Gallarate, 23 Novembre 2016 Dott.ssa Chiara Luoni S.C. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza H. Del Ponte – ASST dei Sette Laghi - Varese Sindrome complessa con compromissione nello sviluppo delle funzioni esecutive Le funzioni esecutive sono il “sistema di autogestione del cervello”, costituito prevalentemente da operazioni inconsce. Questa compromissione è situazione-dipendente, cronica, interferisce significativamente In molti aspetti della vita dell’individuo. La prevalenza del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività è stimata intorno al 5% nella popolazione in età scolare Tra le persone con ADHD, il 25-40% ha un DSA in comorbidità Tra le persone con DSA, il 15-26% ha ADHD in comorbidità Il bambino con ADHD…. Spesso non programma le attività SE LO E’…. Spesso non è rivolto verso gli obiettivi Spesso non è proteso verso un risultato Spesso non lavora con DETERMINAZIONE SPESSO NON TOLLERA…. Spesso non riconosce l’IMPORTANZA Spesso non riconosce la DIFFICOLTA’ Spesso è caotico e frettoloso Le frustrazioni Gli sbagli Lo sforzo mentale costante L’attesa del risultato FUNZIONI ESECUTIVE Organizzare, dare priorità e cominciare il lavoro Focalizzare, mantenere, spostare l’attenzione tra i task Regolare, mantenere allerta e sforzo, processare la velocità Gestire la frustrazione e modulare le emozioni Utilizzare la memoria di lavoro e accedere al recall Monitorare e autoregolarsi 1. ATTIVAZIONE 2. FOCUS 3. SFORZO 4. EMOZIONI 5. MEMORIA 6. AZIONE La sua capacità di concentrazione e di attenzione sostenuta nel tempo Il livello di motivazione, la fiducia nell’impegno e nello sforzo La capacità di rispondere in modo positivo a certe emozioni (rabbia, frustrazione) Il processo di pianificazione e soluzione di problemi Il bambino non riesce a regolare: La tendenza a dare una risposta in modo precipitoso e impulsivo Il suo comportamento motorio (in particolar modo nei casi in cui vi sia anche iperattività Il suo livello di autostima (Sono bravissimo/non so fare niente) Il suo comportamento con gli altri rispettando le più comuni regole sociali L’ADHD può non essere osservabile • In situazioni altamente strutturate • In situazioni nuove • Quando il paziente è impegnato in attività interessanti • Quando il paziente viene seguito individualmente • In un contesto controllato e sorvegliato • Quando vengono elargite frequenti ricompense • Durante attività brevi e rapide L’ADHD peggiora particolarmente • In situazioni non strutturate • Durante attività ripetitive • In situazioni noiose • In presenza di molte distrazioni • Con sorveglianza minima • Quando si richiede attenzione sostenuta o sforzo mentale • Durante attività lente e prolungate PERCORSO DIAGNOSTICO 1. Anamnesi personale e familiare Storia pregressa fisiologica 2. Valutazione medica Sviluppo psicomotorio Esame obiettivo generale Anamnesi patologica remota e prossima 3. Osservazione clinica Esame obiettivo neurologico Funzionamento emotivo e comportamentale durante la scuola dell’infanzia Colloquio individuale Eventuali accertamenti strumentali Potenziali life event 4. Intervista diagnostica semi-strutturata Disegni / Osservazione di gioco Contesto famigliare K-SADS-PL Osservazione dellecompetenze Competenze educative eemotivo-relazionali genitoriali 5. Checklist e rating scale Intervista semi-strutturata volta a valutare Comportamento la valutazionei disturbi testale durante Famigliarità psicopatologici attuali e pregressi in bambini e 6. Valutazione cognitiva secondo i criteri delGenitori DSM-III-R e del DSM-IV ClinicoadolescentiPaziente Insegnanti WISC-III o WISC-IV 7. Valutazione neuropsicologica Matrici progressive di Raven Memoria a breve terminescolastiche 8. Valutazione competenze CGI CDI Conners Conners C-GAS Memoria di lavoro selettiva Lettura e sostenuta Attenzione Comprensione del testo Funzioni esecutive MASC SNAP-IV Scrittura Numero e calcolo YSR CBCL SNAP-IV TRF LIVELLO COGNITIVO Profilo spesso caratterizzato da punti di forza nel ragionamento verbale e visivo, e da punti di debolezza nell’attenzione, nella velocità di elaborazione e nella memoria di lavoro (Dickerson Mayes, 2006; Goodwin, 2011) ATTENZIONE ATTENZIONE SOSTENUTA Consente di mantenere uno sforzo attentivo prolungato nel tempo, anche in compiti monotoni e che richiedono un basso livello di concentrazione per comprendere o elaborare il contenuto (ad esempio leggere un lungo romanzo o ascoltare un discorso poco impegnativo per molto tempo) ATTENZIONE SELETTIVA Capacità di focalizzare solo gli aspetti rilevanti di un compito o di una situazione, ignorando gli stimoli non