HITLER E IL NAZISMO La Germania viene sconfitta nella I Guerra Mondiale Finisce l’Impero tedesco Nasce la Repubblica di Weimar, una prova di democrazia La situazione politica ed economica è difficile La Germania deve cedere le sue colonie Ridurre il suo esercito Deve cedere alcuni territori ricchi di materie prime Pagare i danni di guerra HITLER E IL NAZISMO …Inoltre c’era molta disoccupazione… PER I TEDESCHI LA COLPA DELLE DIFFICOLTÀ ERA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR. I VOTI PER I PARTITI ESTREMI, IN PARTICOLARE PER IL NAZISMO, AUMENTAVANO. IL NAZISMO PROMETTEVA DI RISOLLEVARE LA GERMANIA ANCHE A COSTO DI NON RISPETTARE I TRATTATI DI PACE IL PARTITO NAZISTA È UN GRUPPO POLITICO DI ESTREMA DESTRA FONDATO NEL 1920 DA ADOLF HITLER HITLER E IL NAZISMO L’IDEOLOGIA NAZISTA RAZZISMO NAZIONALISMO Per Hitler la razza ariana tedesca, cioè i tedeschi puri, era superiore alle altre. La Germania doveva diventare la nazione più potente del mondo, capace di dominare sulle altre. La peggiore razza era quella Ebraica, causa di tutti i problemi della Germania. Per questo andava eliminata Perciò Hitler decise di rafforzare l’esercito HITLER E IL NAZISMO Come il fascismo in Italia, il nazismo usa SQUADRE di UOMINI ARMATI per colpire gli avversari e dimostrare la loro forza. Questa situazione piace molto agli industriali, che avevano paura che anche in Germania arrivasse una rivoluzione socialista che avrebbe tolto loro il potere HITLER E IL NAZISMO A differenza di Mussolini, che ottenne il potere con la forza, Hitler nel 1933 vince le elezioni e diventa Cancelliere (Primo Ministro) Nel 1934 il presidente della repubblica di Weimar muore e Hilter prende nelle sue mani tutti i poteri, diventa dittatore e si fa chiamare FÜHRER CANCELLA LA COSTITUZIONE ELIMINA LA LIBERTÀ DI STAMPA ELIMINA LA LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE ELIMINA LA LIBERTÀ DI PAROLA ABOLISCE TUTTI I PARTITI E I SINDACATI HITLER E IL NAZISMO Il suo scopo è PREPARARE LA GERMANIA PER UNA GRANDE GUERRA Ricostituisce un grande esercito Sviluppa l’economia Le industrie dovevano produrre materiale bellico (per la guerra) L’agricoltura doveva produrre tutto il cibo necessario che sarebbe servito al popolo tedesco HITLER E IL NAZISMO LA DITTATURA PROPAGANDA coi mezzi di comunicazione Vengono istituite le SS (una sorta di “esercito nazista”) e la Gestapo (la polizia politica) I bambini e i ragazzi erano educati al culto di Hitler e alla superiorità del popolo tedesco HITLER E IL NAZISMO PERSECUZIONE DEGLI EBREI Già dal 1933 vengono approvate le prime LEGGI RAZZIALI contro gli Ebrei Artisti e scienziati tedeschi di origine ebrea sono costretti a scappare Dal 1938 la persecuzione diventa più violenta Gli ebrei devono cucire la Stella di David sui vestiti per farsi riconoscere Hitler - Rai Storia PRIMO LEVI Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un si o no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è state: Vi comando queste parole . Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. Primo Levi PRIMO LEVI (1919-1987) • • Nacque a Torino nel 1919 da una famiglia di origine ebraica. • Nel 1947 pubblicò “Se questo è un uomo” • Rievocazione della sua esperienza nel lager, il libro ebbe un successo enorme • Nel 1963 scrisse la tregua. • Seguirono: “Storie naturali” 1966; “Vizio di forma” 1971; “Il sistema periodico” 1975 Fu liberato all’arrivo delle truppe russe • Nel 1978 vinse il premio strega per il romanzo chiave stella Si trasferì a Torino dove trovò lavoro come chimico. • Pubblicò anche “Se non era quando”1982; “I sommersi e i salvati”1986 • Mori a Torino nel 1987 Nel 1941 si laureò in chimica. • Nel 1943 aderì alla lotta partigiana ma fù catturato dai fascisti. • Fu deportato nel campo di concentramento Buna-Monowitz (Auschwitz III) dove fu registrato con il numero 174.517. • • • Cominciò a dedicarsi alla letteratura. PRIMO LEVI (1919-1987) TEMI E CARATERISTICHE DELLE SUE OPERE • Narrazioni intrecciate con riflessioni degli individui sulle condizioni in cui si trovano. • Riflessioni sull’ esperienza vissuta • Rievocazione della “memoria” Ognuna riportata ad una dimensione emblematica Discorsi lineari e assenza di