PERVERSIONE: LA PSICOTERAPIA DELLA PSICOSI TRE BRANI

PERVERSIONE: LA PSICOTERAPIA DELLA PSICOSI
TRE BRANI DI FREUD
NEVROSI E PERVERSIONE
“La nevrosi è per così dire il negativo della perversione.”
(S. Freud, OSF 4, p 477)
PERVERSIONE
Il feticcio “non è il sostituto di un pene qualsiasi, ma di un pene particolarissimo e ben determinato, che
negli anni remoti dell’infanzia ha avuto una grande importanza che in seguito però ha perduto. […] Il
feticcio è destinato precisamente a questo: a salvaguardarlo dall’estinzione.”
[…] “Se […] vogliamo differenziare in modo più marcato il destino della rappresentazione da quello
dell’affetto, e riserviamo all’affetto il termine “Verdraengung” (rimozione), allora per indicare il destino
della rappresentazione la denominazione corretta in lingua tedesca è Verleugnung [rinnegamento,
disconoscimento].
[…] La situazione da noi considerata mostra […] che la percezione si è conservata e che è stata
intrapresa un’azione molto energica al fine di istituire e conservare il suo rinnegamento.”
(S. Freud, OSF 10, pp 491-493
PERVERSIONE E PSICOSI
“Persino in casi che si allontanano molto dalla realtà del mondo esterno, come lo stato confusionale
allucinatorio (amentia), si apprende da quel che dicono gli ammalati dopo la guarigione che allora, in un
angolino dell’animo loro (così usano esprimersi), si teneva gelosamente celata una persona normale che
osservava come spettatore imparziale il trascorrere della malattia e del suo tumulto.”
[…] “Possiamo supporre – e probabilmente si tratta di un’ipotesi valida universalmente – che in tutti i
casi simili a questo si attua una scissione psichica. Si sono formate due impostazioni psichiche anziché
una sola, una, quella normale, che tiene conto della realtà e l’altra, che sotto l’influsso pulsionale, stacca
l’Io dalla realtà. Sussistono entrambe, una accanto all’altra. L’esito dipende dalla loro forza relativa.”
Freud osserva che comunque, in entrambi i casi, (psicosi conclamata o un’apparenza di guarigione dalla
psicosi), “il delirio era già bell’e pronto da tempo”.
[…] “Il punto di vista che postula in tutte le psicosi una scissione dell’Io non meriterebbe tanta attenzione
se non si rivelasse pertinente anche in altri stati che assomigliano piuttosto alle nevrosi, e in definitiva
per le nevrosi stesse. Di ciò mi sono persuaso innanzitutto nei casi di feticismo. “
[…] “Ebbene, sarebbe ingiusto che questo processo attinente alla formazione del feticcio venisse
chiamato scissione dell’Io, essendo invece una formazione di compromesso mediante spostamento,
simile a quella che conosciamo attraverso il sogno. Le nostre osservazioni ci rivelano però altre cose.
[…] Da un lato essi [i feticisti] rinnegano il dato della loro percezione di non aver visto il pene nel
genitale della donna, dall’altro riconoscono la mancanza del pene nella donna e da questo fatto
traggono le dovute conclusioni. Queste due impostazioni coesistono per tutta la vita una accanto
all’altra, senza mai influenzarsi a vicenda. È ciò che si può chiamare una scissione dell’IO.”
(S.Freud, OSF 11, pp 628-631)