A lfabeto
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della
P sicologia
A cura di Maria Grazia Lentini *
la Nevrosi
La nevrosi è un disturbo psichiatrico molto diffuso, senza una base anatomica
conosciuta e che, benché intimamente legato alla vita psichica del malato, non
altera (come le psicosi) la sua personalità e di conseguenza si accompagna ad
una consapevolezza penosa dello stato morboso.
Fu Sigmund Freud ad illustrare per primo gli aspetti dinamici sottostanti ed a
fornire una prima classificazione organizzata separando la sindrome in due grandi
assi: le nevrosi attuali, in cui l’eziologia è riconducibile all’assenza o all’inade­
guatezza della soddisfazione sessuale e le psiconevrosi, in cui il conflitto psichico
è determinante.
• Le nevrosi attuali: si definiscono tali quelle nevrosi che non sono determinate
da conflitti dell’età infantile bensì da quelli attuali, e sembrano essere il risultato
dell’assenza o dell’inadeguatezza del soddisfacimento sessuale. Appartengono
alle nevrosi attuali le nevrosi d’angoscia, la nevrastenia e l’ipocondria. Il fattore
principale di questo disturbo, secondo la psicanalisi, si trova nel campo somatico
e pertanto non è possibile effettuare un trattamento psicanalitico non presentando
un livello simbolico. Proprio questa caratteristica le colloca tra i disturbi psico­
somatici.
• Le psiconevrosi: questo termine viene usato sia nelle situazioni in cui esiste
nel soggetto una certa attenuazione della consapevolezza dello stato morboso,
sia nei casi in cui sono presenti segni clinici di astenia e angoscia. Freud nei suoi
primi scritti le denominava “neuropsicosi da difesa” in quanto risultanti di un
conflitto tra desiderio e difesa che affonda le sue radici nell’età infantile del
soggetto. Le psiconevrosi comprendono le nevrosi da transfert (come l’isteria
d’angoscia, l’isteria di conversione, la nevrosi ossessiva e le nevrosi narcisistiche)
e sono caratterizzate dal meccanismo di difesa dello spostamento i cui sintomi
sono un’espressione simbolica di un antico conflitto.
Tutte le nevrosi presentano un substrato comune nel quadro clinico; infatti
nella sfera psichica è presente una perturbazione affettiva più o meno cosciente
ed un comportamento di mancato adattamento alla realtà ed all’ambiente sociale,
con l’impossibilità di staccarsi dall’interesse per sé stessi. Altro elemento comune
a tutte le nevrosi è l’insoddisfazione affettiva e sessuale a causa dell’incapacità
di superare i conflitti della vita più intima.
Oggi, momento in cui i disturbi nevrotici entrano nella realtà quotidiana di
tutti, si tende ad allargare i termini del conflitto aldilà del contesto famigliare e
della vicenda sessuale per arrivare a concepire il disagio nevrotico in un’ottica
più ampia. Lo si definisce infatti come un contrasto tra un’istanza repressiva, di
origine individuale, ed un’istanza di libertà che non riguarda solo la sessualità
ma tutto il concetto di sé, le proprie aspirazioni, per cui le cause agiscono sull’intero
arco di vita dell’individuo.
Attualmente, infatti, è convinzione diffusa che la nevrosi non sia una vera
malattia, ma un modo scorretto di mettere in relazione tutti gli aspetti conflittuali
che si articolano nella vita quotidiana.
in
Libreria
• S. Freud, “Le neuropsicosi da difesa” in “Opere” (Boringhieri, Torino)
• S. Freud, “La sessualità nell’eziologia delle nevrosi” in “Opere” (Boringhieri, Torino)
• G. Jervis, “Nevrosi” in “Manuale critico di psichiatria” (Feltrinelli, Milano)
• K. Jasper, “Psicopatologia generale” (Il Pensiero scientifico, Roma)
* Psicologa - Psicoterapeuta - ASL TA
pugliasalute
- quarantatre -
novembre 2008