toni patetici • Urgenza del ricordo, anche ne: “LA TREGUA” “scrivendo trovavo breve pace, e mi sentivo diventare uomo come tutti…” • Narrazione asciutta, sintetica ed esauriente - stile realista–descrittivo. Esistono però differenze significative tra le varie opere. PRIMO LEVI - Se questo é un uomo Libro autobiografo di narrazione testimonianza; Scritto subito dopo il rientro in Italia nel 1945, dal campo si sterminio di Auschwitz (Polonia); Racconta seguendo la successione del ricordo; Testimonianza dello sterminio e della disumanizzazione presente nei campi di concentramento. PRIMO LEVI – “Se questo é un uomo” •Ambientato nel campo di sterminio di Auschwitz (Polonia). • Rievocazione di compagni di prigionia con i loro diversi modi di reagire di fronte a tale realtà drammatica. • Tra prigionieri vi è divisione: astuzia – intrigo – tradimento, per una vana speranza di sopravvivenza. • Prima annientamento della dignità e poi annientamento fisico. •I prigionieri perdono la loro identità e hanno solo dei numeri tatuati e uniforme. Il numero di Levi era 174.517. • Nel campo tutte le regole dell’umanità sono violate e annullate. • Racconta lo straniamento della realtà nei lager; violenza delle SS; lavoro disumano; la fame; la condizione di vita; la morte. PRIMO LEVI – “Se questo é un uomo” • Descrizione del lager • Restò un anno nel campo. Catturato il 13 dicembre 1943 e poi deportato • Narrazione lineare che segue i ricordi intrecciati con delle riflessioni BELLA CIAO BELLA CIAO Bella ciao è un canto popolare antifascista italiano nato nell'Appennino Emiliano prima della Liberazione, diventato poi celeberrimo dopo la Resistenza perché fu idealmente associato al movimento partigiano italiano BELLA CIAO Bella Ciao è diventato l’inno “ufficiale” della Resistenza solo vent’anni dopo la fine della guerra, proprio perché il suo testo era in grado di riunire tutto il Paese in una sola canzone. Gli storici della musica riportano infatti che la diffusione prima del 1945 tra le fila dei partigiani era limitata ad alcuni gruppi tra Bologna e Modena. Ben più diffuso era il canto “Fischia il vento”, ispirato a una melodia russa. BELLA CIAO Bella Ciao è quindi diventata un simbolo proprio perché sapeva essere una canzone “di tutti”: ma la sua storia è ancora più intrigante ed intricata. Ecco alcuni dei passaggi fondamentali di questa canzone. Prima di tutto, le mondine cantavano questa melodia ben prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, quindi un canto di lavoro. Ma l’origine scoperta è ancora più remota. BELLA CIAO Un ritrovamento avrebbe dimostrato che la melodia di Bella Ciao è stata incisa negli Stati Uniti da un fisarmonicista di origini russe ed ebraiche addirittura nel 1919. Una melodia che appartiene dunque alla cultura ebraica. La storia di Bella Ciao è dunque la storia di un popolo. Una storia di emigrazione. La melodia viene da New York, da dove probabilmente qualche italiano l’ha riportata a casa. IL GIAPPONE IL GIAPPONE Ruolo nella Seconda Guerra Mondiale Il Giappone attaccò gli Stati Uniti a Pearl Harbour. Morirono tanti militari americani. L’America entrò in guerra a fianco dell’Inghilterra e della Francia. Quando la guerra in Europa era già finita il presidente Harry Truman decise di utilizzare la bomba atomica sul Giappone. Il 6 e il 9 agosto 1945 vennero lanciate due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. IL GIAPPONE - Confini Il Giappone è un arcipelago di origine vulcanica situato nell’Asia orientale e circondato dal Mar del Giappone IL GIAPPONE – RILIEVI Il territorio giapponese è percorso interamente da una catena di rilievi. I rilievi sono per lo più di origine vulcanica. La vetta più alta è il monte Fuji (3776 m): è un vulcano addormentato che non erutta più dal 1707. È un’immagine simbolo del Giappone. IL GIAPPONE – vulcani In Giappone ci sono molti vulcani attivi e non, insieme ad un’intensa attività sismica. I vulcani sono in tutto 200, di cui 50 attivi, gli altri sono in ogni caso usati come centrali termali. I terremoti sono molto comuni in Giappone. Si verificano anche parecchi maremoti. IL GIAPPONE – fiumi e laghi Non esistono lunghi fiumi navigabili. I fiumi principali