Termodinamica Definizioni: ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ sistema ambiente sistema isolato sistema chiuso sistema adiabatico stato di un sistema intensive: sono indipendenti dalla massa del sistema es. T, P, densità, calore specifico Proprietà macroscopiche di un sistema estensive: dipendono dalla massa del sistema es. V, massa, capacità termica ♦ funzione di stato stato iniziale stato finale reversibili Trasformazioni irreversibili Una trasformazione reversibile può essere rappresentata su di un diagramma di stato (sugli assi sono riportate le variabili di stato) I° Principio della termodinamica È il principio di conservazione dell'energia ∆U = Q − L ∆U (o ∆E) = energia interna del sistema (E potenziale + E cinetica) Q = calore assorbito o ceduto dal sistema L = lavoro compiuto dal o sul sistema In un sistema chiuso la variazione di energia interna ∆U è uguale alla differenza tra la quantità di energia assorbita dal sistema sotto forma di calore Q e la quantità di energia erogata come lavoro L Q>0 Q<0 Sistema L<0 L>0 Osservazioni: - l’energia interna U dipende dallo stato interno del sistema, generalmente determinato da pressione, temperatura e composizione. - a differenza di U, Q e L non sono funzioni di stato - in una trasformazione adiabatica (senza scambio di calore con l’ambiente), il lavoro uguaglia la variazione di energia interna: Q = 0 ⇒ ∆U = − L - in un sistema isolato l’energia interna rimane costante: Q = L = 0 ⇒ ∆U = 0 ⇒ U = costante - se un sistema non compie (o subisce) lavoro, il calore scambiato uguaglia la variazione di energia interna: L = 0 ⇒ Q = ∆U Il lavoro non è una funzione di stato in quanto dipende dal tipo di percorso seguito da un sistema in una trasformazione termodinamica. Per una trasformazione isobara, il lavoro di volume è L = P ⋅ ∆V ⇓ ∆U = Q − P ⋅ ∆V L’entalpia H H = U + P⋅V In termini di differenze finite: ∆H = ∆ (U + P ⋅ V) = ∆U + ∆ (P ⋅ V) = = ∆U + P ⋅ ∆V + V ⋅ ∆P Casi particolari: 1) trasformazione a volume costante: il calore scambiato dal sistema è uguale alla variazione di energia interna ∆U = Q − L = Q − P ⋅ ∆V = Q ⇒ in una trasformazione a volume costante il calore scambiato dal sistema corrisponde alla variazione di energia interna. 2) trasformazione a pressione costante: ∆U = Q − L = Q − P ⋅ ∆V Poichè ∆H = ∆U + ∆ (P ⋅ V) = ∆U + P ⋅ ∆V + V ⋅ ∆P = ∆U + P ⋅ ∆V ⇓ ∆H = Q - P ⋅ ∆V + P ⋅ ∆V = Q ⇒ in una trasformazione a pressione costante il calore scambiato dal sistema corrisponde alla variazione di entalpia. Considerando una trasformazione a pressione costante ∆H = ∆U + P ⋅ ∆V Essendo P ⋅ V = nRT a temperatura e pressione costante si ha che P ⋅ ∆V = ∆n ⋅ RT ⇓ ∆H = ∆U + ∆n ⋅ RT ∆n = variazione del numero di moli gassose che accompagna la trasformazione II° Principio della termodinamica ♦ non è possibile realizzare una trasformazione ciclica che converta integralmente il calore fornito al sistema in lavoro ♦ non è possibile realizzare una trasformazione ciclica che abbia come unico risultato il trasferimento di calore da un corpo a temperatura più bassa ad uno a temperatura più alta ♦ esiste una funzione di stato denominata entropia che risulta sempre crescente nel caso di trasformazioni irreversibili che avvengono in un sistema isolato. Se un sistema passa da uno stato A ad uno stato B con una trasformazione reversibile scambiando la quantità di calore Qrev alla temperatura T, si definisce entropia S la grandezza la cui variazione è pari a Qrev ∆S = S B − S A = T A Qrev B Le trasformazioni reversibili non portano alcuna variazione di entropia, mentre quelle irreversibili sono accompagnate da un aumento del valore di entropia. Principio dell’incremento dell’entropia: l’entropia dell’universo è in aumento a causa delle