Percezione: realtà e sua lettura - Istituzione Biblioteca Classense

Percezione: realtà e sua
lettura
Paul Klee, Captive, 1940
Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense
Bibliografia aggiornata al 10/10/11
Per sentito dire: conoscenza e testimonianza / Nicla Vassallo. - Milano : Feltrinelli, 2011.
- 156 p. ; 22 cm
Inventario 468785
Collocazione LETTURA 121 VASSALLO N
Cellulari, e-mail, social network, wiki. E poi conversazioni d'ogni genere,
libri, enciclopedie, giornali, riviste, radio, televisione,. Senza dimenticare
documentari, foto, cartelloni e molto altro ancora. Tutte fonti d’informazione
che ci consentono di conoscere il mondo e grazie alle quali possiamo lavorare,
studiare, avere relazioni. In filosofia si parla di conoscenza proposizionale, una
conoscenza che viene acquisita e trasmessa attraverso quella che tecnicamente
viene chiamata “testimonianza” e che è la base su cui si reggono tanto la
capacità di affrontare la vita quotidiana, quanto forme più evolute e complesse
come la scienza. La nostra società si regge eminentemente su questo tipo di
fonte conoscitiva. È necessario quindi capire cosa si intende con questo
termine, come e cosa ci consente di conoscere e fare, perché è sbagliato svalutarla, rifugiandosi
nell’individualismo, perché in troppi l’hanno voluta e la vogliono controllare nonché manipolare. Per
sentito dire è un viaggio filosofico nella contemporaneità per ragionare, tra l’altro, su astrologi,
complotti, credulità, dittature, diverse condizioni e visioni della testimonianza, false testimonianze,
gaffe, giornalismo, guerre, inganni, inquisizioni, internet, potere, pubblicità.
I colori dei nostri ricordi / Michel Pastoureau ; traduzione di Laura De Tomasi. - Milano :
Ponte alle Grazie, 2011. - 236 p. ; 21 cm.
Inventario 470418
Collocazione LETTURA 155.9 PASTOUREAU M
Qual è il primo colore che ricordiamo? C’è un’immagine della nostra infanzia che ci è rimasta impressa
per quella particolare sfumatura? Comincia rispondendo in prima persona a questa domanda il libro più
personale e intimo di Michel Pastoureau, il maggiore esperto al mondo di storia dei colori. E continua
ripercorrendo le tappe cromatiche fondamentali della sua vita. La sua narrazione, si apre gradualmente
dalla dimensione individuale a quella collettiva, trasformandosi nel diario cromatico dei nostri ultimi
cinquantanni, tra moda e sport, arte e costume, linguaggio e letteratura, filosofia e scienza. E la scoperta
più bella tra tutte quelle a cui ci guida questo studioso, è che i colori sono l’ennesima conferma di
quanto la nostra vita sia fatta sì di realtà concrete, misurabili, oggettive, evidenti, ma ciò che la rende
davvero memorabile sono le sfumature personali.
I principi della forma: natura, percezione e arte / Giuseppe Di Napoli. - Torino :
Einaudi, 2011. - XIX, 464 p., [16] carte di tav. : ill. ; 21 cm.
Inventario 468727
Collocazione LETTURA 701 DI NAPOLI G
La vocazione alla forma è una necessità vitale alla natura quanto all'arte. Tutto ciò che vive possiede una
forma e tutto ciò che si comunica deve possedere una forma. E anche il processo della visione presenta
una sua vocazione formale: vedere è organizzare in una forma unitaria insiemi di stimoli eterogenei.
Con questo saggio Giuseppe Di Napoli rintraccia una teoria unificante dei processi formativi. Nella
natura, nella percezione e nell'attività pittorica la forma assicura la distinzione e la singolarità degli
elementi primari e allo stesso tempo condensa sempre in ciascun ambito il senso originario di totalità e
universalità inscritti in ogni forma di vita, cognizione visiva o produzione artistica. La sua ipotesi è che
sussistano segrete relazioni tra le forze psichiche che presiedono alla genesi della forma artistica, le
forze fisiche che agiscono sulla struttura della materia per modellarne la forma e le energie che
originano i processi di morfogenesi nelle forme viventi. Queste relazioni emergono quando si
individuano i principi formativi comuni ai tre ambiti, qui esemplificati dal percorso formativo delle
poetiche di alcuni grandi artisti, da Leonardo a Klee, passando per Goethe.
2
Il tempo breve: nell’era della frenesia, la fine della memoria e la morte
dell'attenzione / Marco Niada. - Milano : Garzanti, 2010. - 183 p. ; 21 cm.