rilevanti o marginali, per lavorare a un preciso scopo (ascoltare e capire la maestra che spiega matematica ignorando i compagni vicini che ridono). Questa capacità consente di di resistere agli elementi distrattori e di mantenere quindi la concentrazione per tutto il tempo necessario allo svolgimento di un’attività senza lasciarsi distrarre. ATTENZIONE DIVISA Consiste nel mantenere, contemporaneamente, un impegno attentivo su due categorie di stimoli, con l’elaborazione congiunta di diverse informazioni, senza che una di esse prevalga sull’altra e la mandi fuori dal focus attentivo (ad esempio ascoltare la maestra e contemporaneamente prendere appunti) SHIFT D’ATTENZIONE Si esercita quando è necessario spostare il focus attentivo da un compito a un altro, con il prevalere di uno di essi in maniera alternata (ad esempio dal punto di vista dell’insegnante preparare il testo di una verifica di matematica e rispondere a frequenti domande degli alunni) ATTENZIONE SOSTENUTA UDITIVA Test di Attenzione Uditiva (TAU) In questo gioco ti verrà chiesto di contare. Tra poco ti farò ascoltare questo CD e tu dovrai contare i suoni che ti vengono presentati, come se dovessi tenere il conto dei colpi sparati a un videogioco. Il primo suono che senti (che assomiglia a una campanella) è un segnale che ti avvisa che il gioco sta per iniziare oppure che è finito. Non devi contare questi suoni, ma devi contare quelli che assomigliano agli spari di un videogioco. Devi contare mentalmente, senza usare le dita. Alla fine di ogni partita mi devi dire quanti colpi hai sentito. Ascolta questo esempio e prova a contarli con me. 8 6-11 anni 5 minuti 11 Valuta l’attenzione sostenuta uditiva. Attiva anche la memoria di lavoro per il trattenimento dell’informazione uditiva (ovvero l’ultimo numero corrispondente alla quantità di suoni fino ad allora contati). ATTENZIONE SOSTENUTA VISIVA Test CP Tu devi guardare queste righe e fare tre segni (croci o altro), una per ogni lettera, ogni volta che trovi le lettere FZB, solo quando sono una di seguito all’altra. Stai attento: se trovi solo la lettera F o FZ non va bene perché ci devono essere tutte e tre. Devi stare attento in modo da essere veloce e preciso, perché il punteggio è dato dalla velocità e dal numero di risposte esatte X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 7-13 anni Non c’è un tempo massimo È un test di ricerca visiva che richiede uno sforzo cognitivo e attentivo non indifferente, sia perché è monotono e ripetitivo, rendendo più facile la distrazione, sia perché richiede che il bambino compia una ricerca organizzata spostando in maniera sistematica il focus dell’attenzione. ATTENZIONE SOSTENUTA VISIVA Test delle Campanelle Modificato (TCM) / / / / 4-14 anni 8 minuti / / / / / / / ATTENZIONE SOSTENUTA VISIVA Continuous Performanace Test (CPT) ZL A C X 6-18 anni 23 minuti Individuazione corretta dello stimolo target Tempo di reazione Errori di omissione Errorri di commissione FUNZIONI ESECUTIVE Gruppo di competenze altamente controllate che includono l’abilità di mantenere l’attenzione viva nel tempo, la pianificazione, la resistenza alle interferenze, l’utilizzazione del feedback per la regolazione del comportamento, l’abilità di coordinare attività simultanee, la flessibilità cognitiva e, più in generale, l’abilità di trattare le novità. FUNZIONI ESECUTIVE Si valutano cinque dominii Pianificazione Torre di Londra Memoria di lavoro Indice IML della WISC-IV Batteria test di Corsi II livello Inibizione Test delle ranette (inibizione motoria) Test di Stroop numerico (processi inibitori in accesso) Completamento alternativo di frasi (inibizione verbale) Test MF (comportamento impulsivo) Fluenza verbale Fluenza categoriale Fluenza fonemica Flessibilità cognitiva Wisconsin Card Sorting Test PIANIFICAZIONE Torre di Londra 5 mosse L’abilità di pianificare riveste un ruolo centrale nell’organizzare il comportamento, consentendo di programmare la vita personale e sociale, di adattarsi e di interagire efficacemente con l’ambiente, di affrontare e risolvere situazioni complesse e mutevoli PIANIFICAZIONE Torre di Londra Punteggio totale: capacità di pianificare Predisporre una procedura finalizzata al raggiungimento di un obiettivo Dipende anche dall’efficacia della memoria di lavoro e dalla capacità di inibire le risposte perseverative Numero di mosse: efficienza della pianificazione Maggiore è il numero di mosse, maggiori le difficoltà nella pianificazione o nella memoria di lavoro, o maggiore la perseverazione Violazione di regole: comprensione delle regole Dà indicazioni sulla capacità di