LA SHOAH DEI BAMBINI GIORNATA DELLA MEMORIA 2014 (dipinto di Marta Czok) "Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia fede." (Elie Wiesel "La notte") SAGGISTICA / TESTIMONIANZE ALAN ADELSON (a cura di), Il diario di Dawid Sierakowiak: cinque quaderni dal ghetto di Łódź, a cura di Alan Adelson, edizione italiana a cura di Frediano Sessi, Torino, Einaudi, 1997 Inventario GIN 2756 - Collocazione MAZ 940.53 SIE "Martedì 14 aprile 1942. C' è una nuova moda nel ghetto: le patate vengono bollite e mangiate con la pelle. Dicono che ne trarremo vantaggio sia per la quantità che per le calorie". Unico documento giunto sino a noi sulla vita quotidiana nel ghetto di Lodz, il diario di Dawid copre un periodo che va dall'anno 1939 al 15 aprile 1943. Il ragazzo morirà quattro mesi dopo di tubercolosi, a 19 anni. MARY BERG, Il ghetto di Varsavia: diario, 1939-1944, a cura di Frediano Sessi, CDE, 1992 Inventario 12186 - Collocazione MAZ 940.53 BER Il ricordo della distruzione del ghetto di Varsavia, nel giugno 1943, è affidato alle pagine del diario di Mary Berg che, essendo americana per parte di madre, riuscì a sfuggire all'eccidio. Il suo diario, iniziato nel 1939, quando aveva 15 anni, documenta con lucidità gli eventi drammatici di quegli anni. ANNA FRANK, Diario: l'alloggio segreto, 12 giugno 1942-1 agosto 1944, a cura di Otto Frank e Mirjam Pressler, con la prefazione all'edizione del 1964 di Natalia Ginzburg, edizione italiana e appendice a cura di Frediano Sessi, Einaudi, 1998 Inventario 19322 - Collocazione MAZ 839.3 FRANA Anne è una bambina di tre anni quando il partito nazionalsocialista si fa strada nel Parlamento tedesco, e ne ha solo quattro quando Adolf Hitler viene nominato cancelliere, precipitando in un incubo milioni di ebrei. Lo descriverà, ormai adolescente e costretta a nascondersi dai nazisti in un rifugio segreto, nel diario che la renderà famosa come simbolo della Shoah. THOMAS GEVE, Qui non ci sono bambini: un'infanzia ad Auschwitz, Torino, Einaudi, Jerusalem, Yad Vashem, 2011 Inventario GIN 27421 - Collocazione MAZ 940.53 GEV "Sono nato nel 1929 e nel 1933 i nazisti prendono il potere: l'unico mio ricordo è la persecuzione". Thomas Geve ha tredici anni quando, nel 1943, viene deportato ad Auschwitz. Poiché ha l'aria di essere più grande della sua età, Thomas viene assegnato ai lavori forzati: nella logica folle del campo è una fortuna perché "i bambini al di sotto dei quindici anni vengono mandati direttamente alle camere a gas". HELENE HOLZMAN, Questa bambina deve vivere: giorno per giorno come siamo sopravvissute all'olocausto, a cura di Reinhard Kaiser e Margarete Holzman, Venezia, Marsilio, 2005 Inventario GIN 24153 - Collocazione MAZ 940.53 HOL Nel giugno del 1941, subito dopo l'invasione delle truppe tedesche, il marito e la figlia maggiore di Helene Holzman spariscono per sempre. Helene, "mezza ebrea" di origine tedesca, ma cittadina lituana, supera con coraggio la propria disperazione. Decide con tutte le sue forze di salvare non solo la figlia minore, Margarete, ma con lei anche il maggior numero possibile di persone in pericolo, soprattutto bambini, del ghetto di Kaunas. SID JACOBSON, ERNIE COLON, Anne Frank: la biografia a fumetti, prefazione di Sergio Luzzatto, Milano, Rizzoli Lizard, 2011 Inventario GIN 25420 - Collocazione MAZ 741.5 JAC L’opera, scritta da Sid Jacobson e disegnata da Ernie Colón, elaborata in collaborazione con la "Casa di Anne Frank" di Amsterdam, aggiunge