HITLER E IL NAZISMO
La Germania viene sconfitta nella I Guerra Mondiale
Finisce l’Impero tedesco
Nasce la Repubblica di Weimar, una
prova di democrazia
La situazione politica ed economica è
difficile
La Germania
deve cedere le
sue colonie
Ridurre il suo
esercito
Deve cedere
alcuni territori
ricchi di materie
prime
Pagare i danni
di guerra
HITLER E IL NAZISMO
…Inoltre c’era molta disoccupazione…
PER I TEDESCHI LA COLPA DELLE DIFFICOLTÀ
ERA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR.
I VOTI PER I PARTITI ESTREMI, IN PARTICOLARE
PER IL NAZISMO, AUMENTAVANO.
IL NAZISMO PROMETTEVA DI RISOLLEVARE LA
GERMANIA ANCHE A COSTO DI NON RISPETTARE I
TRATTATI DI PACE
IL PARTITO NAZISTA È UN GRUPPO POLITICO DI
ESTREMA DESTRA FONDATO NEL 1920 DA ADOLF
HITLER
HITLER E IL NAZISMO
L’IDEOLOGIA NAZISTA
RAZZISMO
NAZIONALISMO
Per Hitler la razza
ariana tedesca, cioè i
tedeschi puri, era
superiore alle altre.
La Germania doveva
diventare la nazione più
potente del mondo,
capace di dominare
sulle altre.
La peggiore razza
era quella Ebraica,
causa di tutti i
problemi della
Germania. Per
questo andava
eliminata
Perciò Hitler decise di
rafforzare l’esercito
HITLER E IL NAZISMO
Come il fascismo in Italia,
il nazismo usa SQUADRE
di UOMINI ARMATI per
colpire gli avversari e
dimostrare la loro forza.
Questa situazione piace
molto agli industriali, che
avevano paura che anche
in Germania arrivasse una
rivoluzione socialista che
avrebbe tolto loro il potere
HITLER E IL NAZISMO
A differenza di Mussolini, che ottenne
il potere con la forza, Hitler nel 1933
vince le elezioni e diventa
Cancelliere (Primo Ministro)
Nel 1934 il presidente della repubblica di
Weimar muore e Hilter prende nelle sue
mani tutti i poteri, diventa dittatore e si
fa chiamare FÜHRER
CANCELLA LA
COSTITUZIONE
ELIMINA LA LIBERTÀ
DI STAMPA
ELIMINA LA LIBERTÀ DI
ASSOCIAZIONE
ELIMINA LA LIBERTÀ
DI PAROLA
ABOLISCE TUTTI I
PARTITI E I
SINDACATI
HITLER E IL NAZISMO
Il suo scopo è PREPARARE LA GERMANIA PER UNA GRANDE GUERRA
Ricostituisce un
grande esercito
Sviluppa
l’economia
Le industrie
dovevano
produrre materiale
bellico (per la
guerra)
L’agricoltura
doveva produrre
tutto il cibo
necessario che
sarebbe servito al
popolo tedesco
HITLER E IL NAZISMO
LA DITTATURA
PROPAGANDA
coi mezzi di
comunicazione
Vengono istituite le SS
(una sorta di “esercito
nazista”) e la Gestapo (la
polizia politica)
I bambini e i ragazzi
erano educati al culto
di Hitler e alla
superiorità del popolo
tedesco
HITLER E IL NAZISMO
PERSECUZIONE DEGLI EBREI
Già dal 1933 vengono approvate le prime
LEGGI RAZZIALI contro gli Ebrei
Artisti e scienziati tedeschi di origine ebrea sono
costretti a scappare
Dal 1938 la persecuzione diventa più violenta
Gli ebrei devono cucire
la Stella di David sui
vestiti per farsi
riconoscere
Hitler - Rai Storia
PRIMO LEVI
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è state:
Vi comando queste parole .
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
PRIMO LEVI (1919-1987)
•
•
Nacque a Torino nel 1919 da
una famiglia di origine ebraica.
•
Nel 1947 pubblicò “Se questo è un
uomo”
•
Rievocazione della sua esperienza
nel lager, il libro ebbe un successo
enorme
•
Nel 1963 scrisse la tregua.
