Inquin.Organici

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Corso di Chimica Ambientale
Inquinanti Organici
http://dipbsf.uninsubria.it/qsar/
Education
Prof. Paola Gramatica
paola.gramatica @ uninsubria.it
Idrocarburi Aromatici
CH3
CH3
OH
OH
(Cl)n
benzene
toluene
fenolo
cloro benzeni
(HCB)
OH
(Cl)n
m-cresolo
cloro fenoli
(PCB)
Benzene cancerogeno (leucemia)
Ox nel
fegato
tox acuta
H
OH
O
H
Fenolo (tox)
La tossicità di benzene e
fenolo aumenta con il
numero di Cl e NO2
sull’anello.
Max tossicità per HCB (esaclorobenzene) e pentaclorofenolo: usati in
passato come pesticidi, insolubili in H2O, persistenti e bioaccumulabili
in organismi e sedimenti (kow, koc).
Da ClFenoli Æ DIOSSINE
Composti Aromatici Policiclici
(IPA o PAH)
Sono composti con due o + anelli aromatici condensati: cioè con
nuvole di elettroni π aromatici in comune.
Da combustioni sia naturali
sia antropogeniche
(presenti nell’atmosfera
come aerosol essendo solidi
a bassa tensione di vapore)
se > 4 anelli i Me aumentano
tossicità.
Metabolismo ossidativo PAH
OH
O
{O}
ossidasi
GSH
idrolisi
enzimatica
OH
SG
OH
OH
GSH = glutadione – glutamilcistamilglicina solubilizzante
in acqua al fine di favorire escrezione con urine
Tossicità di benzo(a)pirene (BAP)
prima fonte: fumo sigaretta
Via epossidazione con ossidasi
idrolisi epossido
epossidazione
coniugazione con basi DNA-RNA
“bay
region”
regione
recesso
O
HO
H
O
H
OH
Altre fonti di PAH: traffico, riscaldamento, alimentazione: cottura cibi,
depos. su vegetali a foglia larga, affumicati.
PAH ⇒ cancro
ossidasi
idratasi
O
Benzo(a)pirene
HO
apertura trans diolo
cancerogeno del fumo di
sigaretta, della carne alla
brace……
OH
DNA
O
NH
ossidasi
HO
HO
HO
OH
CANCEROGENO
OH
Si pensa che un nucleofilo NH2 delle basi azotate del DNA
attacchi l’epossido a dare una base del DNA modificata
perché alchilata.
Diossine
O
O
1,4-diossina
o p-diossina
Cl
O
Cl
Cl
O
Cl
2,3,7,8-TCDD
tetraclorodibenzodiossina
75 congeneri planari
Fonti: per riscaldamento
OCH2COOH
Sottoprodotto nella sintesi di:
Cl
• 2,4,5-T acido 2,4,5-triclorifenossiacetico (erbicida)
OH
Intermedio di partenza
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
O-
Cl
Cl
O-
Cl
Cl
230-260°C
-2Cl-
Cl
O
Cl
Cl
O
Cl
• da pentaclorofenolo o congeneri
Cl
Cl
Cl
Cl
OH
Cl
Cl
OH
HO
Cl
Cl
Cl
calore
Cl
Cl
Cl
O
Cl
(non molto tox.)
Cl
O
Cl
Cl
Cl
PCBs (PolyChloro Biphenyls)
209 congeneri
Bifenili
Cl(n)
Cl(n)
Usati come isolanti nei trasformatori elettrici, additivi per
colori da stampa, plastiche. Miscele: AROCLOR.
Grandissima stabilità: si accumulano negli organismi
(BIOMAGNIFICAZIONE) e sedimenti.
Attualmente sono al bando, ma sono persistenti.
Persistenza dell’inquinamento (anche ai poli), caratteristica
di “estrogeni”: diminuiscono fertilità maschile.
I corrispondenti PoliBromobifenili sono i più usati ritardanti
di fiamma.
Formano DIBENZOFURANI:
Cl
Cl
Cl
-H2O
Cl
Cl
.
OH
Cl
Cl
Cal.
H
Cl
.
X
X
Cl
Cl
Cl
Cl
.
+O2
-X
Cl
Cl
O
.