parecchie notizie a ciò che la maggioranza dei lettori conosce, attraverso la lettura del suo famoso diario, sulla giovane autrice: tutta la storia della sua famiglia; la descrizione degli eventi che vanno dall’arresto della famiglia Frank sino al tragico epilogo, la sorte nei campi di sterminio di tutti i protagonisti conosciuti nel diario; infine, l’impegno del padre, unico sopravvissuto al lager, per la diffusione dell’opera della figlia. BRUNO MAIDA, La shoah dei bambini: la persecuzione dell'infanzia ebraica in italia: 1938-1945, Torino, Einaudi, 2013 Inventario GIN 29085 - Collocazione MAZ 940.54 MAI Questo libro racconta la storia dei bambini ebrei che furono perseguitati e deportati dall'Italia, nel periodo tra il 1938 e il 1945. Quegli anni vengono riattraversati "con occhi di bambino": al centro della narrazione è collocato il punto di vista dell'infanzia e i percorsi di una memoria specifica, segnata da esperienze e traumi in parte diversi rispetto a quelli vissuti dai genitori. EMANUELE PACIFICI, Non ti voltare: autobiografia di un ebreo, prefazione di Elio Toaff, postfazione alla seconda edizione di Antonia Dei, postfazione di Riccardo Di Segni, Firenze, Giuntina, 2004 Inventario GIN 5675 - Collocazione MAZ 945 PAC Memorie scritte a distanza di tempo, da adulto, che rievocano le vicende vissute da chi, nato nel 1931, dovette affrontare appena adolescente il periodo delle leggi razziali e della persecuzione antisemita. Nel '43 Emanuele e il fratello minore, dopo essersi separati dai genitori, trovano rifugio in un convento di suore, dove sopravvivono sotto falsa identità fino alla liberazione. Poesie e disegni dei bambini di Terezin, 1942-1944, prefazione di Mario De Micheli, Milano, Lerici, 1963 Inventario PM 58661 - Collocazione DEPOSITO 940.53 POE Le truppe dell'esercito tedesco entrarono a Praga il 15 marzo 1939. Quattro mesi dopo vennero promulgate le leggi razziali e in dicembre tutti i bambini ebrei dovettero abbandonare le scuole pubbliche. Nel 1941, dopo che fu decretata la deportazione degli ebrei della Boemia e della Moravia, Terezin incominciò a funzionare come ghetto, e in pochi mesi come campo di concentramento, dove imperversavano fame, tifo, morte. Fu utilizzato come strumento di propaganda da sfruttare al momento opportuno. Circa quindicimila ragazzi sotto i 15 anni hanno soggiornato a Terezin, solo un centinaio ne sono tornati. CHAVA PRESSBURGER (a cura di), Il diario di Petr Ginz, Frassinelli, 2006 Inventario GIN 15992 - Collocazione MAZ 940.53 GIN Trascorsi due anni dal suo arrivo al ghetto di Terezin, il giovane quindicenne Petr Ginz fu mandato a morire nelle camere a gas di Auschwitz. Scritti fra il 1941 e il 1942, durante gli ultimi mesi trascorsi in famiglia, nella Praga occupata, testimoniano l'attuazione della "soluzione finale". Di questo ragazzo ci restano anche disegni, linoleografie, riflessioni e articoli che attestano un talento creativo. FREDERIC ROUSSEAU, Il bambino di Varsavia: storia di una fotografia, GLF editori Laterza, 2011 Inventario GIN 25504 - Collocazione MAZ 940.53 ROU L'autore focalizza la sua analisi storica sul repertorio iconografico della Shoah, e in particolare illustra le motivazioni storiche, culturali ed emotive per cui la famosa foto del bambino con le mani alzate durante i rastrellamenti nel ghetto di Varsavia ha assunto, con il passare del tempo, lo statuto di vera e propria icona della Shoah e di figura universale della "vittima" tout