Inventario 465915
Collocazione LETTURA 304.2 NIADA M
“Il tempo è scardinato”, si lamenta Amleto. È vero che da sempre il progresso tecnologico ed
economico è accompagnato, e forse causato, dall’accelerazione. È vero che il trasporto sempre più
veloce di uomini e mercanzie, sono senz’altro il marchio della modernità. Il futuro, che l’economia
mondiale ha cercato di addomesticare facendo gonfiare a dismisura il credito, si è praticamente azzerato
in una crisi di proporzioni planetarie. I primi a sperimentare gli effetti di questo eccesso di velocità sono
stati gli uomini politici, le star dello spettacolo e dello sport, i grandi manager. Ma ora il fenomeno,
grazie alla diffusione delle nuove tecnologie, che permettono di restare connessi sempre e dovunque, si
è diffuso a livello di massa. Il tempo breve esplora, con finezza e profondità, la malattia forse più grave
della nostra epoca, quella che ci sta facendo perdere alcuni fondamentali punti di riferimento. Marco
Niada ripercorre in una felice sintesi la storia del tempo, dagli antichi calendari ai monasteri, dai mercati
alle microfrazioni di secondo dei moderni traders. E soppesa l’impatto che questa mutazione ha avuto su
di noi, uomini e donne del nuovo millennio: perché sta cambiando per sempre la nostra capacità
d’attenzione, la nostra immaginazion nostra memoria, la nostra identità.
Qualcosa, là fuori: come il cervello crea la realtà / Enrico Bellone. - Torino : Codice,
[2011]. - XIII, 102 p. : ill. ; 22 cm.
Inventario 470387
Collocazione LETTURA 501 BELLONE E
Tutti gli esseri umani cercano tracce di regolarità nell'ambiente che li ospita:
se queste non ci fossero la sopravvivenza sarebbe impossibile. Le persone
usano gli organi di senso e il cervello, e colgono colori, suoni, sapori e
ruvidezze in quegli oggetti esterni che vengono disposti in uno spazio
tridimensionale e dei quali si percepiscono mutazioni nel tempo. Emergono
così le regolarità del senso comune e delle leggi di natura. Eppure,
nonostante entrambe funzionino, sta crescendo l'abisso che separa il senso
comune dalla scienza: già nel Seicento Galilei, Boyle, Locke e Newton
avevano sostenuto che certe qualità degli oggetti (come i colori) non sono
reali, bensì creazioni del cervello. La scienza contemporanea si è spinta
oltre, fino a criticare le nozioni quotidiane di oggetto, spazio e tempo; e le
neuroscienze ci aprono nuovi orizzonti, dove al centro è collocato il cervello come creatore di ciò che il
senso comune continua a chiamare realtà. C'è qualcosa, là fuori, ma la sua struttura è costruita dai nostri
neuroni. Nuovi problemi, insomma, per storici e filosofi.
La conoscenza umana: dalla fisica alla sociologia della religione / Giuliano Di
Bernardo. - Venezia : Marsilio, 2010. - 245 p. ; 22 cm.
Inventario 466747
Collocazione LETTURA 121 DI BERNARD G
Giuliano Di Bernardo presenta la sua visione illuministica della realtà, in cui le riflessioni
epistemologiche e il pensiero massonico s'incontrano e si fondono in una prospettiva unitaria. Con la
rigorosa indagine sulle teorie della fisica, della biologia e della sociologia, integrata con la teologia delle
religioni, egli riporta lo studio dell'uomo nell'ambito dell'evoluzione darwiniana e proietta il suo
pensiero verso il futuro dell'umanità. La specie umana sta rischiando l’estinzione poiché la ragione,
portata al culmine della sua potenza, non sa più governare le sue creazioni. L'evoluzione ha favorito la
ragione ma non la saggezza necessaria per limitarla e amministrarla. La ragione, che è stata l'artefice
delle grandi civiltà umane, ora inconsapevolmente sta operando per distruggerle. La proposta
dell'Autore, al riguardo, è che solo l'avvento del Tiranno illuminato possa determinare il necessario
equilibrio tra la ragione e la saggezza ed evitare l'estinzione della specie umana.
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Mi ritorno in mente: il corpo, le emozioni, la coscienza / di Edoardo Boncinelli. Milano : Longanesi, 2010. - 253 p. ; 21 cm.