X
Cl
Cl
O
2,3,7,8-TCDF
Si elimina o Cl2 o HCl o H2
Tossicità di PCB, DIOSSINE, FURANI
PCB non alta tox acuta
cloracne
FURANI-DIOSSINE > tox acuta
Si ritiene che siano tox a lunga scadenza Æ cancro? (≠ a seconda
della specie)
i PCB si trasformano in DIBENZOFURANI
Cl Cl
PCB con il Cl in orto non sono planari (circa 70° angolo)
Solo PCB senza Cl in orto sono planari
I PCB che non hanno i Cl in orto sono simili alle diossine
planari Æ entrano nel sito attivo dell’enzima recettore
⇓
PCB + tox
AZIONE TOSSICA
Cl
Simile a DIOSSINA + tox (2,3,7,8-TCDD)
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
β
α
O
Cl
O
Cl
Analogamente DIOSSINE con Cl in α sono meno tox
Negli Inceneritori si tende ad eliminare o almeno
minimizzare la formazione di questi composti
(diossine e furani) operando a T> 1200°C
La materia organica si trasforma completamente
in CO2 , HCl e H2O
Corso di Chimica Ambientale
Pesticidi
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Education
Prof. Paola Gramatica
paola.gramatica @ uninsubria.it
PESTICIDI
Classificazione
Presidi Fitosanitari (o Fitofarmaci)
Antiparassitari
(pesticidi)
Diserbanti
(erbicidi)
Fitoregolatori
Algicidi
Insetticidi, Acaricidi, Rodenticidi, Nematocidi, Anticrittogamici o
Fungicidi, Limacidi (o Molluschicidi), Battericidi, Larvicidi,
Disinfettanti
Ogni anno nel Nord America : 1 milione di chilogrammi
I PESTICIDI sono sostanze chimiche sintetizzate dall’uomo e
volutamente immesse nell’ambiente per uccidere dei biota:
Insetti dannosi, erbe infestanti, funghi, alghe,microorganismi.
La loro caratteristica è una elevata attività biologica:
TOSSICITA’.
Conseguenza: possibilità di rischio per specie non bersaglio
e di inquinamento di altri comparti ambientali
Situazione ideale: Molecole attive a basse dosi e solo su
organismi bersaglio (selettività)
Nuova emergenza di sostanze ad alta attività biologica:
FARMACI per uso umano e veterinario.
Modalità d’uso
Trattamenti:
• in stagioni particolari (aratura, semina, pre o post emergenza)
• tutto l’anno
• secondo calendari
• secondo soglie di danno o densità di popolazione
Dispersione:
La maggior parte si perde per varie cause (deriva, percolazione,
gocciolamento, volatilizzazione, degradazione)
Solo 5% raggiunge l’insetto e 1% (o meno) viene assorbito
Tossicità Acuta su animali
Si determina LD50 Lethal Dose per 50% dei testati
Si dividono in 4 classi a seconda del grado di Tox acuta
Fitotossicità
Certe specie di piante o solo alcune varietà non sopportano
la molecola
Tossicità sull’uomo
EPA-USA ha fissato per ogni pesticida :
A.D.I. Admissible Daily Intake = NOEL\100 (no-effect level)
ATTENZIONE ai Pesticidi naturali!!!!!
Vantaggi della lotta chimica
EFFICACIA: gli insetticidi sono efficaci nel controllo di migliaia di insetti
dannosi; praticamente tutte le specie possono essere controllate con almeno
uno dei prodotti attualmente disponibili.
RAPIDITA’: grandi popolamenti di insetti nocivi possono essere ridotti nel giro
di poche ore e questo consente una protezione pressoché immediata.
VERSATILITA’: gli insetticidi offrono una ampia varietà di proprietà, usi e
metodi di applicazione a diverse situazioni e tipi di infestazioni.
SEMPLICITA’: dal punto di vista operativo, la lotta chimica è (almeno
apparentemente) il più semplice mezzo di controllo delle infestazioni.
POSSIBILITA’ di APPLICAZIONE NELL’EMERGENZA: la lotta chimica è
l’unico mezzo realisticamente utilizzabile in caso di improvvise emergenze.
ECONOMICITA’: tra tutti i metodi di controllo, la lotta chimica è probabilmente
quello che presenta il più favorevole rapporto costi/ benefici.