comprendere e tenere a mente le regole presentate per l’esecuzione del compito REGOLE 1. Muovere solo una pallina alla volta 2. Le palline non possono essere appoggiate sul tavolo 3. Una pallina sul bastoncino piccolo, due palline sul bastoncino intermedio, tre palline su quello lungo 4. Per ogni problema c’è un numero massimo di mosse Tempo di decisione: rapidità della pianificazione Se breve suggerisce un comportamento impulsivo; se è lungo può indicare incertezza e difficoltà nell’organizzare la pianficazione Tempo di esecuzione: rapidità della risoluzione Se breve suggerisce un comportamento impulsivo con difficoltà nella pianificazione; se è lungo può indicare incertezza e difficoltà nell’organizzare la fase esecutiva INIBIZIONE DELLA RISPOSTA MOTORIA Test delle ranette Sulla prima parte di ogni sentiero le rane possono saltare tranquillamente da una casella all’altra, ma a un certo punto devono stare attente. Saltare significa fare un punto con la penna dentro a un’altra rana di questo foglio. Il problema è che non sappiamo quando finiscono le parti sicure e quando iniziano le parti pericolose. Per sapere dove possono saltare bisogna ascoltare i suoni molto attentamente perché ci diranno quali sono i salti sicuri e quali quelli pericolosi. 5-11 anni 7 minuti Test di tipo Go no-Go che esamina: Attenzione uditiva selettiva Attenzione uditiva sostenuta Inibizione motoria PROCESSI INIBITORI IN ACCESSO Test dI Stroop Numerico Mi dovrai direquanti quantisono sonoglii numeri contenuti in contenuti ogni casella Dovrai dirmi asterischi che sono in neicelletta prossimi fogli. Mi raccomando, non un devi dirmiinilcui ogni deldue foglio. All’inizio ti farò vedere foglio numero che leggi, maasterischi mi devi dire sonodalla i numeri scritti. sono disegnati degli e tu,quanti partendo prima riga Ad esempio se vedimiscritto per quattro volte,inmi dovrai dire in alto a sinistra, dovrai3 dire quanti sono ogni casella. “4”. Nondall’alto posso farti vedere nessun perché altrimenti Procedi verso il basso e daesempio sinistra verso destra. Devi saresti undipo’ allenato alla prova. Anche in questo caso più devi cercare dirmi le quantità giuste, cercando di essere cercare di essere veloce il più veloce e corretto che puoi. che puoi 6-11 anni Non c’è un tempo massimo Lo stroop valuta la capacità di inibire delle risposte automatiche (lettura) e attivare la risposta secondaria (conteggio) INIBIZIONE DELLA RISPOSTA VERBALE Completamento Alternativo di Frasi (CAF) Ti leggerò una serie di frasi a cui manca l’ultima parola. Devi completarla con la parola che ti sembra più adatta (esempi). Ti leggerò anche un altro tipo di frase in cui manca sempre l’ultima parola, però questa volta vorrei che tu mi dicessi una parola che non c’entra nulla (esempi). Ok abbiamo finito con gli esempi. Ora ti leggerò 20 frasi: iniziamo con la frase da completare con la parola mancante. Nella seconda frase mi dovrai dire una parola che non c’entra niente. Ogni volta cerca di rispondermi più velocemente che puoi. Iniziamo con le frasi da completare con la parola corretta, poi ogni volta che avrò la mano alzata ti dirò la frase da completare con la parola che non c’entra nulla. 6-11 anni Modalità incalzante Mentre nel test di Stroop il problema inibitorio riguarda l’accesso dell’informazione disturbante, in questo caso il problema inibitorio riguarda la capacità di bloccare la risposta verbale che verrebbe spontaneo dare COMPORTAMENTO IMPULSIVO Test MF Ora ti farò vedere una figura: guardala con attenzione perché dovrai trovarne un’altra identica a questa frase fra le sei figure che vedi qui sotto. Fai attenzione perché tutte e sei le alternative assomigliano al modello, ma solo una è uguale. 5-13 anni Si misura il tempo della prima risposta Richiede l’impegno di diversi processi cognitivi: attenzione sostenuta, strategie di ricerca visiva, controllo della risposta impulsiva. Un tempo di latenza breve e un alto numero di errori sono rappresentativi di uno stile impulsivo. FLUENZA VERBALE FLESSIBILITÀ COGNITIVA Wisconsin Card Sorting Test (WCST) Valuta la capacità di sviluppare e mantenere un'appropriata strategia di problem-solving al cambiare delle condizioni di stimolo in prospettiva di uno scopo MEMORIA A BREVE TERMINE SPAN PAROLE:________SPAN CIFRE:_________CORSI:_______ PANE, OSSO 2-5 NASO, LUCE 1-9 CIELO, LEGNO 6-3 3-8-6 MARE, TETTO, PIPA VENTO, PINO, TOPO 6-1-2 7-4-9 NUBE, RANA, SEDIA 3-4-1-7 DADO, MONTE, PENNA, CARTA PESCE, ROCCIA, SEDIA, GIORNO 6-1-5-8 3-2-9-4 RISO, PRETE, STELLA, TELA 8-4-2-3-9 5-2-1-8-6 PALLA, RIVA, VETRO, BUCO, MACCHIA 1-7-8-3-5 DITO, SASSO, CAPRA, PESCA, GRANO