Inventario 461344
Collocazione LETTURA 153 BONCINELLI E
Forse non c’è fenomeno più interessante e misterioso della coscienza, un concetto che ha avuto una
strana storia. Per secoli si è creduto che tutto quello che succedeva nella nostra testa fosse, almeno
potenzialmente, cosciente. Poi improvvisamente qualcuno ha scoperto che non tutti i fenomeni psichici
sono consci ed è cominciata l’era dell'inconscio, che da aggettivo è divenuto sostantivo, e compare
spessissimo nei nostri discorsi come un vero e proprio deus ex machina. Questo saggio parla di mente,
di emozioni e di coscienza e cerca di mettere a fuoco i rapporti fra queste tre entità e di rintracciarne i
legami, senza trascurare l’altro nodo problematico rappresentato dalla razionalità e dal suo rapporto con
la coscienza stessa. Dopo un capitolo introduttivo sul cervello e sulla mente in generale, si passa a
trattare delle emozioni, e in particolare dell’amore, per poi affrontare, nel terzo capitolo, il problema
della coscienza. L’ultimo capitolo è dedicato a delineare una teoria dell'Io e del suo rapporto con il
mondo e con il corpo.
Atmosfere, estasi, messe in scena: l’estetica come teoria generale della
percezione / Gernot Böhme ; traduzione e cura di Tonino Griffero. - Milano : Marinotti, 2010. 283 p. ; 21 cm.
Inventario 466510
Collocazione LETTURA 111 BOHME G
Perché mai l'estetica dovrebbe occuparsi principalmente, se non esclusivamente, dell’arte? Non
dovrebbe invece, spostare l’attenzione dall’arte alla percezione? E, di conseguenza, dal bello al più
generale coinvolgimento corporeo ed emozionale dell’uomo nel proprio ambiente? È proprio nel quadro
di una “estetica ecologica” di questo genere, in grado di comprendere il processo di estetizzazione
diffusa che conferisce alla nostra società il carattere di una “messa in scena”, che Gernot Böhme
presenta qui i capisaldi di una nuova estetica intesa appunto come percettologia. Interessata ai modi in
cui la realtà ci appare e influenza i nostri stati d’animo, la nuova estetica (aistetica) si concentra, allora,
da un lato sulle atmosfere, cioè sui sentimenti che, diffusi nello spazio, ci vengono incontro prima di
qualsiasi percezione specifica e della distinzione stessa tra soggetto e oggetto, dall’altro sul cosiddetto
“lavoro estetico”, vale a dire sul modo in cui si possono generare professionalmente tali atmosfere.
Quest’opera di Böhme si rivela perciò particolarmente utile a chi si occupa di estetica non solo
teoricamente ma anche praticamente, non da ultimo perché reinterpreta i problemi tradizionali
dellestetica alla luce di un'acuta analisi critica dei processi di manipolazione della nostra sensibilità.
La bellezza e l’anima: come l’esperienza del bello cambia la nostra vita / Piero
Ferrucci. - Milano : Mondadori, 2009. - 265 p. ; 22 cm.
Inventario 456197
Collocazione DEWEY 177 13
In un mondo contrassegnato dall'opprimente dilagare della banalità del brutto e
dal conformismo dei gusti e degli stili, la riscoperta della bellezza nella natura e
nell'arte, nelle relazioni umane e nella vita di ogni giorno, può diventare
un'autentica medicina dell'anima, in grado di farci rinascere, di restituirci
emozioni e sentimenti, di aprire in modo più autentico alla realtà. Ferrucci mette
a frutto la sua esperienza di psicoterapeuta, i risultati della ricerca scientifica più
recente e le testimonianze dirette delle molte persone da lui intervistate nel corso
degli anni, per accompagnare il lettore lungo un singolare percorso di educazione
estetica. L'uomo contemporaneo è vittima di una dimenticanza fatale: distratto
dai mille stimoli che offre la società globalizzata, ha smarrito il senso profondo della bellezza e il
contatto con le proprie risorse interiori. Sviluppare la capacità di percepire la bellezza - una vera e
propria forma di intelligenza estetica può rivelarsi fonte di rigenerazione.
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L’arte dell’accecamento / Paul Virilio. - Milano : R. Cortina, 2007. - 88 p. ; 20 cm.
Inventario 432067
Collocazione LETTURA 701 VIRILIO P
Un saggio sull’accecamento, estetico e politico, nell’illuminismo della
nostra contemporaneità caratterizzata dalla sovraesposizione
massmediatica, dove il sensibile è diventato il fotosensibile e
l’oggettività una teleobiettività. Nella società della globalizzazione, in
cui la visione dell’osservatore si trasferisce agli innumerevoli canali
video che illuminano il suo abitare, in una fatale distrazione dal
mondo circostante, dalla percezione in situ e in visu, “l’arte di vedere”
diventa infatti la prima vittima. E l’arte contemporanea, essa stessa
mediatica e audiovisiva, non è più, come sosteneva Paul Klee, ciò che
rende maggiormente visibile, bensì l’arte di un accecamento. Paul
Virilio, tra gli autori più originali nel panorama filosofico
contemporaneo, è noto principalmente per i suoi studi sullo sviluppo
della tecnologia in relazione al potere, all’urbanistica, all’arte.