Svantaggi della lotta chimica
¾ INSORGENZA DI SPECIE RESISTENTI
¾ CRESCITA DI IMPORTANZA DI INFESTAZIONI
SECONDARIE
¾EFFETTI DANNOSI SU SPECIE NON BERSAGLIO: nemici
naturali degli infestanti (ad es. api e altri impollinatori)
¾RISCHI PER GLI UTILIZZATORI
¾RESIDUI NEGLI ALIMENTI
¾ALTRI RISCHI PER L’UOMO E PER L’AMBIENTE
SINTESI DI
NUOVE
MOLECOLE
SCREENING
IN LAB. E
SERRA
PROVE
PRELIMINARI
TOSSICOLOGICHE
STUDI DI
CHIMICA
ANALITICA
PROVE PRELIMINARI
IN SERRA E CAMPO
STUDI DI PRODUZIONE
INDUSTRIALE
PRODUZIONE
SU SCALA
INDUSTRIALE
STUDIO
FORMULAZIONI
STUDI
TOSSICOLOGICI
AUTORIZZAZIONE DEL
MINISTERO DELLA
SANITA’
COMMERCIALIZZAZIONE
Schema di sviluppo di un antiparassitario
PROVE DI
CAMPO
DATI RICHIESTI IN ITALIA PER CONCEDERE LA REGISRAZIONE DI
UN FITOFARMACO
•Dati di carattere generale: dati di identità e sulle proprietà chimico-fisiche
•Dati agronomici: campi d’impiego, modo d’azione, tipo di parassita
combattuto, dosi d’applicazione, numero e epoca d’applicazione, fitotossicità
•Dati sulla tossicità: tossicità orale, dermale, inalatoria e per altre vie,
irritabilità pelle e occhi, sensibilità allergica, studi metabolici, tossicità a lungo
termine, effetti mutageni, teratogeni e cancerogeni, neurotossicità, studi sulla
produzione, effetti potenziati, osservazioni dirette sull’uomo, risultati di
monitoraggio su operai dell’industria e dell’agricoltura, informazioni per il pronto
soccorso eventuali intossicati.
•Dati sui residui: vie metaboliche, metodo di analisi dei residui, dati sui residui
•Dati sugli effetti su ambiente e fauna selvatica: tossicità su uccelli, pesci,
altri animali, api insetti utili, vermi e invertebrati, cambiamenti in ecologia del
suolo e microrganismi, movimento e persistenza nel terreno.
In Italia non è prevista alcuna autorizzazione provvisoria basata su una
documentazione ridotta in attesa di quella definitiva. Alcune forme di autorizzazione
provvisoria sono invece concesse in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti….
INSETTICIDI INORGANICI
Più antico insetticida (fumigante): 1000 a.c. (XIX sec.)
DERIVATI DELLO ZOLFO: polisolfuri di calcio e di bario, attivi
contro stadi giovanili di molti gruppi di insetti; hanno anche
azione fungicida.
DERIVATI DELL’ARSENICO: arsenati di piombo, calcio e sodio,
efficaci insetticidi per ingestione. Arseniti attivi per contatto e
per ingestione, attualmente in uso come rodenticidi (es. CuAsO4
o CuAsO3 “verde di Parigi” 900 d.c. fino anni ’50)
DERIVATI DEL FLUORO: insetticidi per ingestione con un certo
effetto fitotossici (es. NaF per formiche e scarafaggi)
DERIVATI DELLO ZINCO: es. fosfuro di zinco usato soprattutto per
la protezione delle derrate contro insetti roditori.
Tossici per uomo e animali alle alte dosi necessarie per essere efficaci
Non biodegradabili – Accumulano nell’ambiente
INSETTICIDI NATURALI: es. PIRETRINE
acido piretrico
CH3
H
H3C
R
H
H2
C C
COO
CH3
H
C
H
C
H
O
CH3
R: -CH3 o –COOCH3
R’: -CH=CH2,–CH3 o -CH2CH3
R'
H
Usati in Cina 2000 anni fa.
Origine : da piante del
genere Chrysanthemum
(=Pyrethrum)
Effetto: potente e rapidissimo effetto per contatto su tutti gli insetti (effetto
Knock-down). Agisce sul sistema nervoso gangliare. Modalità d’azione ancora
poco chiara.
Uso: eccellente per uso domestico per rapidità d’effetto, trascurabile
tossicità sui Vertebrati, rapida scomparsa. Usi agricoli trascurabili per alti
costi e rapida fotodegradazione.
