LA SHOAH DEI BAMBINI
GIORNATA DELLA MEMORIA 2014
(dipinto di Marta Czok)
"Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un
cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia fede." (Elie Wiesel "La
notte")
SAGGISTICA / TESTIMONIANZE
ALAN ADELSON (a cura di), Il diario di Dawid Sierakowiak: cinque quaderni dal ghetto
di Łódź, a cura di Alan Adelson, edizione italiana a cura di Frediano Sessi, Torino,
Einaudi, 1997
Inventario GIN 2756 - Collocazione MAZ 940.53 SIE
"Martedì 14 aprile 1942. C' è una nuova moda nel ghetto: le patate vengono bollite e
mangiate con la pelle. Dicono che ne trarremo vantaggio sia per la quantità che per le
calorie". Unico documento giunto sino a noi sulla vita quotidiana nel ghetto di Lodz, il
diario di Dawid copre un periodo che va dall'anno 1939 al 15 aprile 1943. Il ragazzo morirà
quattro mesi dopo di tubercolosi, a 19 anni.
MARY BERG, Il ghetto di Varsavia: diario, 1939-1944, a cura di Frediano Sessi, CDE,
1992
Inventario 12186 - Collocazione MAZ 940.53 BER
Il ricordo della distruzione del ghetto di Varsavia, nel giugno 1943, è affidato alle pagine del
diario di Mary Berg che, essendo americana per parte di madre, riuscì a sfuggire all'eccidio.
Il suo diario, iniziato nel 1939, quando aveva 15 anni, documenta con lucidità gli eventi
drammatici di quegli anni.
ANNA FRANK, Diario: l'alloggio segreto, 12 giugno 1942-1 agosto 1944, a cura di Otto
Frank e Mirjam Pressler, con la prefazione all'edizione del 1964 di Natalia Ginzburg,
edizione italiana e appendice a cura di Frediano Sessi, Einaudi, 1998
Inventario 19322 - Collocazione MAZ 839.3 FRANA
Anne è una bambina di tre anni quando il partito nazionalsocialista si fa strada nel
Parlamento tedesco, e ne ha solo quattro quando Adolf Hitler viene nominato cancelliere,
precipitando in un incubo milioni di ebrei. Lo descriverà, ormai adolescente e costretta a
nascondersi dai nazisti in un rifugio segreto, nel diario che la renderà famosa come simbolo
della Shoah.
THOMAS GEVE, Qui non ci sono bambini: un'infanzia ad Auschwitz, Torino, Einaudi,
Jerusalem, Yad Vashem, 2011
Inventario GIN 27421 - Collocazione MAZ 940.53 GEV
"Sono nato nel 1929 e nel 1933 i nazisti prendono il potere: l'unico mio ricordo è la
persecuzione". Thomas Geve ha tredici anni quando, nel 1943, viene deportato ad
Auschwitz. Poiché ha l'aria di essere più grande della sua età, Thomas viene assegnato ai
lavori forzati: nella logica folle del campo è una fortuna perché "i bambini al di sotto dei
quindici anni vengono mandati direttamente alle camere a gas".
HELENE HOLZMAN, Questa bambina deve vivere: giorno per giorno come siamo
sopravvissute all'olocausto, a cura di Reinhard Kaiser e Margarete Holzman, Venezia,
Marsilio, 2005
Inventario GIN 24153 - Collocazione MAZ 940.53 HOL
Nel giugno del 1941, subito dopo l'invasione delle truppe tedesche, il marito e la figlia
maggiore di Helene Holzman spariscono per sempre. Helene, "mezza ebrea" di origine
tedesca, ma cittadina lituana, supera con coraggio la propria disperazione. Decide con tutte
le sue forze di salvare non solo la figlia minore, Margarete, ma con lei anche il maggior
numero possibile di persone in pericolo, soprattutto bambini, del ghetto di Kaunas.