Sensazione & percezione / Jeremy M. Wolfe... [et al.]. - Bologna : Zanichelli, 2007. - X, 388
p. : ill. ; 27 cm.
Inventario 435736
Collocazione DEWEY 152.1 12
Gli autori di Sensazione e Percezione raccontano una storia dei cinque sensi accattivante nella
presentazione, che consegna al lettore una descrizione della ricerca più avanzata e una preparazione
culturale sufficiente per capire perché è importante studiare questi argomenti e in che modo
dovrebbero essere ulteriormente indagati e compresi. Delle moderne teorie sulla percezione
vengono infatti discussi punti di forza e debolezze, così da sviluppare un approccio concreto e
critico a una materia che viene vissuta come oggetto di indagine permanente. L’aspetto scientifico è
assai spesso correlato a quello pratico, con esempi che spaziano dall’arte alla musica, seguendo il
filo conduttore del piacere generato dalle sensazioni. Ogni capitolo possiede un apparato infografico
chiaro ed efficace, un glossario e un riassunto degli argomenti che facilita lo studio della materia.
Il filosofo e i sensi: introduzione alla filosofia della percezione / Alfredo Paternoster. Roma : Carocci, 2007. - 144 p. : ill. ; 22 cm.
Inventario 465912
Collocazione LETTURA 121 PATERNOSTE A
La percezione è uno dei campi di studio più affascinanti e difficili: per un verso, dietro
l'impressionante immediatezza dell'esperienza percettiva si celano spinosi problemi che hanno fatto
la storia della filosofia; per l'altro, una padronanza anche superficiale dei fatti empirici che ne sono
alla base richiede impegno e competenza in diversi settori. Questo libro è un'introduzione
sistematica, la prima in lingua italiana, alla filosofia (analitica) della percezione.
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Immagini della mente: neuroscienze, arte, filosofia / a cura di Giovanni Lucignani e
Andrea Pinotti. - Milano : R. Cortina, 2007. - XXVII, 274 p. : ill. ; 23 cm.
Inventario 433790
Collocazione LETTURA 152.1 LUCIGNANI G
É davvero possibile descrivere che cosa accade nel cervello quando si fa esperienza del bello
artistico? E quando lo si crea? In questo volume, neuroscienziati, tra cui i pionieri della
neuroestetica Semir Zeki e Lamberto Maffei, filosofi, tra cui Giulio Giorello, storici dell’arte come
David Freedberg si confrontano su tali interrogativi, mostrando come, per rendere conto del mondo
dell’arte, sia necessaria una collaborazione tra i diversi ambiti disciplinari. Un efficace strumento
per comprendere le ragioni profonde del dialogo tra arte, scienza e filosofia.
La storicità dell’occhio: un dibattito con Noel Carroll e Mark Rollins / Arthur C.
Danto ; a cura di Michele Di Monte. - Roma : Armando, c2007. - 127 p. ; 17 cm.
Inventario 454726
Collocazione LETTURA 701 DANTO A
È vero che tendiamo a vedere il mondo così come la nostra cultura lo
rappresenta piuttosto che rappresentarlo così come lo vediamo o
dovremmo vederlo? Il peso delle tradizioni artistiche e culturali è così
determinante nel plasmare la nostra percezione? Possiamo credere, come
spesso si ripete, che epoche e civiltà diverse hanno visto la realtà in modi
diversi e che anche l’occhio è storico come lo stile? Arthur Danto - uno
dei più autorevoli studiosi di estetica a livello internazionale - affronta
queste questioni cruciali direttamente e senza pregiudizi.
Il colore della luna: come vediamo e perché / Paola Bressan. - Roma [etc.] : GLF editori
Laterza, 2007. - XIV, 192 p. : ill. ; 21 cm
Inventario 430516
Collocazione LETTURA 152.14 BRESSAN P
È opinione comune che il mondo appaia come lo vediamo semplicemente perché è così. Al
contrario, la realtà che ci sta davanti è, per intero, una costruzione del nostro cervello. In pagine
sorprendenti e curiose, Paola Bressan svela i complessi fondamenti scientifici dei piccoli misteri che
costellano la nostra vita quotidiana. Scopriremo come costruiamo il mondo e perché lo costruiamo
in questo modo, a partire dalla catena di eventi che precede la percezione visiva, via via fino ai
colori, alla tridimensionalità e alla ragione per cui alcune cose ci appaiono in movimento. No, la
risposta non è perché sono in movimento.
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