•
Seguirono: “Storie naturali” 1966;
“Vizio di forma” 1971; “Il sistema
periodico” 1975
Fu liberato all’arrivo delle truppe
russe
•
Nel 1978 vinse il premio strega per il
romanzo chiave stella
Si trasferì a Torino dove trovò
lavoro come chimico.
•
Pubblicò anche “Se non era
quando”1982; “I sommersi e i
salvati”1986
•
Mori a Torino nel 1987
Nel 1941 si laureò in chimica.
•
Nel 1943 aderì alla lotta partigiana
ma fù catturato dai fascisti.
•
Fu deportato nel campo di
concentramento Buna-Monowitz
(Auschwitz III) dove fu registrato
con il numero 174.517.
•
•
•
Cominciò a dedicarsi alla
letteratura.
PRIMO LEVI (1919-1987)
TEMI E CARATERISTICHE DELLE SUE OPERE
• Narrazioni intrecciate con riflessioni degli individui sulle condizioni in
cui si trovano.
• Riflessioni sull’ esperienza vissuta
• Rievocazione della “memoria”
Ognuna riportata ad una
dimensione emblematica
Discorsi lineari e assenza di
toni patetici
• Urgenza del ricordo, anche ne: “LA TREGUA”
“scrivendo trovavo breve pace,
e mi sentivo diventare uomo come tutti…”
• Narrazione asciutta, sintetica ed esauriente - stile realista–descrittivo.
Esistono però differenze significative tra le varie opere.
PRIMO LEVI - Se questo é un
uomo
Libro autobiografo di narrazione
testimonianza;
Scritto subito dopo il rientro in
Italia nel 1945, dal campo si
sterminio di Auschwitz (Polonia);
Racconta seguendo la
successione del ricordo;
Testimonianza dello sterminio e
della disumanizzazione presente
nei campi di concentramento.
PRIMO LEVI – “Se questo é un
uomo”
•Ambientato nel campo di sterminio di Auschwitz (Polonia).
• Rievocazione di compagni di prigionia con i loro diversi modi di
reagire di fronte a tale realtà drammatica.
• Tra prigionieri vi è divisione: astuzia – intrigo – tradimento, per una
vana speranza di sopravvivenza.
• Prima annientamento della dignità e poi annientamento fisico.
•I prigionieri perdono la loro identità e hanno solo dei numeri tatuati e
uniforme. Il numero di Levi era 174.517.
• Nel campo tutte le regole dell’umanità sono violate e annullate.
• Racconta lo straniamento della realtà nei lager; violenza delle SS;
lavoro disumano; la fame; la condizione di vita; la morte.
PRIMO LEVI – “Se questo é un
uomo”
• Descrizione del
lager
• Restò un anno
nel campo.
Catturato il 13
dicembre 1943 e
poi deportato
• Narrazione
lineare che
segue i ricordi
intrecciati con
delle riflessioni
BELLA CIAO
BELLA CIAO
Bella ciao è un canto popolare antifascista
italiano nato nell'Appennino Emiliano prima
della Liberazione, diventato poi celeberrimo
dopo la Resistenza perché fu idealmente
associato al movimento partigiano italiano
BELLA CIAO
Bella Ciao è diventato l’inno “ufficiale” della Resistenza
solo vent’anni dopo la fine della guerra, proprio perché il
suo testo era in grado di riunire tutto il Paese in una sola
canzone.
Gli storici della musica riportano infatti che la diffusione
prima del 1945 tra le fila dei partigiani era limitata ad
alcuni gruppi tra Bologna e Modena. Ben più diffuso era
il canto “Fischia il vento”, ispirato a una melodia russa.
BELLA CIAO
Bella Ciao è quindi diventata un simbolo proprio perché
sapeva essere una canzone “di tutti”: ma la sua storia è
ancora più intrigante ed intricata.
Ecco alcuni dei passaggi fondamentali di questa
canzone.
Prima di tutto, le mondine cantavano questa melodia ben
prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, quindi
un canto di lavoro. Ma l’origine scoperta è ancora più
remota.
BELLA CIAO
Un ritrovamento avrebbe dimostrato che la melodia di
Bella Ciao è stata incisa negli Stati Uniti da un
fisarmonicista di origini russe ed ebraiche addirittura nel
1919. Una melodia che appartiene dunque alla cultura
ebraica. La storia di Bella Ciao è dunque la storia di un
popolo. Una storia di emigrazione. La melodia viene da
New York, da dove probabilmente qualche italiano l’ha
riportata a casa.
