REPORT Giardino senza veleni Pesticidi I pesticidi hanno effetti negativi sulla fauna e la flora indigene, possono contaminare le acque e causare danni diretti all’uomo. Coltivare il proprio giardino senza utilizzare prodotti chimici non significa per forza lavorare di più. Un giardino meno “ordinato” ma privo di veleni fa bene allo spirito e offre ad animali e piante un habitat ideale che non troverebbero in prati e orti trattati in maniera intensiva e contaminati dai pesticidi. Cosa sono i pesticidi? I pesticidi sono sostanze utilizzate per proteggere le piante da giardino e le colture nei campi da insetti dannosi, funghi, lumache ecc. Centinaia di prodotti chimici e mix delle sostanze più disparate vengono impiegati come pesticidi in agricoltura, sul suolo pubblico (ad es. parchi) e nei giardini privati. Spesso i pesticidi si distinguono in base all’organismo che sono deputati a sterminare; ad es. contro i funghi si utilizzano i fungicidi, contro gli insetti gli insetticidi e contro le piante indesiderate gli erbicidi. A seconda di come vengono ottenute le sostanze attive contenute nei pesticidi si distingue tra pesticidi chimici di sintesi, pesticidi derivati da elementi chimici (ad es. rame e zolfo) e sostanze attive risultanti da processi biologici. L’agricoltura biologica non prevede l’uso di pesticidi chimici di sintesi, che rappresentano il pericolo principale per l’uomo e l’ambiente. Una volta sparsi sul terreno, i pesticidi possono arrivare ovunque e provocare effetti dannosi anche lontano dal luogo in cui sono stati utilizzati. Il veleno in giardino I pesticidi vengono impiegati abbondantemente in Svizzera, poiché ne è consentito l’uso privato. Nel nostro Paese vengono commercializzate, complessivamente, oltre 2100 tonnellate di pesticidi (rapporto agricolo 2013). Non sono disponibili dati concreti riguardo all’uso di tali sostanze nei giardini delle Report Giardino senza veleni Report © Global Warming Images / WWF-Canon Pericolo per la salute umana Ogni giorno introduciamo pesticidi nel nostro organismo, soprattutto attraverso il consumo di alimenti trattati. Molti dei pesticidi ammessi dalla legge sono notoriamente cancerogeni, danneggiano il feto o influiscono sul sistema ormonale. Inoltre, i pesticidi interagiscono con altre sostanze chimiche di uso quotidiano. Le autorità non richiedono controlli in merito ai possibili effetti di questi cocktail di veleni, il che desta ulteriori preoccupazioni. Ma c’è anche un altro fatto allarmante: anche se i valori massimi previsti dalla legge in relazione alle derrate alimentari e all’acqua potabile vengono rispettati, gli effetti negativi dovuti all’assunzione quotidiana di sostanze tossiche sono visibili nella popolazione, che presenta ad es. un rischio accresciuto di cancro e malattie cardiovascolari (Koureas et al 2012; Alavanja et al. 2004). Chi sceglie di utilizzare pesticidi nel proprio giardino aumenta “di propria iniziativa” la quantità di veleni a cui si espone, e di conseguenza anche i rischi per la salute: in fase di utilizzo, possono verificarsi imprevisti o incidenti in seguito ai quali i pesticidi entrano a contatto con la pelle, oppure vengono inalati o ingeriti provocando un avvelenamento acuto. Anche i bambini e gli animali domestici, se toccano o mangiano le piante trattate del giardino di casa, rischiano intossicazioni dovute a dosi massicce di pesticidi, che comportano un pericolo immediato per la salute. Qualora si manifestino sintomi da avvelenamento acuto, si consiglia di chiamare con urgenza il centro tossicologico (tel. 145, cfr. anche link utili). Pericolo per l’ambiente I pesticidi immessi nell’ambiente danneggiano anche gli organismi non bersaglio, causandone direttamente la morte o provocando un’alterazione del comportamento di singoli individui. Modificazioni all’apparenza esigue a livello del comportamento di singoli organismi o della composizione di una specie 2 producono talvolta effetti devastanti su un intero habitat. Nelle aree densamente popolate, caratterizzate da una ridotta biodiversità, giardini e orti urbani offrono riparo a