ATTACCHI DI PANICO L'aumento dell'incidenza nella popolazione delle crisi di ansia e di attacchi di panico indica una sempre maggior fragilità del piano emozionale ed una sua diminuita capacità di adattamento alle sollecitazioni sempre più intense che la società impone all'uomo. di Stefano Barni * DEFINIZIONE: disturbo d'ansia acuto o cronico (riacutizzazioni) che si manifesta con un gruppo di sintomi psichici, emozionali e fisici isolati o in associazione che raggiungono l'apice entro dieci minuti e si risolvono in poche ore. EZIOLOGIA: imprevedibile o situazioni emozionali triggers (ad es. luoghi chiusi, affollati, ecc.) EPIDEMIOLOGIA: -20% popolazione -paesi industrializzati -ultimi anni dell'adolescenza e primi anni dell'età adulta, con un picco intorno ai 25 ed un altro tra i 35 ed i 45 anni; rara la comparsa per la prima volta dopo i 45 anni -50% agorafobia -50% depressione -donne (2 a 1) -maggior rischio suicidio -maggior uso di alcoolici e droghe COSTI SANITARI: I pazienti affetti da attacchi di panico consumano una maggior quantità di risorse sanitarie rispetto ai soggetti normali: in particolare richiedono un maggior numero di visite mediche, specialistiche e di Medicina Generale, un maggior numero di esami di laboratorio e di test strumentali, e utilizzano ambulanze e Pronto Soccorso in percentuale più elevata (1). Inoltre, inducono significative perdite al sistema produttivo. Negli USA, nel 1998, il costo annuale relativo al disturbo d'ansia è stato stimato in 63 miliardi di dollari (2), con un costo annuale per ogni singolo paziente non inferiore ai 2.000 dollari. I costi erano così ripartiti: - costi diretti: - spesa farmaceutica 2% - assistenza psichiatrica 31% - assistenza non psichiatrica 54% - costi indiretti: - perdita di produttività 10% - suicidio 3% Negli USA, il costo annuale del disturbo da attacchi di panico è stimato superiore ai 6 miliardi di dollari, in Italia intorno ai 3 miliardi di Euro (3) SINTOMATOLOGIA: almeno quattro dei seguenti gruppi di sintomi (4) 1. Sensazione d'irrealtà (derealizzazione) o di essere distaccato da se stessi (depersonalizzazione) 2. Paura di perdere il controllo o di impazzire, ansia di anticipazione 3. Paura di morire 4. Agorafobia, claustrofobia 5. Palpitazioni, tachiartmia, precordialgie 6. Tachipnea, dispnea, sensazione di soffocamento, oppressione al torace 7. Nausea, dolori epigastrici, disturbi intestinali 8. Sentirsi girar la testa, instabile, svenire o con la testa vuota 9. Sudorazione, sensazione di freddo, vampate di calore 10. Parestesie (intorpidimento, formicolii), tremori, scosse PATOGENESI: - genetica - familiarità: 10 volte sup. - neurochimica: - sistema gabaergico : il sistema inibitorio dell'acido gamma-amino butirrico (GABA) è inefficiente, per una deficit di neurotrasmettitore o per una ridotta sensibilità del recettore GABA-A, la cui affinità col GABA è modulata dalle benzodiazepine (5). - sistema serotoninergico : un deficit della serotonina ( 5 idrossi-triptamina) produrrebbe una scarica dei neuroni del grigio periacqueduttale (6); la serotonina ha un'attività modulatoria su rilascio del CRF ipotalamico (cortico-tropina) e sulla funzione di filtro sensoriale dell'amigdala (centro della paura) (7,8); la serotonina interagisce con il sistema GABAergico (efficacia dei triciclici e degli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (9). - sistema noradrenergico: azione eccitatoria dei neuroni noradrenergici del locus coeruleus per un deficit della serotonina (10) - sistema colinergico muscarinico : modula la sensibilità al biossido di carbonio (CO2) (11) - biossido di carbonio (CO2): Test di sensibilità al CO2: l'inalazione di biossido di carbonio (CO2 al 35%) scatena un attacco di panico a prevalente sintomatologia respiratoria e cardiaca (12)per un meccanismo feedback con il GABA all’interno del ciclo dell’acido citrico alternativo al ciclo di Krebs. Altre situazioni: alta montagna, apnee notturne.Nota: in condizione di iperventilazione ansiosa durante un attacco di panico (iperossia, ipocapnia) si fa respirare il paziente in un sacchetto di carta per aumentare la CO2 che riduce l’iperventilazione. - ipossia: la diminuzione di ossigeno (O2) scatena attacchi di panico -Dinamica dei processi emozionali e cognitivi: - fissazioni e rimozioni profonde - l'Io strutturato non vuole passare ad una nuova e superiore strutturazione che fa paura. -patologie organiche: - malattie endocrine e metaboliche: ipertiroidismo, ipotiroidismo, ipercortisolemia, ipocalcemia, ipoglicemia, iposodiemia,insulinoma, feocromocitoma, menopausa, anemia, porfiria, sindrome carcinoide -malattie neurologiche: convulsioni temporolimbiche, vertigini, tremore essenziale -malattie cardiovascolari: angina pectoris, aritmie, insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, ipotensione, infarto del miocardo, sincope -malattie respiratorie: reazioni allergiche con laringospasmo o broncospasmo, asma, BPCO, polmonite, pneumotorace, edema polmonare, embolia polmonare -intossicazioni: -farmaci: antipertensivi, insulina