Insegnare la Preistoria. Scuole, 7 Anna Rita Vizzari La Preistoria digitale: dal Web ai mondi virtuali passando per la LIM. strumenti e risorse per una Didattica della Preistoria Scuola secondaria di 1° grado dell’I.c. “Gramsci-Rodari” di Sestu Abstract S 112 e si digita su un motore di ricerca “Preistoria digitale”, i risultati sono riferiti al passato del computer e del web1. In questo caso invece si intende segnalare una serie di strumenti e risorse utili per la didattica in generale e della Preistoria in particolare: innanzitutto la Lavagna Interattiva Multimediale, quindi il web sia per la fruizione di contenuti che per la realizzazione di risorse, infine i mondi virtuali. Si tratta di strumenti che si prestano a un utilizzo più articolato e complesso fino a divenire dei veri e propri ambienti di apprendimento. Fig. 1 Menu di Activinspire della Promethean. La LIM La Lavagna Interattiva Multimediale è allo stesso tempo un dispositivo di input e di output: riceve gli impulsi e fornisce l’esito degli stessi. Vi si può interagire con la mano o con la penna elettronica a seconda della marca e del modello. Essa può essere usata come semplice strumento – se le si accorda più o meno il ruolo del videoproiettore – oppure come ambiente di apprendimento, se si promuove un’attività collaborativa fra i ragazzi. Per designare questa modalità di impiego della LIM, la metafora più utilizzata è quella del “tavolo di lavoro”. Il pannello degli strumenti del software autore della LIM fornisce una serie di comandi: a noi qui interessano particolarmente la funzione di navigazione nel web, quella del “cattura immagine” – che ci permette di acquisire un’immagine dal web o da un file in modo anche personalizzato – e infine la funzione “registrazione”, con cui viene registrato un lavoro in progress o anche un video-tutorial. A contrassegnare tali funzioni sulla barra degli strumenti sono delle icone universalmente riconosciute: il mappamondo, la macchina fotografica e la videocamera (vedi mmagine a sinistra). Le risorse del web 1. Questa constatazione, valida per il recentissimo passato, è ormai in larga misura superata dall’adeguamento dei motori di ricerca [n.d.r.]. Per le possibilità che il web ci offre, possiamo considerare due categorie: • i siti con risorse fruibili alla LIM, i quali forniscono ambienti 3D da visitare e asset da manipolare, particolarmente interessanti se fruiti tramite il software autore della LIM mediante le funzioni “cattura immagine” o “registrazione video”; • i webwares, ossia servizi on-line con cui creare e/o condividere contenuti didattici digitali. Vediamone alcuni. piccoli musei e territorio Siti con risorse fruibili alla LIM Iniziamo con il sito Stone Pages (www.stonepages.com), che costituisce un enorme repertorio di immagini, panoramiche a 360° e video relativi alle strutture megalitiche europee: cerchi di pietre, dolmen, menhir eccetera. Il sito si suddivide fondamentalmente in sei sezioni dedicate ad altrettante aree geografiche (Inghilterra, Francia, Irlanda, Italia, Scozia e Galles), ma è presente anche una sezione dedicata ad altre aree d’Europa e del mondo2. Al momento è in fase di restyling, per cui vi si trovano delle incongruenze nella veste grafica fra una sezione e l’altra. Il Ministero francese della Cultura e della Comunicazione ha realizzato un portale dedicato ai grandi siti archeologici dei diversi periodi (www.grandssites-archeologiques.culture.fr). Fra questi spicca Lascaux (www.lascaux. culture.fr), dove si può effettuare una visita virtuale delle celebri grotte con pitture parietali del Paleolitico superiore cliccando appunto su Visite de la grotte. In basso a destra è presente una piantina delle grotte, in cui un pallino indica dove ci troviamo. Com’è articolato il percorso delle grotte di Lascaux? Dalla “Sala dei Tori” (La