uccelli e insetti. È triste pensare che queste specie vengano avvelenate anche in luoghi che rappresentano per loro un’oasi. La complessità e la bellezza della natura non contemplano piante esotiche e prati all’inglese. Questi ultimi sono composti di norma da una o due specie arboree e sono molto più vulnerabili a malattie e parassiti – per combattere i quali servono ulteriori pesticidi. Le coltivazioni indigene, ricche di specie, sono in genere più resistenti ai parassiti, ospitano organismi utili e promuovono la biodiversità autoctona nel giardino di casa. Inoltre, offrono un nuovo habitat alle specie animali a rischio di estinzione a causa dei pesticidi e della diffusione delle monocolture. Se un giardino è ricco di specie, anche il suolo ne beneficia: un mix di piante ben diversificato e con radici di lunghezza diversa mantiene “arieggiato” il terreno e anima la fauna del sottosuolo. Questa, a sua volta, fornisce maggiori sostanze nutritive che stimolano la crescita e le difese naturali delle piante. © Markus Bolliger / WWF-Switzerland singole abitazioni. Secondo le stime, una quota di pesticidi compresa tra il 10 e il 20% è riconducibile all’uso privato. Per rendersi conto degli effetti negativi prodotti dai pesticidi basta pensare alle api che, in qualità di insetti impollinatori, hanno un valore inestimabile per la natura e gli esseri umani. Il contatto con i pesticidi rende le api più vulnerabili alle malattie e ai parassiti. Nel mirino sono finiti in particolare i neonicotinoidi, che già in piccole quantità sono in grado di provocare danni estremamente gravi. I neonicotinoidi agiscono sul sistema nervoso delle api e ne alterano il senso dell’orientamento, essenziale per la loro sopravvivenza. Fino a poco tempo fa l’utilizzo di questi pesticidi, largamente diffusi, era ammesso anche nei giardini privati (Tirado et al. 2013). I pesticidi danneggiano la biodiversità non solo causando direttamente la morte di animali e piante. Il vento e l’acqua piovana trasportano le sostanze tossiche ben oltre i confini del giardino di casa. Le forti precipitazioni trascinano i pesticidi e il terreno superficiale contaminato nelle acque di scarico. Da lì, una parte dei veleni giunge nei ruscelli e nei fiumi Report Giardino senza veleni Report senza essere stata prima sottoposta a depurazione (Munz et al. 2012). Anche la falda acquifera può essere contaminata dai pesticidi e dai relativi prodotti di degradazione. Uno studio svizzero del 2010 mostra l’ingente quantità di veleni che, dai giardini di casa, viene dispersa nell’ambiente. Lo studio ha esaminato le acque di scarico di un centro abitato dopo una forte pioggia per verificare il tasso di inquinamento prodotto dall’erbicida glifosato. Secondo le stime, oltre il 50% del glifosato rilevato in seguito a forti precipitazioni proviene dal centro urbano (Hanke et al. 2010). In base ai calcoli dell’Ufficio federale dell’ambiente, circa il 20% del glifosato venduto in Svizzera nel 2008 non era destinato all’agricoltura, bensì ad uso privato (UFAM 2010). © Markus Bolliger / WWF-Switzerland · mente nelle monocolture. Un sapiente mix di ortaggi, erbe e fiori è senz’altro vincente. Anche le “erbe infestanti” hanno un ruolo ben preciso: ad es. le ortiche sono fonte di cibo per circa 50 specie di farfalle. Inoltre, macerando le ortiche in acqua, si ottiene un liquame utile per rinvigorire e concimare gli ortaggi. Le piante erbacee come la Pratolina comune o il trifoglio rappresentano concimi naturali e rendono il prato più resistente al calpestamento. Il giardino ideale Un giardino senza veleni non comporta un surplus di lavoro manuale. Elaborando un piano di coltivazione accurato è possibile prevenire i problemi, ridurre il tempo necessario per estirpare le erbacce e combattere i parassiti con metodi biologici e meccanici. · Consigli per un giardino senza veleni Piramide per una protezione ottimale delle piante da giardino senza usare veleni: · Utilizzate i profumi della natura: molte piante producono oli essenziali sgradevoli per i parassiti. Piantare cespugli di lavanda tra le rose, ad