ed antidiabetici orali, neurolettici, teofillina, ormone tiroideo, digitale -sostanze d'abuso e astinenza: alcoolici, cocaina, amfetamine, marijuana, allucinogeni, nicotina; astinenza da alcool, benzodiazepine, barbiturici, oppiacei, -alimenti: caffeina, deficit di vitamine,tossicità da monosodio glutammato -altri disturbi mentali: depressione,ipocondria,disturbo da stress post-traumatico, disturbo ossessivo-compulsivo, fobie, psicosi organiche ed affettive,schizofrenia, disturbi da somatizzazione -esami strumentali e di laboratorio: ECG,enzimi cardiaci, Holter, funzionalità tiroidea, Rx torace, emogasanalisi, funzionalità polmonare, EEG, TAC/NMR TERAPIA: a 5 anni, solo il 30% dei soggetti è asintomatico (14) Esistono due tipi di terapia: -trattamenti psicoterapici -trattamenti farmacologici PSICOTERAPIA: I principali approcci psicoterapici oggi usati sono: - terapie cognitivo-behavioristiche (CBT): sintomi di panico - terapie psicodinamiche: storia passata e vita attuale del paziente - terapie di gruppo - terapie familiari - psicoterapie di supporto Le terapie cognitivo-behavioristiche (CBT) comprendono un insieme di tecniche che, focalizzando l'attenzione sui sintomi, cercano di modificare i comportamenti e le reazioni patologiche puntando soprattutto sulla capacità razionale del paziente. -psicoeducazione -monitoraggio continuo -training del respiro -ristrutturazione cognitiva -esposizione agli stimoli La CBT può essere condotta singolarmente o in gruppo, con una seduta settimanale per circa 3 mesi e con esercizi a casa. L'efficacia clinica della CBT è considerata equivalente a quella della Farmacoterapia (15). La CBT è considerata una terapia ben tollerata e sicura. Effetti negativi: - aumento dell'ansia per l'esposizione a stimoli fobici nel 20% - trascurare altri problemi psicologici - dipendenza dal terapista FARMACOTERAPIA: quattro i tipi di psicofarmaci: - benzodiazepine - antidepressivi inibitori selettivi ricaptazione serotonina (SSRI) - antidepressivi triciclici - inibitori delle monoamidoossidasi (IMAO) reversibili (RIMA) BENZODIAZEPINE: agiscono sul metabolismo del GABA , del sistema noradrenergico serotoninergico.Azione molto rapida . Indicazioni: attacchi di panico, agorafobia ed evitamenti fobici, senza depressione. Trattamento acuto: 1-2 mesi. Effetti collaterali: sedazione , disturbi dell'attenzione, del coordinamento psicomotorio, della velocità di esecuzione, amnesia anterograda. Alprazolam (16) cpr 1 mg. Dose: 1,5 mg x 3 /die. Costi: 70 euro/mese. INIBITORI SELETTIVI RICAPTAZIONE SEROTONINA (SSRI): agiscono sul metabolismo della serotonina e del GABA . Azione più lenta . Indicazioni: attacchi di panico con depressione (suicidio), meno agorafobia ed evitamenti fobici. Trattamento cronico: 6-12 mesi. Effetti collaterali: scarsi (nausea, disturbi intestinali, cefalea, insonnia). L’efficacia degli SSRI è risultata superiore a quella dell’alprazolam e della imipramina (17), per cui sono i farmaci oggi maggiormente usati. Citalopram (18) cpr. 20 mg. Dose: 10 - 20 mg./die. Costi: 35 euro/mese . TRICICLICI: agiscono su metabolismo della serotonina. Oggi ormai meno usati per gli effetti collaterali anticoli nergici ( secchezza delle fauci, stipsi, ritenzione urinaria, tachicardia, disturbi visivi, aumento della sudorazione, disturbi del sonno, ipotensione ortostotica.) Controindicazioni: ipertrofia prostatica, glaucoma. Clomipramina, Imipramina INIBITORI MONOAMINOSSIDASI (IMAO) REVERSIBILI (RIMA): agiscono sul metabolismo della monoaminossidasi. Oggi abbandonati per gli effetti collaterali: ipertensione (interazione tra IMAO e tiramina contenuta in alcuni cibi come formaggio e vino). Fenelzina, tranilcipromina (IMAO) Moclobemide (RIMA) CONCLUSIONI: è necessario cominciare a comprendere che il controllo delle crisi di ansia e di attacchi di panico attraverso la sedazione o la soppressione continua della sintomatologia con rimedi farmacologici, possa in realtà portare nel tempo ad una sempre maggior cronicizzazione dei disturbi e ad un ulteriore uso di farmaci. Per questo è necessario cominciare a considerare un nuovo indirizzo terapeutico il cui scopo principale sia quello di rinforzare il piano emozionale e l'organismo in toto, attraverso il riequilibrio e la stimolazione dei sistemi di difesa preposti. * Il Dr. Stefano Centro di Omeopatia Classica di Thiene e di Vicenza. maggio 2003 BIBLIOGRAFIA (1) - Rees CS, Richards JC, Smith LM. Medical utilsation and costs in panic disorder: a comparison with social fobia. J Anxiety Disorders 12:421-435, 1998. (2) - Greenberg PE, Sisitsky T, Kessler RC, et al. The economic burden of anxiety disorders in the 1990s. J Clin Psychiatry 60: 427-435, 1990. (3) - Eandi M., Mencacci C., Il disturbo da attacchi di panico. Farmacoeconomia in psichiatria SEED, Torino, 19, 2002. (4) - APA (American Psychiatric Association). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, edn. 4 (DSMIV). American Psychiatric Association, Washington, DC, 1994. (5) - Nutt D. 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