court. DAWID RUBINOWICZ, Il diario di Dawid Rubinowicz, prefazione di Michele Ranchetti, Torino, Einaudi, 2000 Inventario 19095 - Collocazione MAZ 940.53 RUB Cinque quaderni scritti da un ragazzino ebreo di 12 anni, ritrovati in Polonia dopo la conclusione della 2. guerra mondiale. Dawid fa un resoconto oggettivo delle vicende del suo villaggio, Krajno, negli anni dal 1940 al 1942, durante l'occupazione tedesca. NICHOLAS STARGARDT, La guerra dei bambini: infanzia e vita quotidiana durante il nazismo, Milano, A. Mondadori, 2006 Inventario GIN 19032 - Collocazione MAZ 940.53 STA Stargardt dà voce per la prima volta ai bambini e ai giovani che vissero sotto il dominio del Terzo Reich e furono vittime del suo macabro progetto imperiale. Trascinati nel conflitto, bambini e ragazzi caddero preda di bombardamenti, patirono la fame, furono costretti a combattere o a fuggire in massa, morirono sui campi di battaglia e nei campi di sterminio. KLAUS VOIGT Villa Emma: ragazzi ebrei in fuga, 1940-1945, Scandicci, La nuova Italia, 2002 Inventario GIN 8146 - Collocazione MAZ 940.53 VOI Giunti in Italia, a partire dal 1942, 73 ragazzi ebrei sfuggiti alle persecuzioni naziste furono ospitati per un anno a Nonantola, presso Villa Emma, per iniziativa della Delasem, l'organizzazione assistenziale degli ebrei italiani. Quando, nel settembre del 1943 le truppe tedesche occuparono la zona, giovani e bambini vennero nascosti nel giro di 48 ore nel seminario dell'abbazia, in un convento e presso le famiglie del luogo. Poterono poi fuggire in Svizzera e, nel maggio del 1945, la maggior parte di loro riuscì a raggiungere la Palestina. ELI WIESEL, La notte, prefazione di François Mauriac, Firenze, Giuntina, 1995 Inventario GIN 13904 - Collocazione MAZ 940.53 WIE Eli Wiesel, insignito del premio Nobel per la pace nel 1986, è una delle voci più ascoltate sulla vicenda dell'olocausto. Nato nel 1928 a Sighet, una piccola cittadina della Transilvania, il suo mondo di bambino ruotava attorno alla famiglia, allo studio della religione, alla comunità e a Dio, fino all'improvvisa rottura della normalità per la deportazione del suo villaggio, nel 1944. In questo primo libro racconta l'esperienza devastante della deportazione e dell'internamento vissuta da adolescente. ALDO ZARGANI, Per violino solo: la mia infanzia nell'Aldiqua, 1938-1945, Bologna, Il mulino, 1995 Inventario GIN 29159 - Collocazione MAZ 945 ZAR Aldo Zargagni, ebreo italiano classe 1933, ripercorre le traversie sue e della sua famiglia in quei "sette anni di guai": il periodo che va dal varo delle leggi razziali fasciste nel 1938 al 1945. Un pezzo di vita che, vista l'età del protagonista, ha un carattere duplice: sono anni di persecuzione e paura, e insieme gli anni favolosi dell'infanzia. EMANUELA ZUCCALA', Sopravvissuta ad Auschwitz: Liliana Segre fra le ultime testimoni della shoah, presentazione di Carlo Maria Martini, Milano, Paoline, 2005 Inventario GIN 14151 - Collocazione MAZ 940.53 ZUC Di famiglia ebrea non praticante, Liliana Segre a otto anni ha iniziato a subire le conseguenze delle leggi razziali italiane. Nel febbraio del 1944 è stata deportata nel campo di sterminio dei Auschwitz-Birkenau. Liberata nel circondario di Ravensbruck il 1. maggio del 1945, nel 1990 che ha deciso di sciogliere il lungo silenzio sulla sua adolescenza da prigioniera e diventare testimone pubblica della Shoah. NARRATIVA AHARON APPELFELD, Storia di una vita, Guanda, 2008 Inventario GIN 24932 - Collocazione N APPEA STO L'autore in questo libro autobiografico si confronta dolorosamente per la prima volta con la propria memoria: l'esperienza di un'infanzia spezzata dall'orrore della Shoah, la solitudine di un bambino costretto a vagare da solo per mesi nei boschi con l'incubo di essere riconosciuto, il suo peregrinare per mezza Europa, fino all'arrivo in Israele e il suo difficile inserimento in una nuova realtà. TRUDI BIRGER, Ho sognato la cioccolata per anni, scritto con Jeffrey M. Green, Piemme, 1999 Inventario GIN 12971 - Collocazione GA BIRGT HOS La storia vera, narrata in prima persona, di una bambina che, abituata a vivere nel bel mondo di Francoforte, si trova improvvisamente rinchiusa dapprima nel ghetto di Kosvo, poi nel campo di concentramento di Stutthof. Una bambina che rifiuta la salvezza per non abbandonare la madre. MISHA DEFONSECA, Sopravvivere coi lupi: dal Belgio all'Ucraina una bambina ebrea attraverso l'Europa nazista, Ponte alle Grazie, 1998 Inventario 14653 - Collocazione N DEFOM SOP Misha dal 1941 al 1945 ha attraversato da sola l'Europa a piedi, dal Belgio all'Ucraina, alla ricerca dei suoi genitori deportati nei lager nazisti. In questo viaggio ha affrontato mille pericoli e rischiato di morire. Unici esseri viventi ad occuparsi di lei, una famiglia di lupi che l'ha scaldata, nutrita e protetta, garantendole la sopravvivenza. TATIANA DE ROSNAY, La chiave di Sara, Mondadori, 2012 Inventario GIN 28281 - Collocazione N ROSNT CHI È il 16 luglio del 1942, a Parigi. La piccola Sara è a casa con la sua famiglia, quando viene svegliata dall'irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci anni, non capisce cosa stia succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via, nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave nel tentativo di proteggerlo. JOSEPH JOFFO, Un sacco di biglie, Rizzoli, 1976 Inventario MER 1137 - Collocazione N JOFFJ SAC L'autore racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi, alla ricerca di un rifugio fino alla salvezza definitiva, avvenuta grazie all'intervento di un sacerdote cattolico, narra del coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi. KA-TZETNIK 135633, La casa delle bambole, A. Mondadori, 1969 Inventario 14817 - Collocazione N KA T1 CAS (adolescenza) "La casa delle bambole", o "Joy division", è la denominazione delle baracche femminili dei campi di concentramento nazisti, in cui le detenute erano costrette a prostituirsi con i soldati tedeschi. Il racconto, basato sulle esperienze vissute da una quattordicenne ebrea, è opera di un’ex-detenuto nel lager di Auschwitz che si firmava Ka-Tzetnik 135633. K.Z. (Katzet nella pronuncia tedesca), sono le iniziali di Konzentration Zenter. Ogni prigioniero di un K.Z. era soprannominato “Ka-tzetnik numero...". KA-TZETNIK 135633, Piepel, A. Mondadori, 1963 Inventario GIN 14686 - Collocazione N KA T1 PIE Il protagonista è Moni, un Piepel di Auschwitz, come erano chiamati nei campi di sterminio nazisti i ragazzini condannati a divenire strumenti di piacere dei capi-blocco. Moni, dopo i primi "successi" personali, perde i favori dei suoi aguzzini e finisce nel numero dei Piepel "decaduti" e destinati alla soppressione. IMRE KERTESZ, Essere senza destino, Feltrinelli, 1999 Inventario GIN 2132 - Collocazione N KERTI ESS (adolescenza) Gyurka non ha ancora compiuto quindici anni, quando una sera deve salutare il padre costretto a partire per l'Arbeitsdienst (servizio di