I raggi luminosi Per secoli si sono contrapposti due modelli della luce – il modello corpuscolare (Newton) * la luce è un flusso di particelle microscopiche – il modello ondulatorio (Christiaan Huygens) * la luce è un’onda Oggi sappiamo che la luce è costituita da fotoni – i fotoni sono particelle che in alcuni casi possono comportarsi come onde – la luce manifesta in alcune situazioni un comportamento corpuscolare e in altre un comportamento ondulatorio L’ottica geometrica Ipotesi fondamentale dell’ottica geometrica La luce è costituita da raggi luminosi che si propagano in linea retta L’ottica geometrica Gli oggetti che vediamo possono essere * trasparenti se si lasciano attraversare dalla luce * opachi se non lasciano passare la luce Un oggetto opaco * dà luogo a un’ombra netta se la sorgente di luce è puntiforme * crea una zona d’ombra e una di penombra se la sorgente di luce è estesa L’ottica geometrica La velocità della luce Velocità della luce nel vuoto, c c = 299 792,458 km/s In base alla teoria della relatività di Einstein, c è la velocità limite di tutti i corpi * rappresenta una costante fondamentale della natura * la velocità della luce in un mezzo è inferiore a c 2 La riflessione della luce La riflessione su una superficie liscia è il modo più semplice per cambiare la direzione della luce Rispetto alla semiretta normale alla superficie riflettente * il raggio incidente forma un angolo di incidenza θi * il raggio rilesso forma un angolo di riflessione θr Leggi della riflessione * Il raggio incidente, la normale e il raggio riflesso giacciono nello stesso piano * L’angolo di riflessione θr e l’angolo di incidenza θi sono uguali θr = θi La riflessione della luce su una superficie liscia è detta riflessione speculare – tutti i raggi riflessi si propagano nella stessa direzione La riflessione della luce su una superficie ruvida dà luogo a una riflessione diffusa o diffusione – la luce riflessa è rimandata in varie direzioni 3 Gli specchi piani Proprietà delle immagini prodotte da specchi piani • L’immagine è diritta, ma, rispetto all’oggetto, appare ribaltata la destra con la sinistra • L’ i m m a g i n e a p p a r e d i e t r o a l l o specchio, alla stessa distanza dell’oggetto dallo specchio • L’immagine ha la stessa dimensione dell’oggetto 3 Gli specchi piani Immagineprodottadaunospecchiopiano – il raggio proveniente da P incide sullo specchio con un angolo θ rispetto alla normale – per la legge della riflessione, il raggio incidente è riflesso dallo specchio secondo un angolo θ rispetto alla normale – Traccia il raggio incidente PA dalla punta del fiore allo specchio – Traccia la normale NN′ allo specchio nel punto di incidenza A – Traccia il raggio AB riflesso dal punto A nell’occhio, ricordando che questo raggio forma un angolo uguale a quello del raggio incidente – Traccia il prolungamento del raggio AB dietro lo specchio (usa una linea tratteggiata) – Traccia dal punto P un secondo raggio PQ che incide perpendicolarmente sullo specchio e che quindi viene riflesso su sé stesso (spiega perché) – Prolunga il raggio PQ fino a incontrare il prolungamento di AB nel punto P′ – Il punto P′ è l’immagine del punto P – Indica con di la distanza dell’immagine dallo specchio La distanza do dell’oggetto dallo specchio è uguale alla distanza di dell’immagine dallo specchio Il punto P′ è il punto simmetrico di P rispetto alla superficie dello specchio – Si dice che il punto P′ è l’immagine virtuale di P, perché si trova nell’intersezione non di raggi reali, ma dei loro prolungamenti 4 Gli specchi sferici Uno specchio sferico – è uno specchio curvo che ha la forma di un segmento sferico – può essere concavo o convesso – è caratterizzato da * un centro di curvatura C * un asse ottico o asse principale * un fuoco situato sull’asse ottico Il fuoco è il punto verso il quale convergono i raggi riflessi da uno specchio concavo, o da cui sembrano partire i raggi riflessi da uno specchio convesso * la distanza del fuoco dalla superficie