PIRETROIDI ARTIFICIALI: copiati dal naturale e modificati
strutturalmente
Proprietà dei Piretroidi Artificiali
•Bassa Solubilità in acqua (0.1- 6 mg/l)
•Bassa Tensione di vapore (10-3 e 10-7 Pa)
•Alta idrofobicità (logkOW generalmente compreso tra 4 e 6)
Bassa Persistenza
• in generale facilmente fotodegradabili
• la presenza di alogeni riduce la fotolabilità
• nel complesso classificabili come prodotti non persistenti
Alta Selettività
• tossicità molta alta su tutti gli artropodi (target)
• tox trascurabile o comunque ridotta sui Vertebrati (non target)
CLORO ORGANICI
Cl
Cl
CH
Cl
C
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl2C
H2C
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
DDT family, e.g.DDT
HCH family
Esaclorocicloesani
Nel 48 lo scopritore Muller Nobel per
5M vite salvate (malaria, ecc)
•Stabilità verso degradazione
•Bassissima solubilità
•Alta lipofilia
•Tox. elevata specifica non verso uomo
Cl
Aboliti dal 1972 per loro
persistenza e
biomagnificazione
Ancora in uso in paesi non
sviluppati (DDT miglior
antimalarico)
Cl
Cl
Cl
Cl
Chlorinated cyclodiene family
e.g. aldrin
Cl
HCB (esaclorobenzene)
fungicida per cereali usato dopo II° guerra mondiale
a) DDT e analoghi: non hanno tox. acuta per l’uomo,ma sono probabili
cancerogeni
DDD
p,p’- DDT
p,p’-diclorodifeniltricloroetano
Cl
CH
C
Cl
Cl
Cl
rid
-Cl
Cl
ox
Cl
C
Cl
DeMet
Cl
C
Cl
CCl3
Cl
C
DDE
(resistenza)
CCl2
Cl
Non insetticida
HO
CH
CCl3
OCH 3
CH
CHCl2
(Detox)
DDTasi
METOSSICLOR
Cl
OH
Cl
-HCl
H 3CO
CH
(solubile)
Cl
-HCl
tipo DDE
OH
b) Esaclorocicloesani (HCH)
Miscele di più isomeri strutturali (8)
Forma attiva γ-HCH = Lindano
Cl
Cl
Cl
Detossificazione:
• per isomerizzazione a forme inattive
• per monoox (-Cl)
• per coniugazione con Glutatione
Cl
ClCl
3 eq. adiac.
3 ox adiac.
c) Famiglia di ciclodieni clorurati: da ciclopentadieni clorurati
(1950 , ora sono banditi, ma persistono)
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
O
Cl
ALDRINA
Cl
DIELDRINA
Cl
Cl
idrolisi
-CH2OH
-CH2OH
Cl
Cl
Cl
O
Cl
S
Cl
-SO42-
ox
O
O
Cl
Cl
ENDOSULFAN
ORGANOFOSFATI
R1
O
O
P
R2
O
O
Ortofosfati
R3
H2O
HO
O
P
Detox
1) O2
OH
HO
2) H2O
R1
O
S
P
R2
O
R1
O
O
R3
Tiofosfati
S
R3
Ditiofosfati
R1, R2 =-OMe, OEt
R3 varie catene
S
P
R2
+ R1OH
R2OH
R3OH
O
• Più tossiche, ma meno persistenti (non accumulano, si biodegradano)
• Più selettive
• Attività neurotossica: inibitori della acetilcolinesterasi
• Uso in minor quantità
Esteri ditiofosforici
Esteri tiofosforici
Esteri ortofosforici
CARBAMMATI
O
HO
O
C
NH2
R1
ACIDO CARBAMMICO
O
C
NH
R2
• Neurotossici
• Bassi log P: non idrofobiche
• Volatili
• Poco persistenti (si idrolizzano)
O
HN
O
S
HN
N
O
O
aldicarb
Log kow= 1.13
Sw= 6000 ppm
Vp= 1x10-4 mmHg (0.013Pa)
DL50= 0.9 mg/kg (ratti)
carbaryl
Log kow= 2.36
Sw= 32mg/L
Vp= 1.36x10-6 mmHg (0.18 mPa)
DL50= 307 mg/kg (ratti)
No tox per uomo e animali domestici
Si per api
Uso: giardini e prati
FEROMONI
Prodotti non insetticidi ma
comunque classificati
nell’ambito degli strumenti
della lotta chimica.