SID JACOBSON, ERNIE COLON, Anne Frank: la biografia a fumetti, prefazione di Sergio
Luzzatto, Milano, Rizzoli Lizard, 2011
Inventario GIN 25420 - Collocazione MAZ 741.5 JAC
L’opera, scritta da Sid Jacobson e disegnata da Ernie Colón, elaborata in collaborazione
con la "Casa di Anne Frank" di Amsterdam, aggiunge parecchie notizie a ciò che la
maggioranza dei lettori conosce, attraverso la lettura del suo famoso diario, sulla giovane
autrice: tutta la storia della sua famiglia; la descrizione degli eventi che vanno dall’arresto
della famiglia Frank sino al tragico epilogo, la sorte nei campi di sterminio di tutti i
protagonisti conosciuti nel diario; infine, l’impegno del padre, unico sopravvissuto al lager,
per la diffusione dell’opera della figlia.
BRUNO MAIDA, La shoah dei bambini: la persecuzione dell'infanzia ebraica in italia:
1938-1945, Torino, Einaudi, 2013
Inventario GIN 29085 - Collocazione MAZ 940.54 MAI
Questo libro racconta la storia dei bambini ebrei che furono perseguitati e deportati
dall'Italia, nel periodo tra il 1938 e il 1945. Quegli anni vengono riattraversati "con occhi di
bambino": al centro della narrazione è collocato il punto di vista dell'infanzia e i percorsi di
una memoria specifica, segnata da esperienze e traumi in parte diversi rispetto a quelli
vissuti dai genitori.
EMANUELE PACIFICI, Non ti voltare: autobiografia di un ebreo, prefazione di Elio Toaff,
postfazione alla seconda edizione di Antonia Dei, postfazione di Riccardo Di Segni, Firenze,
Giuntina, 2004
Inventario GIN 5675 - Collocazione MAZ 945 PAC
Memorie scritte a distanza di tempo, da adulto, che rievocano le vicende vissute da chi,
nato nel 1931, dovette affrontare appena adolescente il periodo delle leggi razziali e della
persecuzione antisemita. Nel '43 Emanuele e il fratello minore, dopo essersi separati dai
genitori, trovano rifugio in un convento di suore, dove sopravvivono sotto falsa identità fino
alla liberazione.
Poesie e disegni dei bambini di Terezin, 1942-1944, prefazione di Mario De Micheli,
Milano, Lerici, 1963
Inventario PM 58661 - Collocazione DEPOSITO 940.53 POE
Le truppe dell'esercito tedesco entrarono a Praga il 15 marzo 1939. Quattro mesi dopo
vennero promulgate le leggi razziali e in dicembre tutti i bambini ebrei dovettero
abbandonare le scuole pubbliche. Nel 1941, dopo che fu decretata la deportazione degli
ebrei della Boemia e della Moravia, Terezin incominciò a funzionare come ghetto, e in pochi
mesi come campo di concentramento, dove imperversavano fame, tifo, morte. Fu utilizzato
come strumento di propaganda da sfruttare al momento opportuno. Circa quindicimila
ragazzi sotto i 15 anni hanno soggiornato a Terezin, solo un centinaio ne sono tornati.
CHAVA PRESSBURGER (a cura di), Il diario di Petr Ginz, Frassinelli, 2006
Inventario GIN 15992 - Collocazione MAZ 940.53 GIN
Trascorsi due anni dal suo arrivo al ghetto di Terezin, il giovane quindicenne Petr Ginz fu
mandato a morire nelle camere a gas di Auschwitz. Scritti fra il 1941 e il 1942, durante gli
ultimi mesi trascorsi in famiglia, nella Praga occupata, testimoniano l'attuazione della
"soluzione finale". Di questo ragazzo ci restano anche disegni, linoleografie, riflessioni e
articoli che attestano un talento creativo.
FREDERIC ROUSSEAU, Il bambino di Varsavia: storia di una fotografia, GLF editori
Laterza, 2011
Inventario GIN 25504 - Collocazione MAZ 940.53 ROU
L'autore focalizza la sua analisi storica sul repertorio iconografico della Shoah, e in
particolare illustra le motivazioni storiche, culturali ed emotive per cui la famosa foto del
bambino con le mani alzate durante i rastrellamenti nel ghetto di Varsavia ha assunto, con
il passare del tempo, lo statuto di vera e propria icona della Shoah e di figura universale
della "vittima" tout court.