RAMO, FUMO, LAGO, OCCHIO, NANO 3-8-9-1-7-4 7-9-6-4-8-3 RUOTA, DENTE, PONTE, NEVE, CHIAVE, FIORE 1-6-5-2-9-8 NAVE, BARBA, SCURE, ROSA, PERA, FIUME 5-1-7-4-2-3-8 PORTA, LUNA, MANO, FILO, VITE, CASA 9-8-5-2-1-6-3 4-5-7-9-2-8-1 BORSA, SOLE, LANA, MURO, COLLO, NOCE, VERME VINO, SALE, FUOCO, BIMBO, UNGHIA, LIBRO, TUBO 1-6-4-5-9-7-6-3 ACQUA, TESTA, FOGLIA, SPINA, LETTO, CORNO, ZAINO 2-9-7-6-3-1-5-4 3-1-7-9-5-4-8-2 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Item dispari inattenzione Item pari iperattività/impulsività Punteggio medio per item ≥ 1.5 Possibile disturbo Percorso Diagnostico CONNERS’ RATING SCALE - genitori Percorso Diagnostico CONNERS’ RATING SCALE - insegnanti CONNERS’ RATING SCALE - REVISED Percorso Diagnostico SOTTOSCALE 1.Oppositivo 2.Problemi cognitivi/Inattenzione 3.Iperattività 4.Ansia e paura 5.Perfezionismo 6.Problemi sociali 7.Psicosomatico 8.Indice Conners’ ADHD 9.Indice Conners’ Globale: Iperattività- Impulsività 10.Indice Conners’ Globale: Labilità emotiva 11.Indice Conners’ Globale: Totale 12.DSM - IV Inattenzione 13.DSM - IV Iperattivo-Impulsivo 14.DSM - IV Totale Percorso Diagnostico CONNERS’ RATING SCALE - REVISED inattenzione iperattività DSMinattenzione DSMiperattività SNAP-IV Percorso Diagnostico (Swanson, Noland, and Pelham) Questionario insegnanti autosomministrato a genitori- Forma breve: 26 affermazioni che descrivono il comportamento del bambino in merito a cui indicare la frequenza riscontrata nel/la ragazzo/a, scegliendo tra “ no ” (0), “ poco ” (1), “abbastanza”(2), “molto”(3). SNAP-IV Percorso Diagnostico INATTENZIONE Cut-off = 1.78 SNAP-IV Percorso Diagnostico IPERATTIVITA’ Cut-off = 1.44 SNAP-IV Percorso Diagnostico DISTURBO OPPOSITIVO - PROVOCATORIO Cut-off = 1.67 APPROCCIO TERAPEUTICO MULTIMODALE CHILD TRAINING Lavoro individuale di tipo psicopedagogico per migliorare l’indirizzamento delle risorse attentive/cognitive, favorire l’acquisizione di maggiore autonomia nella gestione delle richieste scolastiche attraverso il potenziamento dei processi di controllo procedure di training delle abilità sociali, delle abilità di comunicazione e di controllo della rabbia per ridurre i problemi di interazione sociale; impiegare le procedure cognitive e il training delle abilità sociali per ridurre la disistima e la demoralizzazione. PARENT TRAINING informativo relativo alle caratteristiche del bambino ADHD ricavate dalla letteratura formativo in cui i genitori definiscono i comportamenti problema e ricercano soluzioni che ne favoriscano il cambiamento OBIETTIVO Sviluppare maggiore consapevolezza e competenza nella risoluzione di problematiche inerenti la gestione e l’educazione dei figli. Genitori più riflessivi, coerenti e organizzati porta ad avere figli più autonomi nel trovare alternative di pensiero e di comportamento. Gestione degli aspetti cognitivo-comportamentali deficit nella soluzione di problemi familiari deficit di comunicazione difficolta’ di controllo della rabbia Modificato da Braswell e Bloomquist, 1991 GENITORI Sono sottoposti ad elevato stress Alcuni si colpevolizzano dei problemi comportamentali dei figli Il senso di scarsa efficacia e competenza genitoriale può determinare reazioni di rabbia e aggressività alternato a momenti di passività Conflitto coniugale e scarsa coerenza di coppia Utilizzo di strategie educative punitive PARENT TRAINING DI COPPIA conflittualità elevata DI GRUPPO in assenza di condizioni psicopatologiche Parent training Caratteristiche del gruppo omogeneità età diagnosi tempo limitato 1h ½- 2 settimanale o bisettimanale gruppo chiuso no sostituzione drop out Condivisione di esperienze Diverse situazioni da analizzare Ridurre l’isolamento Trovare soluzioni alternative Strutturazione del tempo Role playing Decentra le problematiche Riduce rabbia e ansia STRUTTURA DEGLI INCONTRI Scambio di informazioni/riflessioni genitore-operatore la comprensione del problema preparazione dei genitori al cambiamento la complessità del problema Tecniche di gestione del comportamento del bambino scelte educative che favoriscono l’autoregolazione individuare i comportamenti negativi del bambino ampliare il proprio bagaglio di strategie Tecniche di gestione cognitiva del bambino agire d’anticipo rispetto al problema e con un piano in testa il genitore come modello abile di risolutore di problemi Revisione del lavoro svolto e prospettive per il futuro un bilancio del lavoro svolto “Il bambino con deficit di attenzione/iperattività” Vio-Marzocchi-Offredi Erickson FARMACOTERAPIA Grazie per l’attenzione!!! FARMACOTERAPIA La Determinazione 19 aprile 2007 ha