Lo zucchero - Istituto Comprensivo di Osio Sotto

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Lo zucchero: uno spunto per parlare di
commercio equo e solidale
Se proviamo a pensare un po’ a quante volte facciamo uso dello
zucchero durante la giornata, ci accorgiamo che esso è
un’alimento indispensabile. Una volta lo zucchero era considerato
una spezia pregiata utilizzata solo da chi se lo poteva permettere.
Nell’antichità lo si usava come medicina: per la febbre, la tosse, i
dusturbi di stomaco o come calmante.
Per addolcire i cibi, dalle famiglie più ricche, veniva utilizzato il
miele, mentre i poveri e la gente comune non ne facevano uso.
Lo zucchero è sempre stato presente in tutte le piante grazie alla
combustione tra aria, luce e clorofilla. Le piante che ne
contengono di più sono: la canna da zucchero e la barbabietola. La
canna da zucchero si diffuse col passare degli anni dalla Nuova
Guinea, (l’utilizzo della quale risale a circa 8000 anni fa) in Italia,
nelle Isole Filippine, in Indonesia, nel Bacino del Mediterraneo e
in tutta Europa. Gli Arabi esportarono lo zucchero in Spagna, nel
Nord Africa, Sicilia, Malta e Cina.
Grazie alla canna da zucchero, che richiede tecniche di irrigazione
avanzate, gli Arabi, finirono per essere gli artefici del progresso
agricolo dei nostri paesi.
Spetta a Cristoforo Colombo, il merito di avere esportato questa
pianta in paesi con il clima più adatto alle sue esigenze, come
Santo Domingo e le Antille.
Le famiglie ricche, che ne avevano talmente in abbondanza da non
sapere più cosa farne, lo cospargevano su qualunque cibo, ma
grazie all’abbondanza delle piantagioni Americane, i prezzi sul
mercato cominciarono a scendere così che tutti se lo poterono
permettere.
La canna, comunque, cresce nelle migliori condizioni ambientali
nei paesi tropicali. Quando la canna raggiunge i 4-5 metri di
altezza, viene tagliata, privata delle foglie e portata allo
zuccherificio. Qui verrà estratto il succo zuccherino che va diluito,
purificato e lasciato evaporare, poi vengono aggiunti dei cristalli
di saccarosio che attirano a sé tutto quanto il succo presente.
Questo è lo zucchero grezzo di canna, ma più diffuso è lo
zucchero purificato sottoposto ad un’ulteriore centrifugazione. Le
canne esaurite vengono usate come combustibile.
Lo zuccherificio deve essere situato vicino alle coltivazioni di
canna da zucchero perché se passa troppo tempo dal raccolto alla
lavorazione, si perde il succo zuccherino.
In Italia la prima fabbrica di zucchero fu aperta nel 1811 a Borgo
San Donnino in provincia di Piacenza.
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