Conseguenze
sociali delle
trasformazioni
economiche
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Aumento numerico e della concentrazione in grandi unità
produttive del proletariato industriale
Legislazione sociale: orario di lavoro, protezione sul lavoro,
diritto di sciopero, protezione dei fanciulli e delle donne…)
Primi passi della società di massa (Si definiscono con questo
termine le società nelle quali, a partire dai primi decenni del
Novecento, si è assistito a un estendersi quantitativo e a un
farsi progressivamente indistinto di strati sociali medi e
inferiori, che sono venuti assumendo tratti culturali e modelli
comportamentali tipici delle masse (= standardizzati). La loro
affermazione è stata favorita 1) dal forte aumento
demografico, 2) dalla concentrazione della popolazione in
territori urbano-metropolitani, 3) dalla diffusione della
scolarità in strati sociali prima esclusi, 4) dall'accesso
universale al voto e dall'estendersi della partecipazione
politica, 5) da una produzione industriale standardizzata e
finalizzata a vasti mercati di consumo, 6) dall'avvento infine di
sistemi di comunicazione di massa. A giudizio di molti studiosi
la società di massa porta quasi inevitabilmente al predominio
di ristrette elite (J. Ortega y Gasset, C. W. Mills) e può altresì
favorire l'avvento di regimi totalitari (K. Mannheim). Queste e
altre conseguenze si legano strettamente alle possibilità di
manipolazione dell'opinione pubblica e politica e dei
comportamenti sociali e di consumo, enormemente
accresciute dalla disponibilità di sempre più potenti e influenti
mezzi di comunicazione, la stampa e la televisione in primo
luogo.)
Le soluzioni politiche ai problemi1 posti dalle
trasformazioni economiche e sociali
Il pensiero
socialista
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Crescita del
movimento
socialista
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Bakunin e il
pensiero anarchico
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La società è divisa in classi: classi egemoni (borghesia e classi
a lei legate) e classi subordinate (proletariato, lavoratori,
salariati)
Il mutamento lungo la storia è frutto del conflitto tra queste
classi
La borghesia è stata una classe rivoluzionaria (ha scalzato il
dominio aristocratico-feudale)
Il potere della borghesia si regge sullo sfruttamento dei
lavoratori (sfruttamento = appropriazione del plusvalore)
Lo sfruttamento del proletariato da parte della borghesia è
assicurato dallo stato (= il potere di una classe organizzato
per opprimerne un'altra)
La dinamica del capitalismo ha come conseguenza una sempre
maggiore concentrazione dei capitali e dei mezzi di produzione
e una sempre maggiore proletarizzazione
Il proletariato ha la missione di guidare il superamento del
sistema capitalistico di produzione
Il modo del superamento è la conquista dello stato attraverso
la rivoluzione
Tramite il controllo dello stato (dittatura del proletariato) il
proletariato lo userà per instaurare una società senza classi
In una società senza classi i mezzi di produzione sono comuni
In una società senza classi lo stato non ha più senso
La prima Internazionale (definizione, protagonisti, scopi e
obiettivi, cause della brevità dell’esperienza)
I primi partiti socialisti
Il programma “massimo” e “minimo” del partito socialista
Il socialismo “riformista” (Bernstein)
Idea centrale del pensiero anarchico
Obiettivi degli anarchici
Differenze rispetto a Marx ed Engels
Il concetto di autogoverno
Come in tutte le trasformazioni, c’è chi ci guadagna e c’è chi ci perde. In merito allo specifico
argomento e osservandolo in termini generali, stiamo parlando di masse enormi di persone strappate alle
consuetudini della vita in campagna e gettate in contesti urbani e industriali, di masse enormi di individui
che in città e nella fabbrica scoprono improvvisamente di vivere in una condizione di sfruttamento
(diffusione dell’idea socialista nelle fabbriche e nelle campagne) e di avere dei diritti e dei miglioramenti
da rivendicare.
1
Il pensiero sociale
della Chiesa
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Il concetto di responsabilità
Il diritto a un salario equo
Il diritto alla proprietà privata
Condanna dell’uso individuale della ricchezza
L’antisocialismo
Attività caritativa