DAWID RUBINOWICZ, Il diario di Dawid Rubinowicz, prefazione di Michele Ranchetti,
Torino, Einaudi, 2000
Inventario 19095 - Collocazione MAZ 940.53 RUB
Cinque quaderni scritti da un ragazzino ebreo di 12 anni, ritrovati in Polonia dopo la
conclusione della 2. guerra mondiale. Dawid fa un resoconto oggettivo delle vicende del suo
villaggio, Krajno, negli anni dal 1940 al 1942, durante l'occupazione tedesca.
NICHOLAS STARGARDT, La guerra dei bambini: infanzia e vita quotidiana durante il
nazismo, Milano, A. Mondadori, 2006
Inventario GIN 19032 - Collocazione MAZ 940.53 STA
Stargardt dà voce per la prima volta ai bambini e ai giovani che vissero sotto il dominio del
Terzo Reich e furono vittime del suo macabro progetto imperiale. Trascinati nel conflitto,
bambini e ragazzi caddero preda di bombardamenti, patirono la fame, furono costretti a
combattere o a fuggire in massa, morirono sui campi di battaglia e nei campi di sterminio.
KLAUS VOIGT Villa Emma: ragazzi ebrei in fuga, 1940-1945, Scandicci, La nuova Italia,
2002
Inventario GIN 8146 - Collocazione MAZ 940.53 VOI
Giunti in Italia, a partire dal 1942, 73 ragazzi ebrei sfuggiti alle persecuzioni naziste furono
ospitati per un anno a Nonantola, presso Villa Emma, per iniziativa della Delasem,
l'organizzazione assistenziale degli ebrei italiani. Quando, nel settembre del 1943 le truppe
tedesche occuparono la zona, giovani e bambini vennero nascosti nel giro di 48 ore nel
seminario dell'abbazia, in un convento e presso le famiglie del luogo. Poterono poi fuggire in
Svizzera e, nel maggio del 1945, la maggior parte di loro riuscì a raggiungere la Palestina.
ELI WIESEL, La notte, prefazione di François Mauriac, Firenze, Giuntina, 1995
Inventario GIN 13904 - Collocazione MAZ 940.53 WIE
Eli Wiesel, insignito del premio Nobel per la pace nel 1986, è una delle voci più ascoltate
sulla vicenda dell'olocausto. Nato nel 1928 a Sighet, una piccola cittadina della
Transilvania, il suo mondo di bambino ruotava attorno alla famiglia, allo studio della
religione, alla comunità e a Dio, fino all'improvvisa rottura della normalità per la
deportazione del suo villaggio, nel 1944. In questo primo libro racconta l'esperienza
devastante della deportazione e dell'internamento vissuta da adolescente.
ALDO ZARGANI, Per violino solo: la mia infanzia nell'Aldiqua, 1938-1945, Bologna, Il
mulino, 1995
Inventario GIN 29159 - Collocazione MAZ 945 ZAR
Aldo Zargagni, ebreo italiano classe 1933, ripercorre le traversie sue e della sua famiglia in
quei "sette anni di guai": il periodo che va dal varo delle leggi razziali fasciste nel 1938 al
1945. Un pezzo di vita che, vista l'età del protagonista, ha un carattere duplice: sono anni
di persecuzione e paura, e insieme gli anni favolosi dell'infanzia.
EMANUELA ZUCCALA', Sopravvissuta ad Auschwitz: Liliana Segre fra le ultime
testimoni della shoah, presentazione di Carlo Maria Martini, Milano, Paoline, 2005
Inventario GIN 14151 - Collocazione MAZ 940.53 ZUC
Di famiglia ebrea non praticante, Liliana Segre a otto anni ha iniziato a subire le
conseguenze delle leggi razziali italiane. Nel febbraio del 1944 è stata deportata nel campo
di sterminio dei Auschwitz-Birkenau. Liberata nel circondario di Ravensbruck il 1. maggio
del 1945, nel 1990 che ha deciso di sciogliere il lungo silenzio sulla sua adolescenza da
prigioniera e diventare testimone pubblica della Shoah.