es., serve a tenere lontani gli afidi. In casa, la lavanda essiccata è un valido sostituto dei prodotti chimici antitarme. Inoltre, coltivare pomodori vicino ai posti a sedere in giardino aiuta a difendersi dagli assalti delle zanzare. Scegliete le piante indigene: in genere si adattano bene al clima e alle condizioni del terreno e resistono meglio a parassiti e malattie. Inoltre, sono essenziali per la sopravvivenza degli uccelli e degli insetti locali. La Fondazione ProSpecieRara vende semi e piantine di varietà svizzere rare. Curare il giardino: · Le misure preventive, come un piano di coltivazione efficace, la rotazione annua delle colture o l’igiene, costituiscono la base. Si ricorre a strumenti tecnici fintanto che il pericolo di parassiti e malattie non è eccessivo, ma va comunque evitato (ad es. protezione dalle lumache). L’impiego di prodotti fitosanitari biologici e organismi utili dovrebbe rappresentare la minima parte degli interventi previsti per proteggere le piante del proprio giardino. Pianificare il giardino: · Prevedete una coltivazione di piante ben diversificata. Da un lato, la biodiversità offre nutrimento e riparo a molte specie di organismi utili. Dall’altro, ostacola la diffusione dei parassiti, che si moltiplicano più facil- · Title abc Prevenire è meglio che curare: le foglie e le parti di vegetazione colpite da malattie o infestate dai parassiti andrebbero eliminate entro l’autunno. Se si procede a un’accurata pulizia, l’anno seguente le piante non si ammaleranno affatto o lo faranno molto più tardi. Se si è certi che il proprio compost domestico raggiunga una temperatura sufficientemente elevata, si può procedere al compostaggio delle parti di vegetazione da eliminare, altrimenti è meglio gettarle nella frazione verde. Gli attrezzi da giardino entrati a contatto con le piante malate vanno disinfettati con alcol per evitare una diffusione accidentale della patologia. Le piante molto concimate sono spesso più vulnerabili ai parassiti. Pertanto, la concimazione supplementare con compost o fertilizzanti biologici in commercio andrebbe 3 Report · · © Zachi Evenor/Flickr · praticata solo in caso di effettiva necessità e forte debilitazione delle piante. Utilizzate strumenti tecnici, come un apposito recinto per tenere lontane le lumache e un anello di colla che spezza il ciclo di vita della falena brumale, parassita degli alberi da frutto. Talpe e arvicole si possono scacciare provocando rumore. Per farlo, basta conficcare un palo di legno nel terreno e infilarci sopra una lattina vuota. Con l’azione del vento, la lattina si muove e le vibrazioni si diffondono nel sottosuolo, allontanando così i roditori. Peraltro le talpe non danneggiano gli ortaggi, bensì contribuiscono alla fertilità del suolo. I mucchietti di terra spinti in superficie da questi animali mentre scavano gallerie sotterranee sono perfetti per coltivare fiori. Forse, quindi, non è così male condividere il proprio giardino con le talpe. Catturate i nemici del vostro giardino: utilizzando semplici trappole a colla colorate potete monitorare e combattere gli assalti dei piccoli insetti. A seconda del colore si possono attirare diverse specie: con il giallo gli sciaridi, le mosche minatrici e le mosche bianche, con il blu i Tisanotteri. Anche le sostanze odorose sono adatte allo scopo. Se gli insetti da catturare sono di dimensioni maggiori, servono trappole più stabili. Ad es. potete realizzare da soli trappole per vespe utilizzando bottiglie di plastica vuote. Il nemico del mio nemico è il mio amico: se non è possibile tenere a bada l’infestazione da parassiti tramite gli organismi utili presenti in loco, gli esperti di giardinaggio più navigati ricorrono ad altri organismi viventi quale ausilio per proteggere le piante. In questo caso è particolarmente importante identificare con precisione il parassita. In genere, gli organismi utili reperibili in commercio sono estremamente focalizzati su una preda o un ospite specifico. Ciò significa che un organismo “sbagliato” muore di fame o emigra altrove e i parassiti continuano a proliferare. Gli organismi allevati, utili anche per gli appassionati di giardinaggio, sono ad es. il fitoseide contro il ragnetto rosso, le larve di coccinella contro gli afidi e i nematodi contro gli sciaridi. 