IL GIAPPONE
IL GIAPPONE
Ruolo nella Seconda
Guerra Mondiale
Il Giappone attaccò gli Stati Uniti a
Pearl Harbour. Morirono tanti militari
americani.
L’America entrò in guerra a fianco
dell’Inghilterra e della Francia.
Quando la guerra in Europa era già
finita il presidente Harry Truman
decise di utilizzare la bomba atomica
sul Giappone. Il 6 e il 9 agosto 1945
vennero lanciate due bombe
atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
IL GIAPPONE - Confini
Il Giappone è un
arcipelago di origine
vulcanica situato
nell’Asia orientale e
circondato dal Mar
del Giappone
IL GIAPPONE – RILIEVI
Il territorio giapponese è
percorso interamente da una
catena di rilievi.
I rilievi sono per lo più di
origine vulcanica.
La vetta più alta è il monte
Fuji (3776 m): è un vulcano
addormentato che non erutta
più dal 1707.
È un’immagine simbolo del
Giappone.
IL GIAPPONE – vulcani
In Giappone ci sono molti vulcani attivi e non, insieme ad
un’intensa attività sismica. I vulcani sono in tutto 200, di cui
50 attivi, gli altri sono in ogni caso usati come centrali
termali.
I terremoti sono molto comuni in Giappone. Si verificano
anche parecchi maremoti.
IL GIAPPONE – fiumi e laghi
Non esistono lunghi fiumi navigabili. I fiumi principali
durante le stagioni estive si riducono a modesti corsi
d acqua. Il fiume più lungo è lo Shinano che misura
370 km. I numerosi laghi sono situati nelle valli
fluviali. Il principale lago è il Biwa.
IL GIAPPONE – clima
Il Giappone ha una grande varietà di climi.
Nel nord ci sono estati brevi e miti con inverni lunghi e rigidi, a
causa dei venti provenienti dalla Siberia.
Nella parte meridionale le estati sono calde e umide e gli inverni
miti.
Nelle stagioni estive possono verificarsi alcuni cicloni tropicali.
IL GIAPPONE – flora e fauna
Il Giappone grazie al suo clima mite ha una flora rigogliosa:
ciliegi, loto, crisantemi, azalee…
Gli alberi predominanti sono le conifere, il bambù, il tè, i faggi, il
gelso.
La fauna può sembrare scarsa, ma non è così: infatti in
Giappone ci sono molte specie di mammiferi, d’uccelli, di rettili
d’anfibi e pesci.
IL GIAPPONE – popolazione
Il Giappone ha circa 127 milioni di abitanti. La densità è alta e distribuita in
particolare in grandi metropoli come Tokyo.
La popolazione del Giappone ha alcune caratteristiche: un’alta qualità della
vita, una bassa crescita demografica e un’alta percentuale di ultra 65enni.
L’aspettativa di vita è molto alta (81 anni).
La composizione etnica è abbastanza omogenea e la popolazione si
considera appartenente ad un'unica etnia, quella giapponese.
IL GIAPPONE – capitale
Tokyo, capitale del Giappone con i suoi 13 milioni abitanti si conferma la
metropoli più popolata dell’ interno paese ed è una delle principali città del
mondo.
Geograficamente parlando, Tokyo si trova quasi al centro dell’ Arcipelago del
Giappone, nella parte meridionale della regione Kanto.
Con una superficie totale di 2.187 km², è la terza prefettura più piccola. Da est
ad ovest si estende una vasta zona di montagne, colline ed altopiani. Dal punto
più basso di 4 m. sul livello del mare all’area delle montagne con cime fino ai
2.000 m., la conformazione geografica è estremamente varia vi sono diverse
isole nel pacifico, sempre parte della città di Tokyo, tra cui il gruppo vulcanico
delle isole Izu ed il gruppo di isolotti Ogasawara, con una grande varietà
peasaggistica.
IL GIAPPONE – religione
La religione più antica che si è sviluppata in Giappone è lo
Shintoismo che non ha un dio ben preciso, ma una serie di divinità
che sono anima delle varie forze della natura.
Un’altra religione importante è il Buddismo.
In Giappone esiste anche una minoranza cristiana (4% della
popolazione)
IL GIAPPONE – religione
Apparentemente i giapponesi non sono molto religiosi, ma dopo un po’
che siete in Giappone vi accorgerete che una profonda religiosità è un
po’ ovunque.
