BURLO/OTORINOLARINGOIATRIA Con l’orecchio elettronico tornano i suoni della vita Dare a un bambino sordo la possibilità di sentire i suoni, la musica, le parole, i rumori della quotidianità. Lo strumento necessario a realizzare tutto questo oggi c'è. Si chiama impianto cocleare ed è un orecchio artificiale elettronico in grado di ripristinare la percezione uditiva nel sordo profondo. All'ospedale infantile Burlo Garofolo è stato di recente impiantato un apparecchio cocleare su un bambino: è la prima operazione di questo tipo realizzata in Friuli Venezia Giulia. La piccola paziente, che ha soli due anni, ha reagito perfettamente all'operazione chirurgica e le sue condizioni di salute sono buone. Il decorso è nella norma e, nel giro di pochi giorni, l'impianto verrà attivato. E il risultato sarà enorme: la bambina potrà sentire e godersi tutti i suoni, le note, le parole che riempiono la vita di ogni persona. Gli impianti cocleari rappresentano vere e proprie rivoluzioni in campo medico, che permettono non solo di migliorare la qualità della vita delle persone sorde, ma di trasformarla radicalmente, restituendo loro la funzionalità dell'organo dell'udito. Questo tipo di neuroprotesi è un orecchio artificiale elettronico che consente di ripristinare la percezione uditiva nel sordo profondo. L’impianto cocleare, che si compone di una vera e propria coclea (un elemento dell'orecchio interno), è uno strumento che si sostituisce alla coclea patologica, inviando direttamente al nervo acustico linguaggio e rumori ambientali. Per i medici del Burlo Garofolo, quello raggiunto in questi giorni è un importante risultato, frutto di un lungo lavoro di squadra e nato da un progetto fortemente voluto dai medici dell'ospedale pediatrico. Gli impianti cocleari, infatti, sono strumenti altamente innovativi, anche se già diffusi in altre Regioni italiane. Rappresentano un'innovazione che facilita l'acquisizione del linguaggio orale, la scolarizzazione e i contatti sociali con il mondo degli udenti. Molti genitori di bambini sordi profondi, infatti, si stanno gradualmente avvicinando a questo tipo di tecnica, che sta dando ottimi risultati. I risultati migliori si ottengono con bambini diagnosticati e impiantati precocemente; è anche per questo motivo che risulta importante sottoporre i bimbi a uno screening della sordità alla nascita. A questo proposito è in fase di realizzazione un progetto regionale. Lo screening neonatale, infatti, dovrebbe essere effettuato al nido. In molti centri nascita l'esame viene già effettuato, ma si vorrebbe creare una rete regionale che garantisca che tutti i bambini siano sottoposti al test e, nei casi dubbi, inviati ai centri audiologici di secondo livello per essere sottoposti ad ulteriori esami. Quello raggiunto in questi giorni al Burlo Garofolo è un traguardo importante. Il Burlo è, infatti, il primo ospedale in Friuli Venezia Giulia ad aver impiantato un apparecchio di questo tipo nell'orecchio di un bambino. Si tratta di un intervento che richiede, sia prima che dopo, un attento lavoro di équipe. Il bimbo deve infatti essere seguito sia a livello diagnostico che chirurgico e riabilitativo, e sottoporsi a monitoraggi e controlli anche a distanza dall'operazione.