Call for papers QTS N. 17/2016: Emozioni e vita quotidiana Quaderni di Teoria Sociale, Numero monografico 17/2016 Curatore: Massimo Cerulo – Università di Torino La vita quotidiana è l'insieme degli ambienti, delle pratiche, delle relazioni e degli orizzonti di senso in cui ci si trova più spesso immersi e nei confronti dei quali si avverte una sensazione di maggiore familiarità. L'importanza dello studio della vita quotidiana dipende, da un lato, dal fatto che essa rappresenta il nucleo materiale e affettivo attorno al quale ruota la vita di ogni individuo e, dall'altro, dal fatto che simboleggi il luogo in cui si riproduce l'ordine che regola il mondo sociale. In tal senso, la sociologia della vita quotidiana contribuisce alla teoria sociale mostrando come gli ordinamenti sociali siano prodotti e riprodotti ogni giorno. In tale paradigma teoretico, le emozioni si configurano non soltanto come strumenti di comunicazione e interazione sociali, ma anche come lenti di ingrandimento attraverso cui interpretare comportamenti, linguaggi, contesti, azioni e relazioni sociali che prendono forma nelle pratiche di vita quotidiana. Già Simmel sottolineava l'importanza delle emozioni nelle azioni di vita quotidiana, nell'ambito della teoria sull'effetto di reciprocità tra la parte e il tutto: l'interrelazione reciproca di tutti i fenomeni fa sì che ogni dettaglio della vita è connesso all'insieme di cui è parte e può costituire la via d'accesso alla sua comprensione. Per quanto di emozioni si siano occupati diversi classici della sociologia (Tarde, Weber, Durkheim, Bataille, Scuola di Chicago, Scuola di Francoforte, Parsons, Goffman, Elias, Luhmann, Bauman, Beck, ecc.), è la sociologia delle emozioni statunitense che, negli anni ’70, dà il via a una serie di studi articolati e approfonditi sul rapporto tra emozioni e vita quotidiana in rapporto a diversi elementi di analisi sociologica: potere, stratificazione sociale, genere, lavoro, famiglia, ecc. Negli ultimi anni, diversi lavori sociologici di stampo europeo e statunitense concentrano la loro analisi sul ruolo che le emozioni svolgono in specifici ambiti della vita quotidiana (Alis, Ballett, Bauman, Beck, Bodei, Cerulo, Crespi, Furedi, Greco, Gregg, Hochschild, Illouz, MaxwellAggleton, Pulcini, Turnaturi, Turner): dal campo politico - con gli studi sui comportamenti emotivi e sulle 'tattiche emozionali di micropolitica' messe in atto dai politici di professione nei confronti dei cittadini elettori - alla sfera pubblica - le emozioni intervengono nel dialogo tra i partecipanti, modificando il peso delle argomentazioni prodotte e creando nuove possibilità di azione sociale - al mercato - il cosiddetto 'capitalismo emotivo' sembra svolgere un ruolo sempre più invasivo nelle pratiche di vita quotidiana. Partendo dall’ormai dimostrato connubio tra emozioni e ragione nelle azioni sociali (CeruloCrespi), i saggi che intendiamo raccogliere in questo numero sono chiamati a riflettere sulle forme che assume il rapporto tra emozioni e vita quotidiana. Saranno accettati sia saggi che analizzino sociologicamente singole emozioni o aggiornino teorie dei classici, sia lavori che, partendo da ricerche empiriche, producano teorie sul ruolo delle emozioni nelle azioni sociali messe in atto nelle pratiche di vita quotidiana e nella costruzione di legami sociali. Un long abstract del contributo (sia in lingua italiana che in lingua inglese, corredato di 3 parole chiave) deve essere inviato entro il 30 aprile 2015 a: [email protected] e a [email protected]. A coloro che saranno selezionati verrà chiesto di inviare un saggio di max. 45000 battute (spazi, note e bibliografia inclusi) entro e non oltre il 31 agosto 2015.