lavoro obbligatorio). Alla domanda perché agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta di condividere la risposta religiosa, "questo è il volere di Dio". Poco dopo anche Gyurka viene mandato ai lavori forzati presso la Shell e da lì, un giorno, senza spiegazione, viene costretto a partire per la Germania. MARK KURZEM, Il bambino senza nome, Piemme, 2009 Inventario GIN 22335 - Collocazione N KURZM BAM L'epopea di un bambino bielorusso ebreo di cinque anni che è scampato allo sterminio della sua famiglia e del suo villaggio, ha vagato per nove mesi da solo nei boschi, tra la neve e i lupi, è stato catturato da un'unità lettone filonazista, portato davanti al plotone di esecuzione e lì, le spalle contro il muro della scuola, ha rivolto al sottoufficiale che stava per premere il grilletto una domanda da bambino: "Puoi darmi un pezzo di pane, prima di spararmi?". E quella strana domanda gli salva la vita. LIA LEVI, Una bambina e basta, E/O, 1994 Inventario 21034 - Collocazione N LEVIL BAM E' la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. La piccola viene nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla deportazione. E nel suo nascondiglio, incoraggiata anche dalle monache, viene attratta dal dio dei cristiani, dalla sicurezza di quel mondo cattolico non minacciato, da una lieve vertigine mistica, fino a quando non interviene con decisione la madre. Il racconto ha vinto nel 1994 il Premio Elsa Morante-Opera Prima. ALISON PICK, Il bambino del giovedì, Frassinelli, 201 Inventario GIN 25514 - Collocazione N PICKA BAM Il romanzo è ambientato nella Cecoslovacchia del 1939, durante l'occupazione nazista. Pavel e Anneliese Bauer sono giovani, ricchi, ebrei. Per loro l'invasione significa perdere tutto, e così tentano la fuga scappando a Praga, assieme al loro bambino di sei anni, Pepik, e alla fidata governante. Nella capitale mettono in salvo Pepik grazie al Kinder-transport, il trasferimento dei bambini in Inghilterra per sottrarli alla deportazione. Ma, per una serie di sfortunate circostanze, di Pepik verranno smarrite le tracce. HELGA SCHNEIDER, Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg, Salani, 2010 Inventario GIN 25034 - Collocazione N SCHNH ROS Rosel, una ragazzina bellissima, è figlia unica di madre vedova, nella Germania degli anni Trenta. La mamma lavora dal signor Kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti, ma dolce e gentile con Rosel. Troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per l'infanzia abbandonata. Un luogo orribile, dove si pratica l'arianizzazione forzata dei bambini. HELGA SCHNEIDER, Il rogo di Berlino, Adelphi, 1995 Inventario 10764 - Collocazione MAZ 943 SCH Abbandonata dalla madre - nazista fanatica - nella prima infanzia, Helga conosce la rigida disciplina dei collegi hitleriani ma anche - grazie alle relazioni della famiglia - il privilegio di un soggiorno riservato alla gioventù ariana nel grande bunker della Cancelleria del Reich, in cui vivevano centinaia di persone al seguito del Führer. Ma gli ultimi anni della guerra Helga li vive nell'angoscia e nell'orrore, sepolta in una cantina, con la matrigna e il fratello minore. Non si tratta solo di fame e sete, di cimici e ratti. I bambini sopravvivono sottoterra tra gli escrementi e i cadaveri dei suicidi, o dei vecchi morti di stenti. Poi arriva la primavera del 1945 e con lei i russi, spesso ubriachi, in cerca di orologi e di corpi di donne. HELGA SCHNEIDER, L'usignolo dei