dello specchio è detta distanza focale In uno specchio concavo – la superficie riflettente è quella interna – il centro di curvatura C è dalla stessa parte della superficie riflettente In uno specchio convesso – la superficie riflettente è quella esterna – il centro di curvatura C è dalla parte opposta rispetto alla superficie riflettente In uno specchio concavo il fuoco si trova davanti allo specchio In uno specchio concavo i raggi incidenti divergono come se fossero originati dal fuoco F dietro lo specchio Distanza focale di uno specchio concavo di raggio R Distanza focale di uno specchio convesso di raggio R Immagineprodottadaunospecchiosferico Tecnica di tracciamento dei raggi principali Consiste nel seguire il cammino di alcuni raggi di luce significativi (raggi principali) – raggio P parallelo all’asse ottico – raggio F passante per il fuoco (o diretto verso di esso) – raggio C passante per il centro di curvatura In uno specchio concavo – il raggio P è riflesso in modo da passare per il fuoco – il raggio F passa per il fuoco ed è riflesso parallelamente all’asse ottico – il raggio C è riflesso all’indietro lungo lo stesso percorso In uno specchio convesso – il raggio P è riflesso in modo che suo prolungamento passa per il fuoco – il raggio F è diretto verso il fuoco ed è riflesso parallelamente all’asse ottico – il raggio C è riflesso all’indietro lungo lo stesso percorso Che cosa devi fare – Rappresenta l’oggetto disegnando una freccia con un estremo sull’asse ottico – Dalla punta della freccia traccia – il raggio P parallelo all’asse ottico, che viene riflesso nel fuoco – il raggio F che passa per il fuoco e viene riflesso parallelamente all’asse ottico – Il punto di intersezione dei due raggi riflessi o dei loro prolungamenti individua la punta della freccia che rappresenta l’immagine dell’oggetto Le caratteristiche dell’immagine dipendono dalla posizione dell’oggetto rispetto al fuoco e al centro di curvatura Specchio concavo La distanza dell’oggetto dallo specchio è maggiore del raggio di curvatura L’immagine è – reale – capovolta – più vicina allo specchio – rimpicciolita Specchio convesso L’oggetto è posto a una certa distanza dallo specchio L’immagine è – virtuale – diritta – localizzata tra lo specchio e il fuoco – rimpicciolita Prova a costruire l’immagine prodotta da uno specchio concavo nei casi in cui – l’oggetto si trova tra il centro di curvatura e il fuoco – l’oggetto si trova tra lo specchio e il fuoco 4 Gli specchi sferici L’equazione degli specchi L’equazione degli specchi o equazione dei punti coniugati è una relazione matematica tra la distanza dell’oggetto e quella dell’immagine Equazione degli specchi o dei punti coniugati – di è positiva per immagini reali – di è negativa per immagini virtuali (dietro lo specchio) L’equazione degli specchi Ingrandimento di uno specchio L’ingrandimento di uno specchio è il rapporto tra l’altezza hi dell’immagine prodotta e l’altezza reale ho dell’oggetto Ingrandimento di uno specchio, G – se do e di sono positive l’ingrandimento è negativo e l’immagine è capovolta – se di è negativa l’ingrandimento è positivo e l’immagine è diritta Ingrandimentodiunospecchio 5 La rifrazione della luce La rifrazione è il cambiamento di direzione dei raggi luminosi quando passano da un mezzo con un certo indice di rifrazione a un mezzo con indice di rifrazione diverso La velocità della luce dipende dal mezzo in cui viaggia * è determinata dall’indice di rifrazione n del mezzo Velocità della luce in un mezzo con indice di rifrazione n 5 La rifrazione della luce 5 La rifrazione della luce La legge della rifrazione La relazione tra l’angolo di incidenza θ1 e l’angolo di rifrazione θ2 è data dalla legge di Snell-Cartesio Legge della rifrazione o legge di Snell-Cartesio n1 sen θ1 = n2 sen θ2 Se il raggio di luce passa da un mezzo a un altro lungo la normale (θ1 = 0), non viene deviato (θ2 = 0) Laleggedellarifrazione La legge della rifrazione Sen1<n2ilraggiorifrattosiavvicinaallanormale La