autorizzato l’immissione in commercio del Metilfenidato Cloridrato (Ritalin ®) e dell’Atomoxetina Cloridrato (Strattera ®) con la specifica indicazione: Trattamento del Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini a partire dai 6 anni di età e negli adolescenti come parte del programma di trattamento multimodale FARMACOTERAPIA Metilfenidato Cloridrato ® (Novartis Farma) Atomoxetina cloridrato ® (Eli Lilly Italia) REGISTRO REGIONALE Art. 5. Registro nazionale ADHD Presso l’Istituto superiore di sanita' e' istituito il Registro nazionale ADHD. Ai fini della prescrizione del farmaco i centri regionali di riferimento di cui all’art. 4 sono tenuti a trasmettere all’Istituto superiore di sanita' i dati previsti dal ßProtocollo diagnostico e terapeutico della sindrome da iperattivita' e deficit di attenzione per il registro nazionale ADHD (allegato 1), che e' parte integrante della presente determinazione. Tale programma e' finalizzato al monitoraggio dell’accuratezza diagnostica dell’ADHD e dell’appropriatezza dell’eventuale terapia farmacologica con metilfenidato. METILFENIDATO (Ritalin) classe degli psicostimolanti inizia a mostrare la sua attività dopo circa ½ ora, raggiunge il picco di attività dopo 1 ora, mantiene l’effetto terapeutico per 2-5 ore normalmente da 10 a 50 mg/die dose max: 60 mg 2-3 somministrazioni / die (raramente sufficiente una sola dose) METILFENIDATO (Ritalin) La prima somministrazione (dose-test) deve essere effettuata presso un Centro di Riferimento le successive prescrizioni possono essere effettuate dal Pediatra di libera scelta, dal Medico di famiglia EFFETTI INDESIDERATI Disturbi del sonno (insonnia) Dolori addominali (nausea) Epigastralgie, Diminuzione dell’appetito, Inappetenza Cefalea e vertigini, Perdita di peso, Ritardo di accrescimento (reversibile) Tachicardia e Aumento della pressione arteriosa Discinesie e Movimenti involontari (tics), Variazione del tono d’umore (irritabilità, disforia) In genere modesti e facilmente gestibili EFFETTI INDESIDERATI Riduzione appetito/perdita di peso -se inizio della terapia considerare tolleranza -monitorare il peso -- snacks calorici tra i pasti --ridurre la dose Epigastralgie/nausea assumere dopo i pasti Insonnia -Non somministrare dopo le tre del pomeriggio (ril immediato) -Ridurre la dose-iniziare presto mattina-cambiare formulazione (ril prolungato) --assicurarsi una adeguata routine ATOMOXETINA (Strattera) Posologia 0,6-1,4 mg/kg/dose (dose media: 1,2 mg/kg/die – max: 1,8 mg/kg/die) In genere è necessaria una sola somministrazione al giorno Risposta terapeutica normalmente presente a partire dalla IV settimana EVENTI GRAVI (RARI) Cardiovascolari Epatici Convulsioni Ideazione Suicidaria RACCOMANDAZIONI Prima della prescrizione Esame obiettivo generale Anamnesi per convulsioni ed epilessia (anche familiare) Valutazione comorbidità psichiatrica. METILFENIDATO A RILASCIO MODIFICATO (Equasym) Ogni capsula contiene due tipi di granuli 1° picco dopo 1,5 ore 2° picco dopo 4,5 ore METILFENIDATO A RILASCIO MODIFICATO (Equasym) 1 capsula al giorno prima di colazione In caso di difficoltà di deglutizione la capsula può essere aperta e il contenuto posto su una piccola quantità composta di mele e simili e ingerito immediatamente Non deve essere frantumata e masticata I soggetti stabilizzati con metilfenidato a rilascio immediato possono passare alla dose giornaliera di Equasym equivalente in milligrammi Il comportamento è ciò che il bambino fa L’apprendimento del comportamento può essere: Basato sulle conseguenze Il comportamento emesso può essere seguito da conseguenze positive, negative o neutre per il soggetto dell’azione. La valenza delle conseguenze determinerà la frequenza con cui lo stesso comportamento verrà emesso in futuro Basato sull’osservazione Un comportamento osservato nelle altre persone può essere messo in atto e acquisito dal soggetto. Alcuni modelli possono essere molto efficaci, altri no (può dipendere da età, capacità, prestigio, ecc) Condizionamento classico Uno stimolo neutro associato a uno stimolo significativo acquista la capacità di evocare lo stesso tipo di reazione provocata da tale stimolo. Es.: il bambino tiranneggiato in cortile può manifestare ansia alla sola vista del cortile (stimolo neutro) Guarda cosa gli faccio fare. Appena salivo, Pavlov sorride e scrive sul libro E’ importante distinguere tra imparare un comportamento ed eseguirlo nella realtà! Il bambino sa cosa fare? Il bambino sa come farlo? Il bambino sa quando farlo? Il bambino può conoscere quali sono i comportamenti appropriati e quando esibirli, ma non