NARRATIVA
AHARON APPELFELD, Storia di una vita, Guanda, 2008
Inventario GIN 24932 - Collocazione N APPEA STO
L'autore in questo libro autobiografico si confronta dolorosamente per la prima volta con la
propria memoria: l'esperienza di un'infanzia spezzata dall'orrore della Shoah, la solitudine
di un bambino costretto a vagare da solo per mesi nei boschi con l'incubo di essere
riconosciuto, il suo peregrinare per mezza Europa, fino all'arrivo in Israele e il suo difficile
inserimento in una nuova realtà.
TRUDI BIRGER, Ho sognato la cioccolata per anni, scritto con Jeffrey M. Green, Piemme,
1999
Inventario GIN 12971 - Collocazione GA BIRGT HOS
La storia vera, narrata in prima persona, di una bambina che, abituata a vivere nel bel
mondo di Francoforte, si trova improvvisamente rinchiusa dapprima nel ghetto di Kosvo,
poi nel campo di concentramento di Stutthof. Una bambina che rifiuta la salvezza per non
abbandonare la madre.
MISHA DEFONSECA, Sopravvivere coi lupi: dal Belgio all'Ucraina una bambina ebrea
attraverso l'Europa nazista, Ponte alle Grazie, 1998
Inventario 14653 - Collocazione N DEFOM SOP
Misha dal 1941 al 1945 ha attraversato da sola l'Europa a piedi, dal Belgio all'Ucraina, alla
ricerca dei suoi genitori deportati nei lager nazisti. In questo viaggio ha affrontato mille
pericoli e rischiato di morire. Unici esseri viventi ad occuparsi di lei, una famiglia di lupi
che l'ha scaldata, nutrita e protetta, garantendole la sopravvivenza.
TATIANA DE ROSNAY, La chiave di Sara, Mondadori, 2012
Inventario GIN 28281 - Collocazione N ROSNT CHI
È il 16 luglio del 1942, a Parigi. La piccola Sara è a casa con la sua famiglia, quando viene
svegliata dall'irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci
anni, non capisce cosa stia succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via,
nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave nel tentativo di
proteggerlo.
JOSEPH JOFFO, Un sacco di biglie, Rizzoli, 1976
Inventario MER 1137 - Collocazione N JOFFJ SAC
L'autore racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai
tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi, alla ricerca di un rifugio
fino alla salvezza definitiva, avvenuta grazie all'intervento di un sacerdote cattolico, narra
del coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi.
KA-TZETNIK 135633, La casa delle bambole, A. Mondadori, 1969
Inventario 14817 - Collocazione N KA T1 CAS (adolescenza)
"La casa delle bambole", o "Joy division", è la denominazione delle baracche femminili dei
campi di concentramento nazisti, in cui le detenute erano costrette a prostituirsi con i
soldati tedeschi. Il racconto, basato sulle esperienze vissute da una quattordicenne ebrea, è
opera di un’ex-detenuto nel lager di Auschwitz che si firmava Ka-Tzetnik 135633. K.Z. (Katzet nella pronuncia tedesca), sono le iniziali di Konzentration Zenter. Ogni prigioniero di
un K.Z. era soprannominato “Ka-tzetnik numero...".
KA-TZETNIK 135633, Piepel, A. Mondadori, 1963
Inventario GIN 14686 - Collocazione N KA T1 PIE
Il protagonista è Moni, un Piepel di Auschwitz, come erano chiamati nei campi di sterminio
nazisti i ragazzini condannati a divenire strumenti di piacere dei capi-blocco. Moni, dopo i
primi "successi" personali, perde i favori dei suoi aguzzini e finisce nel numero dei Piepel
"decaduti" e destinati alla soppressione.
