Breve sintesi della tavola rotonda su “Una questione di sistema” del Presidente della Società Italiana di Statistica La tavola rotonda su “Una questione di “sistema” è stata il primo evento dell’incontro su “Valutazione e criteri di finanziamento della ricerca: il punto di vista degli statistici” organizzato dalla Società Italiana di Statistica. Ha presieduto Luigi Biggeri, in questa occasione in veste di studioso attivo nel comitato nazionale di valutazione della ricerca universitaria (CNVSU). I partecipanti, che hanno discusso il sistema della valutazione della ricerca dal punto di vista istituzionale, sono stati Guido Fabiani, in rappresentanza della CRUI, Fiorella Kostoris, in rappresentanza del comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR) e i rettori di ateneo che condividono la provenienza dalla nostra disciplina: Giovanni Girone, Renato Guarini e Marzio Strassoldo. In sintesi, sono state evidenziate luci ed ombre dei processi di valutazione, sulla cui importanza strategica, individuata dalla CRUI, hanno tutti concordato, pur ammettendo che gli obiettivi non sono sempre chiari e riconoscendo che gli statistici avrebbero dovuto incidere di più nella attività preparatoria alla valutazione. E’ stato anche opportunamente notato che i processi di valutazione, che possono continuamente venire migliorati, sono comunque lenti. La discussione si è incentrata particolarmente sull’esercizio di valutazione, organizzato dal CIVR, dell’attività di ricerca nel triennio 2001-2003 delle 102 strutture di ricerca attive nel paese , con 157 panelisti, 12000 valutatori per circa 18000 prodotti. Nel corso della discussione si è rilevato come la statistica, essendo una materia interdisciplinare, non abbia una collocazione unica all’interno di un’area ben precisa. Questo fatto ha posto alcuni problemi nella selezione dei prodotti statistici da parte degli atenei e nella loro valutazione da parte degli esperti. Nella selezione dei prodotti tutti gli atenei sono stati messi di fronte a problemi delicati che li hanno costretti ad individuare i rispettivi punti di forza e di debolezza. Sono stati discussi anche i risultati dell’attività del comitato nazionale di valutazione della ricerca universitaria, che portano all’assegnazione dei fondi di funzionamento ordinario agli atenei. Altrettanto importanti sono i sistemi di valutazione interni promossi dai singoli atenei e che danno molte indicazioni sugli elementi di eccellenza. Ci sono ormai le basi per l’istituzione di un’Autorità nazionale per la valutazione del sistema universitario, che sia caratterizzata da indipendenza, terziarietà e operi con criteri trasparenti e oggettivi. Daniela Cocchi