Le persone credenti in Giappone sono il 23%, il 75% ateo il 54% ha
pregato qualcosa nei momenti di disperazione.
IL GIAPPONE – religione
Shintoismo
La religione più antica è sviluppata nelle isole del Sol Levante, lo Shintoismo è
una religione puramente giapponese che non ha un dio ben preciso, ma una
serie di dei che sono anima delle varie forze della natura della patria ed un
tempo dell’imperatore.
Una delle divinità più importanti è Amaterasu, da cui discende l’imperatore e
Che dea del Sole .
IL GIAPPONE – cucina
La cucina giapponese è un’arte simbolo di bellezza e armonia. Ingredienti
fondamentali sono il riso e il pesce che vengono consumati crudi:
l’alimento che rappresenta meglio la loro unione è il sushi, riso preparato
con zucchero, aceto, sale e presentato con il pesce crudo. Anche il
sashimi è un piatto famoso a base di pesce crudo, spesso servito con
salse tipiche. Celebre è anche la tempura, una frittura tipica e leggera,
usata per cuocere pesce e verdure.
Il sakè è la bevanda alcolica tradizionale, sempre a base di riso.
IL GIAPPONE - economia
La maggior parte del territorio coltivabile è utilizzato per il riso. Si coltivano
anche: orzo, frumento, soia, tè, tabacco, canfora, barbabietola e canna da
zucchero. È molto diffusa la coltivazione di alberi da frutta e di gelsi che
alimentano l'industria della seta. Le foreste, molto estese, occupano il 64% del
territorio.
La pesca è uno dei settori di maggior importanza sia per quantità che per
qualità. Il Giappone possiede una delle più grandi flotte del mondo per la
pesca costiera, di altura e di profondità.
Vengono pescati sardine, calamari, sgombri, tonni, salmoni e gamberetti. I
suoi pescherecci vanno sia in acque internazionali sia in acque nazionali.
IL GIAPPONE - economia
Le maggiori produzioni industriali sono situate nella Grande Area di Tokyo, e
lriguardano in pratica tutti i settori produttivi.
Le risorse minerarie del paese sono di scarsa importanza, fatta eccezione per
il carbone. L'industria navale del Giappone produce transatlantici, petroliere e
navi mercantili.
Il Paese è al secondo posto al mondo dopo la Cina per l'industria
automobilistica (Toyota, Honda, Nissan) e al primo per l'elettronica di consumo
(Sony, Panasonic, Toshiba, Canon, Sharp). Per alcune produzioni, come
motociclette, fotocamere digitali, videocamere, stampanti e console per
videogiochi, il Giappone detiene quasi il monopolio mondiale.
IL GIAPPONE - economia
In Giappone il settore terziario contribuisce a circa due terzi del prodotto
interno lordo. Le attività principali sono quelle bancarie, assicurative,
immobiliari, commerciali, dei trasporti e delle telecomunicazioni.
La borsa di Tokyo è uno dei più importanti mercati mondiali per lo scambio di
titoli e valori.
Le ferrovie sono all'avanguardia, la rete autostradale è molto estesa e
capillare, gli aeroporti sono numerosi ed efficienti.
Il commercio estero rappresenta un settore essenziale dell'economia
giapponese.
Il flusso del turismo giapponese è caratterizzato da un forte squilibrio: i
visitatori stranieri in Giappone sono oltre 4 milioni ogni anno, mentre sono
circa 12 milioni i giapponesi in viaggio all'estero.
Energia nucleare
L’energia nucleare è una forma di energia che deriva da profonde
modificazioni della struttura stessa della materia.
Einstein scoprì che la materia può trasformarsi in energia secondo la
legge E=MC2: vuol dire che la quantità di energia prodotta (E) è
uguale alla massa di materia trasformata moltiplicata per la velocità
della luce (C) al quadrato.
La trasformazione della materia può produrre un’energia elevatissima.
Energia nucleare
• L’elemento fissile usato nelle centrali è l’uranio 235.
