovalutazione Area esplorata Stait-Trait Anxiety Inventory (STAI) Ansia di stato e di tratto Scala di autovalutazione della depressione di Zung Depressione Beck Depression Inventory (BDI) Depressione Scale di eterovalutazione Area esplorata Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) Psicopatologia globale Scala di Hamilton per l’Ansia (HAM-A) Ansia generalizzata, panico Scala di Hamilton per la Depressione (HAM-D) Depressione Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (YBOCS) Disturbo ossessivocompulsivo Mini-Mental State Examination (MMSE) Disturbi cognitivi, demenza Eating Disorder Inventory (EDI) Disturbi alimentari psicogeni Scale for the Assessment of Positive Symptoms (SAPS) Sintomi psicotici positivi Scale for the Assessment of Negative Symptoms (SANS) Sintomi psicotici negativi Classificazione dei disturbi psichiatrici Prima di procedere alla trattazione sistematica dei singoli disturbi psichiatrici è necessario fare alcune altre premesse. Come già ricordato precedentemente, il processo diagnostico in psichiatria (così come più in — Elementi di psichiatria generale in medicina) parte cercando di distinguere una condizione patologica dalla normalità. Le diagnosi psichiatriche, che dal punto di vista dell’approccio al paziente sono fondate su tutti gli elementi di cui abbiamo parlato ampiamente nei paragrafi precedenti, sono, da un punto di vista diagnostico-epidemiologico, “costruite” seguendo due possibili approcci diversi che trovano una codificazione nei due grandi sistemi classificatori delle malattie mentali attualmente utilizzati non solo in Italia ma nel mondo intero. Il primo sistema è l’International Classification of Diseases (ICD), giunto alla decima edizione (ICD-10), della Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo modello di classificazione dei disturbi mentali è detto “prototipico”, ovvero fondato su prototipi, cioè descrizioni narrative dei disturbi. Compito del clinico è verificare a quale dei diversi prototipi di disturbi mentali si avvicina maggiormente il quadro sintomatologico presentato dal singolo paziente. Questo approccio è molto vicino alla comune pratica clinica, ma porta a una variabilità nelle diagnosi psichiatriche tra operatori diversi e quindi non è utilizzato molto nella ricerca. Un secondo sistema diagnostico-classificatorio è quello dell’American Psychiatric Association, che pubblica il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM), attualmente (2013) giunto alla sua quinta edizione (DSM-5). Questo sistema si basa su criteri operativi, cioè su una serie predeterminata di criteri che devono necessariamente essere soddisfatti per poter giungere alla diagnosi psichiatrica. Il procedimento clinico richiesto allo specialista psichiatra è di verificare se nel singolo paziente sono o meno presenti i criteri definiti dal manuale per ogni singolo disturbo; in particolare per ogni diagnosi psichiatrica vi sono: – criteri sintomatologici (un certo numero di segni o sintomi che formano il quadro psicopatologico); – criteri temporali (i segni e i sintomi precedentemente riscontrati devono essere stati presenti per almeno un certo lasso di tempo, diverso da disturbo a disturbo); – criteri funzionali (questi segni e sintomi, presenti per un certo periodo di tempo, hanno compromesso il funzionamento del paziente e creato disagio). Questo approccio alla diagnosi è certamente molto rigido e per certi versi superficiale, ma ha il vantaggio della riproducibilità delle diagnosi ed è ampiamente utilizzato negli studi clinici e terapeutici. I singoli disturbi sono poi classificati a seconda della funzione psichica prevalentemente coinvolta (alterata): i disturbi che comportano un’alterazione del sistema dell’allarme, ad esempio, sono classificati insieme nel capitolo dei Disturbi d’Ansia e dei Disturbi Correlati a Traumi; i disturbi in cui la funzione prevalentemente compromessa è l’affettività/tono dell’umore costituiscono i Disturbi Depressivi e i Disturbi Bipolari; i disturbi caratterizzati da prevalenti alterazioni della percezione e del contenuto del pensiero formano il gruppo della Schizofrenia e degli altri Disturbi Psicotici, e così via. Ci sembra utile, infine, sempre a proposito del modo di fare diagnosi in psichiatria, richiamare la necessità di seguire un approccio sequenziale. Con questo intendiamo che il clinico deve partire, nel processo diagnostico, innanzitutto dalla diagnosi attuale: riconoscere quindi quale quadro psicopatologico è attualmente presente (ovviamente avendo innanzitutto riconosciuto che l’insieme dei sintomi e segni presentati costituisce un quadro psicopatologico e cioè si differenzia dalla normalità). Quindi occorre verificare da quando è presente il quadro psicopatologico presentato (da quanti giorni/mesi sono riferiti i sintomi e presenti i segni che costituiscono il quadro e determinano la compromissione del funzionamento?). Solo a questo punto si procede alla diagnosi longitudinale: – qual è la storia clinica di interesse psichiatrico del paziente? – sono stati presenti nella sua vita episodi caratterizzati dalla stessa sintomatologia (ad esempio episodi affettivi, e in questo caso di quale polarità – solo depressivi maggiori o anche maniacali)? – sono stati presenti episodi caratterizzati da sintomi/ segni diversi, riferibili ad altra diagnosi psichiatrica (ad esempio riconducibili a una diagnosi di disturbo d’ansia in un soggetto che attualmente presenta una diagnosi di disturbo dell’umore)? Infine, ma solo dopo aver effettuato la diagnosi attuale e longitudinale, è necessario ricostruire la storia di vita del paziente cercando di correlare la storia degli eventi di vita significativi del paziente con quella degli episodi di malattia. Riteniamo che ricostruire la storia della vita del paziente dopo aver effettuato la diagnosi longitudinale aiuti il clinico ad assegnare più correttamente un significato ai singoli eventi significativi della vita di un individuo, sempre in relazione al disturbo da cui è affetto (tenuto conto che compito dello psichiatra è diagnosticare un disturbo per poter instaurare un corretto trattamento): – l’evento di vita (ad esempio una relazione extraconiugale di breve durata) è stato evento scatenante di un Cap. 1 Visita e valutazione psichiatrica — episodio affettivo (depressivo maggiore, che ha seguito la rottura della relazione, per esempio) o piuttosto prodotto del quadro psicopatologico, ovvero equivalente sintomatologico/alterazione del comportamento direttamente attribuibile al quadro psicopatologico (ad esempio relazione extraconiugale durante un episodio maniacale sostenuta da un aumento patologico dell’energia, del tono dell’umore, e del desiderio/interesse sessuale con riduzione della capacità di controllo degli impulsi)? Questo approccio trova un’utilità pratica clinica non solo perché permette di cogliere nel passato del paziente sfumate alterazioni del comportamento che magari si sono manifestate con eventi di vita e non sono state riconosciute come espressione di un’alterazione patologica (e che quindi adesso non vengono riferite come precedente anamnestico di interesse psichiatrico), ma consente anche ai pazienti di rielaborare vissuti di colpa, per esempio, alla luce di un disturbo psichiatrico che ha compromesso la loro vita relazionale o familiare o ancora lavorativa.