Report dell’Assemblea nazionale universitaria di Riot Village Anche quest’anno il Campeggio della Rete della Conoscenza Riot Village ha accolto l’Assemblea Nazionale delle studentesse e degli studenti universitari convocata da Link-Coordinamento Universitario che ha visto la partecipazione di diverse realtà provenienti da molti atenei italiani che hanno partecipato attivamente al movimento studentesco di quest’autunno. A poco più di due mesi dallo straordinario risultato referendario che ha segnato una vittoria di tutti i movimenti sociali dell’ultimo anno, nel nostro Paese sono tornati a farsi sentire con forza gli effetti della crisi. Oggetto di una nuova ondata speculativa, l’Italia vara in questi giorni una la versione definitiva di una manovra finanziaria che, oltre a segnare la ratifica dello smantellamento del welfare state, si tradurrà in quella che in molti hanno definito “macelleria sociale senza precedenti”. Una manovra iniqua che persegue in maniera miope il pareggio di bilancio, indispensabile a ripianare la credibilità dell'Italia agli occhi dei mercati. La regola sembra essere diventata una soltanto e fa eco in tutti i paesi europei: “non preoccupare i mercati e fare sacrifici”, solamente che i sacrifici sono scaricati sui soggetti sociali più deboli di questo paese, mentre l'Italia viene consegnata agli speculatori internazionali pronti ad arricchirsi In questo contesto, la democrazia è sotto scacco, il Governo scarica le responsabilità della manovra sull'Europa e sulla Bce, che a loro volta la scaricano sui mercati, in un meccanismo di scatole cinesi che sviliscono la sovranità popolare e allontanando sempre di più le persone dai luoghi decisionali. I palazzi del potere politico sono svuotati, le decisioni sono prese sempre altrove, mentre la risposta alla crisi sembra sempre essere una sola: Tagliare tutto, ridurre la spesa pubblica, distruggere il welfare. E ancora una volta ci si dimentica della condizione in cui versa il paese reale, troppo occupati i governanti a ripagare le banche sempre utilizzando le stesse ricette, la manovra dimentica il tema dello sviluppo, del rilancio della nostra economia, a partire da scuola università e ricerca. Nessuna volontà di investire sul futuro, nessun tentativo di combattere la precarietà, di rifinanziare il welfare. Nessun’inversione di tendenza: rimangono confermati tutti i tagli all’università ed al diritto allo studio. A meno di un mese dalla riapertura dei nostri atenei ci siamo confrontati con la necessità di connettere le lotte universitarie ad una mobilitazione più ampia e allargata, che comprenda tutta l'opposizione sociale di questo paese. Il taglio alle borse di studio, il mancato finanziamento delle università, il restringimento degli spazi di democrazia interni agli atenei tramite l'approvazione dei nuovi statuti, sono il simbolo di come il tentativo di distruggere il mondo della conoscenza sia fortemente connessa alla crisi economica, democratica e sociale che sta attraversando l'Italia. La battaglia per un’AltraRiforma dell’università riesce ad assumere centralità nel momento in cui non solo riesca ad aprire degli spazi di rivendicazione vertenziale, ma soprattutto quando si traduca in pratiche alternative da mettere in campo su tutti i fronti per riprenderci e riallargare gli spazi di partecipazione. Ripubblicizzare l’università e il diritto allo studio significa attaccare frontalmente l’ingresso dei privati nei cda, lottare per l'eliminazione dei prestiti d’onore e del fondo per il merito, comprendendo in che modo si manifesta il processo di privatizzazione oggi in atto nei nostri atenei, e al contempo rivendicare democrazia reale a tutti i livelli, attraverso referendum consultivi, bilancio partecipato, per connetterla ad una richiesta sempre più allargata di democrazia anche fuori dagli spazi di formazione. La costruzione di autunno di mobilitazione deve coinvolgere tutti i soggetti sociali che continuano a costruire battaglie di resistenza e democrazia all’interno di tutti i territori del nostro paese, aprendo nuovi spazi di conflitto e provando a porsi anche l’obiettivo di proporre una visione alternativa di economia e di sistema. Per questo è necessaria la convocazione di un’assemblea nel mese di settembre, che parta dalla costruzione di alleanze sociali larghe e reali per la preparazione delle mobilitazioni autunnali, sapendo di essere tutti, per primi noi studenti, non autosufficiente ma comprendendo come solo un'ampia mobilitazione possa avere l'ambizione di mettere in campo un processo di cambiamento reale in Italia e in Europa, e guardando alla manifestazione studentesca lanciata dall’Unione degli Studenti per la data del 7 ottobre come uno dei momenti in cui manifestare la nostra voglia di un presente diverso! 02/08/2011 A questa assemblea hanno partecipato oltre 300 studenti da molti atenei italiani, le realtà organizzate che hanno partecipato sono: Assemblea Permanente di Urbino, Ateneo Controverso di Cosenza, Coordinamento universitario Link Tuscia di Viterbo, Link Bari, Link Kollettivo Foggia, Link Napoli, Link Roma, Link Salerno – Fisciano, Link Siena, Link Taranto, Lista di Sinistra di Trieste, Panenka di Bologna, Sindacato degli Studenti di Padova, Sinistra Per... di Pisa, Studenti Indipendenti Torino, Udu Lecce