APPUNTI SULLA TEORIA DEGLI ERRORI Come abbiamo notato nelle prime esperienze di laboratorio, il risultato di una misura dovrà sempre essere dato come intervallo di valori possibili, vale a dire: R = ( R ± ER) u ove R ER u è il valore medio della grandezza in esame è l'errore assoluto è l’unità di misura Vediamo ora alcuni metodi per ricavare il valore medio e l'errore assoluto. Numero misure Se è possibile fare una sola misura o se effettuando le misure si ottiene sempre lo stesso risultato Nel caso che siano state effettuate N misure della grandezza in esame Valore medio si può assumere come valor medio il valore letto Errore assoluto e come errore assoluto il valore della divisione dello strumento stesso (errore strumentale). si assume come valore medio, la media aritmetica dei valori ottenuti Mentre si assumerà come errore assoluto la semidispersione massima: R R1 R2 R3 ........ Rn N ER Rmax Rmin 2 L'errore assoluto deve sempre presentare una sola cifra (due in casi eccezionali ) diversa da zero , la cui posizione ha il significato di esprimere in quale punto inizia l'incertezza della misura. Per ridurre l'errore assoluto ad una sola cifra, nel caso ne possedesse di più, si procede con la tecnica dell'arrotondamento in base al seguente criterio : se l'ultima cifra e' 5,6,7,8,9 si aumenta la penultima di un'unita', se invece e' 0,1,2,3,4 la si elimina. Nel calcolo del valor medio il risultato della divisione può avere molte cifre dopo la virgola, quante è lecito tenerne? Nel caso che il risultato della grandezza sia ottenuto per via indiretta il numero di cifre da dare nel risultato, cioè le cifre significative, è legato all'errore assoluto: l'ultima cifra significativa deve trovarsi allo stesso posto decimale dell'ultima cifra dell'errore assoluto ( se la misura ha meno cifre decimali dell’errore assoluto si aggiungono degli zeri, se ne ha di più si approssima) E’ inoltre necessario ricordare che vi è un altro tipo di errore più significativo dell'errore assoluto, che è detto errore relativo e che fornisce il grado di precisione di una misura. L'errore relativo è il rapporto tra l'errore assoluto della misura e il valore medio della misura stessa. R ER R Si noti che mentre l'errore assoluto ha la stessa unità di misura del valore medio, l'errore relativo è un numero puro. CALCOLO DELL'ERRORE NELLE MISURE INDIRETTE. In laboratorio spesso si determina il valore di una grandezza fisica mediante la misura di altre grandezze, che sono legate alla prima da una relazione matematica. La relazione che esprime l'errore sul risultato, in funzione degli errori sulle grandezze iniziali è detta legge di propagazione degli errori. E’ fondamentale ricordare che GLI ERRORI SI SOMMANO SEMPRE. Non esistono altre operazioni possibili con gli errori. SOMMA (O DIFFERENZA) Dunque date due o più grandezze A = (Ā ± EA) e B = (B ±EB) di cui se ne debba determinare la somma (o la differenza) S=A+B oppure D=A-B potremo calcolare i valori medi su S ( o su D) sommando (o sottraendo) i valori medi delle grandezze di partenza, mentre l’errore assoluto in entrambi i casi si ottiene dalla somma degli errori assoluti di AeB Riassumendo con e S S ES u D D ED u S A B ES E A EB D A B ED E A EB PRODOTTO (o QUOZIENTE) Date due o più grandezze A = (A ± EA) e B = (B ±EB) si debba calcolare il loro prodotto o il loro quoziente: P=A∙B oppure Q=A/B Si procederà in questo modo: a) calcolo del valor medio di P o di Q, moltiplicando ( o dividendo) i valori medi di A e B: b) calcolo degli errori relativi ad A ed a B εA = E A / Ā e εB = E B / B P Q A B c) calcolo dell’errore relativo su P (o Q) sommando gli errori relativi ad A ed a B: d) calcolo dell'errore assoluto sul prodotto ( o sul quoziente), moltiplicando P ( o Q) per la somma degli errori relativi sopra calcolati: EP P P EQ Q Q Riassumendo con Q Q EQ u P P EP u P A B Q A:B I punti b) c) e d) possono essere riassunti nella seguente formula I punti b) c) e d) possono essere riassunti nella seguente formula E E EP A B P B A E E EQ A B Q B A ELEVAMENTO A POTENZA ( o ESTRAZIONE DI RADICE) Date la grandezza A = (Ā ± EA) si debba calcolare: 1 Y = An oppure R= n A An Poiché elevare un numero all’ennesima potenza è equivalente a moltiplicarlo per se stesso n volte valgono le stesse regole indicate precedentemente per il prodotto Riassumendo Y Y EY u Y A con e n E E E E EY A A ... A Y n A Y A A A A n volte R R ER u R n 1 n AA 1E ER A R n A