• L’uranio è abbastanza diffuso nella crosta terrestre
• I principali giacimenti si trovano in Australia, Stati uniti, Canada, Sud
Africa e Russia
• La percentuale di uranio nei minerali è molto bassa. In 1 tonnellata
di minerale si trovano da 1 kg a 5 kg di uranio
Energia nucleare
Principio di funzionamento
1) Nel reattore o cuore
dove si trova il
combustibile nucleare
formato da pastiglie di
uranio avviene una
fissione nucleare
controllata
2) Il calore prodotto
dalla fissione serve a
generare vapore
surriscaldato che mette
in rotazione una turbina
a vapore collegata a
un generatore di
corrente l’alternatore: si
ottiene cosi energia
elettrica.
3) Il controllo della fissione
avviene mediante
opportune barre di
controllo
Energia nucleare
• Le rocce arrivano dalle miniere frantumate e macinate finemente.
L’uranio è estratto con procedure chimiche.
• L’uranio concentrato ha l’aspetto di una pasta gialla “yellow lake”.
• Deve essere libero da impurità (raffinazione).
La fissione nucleare
Disintegrazione del
nucleo dell’ atomo di
alcuni elementi
(fissili) per mezzo di
piccolissime
particelle (neutroni)
che lo colpiscono e
lo spezzano in due
nuclei più leggeri.
Se il materiale fissile è sufficiente durante la
fissione si liberano altri neutroni che
colpiscono nuovi nuclei, così si crea
una “reazione a catena”.
I prodotti della
fissone hanno
massa più
piccola di
quella del
nucleo
originale.
Durante il
processo una
parte di
materia si
trasforma in
energia.
La fusione nucleare
• Unione di atomi leggeri per formare nuclei
più pesanti: è il processo inverso alla
fissione nucleare.
La fusione nucleare
• Due nuclei leggeri spinti l’uno contro l’altro con
forza fondono: si forma elio e la materia
mancante è trasformata in energia
• Gli scienziati sulla Terra hanno riprodotto la
fusione nucleare, ma in forma non controllata: la
“bomba all’idrogeno”
Pablo Picasso
Pablo Picasso nacque a Malaga in Spagna nel 1881.
A soli 14 anni venne ammesso all’Accademia di Belle Arti di
Barcellona.
Effettuò il suo primo viaggio a Parigi nel 1900. Vi ritornò più
volte, fino a stabilirsi definitivamente.
Pablo Picasso
Dal 1901 ebbe inizio il cosiddetto “PERIODO BLU” che si
protrasse fino al 1904. Il nome di questo periodo deriva dal
fatto che Picasso utilizzava prevalentemente il blu in tutte le
tonalità e sfumature.
I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati.
Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in
posizioni isolate e con aria mesta e triste.
Pablo Picasso
Dal 1905 alla fine del 1906 ci fu il “PERIODO ROSA”.
Oltre a cambiare il colore nei quadri di questo periodo
cambiarono anche i soggetti. Ad essere raffigurati sono
personaggi presi dal mondo del circo: saltimbanchi e
maschere della commedia dell’arte, come Arlecchino.
Pablo Picasso
La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu la grande
mostra sulla pittura di Cezanne, da poco scomparso, che molta influenza
ebbe su Picasso. Nello stesso periodo Picasso si interessò alla scultura
africana.
Da questi incontri, e della volontà di continua sperimentazione che ha
sempre caratterizzato l’indole del pittore, nacque nel 1907 il quadro “Les
Demoiselles de Avignon” che segnò l’avvio della stagione cubista di
Picasso.
La pittura CUBISTA tenta di riprodurre sulla tela la dimensione del tempo,
ritraendo gli oggetti da tutti i punti di vista.
Pablo Picasso
La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni . Nel 1917 vi fu una
inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per
passare ad una pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e
quasi monumentali.
La sua capacità di sperimentazione continua lo portarono ad
avvicinarsi ai linguaggi dell’ espressionismo e del surrealismo.
Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale la
sua opera pittorica fu caratterizzata da lavori “d’après” ossia
rivisitazioni in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato.
Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni.
Guernica
Guernica è il nome di una cittadina spagnola, la prima città in assoluto ad
aver subito un bombardamento aereo: ciò avvenne la sera del 26 aprile
del 1937 ad opera dell’aviazione militare tedesca. In quegli anni era in
corso la guerra civile in Spagna, con la quale il generale Franco cercava
di attuare un colpo di stato per sostituirsi al legittimo governo: in questa
guerra aveva come alleati gli italiani e i tedeschi. La cittadina di
Guernica, però, non era teatro di azioni belliche e così la furia distruttrice
si abbatté sulla popolazione civile uccidendo soprattutto donne e
bambini.