durante le stagioni estive si riducono a modesti corsi d acqua. Il fiume più lungo è lo Shinano che misura 370 km. I numerosi laghi sono situati nelle valli fluviali. Il principale lago è il Biwa. IL GIAPPONE – clima Il Giappone ha una grande varietà di climi. Nel nord ci sono estati brevi e miti con inverni lunghi e rigidi, a causa dei venti provenienti dalla Siberia. Nella parte meridionale le estati sono calde e umide e gli inverni miti. Nelle stagioni estive possono verificarsi alcuni cicloni tropicali. IL GIAPPONE – flora e fauna Il Giappone grazie al suo clima mite ha una flora rigogliosa: ciliegi, loto, crisantemi, azalee… Gli alberi predominanti sono le conifere, il bambù, il tè, i faggi, il gelso. La fauna può sembrare scarsa, ma non è così: infatti in Giappone ci sono molte specie di mammiferi, d’uccelli, di rettili d’anfibi e pesci. IL GIAPPONE – popolazione Il Giappone ha circa 127 milioni di abitanti. La densità è alta e distribuita in particolare in grandi metropoli come Tokyo. La popolazione del Giappone ha alcune caratteristiche: un’alta qualità della vita, una bassa crescita demografica e un’alta percentuale di ultra 65enni. L’aspettativa di vita è molto alta (81 anni). La composizione etnica è abbastanza omogenea e la popolazione si considera appartenente ad un'unica etnia, quella giapponese. IL GIAPPONE – capitale Tokyo, capitale del Giappone con i suoi 13 milioni abitanti si conferma la metropoli più popolata dell’ interno paese ed è una delle principali città del mondo. Geograficamente parlando, Tokyo si trova quasi al centro dell’ Arcipelago del Giappone, nella parte meridionale della regione Kanto. Con una superficie totale di 2.187 km², è la terza prefettura più piccola. Da est ad ovest si estende una vasta zona di montagne, colline ed altopiani. Dal punto più basso di 4 m. sul livello del mare all’area delle montagne con cime fino ai 2.000 m., la conformazione geografica è estremamente varia vi sono diverse isole nel pacifico, sempre parte della città di Tokyo, tra cui il gruppo vulcanico delle isole Izu ed il gruppo di isolotti Ogasawara, con una grande varietà peasaggistica. IL GIAPPONE – religione La religione più antica che si è sviluppata in Giappone è lo Shintoismo che non ha un dio ben preciso, ma una serie di divinità che sono anima delle varie forze della natura. Un’altra religione importante è il Buddismo. In Giappone esiste anche una minoranza cristiana (4% della popolazione) IL GIAPPONE – religione Apparentemente i giapponesi non sono molto religiosi, ma dopo un po’ che siete in Giappone vi accorgerete che una profonda religiosità è un po’ ovunque. Le persone credenti in Giappone sono il 23%, il 75% ateo il 54% ha pregato qualcosa nei momenti di disperazione. IL GIAPPONE – religione Shintoismo La religione più antica è sviluppata nelle isole del Sol Levante, lo Shintoismo è una religione puramente giapponese che non ha un dio ben preciso, ma una serie di dei che sono anima delle varie forze della natura della patria ed un tempo dell’imperatore. Una delle divinità più importanti è Amaterasu, da cui discende l’imperatore e Che dea del Sole . IL GIAPPONE – cucina La cucina giapponese è un’arte simbolo di bellezza e armonia. Ingredienti fondamentali sono il riso e il pesce che vengono consumati crudi: l’alimento che rappresenta meglio la loro unione è il sushi, riso preparato con zucchero, aceto, sale e presentato con il pesce crudo. Anche il sashimi è un piatto famoso a base di pesce crudo, spesso servito con salse tipiche. Celebre è anche la tempura, una frittura tipica e leggera, usata per cuocere pesce e verdure. Il sakè è la bevanda alcolica tradizionale, sempre a base di riso. IL GIAPPONE - economia La maggior parte del territorio coltivabile è utilizzato per il riso. Si coltivano anche: orzo, frumento, soia, tè, tabacco, canfora, barbabietola e canna da zucchero. È molto diffusa la coltivazione di alberi da frutta e di gelsi che alimentano l'industria della seta. Le foreste, molto estese, occupano il 64% del territorio. La pesca è uno dei settori di maggior importanza sia per quantità che per qualità. Il Giappone possiede una delle più grandi flotte del mondo per la pesca costiera, di