IMRE KERTESZ, Essere senza destino, Feltrinelli, 1999
Inventario GIN 2132 - Collocazione N KERTI ESS (adolescenza)
Gyurka non ha ancora compiuto quindici anni, quando una sera deve salutare il padre
costretto a partire per l'Arbeitsdienst (servizio di lavoro obbligatorio). Alla domanda perché
agli ebrei venga riservato un simile trattamento, il ragazzo rifiuta di condividere la risposta
religiosa, "questo è il volere di Dio". Poco dopo anche Gyurka viene mandato ai lavori forzati
presso la Shell e da lì, un giorno, senza spiegazione, viene costretto a partire per la
Germania.
MARK KURZEM, Il bambino senza nome, Piemme, 2009
Inventario GIN 22335 - Collocazione N KURZM BAM
L'epopea di un bambino bielorusso ebreo di cinque anni che è scampato allo sterminio
della sua famiglia e del suo villaggio, ha vagato per nove mesi da solo nei boschi, tra la neve
e i lupi, è stato catturato da un'unità lettone filonazista, portato davanti al plotone di
esecuzione e lì, le spalle contro il muro della scuola, ha rivolto al sottoufficiale che stava
per premere il grilletto una domanda da bambino: "Puoi darmi un pezzo di pane, prima di
spararmi?". E quella strana domanda gli salva la vita.
LIA LEVI, Una bambina e basta, E/O, 1994
Inventario 21034 - Collocazione N LEVIL BAM
E' la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. La piccola viene
nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla deportazione. E nel
suo nascondiglio, incoraggiata anche dalle monache, viene attratta dal dio dei cristiani,
dalla sicurezza di quel mondo cattolico non minacciato, da una lieve vertigine mistica, fino
a quando non interviene con decisione la madre. Il racconto ha vinto nel 1994 il Premio
Elsa Morante-Opera Prima.
ALISON PICK, Il bambino del giovedì, Frassinelli, 201
Inventario GIN 25514 - Collocazione N PICKA BAM
Il romanzo è ambientato nella Cecoslovacchia del 1939, durante l'occupazione nazista.
Pavel e Anneliese Bauer sono giovani, ricchi, ebrei. Per loro l'invasione significa perdere
tutto, e così tentano la fuga scappando a Praga, assieme al loro bambino di sei anni, Pepik,
e alla fidata governante. Nella capitale mettono in salvo Pepik grazie al Kinder-transport, il
trasferimento dei bambini in Inghilterra per sottrarli alla deportazione. Ma, per una serie di
sfortunate circostanze, di Pepik verranno smarrite le tracce.
HELGA SCHNEIDER, Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg,
Salani, 2010
Inventario GIN 25034 - Collocazione N SCHNH ROS
Rosel, una ragazzina bellissima, è figlia unica di madre vedova, nella Germania degli anni
Trenta. La mamma lavora dal signor Kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti, ma dolce
e gentile con Rosel. Troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna
cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e
riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per
l'infanzia abbandonata. Un luogo orribile, dove si pratica l'arianizzazione forzata dei
bambini.
HELGA SCHNEIDER, Il rogo di Berlino, Adelphi, 1995
Inventario 10764 - Collocazione MAZ 943 SCH
Abbandonata dalla madre - nazista fanatica - nella prima infanzia, Helga conosce la rigida
disciplina dei collegi hitleriani ma anche - grazie alle relazioni della famiglia - il privilegio di
un soggiorno riservato alla gioventù ariana nel grande bunker della Cancelleria del Reich,
in cui vivevano centinaia di persone al seguito del Führer. Ma gli ultimi anni della guerra
Helga li vive nell'angoscia e nell'orrore, sepolta in una cantina, con la matrigna e il fratello
minore. Non si tratta solo di fame e sete, di cimici e ratti. I bambini sopravvivono sottoterra
tra gli escrementi e i cadaveri dei suicidi, o dei vecchi morti di stenti. Poi arriva la
primavera del 1945 e con lei i russi, spesso ubriachi, in cerca di orologi e di corpi di donne.