Ormoni sessuali
Molecole relativamente
semplici, spesso composti
alifatici a catena lineare
(C10-C18).
ERBICIDI
Erbicidi applicati alle foglie
Composti bipiridilici: i più famosi sono diquat e paraquat. Hanno azione
sulle foglie in crescita. Non vengono assorbiti dalle radici perché si
adsorbono fortemente sulle argille (e non sul carbonio organico). Sono
diserbanti totali, usati ad es. per i binari ferroviari)
paraquat
N+
diquat
N+
N+
N+
Glyphosate: è un composto organofosfato, inattivo dal suolo, dalla
tossicità (per i vertebrati) bassissima. E’ un diserbante totale. Mediante
tecniche di ingegneria genetica si è prodotta una varietà di soia
resistente.
HO
OH
P
O
N
H
OH
O
glyphosate
Erbicidi che agiscono sulle malerbe allo stato di plantula
Sono erbicidi applicati al suolo, usati in pre-emergenza, prima cioè che
le plantule della cultura appaiano.
Possiamo distinguere alcuni grandi gruppi:
a) INIBITORI DELLA FOTOSINTESI:
¾ Erbicidi ureici: (diuron, linuron, chlorbromuron). Sono molto
importanti, assieme alle triazine, dal punto di vista quantitativo. Sono
adsorbite al materiale organico
O
urea
O
H2N
O
NH2
O
Cl
N
N
H
linuron
Cl
Cl
Cl
chlorbromuron
diuron
N
HN
Cl
Br
NH
O
N
O
¾ Erbicidi triazinici: (atrazina, simazina) sono molecole abbastanza
solubili e poco volatili, piuttosto persistenti.
La loro solubilità ha causato inquinamenti di acque di falda e
acquedotti (es. atrazina in Pianura Padana)
Cl
HN
N
HN
Simazine
N
N
N
N
H
N
Cl
Atrazine
Cl
N
N
N
N
NH
Trietazine
N
N
H
¾ Derivati dell’acido fenossiacetico: sono una categoria di
erbicidi che controllano infestanti a foglia larga, specialmente cereali.
Il 2,4,5-T è stato bandito perché conteneva diossina come impurità.
O
OH
O
O
OH
O
O
O
OH
OH
O
O
Cl
Cl
Cl
Cl
Cl
2,4-D
Mecoprop
Cl
MCPA
Cl
2,4,5-T
b) SOSTANZE CHE AGISCONO A LIVELLO DELLA DIVISIONE
CELLULARE:
Erbicidi di nuova generazione
¾ Sulfoniluree: (chlorsulfuron) sono la classe di erbicidi più
promettente, perché agiscono a dosi da 10 a 100 volte minori
rispetto agli altri erbicidi (10-100 g/Ha).
Si sono però mostrati già problemi dovuti alla eccessiva persistenza
di alcune di questa molecole.
Cl
O
S
NH
NH
O
O
Chlorosulfuron
N
N
O
N
Persistenza degli erbicidi
La persistenza degli erbicidi è una caratteristica desiderata,
perché prolunga il periodo di azione della molecola.
A volte però diventa un problema perché può indurre effetti
di fitossicità nella cultura successiva.
FUNGICIDI
Combattono parassiti fungini che provocano malattie (infettive),
ovvero “alterazioni”o deviazioni delle normali funzioni e struttura della
pianta, ad esempio:
• attività fotosintetica
• attività respiratoria
• assorbimento radicale
• alterazioni morfologiche, anatomiche e strutturali, come galle, tumori,
screziature (cambiamenti di colore), gommosi (es. pesco), ipertrofie
(bolla del pesco).
•Caratteristiche dell’attacco fungino
I problemi dell’attacco da funghi sono in parte diversi da quelli degli
attacchi degli insetti, per la quasi illimitata capacità dei funghi di
rigenerarsi da piccolissime quantità di micelio: un fungo già
insediato è di difficile estirpazione
Strategie di lotta chimica ai funghi
Le strategie di lotta chimica ai funghi si basano essenzialmente
su quando avviene l’infezione:
¾ preventiva: si usano prodotti di copertura (attivi per contatto)
¾ dopo l’infezione: in questo caso i prodotti di copertura sono
poco efficaci (limitano solo la diffusione dell’infezione)
Occorre notare che i fungicidi sono molto più selettivi degli
insetticidi: ci sono almeno 20 gruppi di fungicidi, la maggior parte
dei quali con limitato e molto specifico spettro d’azione.