eseguirli. Come faccio a dire al bambino di fare quel che io voglio che faccia? Una volta che lo fa, come posso incoraggiarlo a continuare a farlo? Come posso ottenere che lui smetta di fare una cosa che io non voglio che faccia? Ora che ha smesso di fare quella cosa, come faccio a incoraggiarlo a desistere dal farla di nuovo? Antecedente Comportamento Conseguenze Osservazione sistematica del comportamento ATTENZIONE RICOMPENSA TANGIBILE EVITAMENTO O FUGA STIMOLAZIONE Osservazione sistematica del comportamento Serve per valutare: Ciò che realmente il bambino fa Quanto spesso lo fa In quali situazioni Antecedente Comportamento Conseguenze Attenzione ai distrattori!!! Disposizione dei banchi o Dalla cattedra si vede il bambino? o È facilmente raggiungibile? o È favorito lo scambio di sguardo insegnante-bambino? o Ha compagni vicino a lui? o Se sì, sono compagni tranquilli o piuttosto vivaci? o Se un bambino si alza per qualche motivo, quanti bambini possono essere disturbati o coinvolti? o È corretta la posizione delle fonti di luce? o Quanti bambini guardano direttamente fuori dalle finestre? o Ogni bambino quanti bambini osserva dal suo posto? Attività routinarie e strutturate Prevedibilità richieste Probabilità di successo 1. Ingresso 2. Inizio lezione 3. Presentazione attività 4. Pause concordate 5. Attività ricreative a priori 6. Dettatura compiti 7. Fine lezione Regole della classe Proposizioni positive, operative Semplici, chiare Condivise Simboli pittorici colorati Poche (8-10) e sintetiche Stabilire e prevedere i tempi di lavoro I bambini con ADHD sono poco abili nel fare stime realistiche di grandezze, tempi, quantità, difficoltà. Organizzazione del materiale Spesso il bambino dimentica il materiale, lo perde, non ne ha cura. Sistema a punti o schema di gratificazione Schede ritagliabili A un’ora prestabilita o Leggere cartellone materie o Elencare materiale necessario o Incollare figure sul diario Verifica ogni mattina (+ gratificazione) Attività pianificate nel tempo libero o nelle transizioni Intervallo Alcune regole Proposte ludiche Decompressione (breve attività di passaggio) Dopo la mensa Banca dei giochi Passaggio da un luogo all’altro Poche regole Evitare la fretta Inizio e fine lezione Routine Mensa Assegnazione di ruoli Sistema di gratificazioni In ambito scolastico…. Difficoltà nel completare i compiti Monitorare il completamento Programmazione settimanale Cue DISATTENZIONE Day-Dreaming Reminder Usare i colori Scarsa attenzione ai dettagli Far leggere a voce alta (se non c’è un DSA!) In ambito scolastico…. Supporto educativo Comportamenti problematici gravi Riduzione orario IMPULSIVITA’ Evidenziare le istruzioni Stile impulsivo nell’apprendimento Segnare prima le risposte sbagliate nei quiz Antecedente Comportamento Conseguenze Individuare i rinforzi Uso strategico del rinforzo Obiettivo finale: portare il bambino a rinforzarsi da solo per un comportamento desiderato. Devono essere proporzionati all’impegno richiesto Devono essere immediati e variati Devono tenere conto delle caratteristiche del bambino Attenzione con i rinforzi sociali Dare attenzione è un rinforzo Evitare elogi rivolti alla persona (sei bravissimo) Usare incoraggiamento positivo (Vedo che stai rimanendo seduto mentre fai gli esercizi, così va proprio bene) Non aggiungere critiche!!! Attenzione al tono di voce e alla comunicazione non verbale Accompagnare il rinforzo sociale con un rinforzo di natura affettivo o dinamica Dalll’incentivo estrinseco al rinforzo intrinseco GIUSTIZIA non è trattare tutti allo stesso modo MA Dare a ogni bambino ciò di cui ha bisogno Errori frequenti nell’uso del rinforzo Offrire enormi ricompense per un grande miglioramento Mettere il carro davanti ai buoi Promettere una ricompensa per far cessare il comportamento SERVE AUTOMONITORAGGIO!!! Conseguenze negative Parte naturale della vita Buoni regolatori del comportamento Programmate in ambiente controllato!!! Usarle quando il comportamento inappropriato o ha conseguenza positiva (es. porto via un gioco) o è potenzialmente pericoloso Vanno integrate con quelle positive (che hanno la precedenza) Forniscono informazioni su ciò che è inappropriato, ma non su ciò che è appropriato Le principali sono o Ignorare pianificato o Rimproveri privati (non pubblici) centrati sul comportamento (che cosa non va, perché, alternativa, vantaggi) o Conseguenze logiche (se esegui gli esercizi senza attenzione dovrai rifarli) o Costo della risposta Sistema a punti strutturato Per i primi 5 giorni l’alunno non viene informato misurazione del comportamento base Privilegi di base scelti con