Guernica
Sconvolto da questo fatto, Picasso decide di realizzare un pannello che denunciasse
l’atrocità del bombardamento su Guernica. L’opera, di notevoli dimensioni (3,5 x 8
metri), fu realizzata in appena due mesi.
Lo spazio veniva annullato per consentire la visione simultanea dei vari frammenti.
Il colore invece, del tutto assente, per accentuare la carica drammatica di quanto
veniva rappresentato. Nella bocca mise una sagoma che ricordava quella di una
bomba.
Guernica
Al cavallo Picasso contrappose sulla sinistra la figura di un toro. Esso è il simbolo
della Spagna che veniva offesa. Uno scontro leale come quello della corrida dove
un uomo ingaggia la lotta con un animale più forte di lui rischiando la propria vita.
La fine di un modo di concepire la guerra è stato rappresentato dal pittore anche in
basso da un braccio che ha in mano una spada spezzata.
Il pannello si compone quindi di una serie di figure che, senza alcun riferimento
allegorico, raccontano tutta la drammaticità di quanto è avvenuto.
Sulla sinistra una donna si dispera con in braccio il figlio morto. Un’ultima figura
sulla destra mostra il terrore di chi cerca di fuggire da case che si sono
improvvisamente incendiate.
Guernica
• Guernica è l’opera emblematicamente
rappresentativa dall’impegno morale di
Picasso delle sue scelte democratiche e
civili.
New York
New York is situated in New York State at the mouth of the Hudson
River.
New York is one of the largest cities
in the world with almost 8 million
inhabitants. It is divided into five boroughs:
Manhattan, The Bronx, Queens,
Brooklyn and Staten Island.
New York
The centre of New York is called Manhattan. Manhattan is the
economic and cultural centre.
In Manhattan there is Central Park, a huge green area with lakes,
gardens and woods. People go cycling, horseback riding, swimming
and jogging in it.
New York
New York has got a lot of
skyscrapers. The most famous one
is the Empire State Building, with
102 floors.
The Statue of Liberty is at the
entrance to New York harbour. It
was a gift from France and
commemorates
the
FrenchAmerican alliance during the
American Revolution.
Circuito elettrico
Un circuito elettrico è costituito in generale da un insieme di
conduttori collegati tra loro e collegati ai poli di un generatore di
tensione. Il più semplice circuito elettrico può essere costruito
collegando ai poli di una pila un filo metallico. All'interno del filo
metallico passa la corrente elettrica nel verso convenzionale, che va
dal polo positivo al polo negativo.
Circuito elettrico
La pila fornisce alle cariche l'energia sufficiente a muoversi, ovvero a
produrre una corrente elettrica che, muovendosi lungo il filo metallico,
giunge alla lampadina dove si ha la trasformazione dell'energia da
elettrica a luce e calore. Quando le cariche hanno ceduto la loro energia
alla lampadina ritornano al polo negativo della pila a "fare rifornimento" e
il processo si ripete. Il componente del circuito nel quale l'energia
elettrica viene spesa (nel nostro caso la lampadina) viene detto resistore
o carico.
Circuito elettrico
Il circuito elettrico può essere in SERIE o in PARALLELO
Circuito in serie
• Si parla di collegamento in serie quando
due o più componenti sono collegati in
modo da formare un percorso unico per la
corrente elettrica che li attraversa; nel
caso di componenti elettrici a due
terminali (detti bipoli) il collegamento in
serie prevede che l'estremità di ciascuno
di essi sia collegata solo con l'estremità di
un altro. Il primo e l'ultimo componente
hanno un’estremità libera, e a queste si
applica la tensione elettrica, in pratica cioè
si infilano le due estremità libere del
conduttore (filo) in una presa elettrica o vi
si applica una batteria o qualsiasi altro
generatore di corrente, che grazie alla
propria tensione genera una corrente, o
meglio un flusso di corrente, che permette
il funzionamento di tutto l'insieme.
Circuito in parallelo
• Si parla di circuito in parallelo quando i
componenti sono collegati ad una coppia
di conduttori in modo che la tensione
elettrica sia applicata a tutti quanti allo
stesso modo.
ISMAIL KOURAOGO
3ªB