Linke: memorie di un'infanzia, Adelphi, 2004. Inventario GIN 7860 - Collocazione N SCHNH USI L'autrice riporta il racconto affidatole ancora bambina da un piccolo profugo prussiano nell'estate del 1949, Kurt. Attraverso le parole di Kurt riviviamo così la tragedia delle migliaia di tedeschi orientali che nell'inverno 1944-45, fuggendo davanti all'Armata Rossa che avanzava da est, cercavano di raggiungere il Baltico e da qui la Germania Occidentale. Un punto di vista diverso quello offerto da Helga Schneider: l'esperienza delle piccole vittime tedesche del nazismo e dell'immane tragedia dell'ultima guerra. FRED UHLMAN, L'amico ritrovato, introduzione di Arthur Koestler, Feltrinelli, 1988 Inventario GIN 16363 - Collocazione N UHLMF AMI (adolescenza) Il romanzo, ambientato a Stoccarda durante gli anni dell’ascesa del Nazismo, narra dell’amicizia tra due ragazzi: Hans di origini ebree e Konradin che proviene da una nobile famiglia tedesca. Quello che sembra essere un legame saldo e infrangibile viene, però, messo a dura prova dall'ascesa al potere di Hitler. Konradin, come la sua famiglia, si schiera dalla parte del dittatore. Hans emigra presso parenti americani, mentre i genitori, pur di sottrarsi alle persecuzioni dei nazisti, decidono di suicidarsi. MARKUS ZUSAK, La bambina che salvava i libri, Frassinelli, 2007 Inventario GIN 17902 - Collocazione N ZUSAM BAM Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Anche in questo caso protagonista della narrazione – che viene inusualmente affidata alle parole della Morte in persona, è una bambina non ebrea, maltrattata e povera, vittima tra le vittime della 2. guerra mondiale. FILM E DOCUMENTARI Arrivederci ragazzi, di Louis Malle, 1987 Inventario NBM 3377 - Collocazione MEDIA FILM ARR Nella Francia occupata del 1944 il piccolo Julien stringe amicizia con un compagno di scuola sensibile e intelligente, ma un po' misterioso. Il loro rapporto viene brutalmente interrotto a causa dell'arrivo della Gestapo, che porta via l'amico di Julien, perché ebreo. Leone d'oro a Venezia '87. Nella carriera di Malle è, dopo "Il soffio al cuore", il 2° film esplicitamente autobiografico. Il bambino con il pigiama a righe, di Mark Herman, 2008 Inventario NBM 3633 - Collocazione MEDIA FILM BAM Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni, figliodi un ufficiale nazista. La sua casa è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l'eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto a un noioso isolamento dentro il giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Sfidando l'autorità materna e l'odio insensato indotto dal padre e dal suo tutore, Bruno riuscirà a superare le recinzioni razziali. Tratto dal romanzo omonimo dell'irlandese John Boyne. Concorrenza sleale, di Ettore Scola, 2001 Inventario NBM 2183 - Collocazione MEDIA FILM CON (controllare) Umberto Melchiorri è un sarto milanese che da anni ha un negozio a Roma. Proprio di fianco a lui ha aperto un negozio di abiti confezionati Leone, un sarto ebreo. La concorrenza tra i due è accesa anche se i figli più piccoli sono amici (sono loro i narratori della storia) e il figlio maggiore di Umberto e la figlia maggiore di Leone sono innamorati. La vita scorre tra riflessioni sul fascismo e ripicche tra i due commercianti. Fino a quando l'entrata in vigore delle leggi razziali fa precipitare la situazione, costringendo il sarto ebreo a chiudere e andarsene dal quartiere. Europa Europa, di Agnieszka