FUNGICIDI
Si possono classificare per meccanismo d’azione e classe
chimica:
•INORGANICI e METALLOORGANICI
•ORGANICI NON SISTEMICI
•ORGANICI SISTEMICI
INORGANICI e METALLORGANICI
Composti del rame
La tossicità dello ione Cu++ è piuttosto alta e deriva dalla capacità di
formare complessi.
Sono impiegati come fungicidi di copertura, con azione preventiva in
frutticoltura, viticoltura, orticultura contro peronospore, ticchiolature,
bolla del pesco, anche in miscela con altri prodotti.
• ossicloruri (es: 3CuO • CaCl2 • 4H2O, polvere Caffaro). E’ il composto
contenente rame più usato, come polvere o liquido colloidale
(dispersione)
• ossiduli di rame (Cu2O): come sospensione acquosa
• poltiglia bordolese: sostanza di composizione non ben definita
ottenuta per reazione fra Ca(OH)2 e CuSO4. Il composto a cui si devono
le proprietà anticrittogamiche è il solfato basico CuSO4 • 3Cu(OH)2
Composti del mercurio
Sono composti organometallici (ad es.: cloruri di fenilmercurio e
corrispondente acetato). Sono vietati in Italia dal 1972.
O
Composti dello stagno
Sono molecole estremamente fungitossiche, del
tipo RSnX3, R2SnX2 e R3SnX (in ordine di
tossicità, dove R è un radicale alchilico o arilico,
e X un anione monovalente.
O
Sn
Fentin acetato
Zolfo
E’ uno dei più antichi fitofarmaci. Impiegato nelle pratiche agricole da più di
due secoli. L’azione tossica (probabilmente della sostanza allo stato
elementare) è generalmente ad ampio spettro, in particolare lo zolfo è molto
tossico verso la famiglia degli Oidi. La tossicità verso le piante ad animali è
invece molto bassa.
FUNGICIDI ORGANICI NON SISTEMICI
Agiscono per contatto e spesso agiscono su molteplici siti d’azione. Ciò è
estremamente importante perché riduce il pericolo della comparsa dei
fenomeni di resistenza (che stanno diventando sempre più importanti con
i fungicidi sistemici).
Ditiocarbammati (tra i più importanti)
Sono tra i fungicidi organici più impiegati al mondo. Sono derivati
dell’acido carbammico, sostituendo entrambi gli atomi di ossigeno.
O
H2N
C
O
OH
H2N
S
C
SH
ac. tiocarbammico
ac. carbammico
Alchilditiocarbammati:
Fra i più importanti vi è lo ziram:
S-
-
S
Zn+2
N
S
N
S
H2N
C
SH
ac. ditiocarbammico
FUNGICIDI ORGANICI SISTEMICI
Hanno avuto un grosso successo perché in grado di attaccare il micelio
contenuto all’interno della pianta. Un altro vantaggio rispetto ai fungicidi di
copertura deriva dal fatto che la loro presenza all’interno della pianta sottrae la
molecola all’attacco degli agenti atmosferici (dilavamento, degradazione).
Si possono dividere in 8 gruppi che
si caratterizzano per modalità di
azione e identità chimica:
N
N
H
I derivati del benzimidazolo sono
fra i fungicidi sistemici più usati
per l’ampio spettro di azione.
Il loro grande svantaggio, dovuto
principalmente allo specifico sito
d’azione tossica, è quello di
indurre resistenze.
FARMACI
I FARMACI, come i pesticidi, sono sostanze chimiche con alta attività
biologica, essendo sviluppate per influenzare specifici processi biologici
sia nell’uomo sia nell’animale.
I due gruppi principali di farmaci specificamente destinati ad uccidere
organismi sono:
ANTIBIOTICI (sia umani sia veterinari)
CHEMIOTERAPICI (solo per cancro umano)
Problemi:
• Inquinamenti delle acque vicino a fattorie, ospedali, acquacolture.
• Pericolo di disattivazione dei batteri negli impianti di trattamento delle
acque.
• Resistenze agli antibiotici
Altra emergenza: ORMONI (agiscono sul sistema riproduttivo)
“Endocrine disruptors”: ormono-simili
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