i genitori = punteggio di base + 10 Punti extra accumulati per privilegi speciali Solo se sono raggiunti i privilegi di base per 2 gg Se non raggiunge la soglia, i punti si perdono Ogni due settimane nuova media di base Allenamento al comportamento corrispondente Cercare di incrementare la corrispondenza tra ciò che il bambino dichiara riguardo a come sarà il proprio comportamento e l’effettivo comportamento che manifesta ACCORDO COMPORTAMENTALE MONITORAGGIO ANALISI CONDIVISA E RICOMPENSA Time Out Serve per interrompere comportamenti collerici o aggressivi Collocamento del bambino in un luogo neutro fino all’apposito segnale Sistema a punti strutturato Per i primi 5 giorni l’alunno non viene informato misurazione del comportamento base Privilegi di base scelti con i genitori = punteggio di base + 10 Punti extra accumulati per privilegi speciali Solo se sono raggiunti i privilegi di base per 2 gg Se non raggiunge la soglia, i punti si perdono Ogni due settimane nuova media di base Allenamento al comportamento corrispondente Cercare di incrementare la corrispondenza tra ciò che il bambino dichiara riguardo a come sarà il proprio comportamento e l’effettivo comportamento che manifesta ACCORDO COMPORTAMENTALE MONITORAGGIO ANALISI CONDIVISA E RICOMPENSA Time Out Serve per interrompere comportamenti collerici o aggressivi Collocamento del bambino in un luogo neutro fino all’apposito segnale Adattare le attività Tre parole chiave BREVITA’ VARIETA’ STRUTTURA Suggerimenti per la lettura 1. Assegnazioni divise in parti minori 2. Incoraggiare gli alunni a lavorare su una parte alla volta 3. Se leggono da soli a mente, scrivere le parole difficili alla lavagna 4. Piccoli gruppi di lettura; a ogni paragrafo legge un bambino diverso 5. Se possibile far scegliere il materiale di lettura 6. Usare i colori e i suoni 7. Domande su cartelloni: in piccolo gruppo i bambini discutono prima di dare la risposta 8. Sottolineare le parole chiave con un colore e i concetti principali con un altro Suggerimenti per la scrittura 1. Dare degli starter per partire 2. Creare degli organizzatori grafici (cosa so e cosa ho imparato) 3. Consentire di disegnare e poi chiedere di descrivere scrivendo 4. Uso del computer o del registratore 5. Suddividere il compito scritto in più parti 6. Usare poster o cartoncini con colori diversi (aggettivi gialli, verbi rossi, ecc ecc) 7. Creare una banca delle parole Suggerimenti per la matematica 1. Codici a colori per i simboli matematici 2. Fogli a quadretti 3. Schemi per la risoluzione dei problemi 4. Semplici strategie mnemoniche per tabelline, regole e formule 5. Calcolatrici per controllare Punti di forza e punti di debolezza 1. Valorizzare i punti di forza 2. Difficoltà a mantenere l’attenzione nel tempo • Suddividere i compiti in sessioni brevi con pause, alternando i vari tipi di lavoro - Esempio: comprensione del testo Leggere tutto il testo, poi dividere in due parti Sottolineare con pennarello rosso tutti i sostantivi nella prima metà del testo - Rispondere alle domande su quella parte - Proseguire con la seconda parte 3. Difficoltà a porre la necessaria attenzione alle consegne • Farle rileggere • Farle spiegare con parole proprie • Sottolineare le parti salienti • Costruire un piano d’azioni per punti 4. Impulsività e scarsa pianificazione • Utilizzare procedure fisse di pianificazione 5. Procedure di controllo poco efficaci • Segnali concordati con il bambino (toccare il banco, la spalla..) • Caccia all’errore (solo se non c’è un DSA!!!) Strutturare la lezione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Seguire l’ordine degli argomenti dato all’inizio Tempi non troppo lunghi Usare figure, audiovisivi, stimoli colorati Fare domande, chiamando i bambini per nome Strutturare i compiti, esplicitando le procedure utili per lo svolgimento Tono di voce variato, vivace Alternanza di compiti attivi e passivi Favorire la partecipazione attiva Corrette informazioni di ritorno per un miglior controllo Il bambino con ADHD spesso sa in linea teorica cosa e come dovrebbe fare Non utilizza però questa informazione al momento giusto Spesso i meccanismi di controllo sono poco attivi Scarsa abilità di regolare il proprio comportamento in base al contesto 1. È poco portato a verificare la qualità del proprio lavoro 2. È più probabile che riveda il lavoro se l’errore gli viene fatto notare mentre sta lavorando piuttosto che alla fine “Hai sbagliato il problema: ricontrolla e rifai!” “Proviamo a rincontrollare il testo del problema? Forse ci può dare informazioni più precise su come svolgerlo. Vuoi cominciare tu?” 