salle des Taureaux) ci si reca o a sinistra nel Diverticolo assiale (Le diverticule axiel) o a destra nel Passaggio (Le Passage), il quale a sua volta si dirama conducendo da una parte all’Abside (L’Abside) che sfocia nei Pozzi (Le Puits) e dall’altra alla Navata (La Nef) che prelude al Diverticolo dei Felini (Le diverticule des félins). Di recente Google ha proposto un progetto di valorizzazione dei beni culturali mondiali, denominato World Wonders Project (www.google.com/ intl/it/culturalinstitute/worldwonders), che mette a disposizione alcune tecnologie Google (Street view e il 3D ma non solo) per la visita dei luoghi facenti parte del patrimonio UNESCO. Le località fruibili si possono cercare per area geografica e per tematica: per la Preistoria, per ora troviamo cromlech di Stonehenge3 e il complesso nuragico “Su Nuraxi” di Barumini4. Inoltre c’è una sezione dedicata alla didattica, da cui si possono scaricare i documenti in formato pdf con spunti operativi per la scuola primaria e per quella secondaria nonché con pacchetti didattici confezionati su diversi percorsi5. Nel sito dello Science Museum of Minnesota (www.smm.org, naturalmente in lingua inglese) troviamo un’ampia sezione dedicata al villaggio neolitico turco di Çatalhöyük6: un’introduzione fornisce il contesto e le domande da porsi per poi condurci in automatico alla pagina “Mysteries of çatalhöyük”7, che propone, fra l’altro: un excursus storico con tante risorse come mappe e md 2. www.stonepages.com/megalinks/index. html. 3. www.google.com/intl/it/culturalinstitute/worldwonders/stonehenge/#ql=1&tab= models. Stonehenge 3D si può visualizzare anche su 3D Ancient Wonders (www.3 dancientwonders.com). 4. www.google.com/intl/it/culturalinstitute/worldwonders/su-nuraxi/#tab=models &ql=1. 5. www.google.com/intl/it/culturalinstitute/worldwonders/education/. 6. www.smm.org/catal. Per gli scavi vedere anche www.catalhoyuk.com. 7. www.smm.org/catal/top.php. 113 Fig. 2 Lascaux (www.lascaux.culture.fr). Insegnare la Preistoria. Scuole, 7 • Anna Rita Vizzari • La Preistoria digitale: dal web ai mondi virtuali passando per la LIM linea del tempo interattiva (Introduction), alcuni percorsi di indagine scientifica (Mysteries), schede di reperti (Artifacts), un approccio alle varie discipline che concorrono allo studio del sito, dalla Micromorfologia alla Paleobotanica (Processes). Ricca è la parte dedicata alle attività (Activities), che propone: On-line activities (come ad esempio “Fai un pranzo neolitico”), Çatalhöyük comics (fumetto interattivo su reperti con interpretazioni degli studiosi), Virtual tours, Activities to try at home (con indicazioni operative per attività laboratoriali). Studiamo un uomo dell’età del Rame: Ötzi. Ci sono due siti interessanti che permettono di approfondire l’argomento. Uno è quello del Museo Archeologico dell’Alto Adige (www.iceman.it), che mette a disposizione materiale di diversa natura: da immagini a video ad attività per ragazzi nell’area Kids (ripartita per fasce d’età), mirate alla scoperta della vita quotidiana di un uomo della preistoria. Inoltre una visione tridimensionale di Ötzi è possibile nel sito Iceman Photoscan (www.icemanphotoscan.eu) in cui possiamo vedere scatti della mummia effettuati da diverse angolature e con diversi dettagli. È di qualche anno fa, ma sempre utile per la didattica, il museo virtuale di Anthroponet (www.anthroponet.it/museovirtuale.php), dedicato a una tecnologia8 con cui si sono acquisiti e catalogati gli scheletri rinvenuti in siti preistorici, protostorici e storici sardi. Vi possiamo visualizzare e manipolare reperti ossei e manufatti nuragici tridimensionali, scegliendo la monocromia per concentrarci sulla forma oppure la policromia. Si segnalano infine due siti dedicati all’archeologia sperimentale. Archeologia sperimentale di Alfio