trasformazioni irreversibili che continuamente avvengono in esso. Entropia e disordine Data una reazione a pressione e temperatura costanti: • se avviene con aumento del numero di moli gassose, essendoci un aumento di volume e dunque del disordine, si può prevedere un aumento di entropia • se si produce una diminuzione di moli gassose, essendoci una diminuzione di volume e dunque del disordine, si può prevedere una diminuzione di entropia • se il numero di moli gassose resta costante, si può soltanto prevedere che la variazione di entropia sarà modesta. Esempi: 2C(s) + O2(g) → 2CO(g) N2(g) + 3H2(g) → 2NH3(g) H2(g) + I2(g) → 2HI (g) ∆n = 2-1 = 1 > 0 ⇒ ∆n = 2-4 = -2 < 0 ⇒ ∆n = 2-2 = 0 ⇒ ∆S > 0 ∆S < 0 modesta variazione di S L’energia libera di Gibbs G G = H −T ⋅S G è una funzione di stato in quanto l’entalpia, l’entropia e la temperatura sono grandezze funzioni di stato A temperatura costante: ∆G = ∆H − T ⋅ ∆S A temperatura e pressione costanti: • se ∆G < 0 la trasformazione procede spontaneamente • se ∆G = 0 la trasformazione è all’equilibrio (non procede) • se ∆G > 0 la trasformazione non avviene spontaneamente N.B.: se per la trasformazione A → B ∆G < 0, per la trasformazione inversa B → A la variazione dell’energia libera sarà positiva G° = energia libera molare standard a 25°C (1 atm) Sostanza Stato G° fisico [kJ/mol] Ag2O (s) -10.9 AgF (s) -185.1 AgCl (s) -109.7 Al2O3 (s) -1578 AlF3 (s) -1231 AlCl3 (s) -637.2 B2O3 (s) -1184 BCl3 (g) -380.6 BCl3 (l) -379.3 BaO (s) -528.8 BaCl2 (s) -811.4 BeO (s) -582 Br2 (l) 0 Br2 (g) 3.1 Cgrafite (s) 0 Cdiamante (s) 2.9 CO (g) -137.3 CO2 (g) -394.8 CH4 (g) -50.7 CH3Cl (g) -58.6 CaO (s) -604.6 Ca(OH)2 (s) -897.2 CaCl2 (s) -750.7 CaCO3 (s) -1130 Cu2O (s) -146.5 CuO (s) -127.3 Fe2O3 (s) -741.5 H2O (g) -228.6 H2O (l) -237.8 H2O2 (l) -118.1 Sostanza H2S HF HCl HBr HI Hg Hg HgO I2 I2 KCl KNO3 K2SO4 LiH Li2O MgO MgF2 NO NO2 N2O NaF NaCl O3 PCl3 PCl5 Srombico Smonoclino SO2 SO3 Stato fisico (g) (g) (g) (g) (g) (l) (g) (s) (s) (g) (s) (s) (s) (s) (s) (s) (s) (g) (g) (g) (s) (s) (g) (g) (g) (s) (s) (g) (g) G° [kJ/mol] -33.1 -270.9 -95.5 -53.2 1.26 0 31.8 -58.6 0 19.3 -408.6 -393.6 -1317 -69.9 -560.2 -569.8 -1050 86.7 51.9 103.8 -541.3 -384.3 163.7 -267.8 -305 0 0.0096 -300.6 -370.5 Criteri di spontaneità di una reazione chimica ∆ G = ∆ H − T ⋅ ∆S ∆H = fattore energetico T ⋅ ∆S = fattore probabilistico (o entropico) 4 casi diversi: 1) ∆H < 0, ∆S > 0: sia il fattore energetico che quello probabilistico sono favorevoli, per cui la reazione può avvenire spontaneamente a qualsiasi temperatura. È il caso delle reazioni esotermiche accompagnate da un aumento del numero di molecole allo stato gassoso: C3H8(g) + 5O2(g) → 3CO2(g) + 4H2O(g) 2) ∆H > 0, ∆S < 0: sia il fattore energetico che quello probabilistico sono sfavorevoli, per cui la reazione non può mai avvenire spontaneamente, a nessuna temperatura 3) ∆H < 0, ∆S < 0: il fattore energetico è favorevole, mentre quello probabilistico è sfavorevole. Poichè deve essere ∆H − T ⋅ ∆S < 0 , la reazione può avvenire spontaneamente solo a bassa temperatura. È il caso delle reazioni esotermiche in cui si ha una diminuzione del numero di molecole allo stato gassoso: SO2(g) + ½O2(g) → SO3(g) 4) ∆H > 0, ∆S > 0: il fattore energetico è sfavorevole, mentre quello probabilistico è favorevole. Poichè deve essere ∆H − T ⋅ ∆S < 0 , la reazione potrà avvenire spontaneamente solo a temperatura elevata. È il caso delle reazioni endotermiche che portano ad un aumento del numero di molecole allo stato gassoso. CaCO3(s) → CaO(s) + CO2(g) Reazioni in cui il fattore probabilistico è trascurabile: il numero di molecole allo stato gassoso resta invariato H2(g) + I2(g) → 2HI(g) C(s) + O2(g) → CO2(g) è il fattore energetico a determinare la