HELGA SCHNEIDER, L'usignolo dei Linke: memorie di un'infanzia,
Adelphi, 2004.
Inventario GIN 7860 - Collocazione N SCHNH USI
L'autrice riporta il racconto affidatole ancora bambina da un piccolo profugo prussiano
nell'estate del 1949, Kurt. Attraverso le parole di Kurt riviviamo così la tragedia delle
migliaia di tedeschi orientali che nell'inverno 1944-45, fuggendo davanti all'Armata Rossa
che avanzava da est, cercavano di raggiungere il Baltico e da qui la Germania Occidentale.
Un punto di vista diverso quello offerto da Helga Schneider: l'esperienza delle piccole vittime
tedesche del nazismo e dell'immane tragedia dell'ultima guerra.
FRED UHLMAN, L'amico ritrovato, introduzione di Arthur Koestler,
Feltrinelli, 1988
Inventario GIN 16363 - Collocazione N UHLMF AMI (adolescenza)
Il romanzo, ambientato a Stoccarda durante gli anni dell’ascesa del Nazismo, narra
dell’amicizia tra due ragazzi: Hans di origini ebree e Konradin che proviene da una nobile
famiglia tedesca. Quello che sembra essere un legame saldo e infrangibile viene, però,
messo a dura prova dall'ascesa al potere di Hitler. Konradin, come la sua famiglia, si
schiera dalla parte del dittatore. Hans emigra presso parenti americani, mentre i genitori,
pur di sottrarsi alle persecuzioni dei nazisti, decidono di suicidarsi.
MARKUS ZUSAK, La bambina che salvava i libri, Frassinelli, 2007
Inventario GIN 17902 - Collocazione N ZUSAM BAM
Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e
rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il
primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il
suo fratellino. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai
nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone...
Anche in questo caso protagonista della narrazione – che viene inusualmente affidata alle
parole della Morte in persona, è una bambina non ebrea, maltrattata e povera, vittima tra
le vittime della 2. guerra mondiale.
FILM E DOCUMENTARI
Arrivederci ragazzi, di Louis Malle, 1987
Inventario NBM 3377 - Collocazione MEDIA FILM ARR
Nella Francia occupata del 1944 il piccolo Julien stringe amicizia con un compagno di
scuola sensibile e intelligente, ma un po' misterioso. Il loro rapporto viene brutalmente
interrotto a causa dell'arrivo della Gestapo, che porta via l'amico di Julien, perché ebreo.
Leone d'oro a Venezia '87. Nella carriera di Malle è, dopo "Il soffio al cuore", il 2° film
esplicitamente autobiografico.
Il bambino con il pigiama a righe, di Mark Herman, 2008
Inventario NBM 3633 - Collocazione MEDIA FILM BAM
Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni, figliodi un ufficiale nazista. La
sua casa è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica
l'eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto a un noioso isolamento dentro il
giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di
una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di
cibo e di affetto. Sfidando l'autorità materna e l'odio insensato indotto dal padre e dal suo
tutore, Bruno riuscirà a superare le recinzioni razziali. Tratto dal romanzo omonimo
dell'irlandese John Boyne.
Concorrenza sleale, di Ettore Scola, 2001
Inventario NBM 2183 - Collocazione MEDIA FILM CON (controllare)
Umberto Melchiorri è un sarto milanese che da anni ha un negozio a Roma. Proprio di
fianco a lui ha aperto un negozio di abiti confezionati Leone, un sarto ebreo. La
concorrenza tra i due è accesa anche se i figli più piccoli sono amici (sono loro i narratori
della storia) e il figlio maggiore di Umberto e la figlia maggiore di Leone sono innamorati. La
vita scorre tra riflessioni sul fascismo e ripicche tra i due commercianti. Fino a quando
l'entrata in vigore delle leggi razziali fa precipitare la situazione, costringendo il sarto ebreo
a chiudere e andarsene dal quartiere.