3. Segnalare subito errori o inesattezze, fornendo indicazioni operative “Non interrompere sempre e aspetta il tuo turno!” “Ricordati che quando si vuole parlare bisogna alzare la mano e aspettare” 4. Spesso assegnano poca importanza alla qualità dell’attenzione che gli viene rivolta 5. Le note possono essere una forma speciale di attenzione Compiti a casa Compiti a casa Mai (0) 1. Non porta a casa i compiti e il materiale necessario 2. Non sa esattamente che compiti deve fare 3. Nega di avere compiti 4. Rifiuta di fare i compiti 5. Si lamenta dei compiti 6. Bisogna spesso ricordargli di sedersi e fare i compiti 7. Rimanda l’inizio dei compiti 8. Non fa i compiti in modo soddisfacente se non c’è qualcuno 9. Non fa i compiti se qualcuno non lo aiuta 10. Si distrae o gioca con gli oggetti mentre fa i compiti 11. Si distrae facilmente per rumori o attività di altri 12. È facilmente frustrato dai compiti 13. Non finisce i compiti 14. Ci mette un tempo esagerato per fare i compiti 15. È trascurato nel correggere gli errori indicati dai genitori 16. Fa compiti confusi e disordinati 17. È troppo veloce nel fare i compiti e fa errori di distrazione 18. Mostra disinteresse per il lavoro anche se lo fa bene 19. Dimentica di portare i compiti a scuola 20. Evita deliberatamente di portare a scuola i compiti fatti a casa Punteggio totale Talvolta (1) Spesso (2) Molto spesso (3) Compiti a casa 1. Non porta a casa i compiti e il materiale necessario 2. Non sa esattamente che compiti deve fare 3. Nega di avere compiti 4. Rifiuta di fare i compiti 5. Si lamenta dei compiti 6. Bisogna spesso ricordargli di sedersi e fare i compiti 7. Rimanda l’inizio dei compiti 8. Non fa i compiti in modo soddisfacente se non c’è qualcuno 9. Non fa i compiti se qualcuno non lo aiuta 10. Si distrae o gioca con gli oggetti mentre fa i compiti 11. Si distrae facilmente per rumori o attività di altri 12. È facilmente frustrato dai compiti 13. Non finisce i compiti 14. Ci mette un tempo esagerato per fare i compiti 15. È trascurato nel correggere gli errori indicati dai genitori 16. Fa compiti confusi e disordinati 17. È troppo veloce nel fare i compiti e fa errori di distrazione 18. Mostra disinteresse per il lavoro anche se lo fa bene 19. Dimentica di portare i compiti a scuola 20. Evita deliberatamente di portare a scuola i compiti fatti a casa Punteggio totale Difficoltà a trascrivere Diari spesso poco strutturati, con inutili scritte e decorazioni Preferire schede o registratori Compiti a casa 1. Non porta a casa i compiti e il materiale necessario 2. Non sa esattamente che compiti deve fare 3. Nega di avere compiti 4. Rifiuta di fare i compiti 5. Si lamenta dei compiti 6. Bisogna spesso ricordargli di sedersi e fare i compiti 7. Rimanda l’inizio dei compiti 8. Non fa i compiti in modo soddisfacente se non c’è qualcuno 9. Non fa i compiti se qualcuno non lo aiuta 10. Si distrae o gioca con gli oggetti mentre fa i compiti 11. Si distrae facilmente per rumori o attività di altri 12. È facilmente frustrato dai compiti 13. Non finisce i compiti 14. Ci mette un tempo esagerato per fare i compiti 15. È trascurato nel correggere gli errori indicati dai genitori 16. Fa compiti confusi e disordinati 17. È troppo veloce nel fare i compiti e fa errori di distrazione 18. Mostra disinteresse per il lavoro anche se lo fa bene 19. Dimentica di portare i compiti a scuola 20. Evita deliberatamente di portare a scuola i compiti fatti a casa Punteggio totale Token economy Chiedere quali materiali servono Controllare in cartella Compiti a casa 1. Non porta a casa i compiti e il materiale necessario 2. Non sa esattamente che compiti deve fare 3. Nega di avere compiti 4. Rifiuta di fare i compiti 5. Si lamenta dei compiti 6. Bisogna spesso ricordargli di sedersi e fare i compiti 7. Rimanda l’inizio dei compiti 8. Non fa i compiti in modo soddisfacente se non c’è qualcuno 9. Non fa i compiti se qualcuno non lo aiuta 10. Si distrae o gioca con gli oggetti mentre fa i compiti 11. Si distrae facilmente per rumori o attività di altri 12. È facilmente frustrato dai compiti 13. Non finisce i compiti 14. Ci mette un tempo esagerato per fare i compiti 15. È trascurato nel correggere gli errori indicati dai genitori 16. Fa compiti confusi e disordinati 17. È troppo veloce nel fare i compiti e fa errori di distrazione 18. Mostra disinteresse per il lavoro anche se lo fa bene 19. Dimentica di portare i compiti a scuola 20. Evita deliberatamente di portare a scuola i compiti fatti a casa Punteggio totale Ridurre i compiti Dividerli in unità più piccole e maneggevoli Organizzare il tempo del compito