Holland, tratto dal libro Memorie di Salomon Perel 1991 Inventario NBM 2000 - Collocazione MEDIA FILM EUR Durante la seconda Guerra Mondiale la famiglia Perel fugge dalla Germania. Dopo lungo peregrinare, uno dei figli, Salomon, finisce in un orfanatrofio in Russia. Ma la sua odissea continua: catturato dai tedeschi, si finge ariano e viene mandato a studiare in una scuola militare tedesca. Tratto dal libro "Memorie" di Salomon Perel. La fuga degli angeli: storie del Kindertransport, scritto e diretto da Mark Jonathan Harris, 2000, vincitore dell'Oscar come miglior documentario, (in VHS) Inventario NBM 2114 - Collocazione MEDIA 940.53 FUG Poco prima della seconda Guerra Mondiale, diecimila bambini ebrei, insieme ad altri, furono trasportati dai paesi occupati dalla Germania a rifugi e case di accoglienza in Gran Bretagna. Questo documentario, vincitore dell'Oscar come miglior Documentario nel 2000, raccoglie le immagini di archivio e le testimonianze dei protagonisti di quella straordinaria operazione di salvataggio. Jona che visse nella balena, di Roberto Faenza, 1993 Inventario NBM 2312 - Collocazione MEDIA FILM JON (in VHS) Tratto da Anni d'infanzia (1977) di Jona Oberski, fisico nucleare, è la storia di un bambino olandese di quattro anni, arrestato nel 1942 dai tedeschi e deportato a Bergen-Belsen dove gli muore il padre. Perde la madre nel 1945, subito dopo la liberazione. Il piccolo Jona è adottato da una coppia di olandesi che con lui dovranno patire non poco. Fedele al libro, Faenza (1943) adotta l'ottica del suo piccolo protagonista, lo sguardo inconsapevole dell'infanzia che dell'atroce realtà che lo circonda coglie soltanto alcuni particolari. La vita è bella, di Roberto Benigni, 1997 Inventario NBM 3028 - Collocazione MEDIA FILM VIT Guido, Dora e il loro bambino Giosuè vengono deportati in un campo nazista. Per proteggere il figlio dall'orrore che li circonda, Guido fa credere al piccolo che tutto ciò che vedono fa parte di un grande gioco, in cui dovranno affrontare prove tremende per vincere un meraviglioso premio finale. Vincitore di tre premi Oscar nel 1999, è una favola moderna costruita sullo sfondo di una delle più drammatiche pagine della storia. SITI http://www.ushmm.org/wlc/it/article.php?ModuleId=10005142 (Enciclopedia dell'Olocausto. United States Holocaust Memorial Museum. "I bambini durante l'olocausto") http://www.unive.it/media/allegato/dep/Ricerche/3- (Università Ca' Foscari di Venezia. "I bambini italiani nella Shoah" di Sara Valentina Di Palma) http://coalova.itismajo.it/ebook/mostra/approfondimenti/at096d-b.htm (Blog di Sergio Coalova. "Essere bambini al tempo della Shoah" di Sergio Coalova) http://www.cdec.it/ (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) in particolare: http://www.cdec.it/home2_2.asp?idtesto=1165&idtesto1=1165 ("Film e libri sulla Shoah: percorsi didattici", a cura di Alessandra Minerbi, con la collaborazione di Anna Sarfatti e Matteo Collotti. Ultimo aggiornamento, gennaio 2013) http://www.la-shoah-e-la-memoria.it (Associazione "Fabrica Bonaventura") http://lager.it/libri_sulla_shoah (Il portale italiano della Shoah) http://www.cnrstoria.it/biblioshoah (Centro Nazionale Ricerche Storiche) http://www.libreriauniversitaria.it/libri-storia/olocausto.htm http://www.ucei.it/ (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) http://www.annefrank.org/ (sito ufficiale della casa di Anne Frank) http://www.yadvashem.org/ (Museo dell’Olocausto di Gerusalemme)