Europa Europa, di Agnieszka Holland, tratto dal libro Memorie di Salomon Perel 1991
Inventario NBM 2000 - Collocazione MEDIA FILM EUR
Durante la seconda Guerra Mondiale la famiglia Perel fugge dalla Germania. Dopo lungo
peregrinare, uno dei figli, Salomon, finisce in un orfanatrofio in Russia. Ma la sua odissea
continua: catturato dai tedeschi, si finge ariano e viene mandato a studiare in una scuola
militare tedesca. Tratto dal libro "Memorie" di Salomon Perel.
La fuga degli angeli: storie del Kindertransport, scritto e diretto da Mark Jonathan
Harris, 2000, vincitore dell'Oscar come miglior documentario, (in VHS)
Inventario NBM 2114 - Collocazione MEDIA 940.53 FUG
Poco prima della seconda Guerra Mondiale, diecimila bambini ebrei, insieme ad altri,
furono trasportati dai paesi occupati dalla Germania a rifugi e case di accoglienza in Gran
Bretagna. Questo documentario, vincitore dell'Oscar come miglior Documentario nel 2000,
raccoglie le immagini di archivio e le testimonianze dei protagonisti di quella straordinaria
operazione di salvataggio.
Jona che visse nella balena, di Roberto Faenza, 1993
Inventario NBM 2312 - Collocazione MEDIA FILM JON (in VHS)
Tratto da Anni d'infanzia (1977) di Jona Oberski, fisico nucleare, è la storia di un bambino
olandese di quattro anni, arrestato nel 1942 dai tedeschi e deportato a Bergen-Belsen dove
gli muore il padre. Perde la madre nel 1945, subito dopo la liberazione. Il piccolo Jona è
adottato da una coppia di olandesi che con lui dovranno patire non poco. Fedele al libro,
Faenza (1943) adotta l'ottica del suo piccolo protagonista, lo sguardo inconsapevole
dell'infanzia che dell'atroce realtà che lo circonda coglie soltanto alcuni particolari.
La vita è bella, di Roberto Benigni, 1997
Inventario NBM 3028 - Collocazione MEDIA FILM VIT
Guido, Dora e il loro bambino Giosuè vengono deportati in un campo nazista. Per
proteggere il figlio dall'orrore che li circonda, Guido fa credere al piccolo che tutto ciò che
vedono fa parte di un grande gioco, in cui dovranno affrontare prove tremende per vincere
un meraviglioso premio finale. Vincitore di tre premi Oscar nel 1999, è una favola moderna
costruita sullo sfondo di una delle più drammatiche pagine della storia.
SITI
http://www.ushmm.org/wlc/it/article.php?ModuleId=10005142 (Enciclopedia
dell'Olocausto. United States Holocaust Memorial Museum. "I bambini durante l'olocausto")
http://www.unive.it/media/allegato/dep/Ricerche/3- (Università Ca' Foscari di Venezia. "I
bambini italiani nella Shoah" di Sara Valentina Di Palma)
http://coalova.itismajo.it/ebook/mostra/approfondimenti/at096d-b.htm (Blog di Sergio
Coalova. "Essere bambini al tempo della Shoah" di Sergio Coalova)
http://www.cdec.it/ (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea)
in particolare:
http://www.cdec.it/home2_2.asp?idtesto=1165&idtesto1=1165 ("Film e libri sulla Shoah:
percorsi didattici", a cura di Alessandra Minerbi, con la collaborazione di Anna Sarfatti e
Matteo Collotti. Ultimo aggiornamento, gennaio 2013)
http://www.la-shoah-e-la-memoria.it (Associazione "Fabrica Bonaventura")
http://lager.it/libri_sulla_shoah (Il portale italiano della Shoah)
http://www.cnrstoria.it/biblioshoah (Centro Nazionale Ricerche Storiche)
http://www.libreriauniversitaria.it/libri-storia/olocausto.htm
http://www.ucei.it/ (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane)
http://www.annefrank.org/ (sito ufficiale della casa di Anne Frank)
http://www.yadvashem.org/ (Museo dell’Olocausto di Gerusalemme)