genetica quantitativa

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GENETICA QUANTITATIVA
Nella genetica classica,basata sulle leggi di Mendel, sono stati esaminati dei caratteri che presentano una
correlazione semplice tra il genotipo e il fenotipo;questi caratteri sono osservabili dal fenotipo e da questo si
può risalire al genotipo.Talvolta un fenotipo può essere il risultato dell’interazione di diversi genotipi ma si
tratta comunque di una relazione semplice tra i geni ed il carattere.Tali caratteri possono essere descritti
qualitativamente e vengono detti caratteri qualitativi.Possono anche essere chiamati caratteri discontinui
perché presentano pochi fenotipi distinti.Ma la maggior parte dei caratteri non mostra una relazione così
semplice tra genotipo e fenotipo.Spesso presentano una distribuzione continua dei fenotipi e per questo
vengono chiamati caratteri continui.Dato che questi fenotipi sono misurabili quantitativamente, tali caratteri
sono anche detti caratteri quantitativi.Fenotipi multipli possono manifestarsi, per esempio quando il carattere
è influenzato da più loci.Maggiore è il numero dei loci che controllano un carattere,molto più grande sarà il
numero dei genotipi.Questi caratteri prendono il nome di caratteri poligenici.Una variabilità dei fenotipi
dipende anche da fattori ambientali. L’ambiente può incidere su individui che hanno uno stesso
genotipo,producendo una gamma di fenotipi.Questo fenomeno è detto norma di reazione. Quindi,quando un
particolare carattere,nelle sua manifestazione fenotipica,è influenzato sia da genotipi multipli che da fattori
ambientali,viene detto multifattoriale.
La lunghezza della spiga del mais è un tipo di eredità quantitativa. Emerson ed East incrociarono tra loro due
linee pure di piante che avevano un’altezza media rispettivamente di 16 e 6 cm.Anche nell’ambito delle linee
pure gli individui non presentano caratteristiche identiche ma c’è una certa variabilità,verosimilmente dovuta
a fattori ambientali.Le piante della generazione F1 avevano una lunghezza media di 12 cm;nella F2 la
lunghezza media era la stessa,cioè 12 cm,ma la variabilità tra le altezze delle spighe era molto più
ampia;questo portò a ipotizzare che tale carattere fosse controllato da più di una gene.Questa ipotesi è detta
ipotesi poligenica dell’eredità quantitativa ed è stata sostenuta da molti esperimenti.Un carattere quantitativo
che è stato studiato è il colore della cariosside di grano.Furono incrociate linee pure con cariossidi rosse e
linee pure con cariossidi bianche.La F1 presentava piante che avevano le cariossidi di un colore intermedio
fra il rosso e il bianco.Le piante F1 furono autofecondate e diedero origine alla progenie F2:questo mostrò un
rapporto insolito 1:4:6:4:1 tra le diverse sfumature del rosso (rosso scuro,rosso brillante,rosso medio e rosso
chiaro) e bianco.Questi risultati portarono ad ipotizzare che i loci coinvolti nella produzione di pigmento
fossero due chiamati C ed R. Secondo questa ipotesi,gli alleli dominanti portavano a produrre ciascuno una
certa dose di pigmento mentre gli alleli recessivi si esprimevano con l’assenza di pigmento. Così i genotipi
CCRR,i cui 4 alleli producevano tutti pigmento,manifestavano fenotipo rosso scuro;CcRR o CCRr,con tre
alleli che producevano pigmento davano fenotipo rosso brillante;e così via,fino al genotipo ccrr che non
producendo alcun tipo di pigmento davano fenotipo bianco.Questo è un esempio di carattere influenzato da
più coppie all’eliche ad effetto additivo,che vengono chiamati poligeni.
Anche il colore della pelle nel mulatto è un carattere codificato da più geni:in un incrocio bianco-negro i
bambini F1 avranno lo stesso colore della pelle intermedio;la F2 presenterà una maggiore variabilità di
colore,dovuta al fatto che diverse coppie all’eliche,con effetto additivo,contribuiscano alla pigmentazione
della pelle.Questo fenomeno,in cui il fenotipo è il risultato dell’espressione sia degli alleli dominanti che di
quelli recessivi è detto polimeria.
La differenza tra dominanza incompleta e polimeria è che nella dominanza incompleta,l’allele dominante
non riesce ad esprimersi del tutto in un eterozigote.Il fenotipo sarà intermedio,ma sarà un solo tipo di
intermedio,non avremo altre gradazioni.Nel caso della polimeria,gli alleli di ciascuno dei geni coinvolti si
esprimono entrambi,ma il recessivo in misura minore;in base alle combinazioni all’eliche che possiamo
trovare nei poligoni avremo tantissime gradazioni fenotipiche.
La pleiotropia è il fenomeno opposto alla polimeria:nella polimeria,un carattere è controllato da più
geni;nella pleiotropia,ogni gene è responsabile di più caratteri:in questo caso,caratteri controllati dagli stessi
geni,sono detti correlati,in quanto spesso si presentano assieme nello stesso individuo (ad esempio, capelli
chiari ed occhi azzurri).
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