legge della rifrazione Se n1 > n2 il raggio rifratto si allontana dalla normale Illusioni ottiche La rifrazione è responsabile di numerose illusioni ottiche comuni La rifrazione di lastre e prismi di vetro Se la luce attraversa una lastra rifrangente subisce due rifrazioni * la prima rifrazione avvicina il raggio alla normale * la seconda lo allontana da essa – poiché le superfici sono parallele il raggio uscente è parallelo a quello incidente Se un raggio di luce attraversa un prisma subisce due deviazioni successive verso il basso Larifrazionedilastredivetro Larifrazionediprismidivetro La riflessione totale Aumentando l’angolo di incidenza anche l’angolo di rifrazione aumenta * per un certo angolo limite di incidenza θ il raggio rifratto non passa più nel secondo mezzo ma è diretto lungo la superficie di separazione l – per angoli di incidenza maggiori dell’angolo limite si ha riflessione totale Angolo limite per la riflessione totale, θl La riflessione totale Condizione per la riflessione totale La riflessione totale avviene soltanto quando la luce si propaga da un mezzo a un altro mezzo con indice di rifrazione minore La luce che passa dall’aria all’acqua non può subire riflessione totale (naria < nacqua) Lariflessionetotale LEFIBREOTTICHE 6 Le lenti Lenti convergenti e divergenti Una lente è uno strumento ottico che utilizza la rifrazione per deviare i raggi luminosi e formare un’immagine * Le lenti convergenti (convesse) fanno convergere i raggi nel fuoco * Le lenti divergenti (concave) fanno divergere i raggi come se provenissero dal fuoco Lenticonvergenti Lentidivergenti Potere diottrico di una lente Il potere diottrico di una lente – è la capacità della lente di rifrangere la luce – è inversamente proporzionale alla sua distanza focale f Potere diottrico di una lente Nel SI il potere diottrico si misura in diottrie (m-1) Convenzionalmente f è positiva per le lenti convergenti e negativa per le lenti divergenti Potere diottrico di una lente Normalmente gli ottici caratterizzano le lenti attraverso le diottrie – una lente con potere diottrico di 10 diottrie ha una distanza focale di 1/(10m-1) = 10 cm * lente convergente – una lente con potere diottrico di -10 diottrie ha una distanza focale di -10 cm * lente divergente Se la lente è convergente, il tipo di immagine che si ottiene dipende dalla posizione dell’oggetto Se la lente rimpicciolita. è divergente l’immagine è sempre virtuale, diritta, Prova a costruire l’immagine prodotta da una lente sottile convergente nei casi in cui – l’oggetto si trova tra la lente e il fuoco – l’oggetto si trova nel fuoco L’equazione delle lenti L’equazione delle lenti stabilisce la relazione tra le distanze dell’oggetto e dell’immagine da una lente Equazione delle lenti Convenzionalmente la distanza dell’immagine di – è positiva per le immagini reali – è negativa per le immagini virtuali L’equazione delle lenti Ingrandimento di una lente L’ equazione delle lenti stabilisce la relazione tra le distanze dell’oggetto e dell’immagine da una lente Ingrandimento di una lente, G Il suo segno indica l’orientamento dell’immagine – se G è positivo l’immagine è diritta – se G è negativo l’immagine è capovolta Ingrandimentodiunalente Il microscopio Un microscopio composto utilizza due lenti convergenti * un obiettivo – ha una distanza focale relativamente piccola – forma un’immagine reale, capovolta e ingrandita * un oculare – fornisce un’immagine ingrandita ulteriormente L’ingrandimento totale del microscopio è il prodotto degli ingrandimenti dell’obiettivo e dell’oculare Il telescopio Un telescopio produce un’immagine ingrandita di oggetti lontani utilizzando – un obiettivo e un oculare nel caso dei rifrattori – un sistema di specchi e un oculare nel caso dei riflettori * lo specchio forma un’immagine che è poi ingrandita dall’oculare * i riflettori sono i telescopi con apertura (diametro dell’obiettivo) maggiore * i più grandi telescopi del mondo sono riflettori 7 Strumenti ottici composti Iltelescopio