Tomaselli (www.archeologiasperimentale.it) da almeno un decennio è un punto di riferimento per una didattica della Preistoria, ormai il patrimonio di risorse che vi si trova è sterminato e difficilmente sintetizzabile. Più recente è Archeolink di Edoardo Ratti (www.archeolink.it), da dove si può scaricare il pdf di un interessante contributo, intitolato La preistoria e la sua divulgazione attraverso la simulazione interattiva9. Le risorse del web sono sempre in fieri: di mese in mese nascono nuovi siti ed altrettanti spariscono o cambiano indirizzo o vengono riconfigurati. Per chi fosse interessato a conoscere nuove risorse e aggiornamenti, si rimanda al blog curato dalla scrivente: Una lavagnata al giorno (www.lavagnataquotidiana.org). 114 Webware 8. Curata dall’antropologo Marco Lodde dell’Università di Cagliari. 9. www.archeolink.it/Tesi.pdf. 10. Si vedano le slide esplicative curate da G. Dalla Bona, che le ha condivise on-line: Mappe mentali e concettuali (www.slideshare.net/Imparafacile/mappe-mentali-econcettuali). 11. Curato da E2BN (East of England Broadband Network). Sono servizi on-line che consentono di realizzare e condividere contenuti didattici digitali: ormai ne stanno fiorendo tantissimi, davvero molto utili. In questa sede intendo soffermarmi su alcuni di essi. Mindomo (www.mindomo.com/it) è un webware utile per la realizzazione di mappe mentali multimediali collaborative. Le mappe mentali sono rappresentazioni di concetti a partire da un’etichetta centrale dalla quale si sviluppano a raggiera delle etichette subordinate; la teoria di riferimento è quella cognitivista10. Per realizzare mappe su Mindomo bisogna iscriversi: con l’account gratuito è possibile creare e condividere tre mappe mentali. Per la Storia può essere utile anche la produzione di linee del tempo interattive multimediali, cosa possibile per esempio con Dipity (www.dipity. com) e con Tiki-Toki (www.tiki-toki.com). Interessante in modo particolare per la didattica della Storia è Museum Box (museumbox.e2bn.org)11, con cui si può approntare una sorta di museo in scatola. La procedura è quella di creare delle scatole cubiche virtuali multi- piccoli musei e territorio md Fig. 3 Museum Box (museumbox.e2bn.org). mediali (sulle cui facciate si possono inserire immagini, video, testi e link) con cui riempire man mano dei cassetti. Fig. 4 Ebook Archeodidattica virtuale. Mondi virtuali 115 Durante il seminario di Siena si è parlato anche di didattica della Storia nei mondi virtuali, argomento per il quale rimando all’articolo scritto per «Mundus» n. 3-4. Ora però c’è la novità che intanto è uscito un e-book curato dalla scrivente e gratuitamente scaricabile dal web: Archeodidattica virtuale. Appunti sull’uso didattico dei mondi virtuali per l’Archeologia e la Storia Antica (BBN Editrice). Suddetto e-book è sia liberamente scaricabile in pdf dal sito dell’Editore (www.bibienne.com)12 sia fruibile in modalità liquida nel blog archeodidattica. bibienne.net13. Riferimenti bibliografici A. R. Vizzari, Mondi virtuali: scenari immersivi per la Didattica. Come fare Storia nella Scuola Secondaria?, in «Mundus», 3-4 (2009), pp. 200-208. A. R. Vizzari, Archeodidattica virtuale. Appunti sull’uso didattico dei mondi virtuali per l’Archeologia e la Storia Antica (BBN Editrice, Torino 2011). A. R. Vizzari, Come usare i materiali LIM, in Webook «Atlante delle Storie» di A. Brusa, Palumbo, 201014. A. R. Vizzari, La seconda vita dell’archeologia: risorse web per insegnare questa e altre discipline storiche, in «Difficoltà di apprendimento», vol. 16, n. 2, dicembre 2010, pp. 221234. 12. Il link preciso è www.bibienne. com/index. php?_a=viewProd&productId=145. 13. L’indice lineare è nella pagina archeodidattica.bibienne.net/indice-lineare. 14. www.palumboeditore.it/portals/0/webooks/atlantebrusa/v1/lim/help.html.