4 · · Prodotti casalinghi per curare le malattie delle piante: estratti di erbe, tè e liquami provenienti da ortica, Equiseto dei campi, aglio ecc. svolgono un’azione preventiva contro infezioni da funghi e insetti nocivi. Ad es. il liquido d’aglio tiene lontana la mosca della carota, che nel giro di alcuni anni può distruggere interi raccolti di carote. L’estratto di equiseto fornisce alle piante acido silicico, le fa crescere più vigorose e le protegge dai funghi. Sostituite i prodotti chimici di sintesi con quelli biologici, che arrecano meno danni all’uomo e all’ambiente e sono altrettanto efficaci. In occasione della vostra prossima visita a un vivaio, chiedete al personale di vendita prodotti fitosanitari biologici, oppure fate attenzione alla certificazione biologica. Smaltire le sostanze tossiche: · I pesticidi vanno smaltiti come rifiuti speciali e non vanno gettati nel WC, nel lavandino o nelle fognature poiché gli impianti di depurazione eliminano le sostanze tossiche solo in misura parziale. Portate i residui nell’apposito punto di raccolta del vostro comune destinato ai rifiuti speciali o presso il punto vendita. Link e libri utili per gli appassionati di giardinaggio: Centro Svizzero d’informazione tossicologica: numero di emergenza in caso di avvelenamento, informazioni sulla prevenzione www.toxi.ch Informazioni utili della Fondazione Pusch per ovviare all’uso di pesticidi nel proprio giardino www.giftzwerg.ch Informazioni su giardini biologici e naturali: abbasso i veleni! www.bioterra.ch (solo in tedesco) Fondazione che custodisce la biodiversità delle piante coltivate. I membri possono ordinare sementi, in primavera si organizzano mercati per la vendita di piantine. www.prospecierara.ch Diserbanti biologici per piante da giardino. Ampia scelta di organismi utili. www.biogarten.ch (in tedesco e francese) Orto e giardino biologico. Marie-Luise Kreuter. Giunti Editore Report Giardino senza veleni Report Munz N., Leu C., Wittmer I. (2012): Pestizidmessungen in Fliessgewässern – schweizweite Auswertung. (Misurazione dei pesticidi nei corsi d’acqua – valutazione a livello nazionale svizzero) Aqua & Gas. 11: 32–41. La protezione biologica di piante e fiori. Marie-Luise Kreuter. Red Edizioni Letteratura Ufficio federale dell’ambiente UFAM (2010): Umsetzung des Verbots von Pflanzenschutzmitteln: Untersuchung zum Stand der Umsetzung des Anwendungsverbots von Unkrautvertilgungsmitteln auf und an Strassen, Wegen und Plätzen. (Attuazione del divieto di utilizzare prodotti fitosanitari: analisi dello stato di attuazione del divieto di utilizzare diserbanti su strade, vie e piazze e nelle zone adiacenti) www.bafu.admin.ch/publikationen/publikat ion/01556/index.html?lang=de (solo in tedesco) Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) Rapporto agricolo 2013 www.blw.admin.ch/dokumentation/00018/ 00498/index.html?lang=it Tirado R., Simon G., Johnston P. (2013): Bees in decline. A review of factors that put pollinators and agriculture in Europe at risk (Greenpeace Research Laboratories / University of Exeter GB). www.bienensterben.ch (in tedesco, francese e inglese) Hanke I., Wittmer I., Bischofberger S., Stamm C., Singer H. (2010): Relevance of urban glyphosate use for surface water quality. Chemosphere. 81: 422– 429. Alavanja M.C.R., Hoppin J.A., Kamel F. (2004): Health effects of chronic pesticide exposure: Cancer and neurotoxicity. Annual Review of Public Health. 25: 155–197. Koureas M., Tsakalof A., Tsatsakis A., Hadjichristodoulou C. (2012): Systematic review of biomonitoring studies to determine the association between exposure to organophosphorus and pyrethroid insecticides and human health outcomes. Toxicology Letters 210: 155–168. WWF Svizzera Piazza Indipendenza 6 Casella postale 6501 Bellinzona Tel.: +41 (0) 91 820 60 00 Fax: +41 (0) 91 820 60 08 E-mail: [email protected] www.wwf.ch Offerte: PC 80-470-3 Title abc 5