direzione in cui la reazione procede spontaneamente Termochimica Studia l'effetto termico di una reazione ♣ reazione esotermica: avviene con sviluppo di calore Combustibile + Comburente Prodotti di combustione CH4 + O2 → CO2 + H2O ♣ +Q reazione endotermica: avviene con assorbimento di calore CaCO3 + Q → CaO + CO2 Q = Calore scambiato = Calore di reazione = Effetto termico Parametri: • quantità delle sostanze reagenti • temperatura a cui avviene la reazione • stato fisico (stato di aggregazione; per le sostanze solide si parla di tipo di modificazione cristallina) • condizioni in cui è fatta avvenire la reazione (a pressione o a volume costante) Equazione termochimica: è accompagnata dall’indicazione - del calore assorbito o sviluppato - delle condizioni di temperatura e pressione in cui avviene - dello stato fisico in cui si trova ciascun reagente e prodotto C(s, grafite) + O2(g) → CO2(g) ∆H(25°C, 1 atm) = -394 kJ/mol Stato di riferimento = stato standard: ♣ temperatura costante (solitamente pari a 25°C) ♣ pressione costante pari ad 1 atm ♣ sostanze pure nello stato di aggregazione (per i solidi: nella forma cristallina) stabile alla temperatura cui si fa riferimento e alla pressione di 1 atm Entalpia standard di reazione (∆H°): calore assorbito o sviluppato dalla reazione in condizioni standard Entalpia di formazione (∆Hf): si riferisce ad un composto e rappresenta la variazione di entalpia della reazione nel corso della quale si forma 1 mole del composto considerato a partire dagli elementi che lo costituiscono. Per definizione le entalpie di formazione degli elementi sono nulle 0 ∆ H f ):valore di entalpia di Entalpia di formazione standard ( formazione riferito allo stato standard Sostanza Al2O3 (s) CH4 (g) C2H6 (g) CH3OH (l) C2H2 (g) C2H4 (g) C2H5OH (l) C3H8 (g) C4H10 (g) C6H12O6 (s) C8H18 (l) CO (g) CO2 (g) CaCO3 (s) CaO (s) Ca(OH)2 (s) CoO (s) Cr2O3 (s) ∆H 0f [kcal/mol] -400.4 -17.9 -20.2 -57.0 +54.2 +12.5 -66.4 -24.8 -29.9 -304.5 -49.7 -26.4 -94.0 -288.4 -151.9 -235.8 -57.2 -272.7 Sostanza CuO (s) Fe2O3 (s) Fe3O4 (s) HCl (g) HF (g) HNO3 (l) H2O (l) H2O (g) H2O2 (l) H2S (g) H2SO4 (l) KCl (s) KClO3 (s) MgCO3 (s) MgO (s) NaCl (s) NaNO3 (s) NaOH (s) ∆H 0f [kcal/mol] -37.1 -196.5 -267.0 -22.1 -64.2 -41.4 -68.3 -57.8 -44.8 -4.8 -193.9 -104.2 -93.5 -266.0 -143.8 -98.2 -101.5 -102.0 Sostanza NH3 (g) N2H4 (l) NH4Cl (s) NiO (s) NO (g) Na2CO3 (s) O3 (g) PbO (s) SO2 (g) SO3 (g) SiF4 (g) SiO2 (s) SrO (s) SrCO3 (s) UF4 (s) UO2 (s) UO3 (s) ZnO (s) ∆H 0f [kcal/mol] -11.0 12.0 -75.4 -58.4 21.6 -270.3 +34.0 -52.4 -71.0 -94.4 -370.0 -205.4 -141.1 -291.2 -443.0 -270.0 -302.0 -83.2 La legge di Hess La variazione di entalpia che accompagna una reazione è uguale alla somma (algebrica) delle variazioni di entalpia delle reazioni parziali in cui essa può essere decomposta. I ∆HIF ∆HIA A I→F F ∆HBF ∆HAB B ∆HIF = HF - HI = (HF - HB) + (HB - HA ) + (HA - HI) = ∆HIA ∆HAB ∆HBF = ∆HBF + ∆HAB + ∆HIA Esempio Si calcoli l’entalpia ∆HX della reazione C(s) + 2H2(g) CH4(g) supponendo di conoscere le entalpie delle reazioni: CO2(g) ∆H1 1 C(s) + O2(g) 2 H2(g) + 1/2O2(g) H2O(g) 3 CH4(g) + 2O2(g) CO2(g) + 2H2O(g) ∆H3 X = 1 ∆H2 + 2 2 - 3 ∆HX = ∆H1 + 2∆H2 -∆H3 Corollario della legge di Hess Il ∆H di una qualunque reazione è uguale alla somma delle entalpie di formazione dei composti che si originano nella reazione stessa, diminuita della somma delle entalpie di formazione delle sostanze reagenti, ciascuna entalpia essendo moltiplicata per un coefficiente pari al coefficiente stechiometrico che compare nella reazione Per la reazione: aA + bB → cC + dD + eE si ha che ∆H = c ⋅ ∆H f C + d ⋅ ∆H f D + e ⋅ ∆H f E − a ⋅ ∆H f A − b ⋅ ∆H f B In condizioni standard: ∆H = c ⋅ ∆H 0fC + d ⋅ ∆H 0fD + e ⋅ ∆H 0fE − a ⋅ ∆H 0fA − b ⋅ ∆H 0fB