Roma repubblicana
Unità 13 • Roma conquista l’Italia
Sintesi
Gli eventi
•• Nel 509 a.C. a Roma fu proclamata la repubblica. Il Senato affidò
il potere a due consoli, eletti ogni anno dai comizi centuriati e
sottoposti all’approvazione dei senatori. Dai comizi centuriati e dai
comizi tributi erano scelti altri funzionari dello Stato: i pretori (che si
occupavano della giustizia), i censori (responsabili dei censimenti e
della morale pubblica), i questori (responsabili dell’amministrazione
dei beni dello Stato) e gli edili (che si occupavano delle opere
pubbliche). In casi di eccezionale pericolo si potevano affidare per sei
mesi tutti i poteri a un dittatore.
•• Durante il V secolo a.C., dopo aver represso un tentativo etrusco
di imporre il dominio sulla loro città, i Romani si scontrarono con
le città latine. Sottomessi Volsci ed Equi, nel 396 a.C., al termine di
una lunga guerra, Roma conquistò la città etrusca di Veio; nel 387
a.C., invece, solo pagando un consistente tributo in oro Roma riuscì
ad allontanare i Galli, che l’avevano occupata. All’inizio del IV secolo
a.C. il dominio di Roma si estendeva su tutto il Lazio.
•• A sud, i Romani incontrarono l’ostacolo dei Sanniti, un popolo
agguerrito contro il quale dovettero combattere tre guerre prima di
avere la meglio, nel 290 a.C. Roma proseguì quindi la sua espansione
contro le città greche dell’Italia meridionale: mentre Napoli accettò
un trattato di alleanza, Taranto decise di resistere e chiese aiuto
a Pirro, re dell’Epiro. Dopo un inizio vittorioso Pirro fu sconfitto
a Benevento (275 a.C.) e Roma occupò tutto il Sud Italia, fino
all’estrema punta della Calabria.
Economia e società
•• La politica di Roma nei confronti dei vinti seguì un’organizzazione
territoriale intelligente, abile e, per quei tempi, generosa. Concesse
ai municipi e alle città alleate la possibilità di governarsi da sé e non
impose tasse agli sconfitti; unica pretesa era l’invio di aiuti militari
in caso di guerra. Nei territori occupati costituì inoltre colonie di
cittadini romani per tenerli sotto controllo.
•• Il contributo militare della plebe all’espansione territoriale di Roma
fu rilevante: l’esercito era ampiamente costituito da plebei, che
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chiesero perciò al Senato di partecipare al governo della repubblica.
Arma fondamentale per sostenere le loro richieste fu la secessione,
unitamente al rifiuto di lavorare e di combattere. Ottennero così
successi significativi: furono redatte leggi scritte, le Dodici Tavole
(450 a.C.), e furono istituiti i tribuni della plebe, con diritto di veto
sulle leggi dello Stato contrarie agli interessi popolari. Venne inoltre
reso possibile ai plebei l’accesso alla carica di console (leggi LicinieSestie 367 a.C.).
Roma repubblicana
(dal 509 a.C.)
istituzione
di nuove
magistrature
crescente
malcontento della
plebe
politica
espansionistica
da cui deriva
che attua
sottomissione
di Latini, Equi e
Volsci
secessione
sull’Aventino
(494 a.C.)
conquista di Veio
(396 a.C.)
con cui ottiene
istituzione dei
tribuni della plebe
pubblicazione
delle leggi delle
Dodici Tavole
leggi Licinie-Sestie
(367 a.C.)
legge Ortensia
(287 a.C.)
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scontro con i
Sanniti
(343-290 a.C.)
guerra contro
Taranto e Pirro
(281-275 a.C.)
dominio dell’Italia
meridionale