altura e di profondità. Vengono pescati sardine, calamari, sgombri, tonni, salmoni e gamberetti. I suoi pescherecci vanno sia in acque internazionali sia in acque nazionali. IL GIAPPONE - economia Le maggiori produzioni industriali sono situate nella Grande Area di Tokyo, e lriguardano in pratica tutti i settori produttivi. Le risorse minerarie del paese sono di scarsa importanza, fatta eccezione per il carbone. L'industria navale del Giappone produce transatlantici, petroliere e navi mercantili. Il Paese è al secondo posto al mondo dopo la Cina per l'industria automobilistica (Toyota, Honda, Nissan) e al primo per l'elettronica di consumo (Sony, Panasonic, Toshiba, Canon, Sharp). Per alcune produzioni, come motociclette, fotocamere digitali, videocamere, stampanti e console per videogiochi, il Giappone detiene quasi il monopolio mondiale. IL GIAPPONE - economia In Giappone il settore terziario contribuisce a circa due terzi del prodotto interno lordo. Le attività principali sono quelle bancarie, assicurative, immobiliari, commerciali, dei trasporti e delle telecomunicazioni. La borsa di Tokyo è uno dei più importanti mercati mondiali per lo scambio di titoli e valori. Le ferrovie sono all'avanguardia, la rete autostradale è molto estesa e capillare, gli aeroporti sono numerosi ed efficienti. Il commercio estero rappresenta un settore essenziale dell'economia giapponese. Il flusso del turismo giapponese è caratterizzato da un forte squilibrio: i visitatori stranieri in Giappone sono oltre 4 milioni ogni anno, mentre sono circa 12 milioni i giapponesi in viaggio all'estero. Energia nucleare L’energia nucleare è una forma di energia che deriva da profonde modificazioni della struttura stessa della materia. Einstein scoprì che la materia può trasformarsi in energia secondo la legge E=MC2: vuol dire che la quantità di energia prodotta (E) è uguale alla massa di materia trasformata moltiplicata per la velocità della luce (C) al quadrato. La trasformazione della materia può produrre un’energia elevatissima. Energia nucleare • L’elemento fissile usato nelle centrali è l’uranio 235. • L’uranio è abbastanza diffuso nella crosta terrestre • I principali giacimenti si trovano in Australia, Stati uniti, Canada, Sud Africa e Russia • La percentuale di uranio nei minerali è molto bassa. In 1 tonnellata di minerale si trovano da 1 kg a 5 kg di uranio Energia nucleare Principio di funzionamento 1) Nel reattore o cuore dove si trova il combustibile nucleare formato da pastiglie di uranio avviene una fissione nucleare controllata 2) Il calore prodotto dalla fissione serve a generare vapore surriscaldato che mette in rotazione una turbina a vapore collegata a un generatore di corrente l’alternatore: si ottiene cosi energia elettrica. 3) Il controllo della fissione avviene mediante opportune barre di controllo Energia nucleare • Le rocce arrivano dalle miniere frantumate e macinate finemente. L’uranio è estratto con procedure chimiche. • L’uranio concentrato ha l’aspetto di una pasta gialla “yellow lake”. • Deve essere libero da impurità (raffinazione). La fissione nucleare Disintegrazione del nucleo dell’ atomo di alcuni elementi (fissili) per mezzo di piccolissime particelle (neutroni) che lo colpiscono e lo spezzano in due nuclei più leggeri. Se il materiale fissile è sufficiente durante la fissione si liberano altri neutroni che colpiscono nuovi nuclei, così si crea una “reazione a catena”. I prodotti della fissone hanno massa più piccola di quella del nucleo originale. Durante il processo una parte di materia si trasforma in energia. La fusione nucleare • Unione di atomi leggeri per formare nuclei più pesanti: è il processo inverso alla fissione nucleare. La fusione nucleare • Due nuclei leggeri spinti l’uno contro l’altro con forza fondono: si forma elio e la materia mancante è trasformata in energia • Gli scienziati sulla Terra hanno riprodotto la fusione nucleare, ma in forma non controllata: la “bomba all’idrogeno” Pablo Picasso Pablo Picasso nacque a Malaga in Spagna nel 1881. A soli 14 anni venne ammesso all’Accademia di Belle Arti di Barcellona. Effettuò il suo primo viaggio a Parigi nel 1900. Vi ritornò più volte, fino a stabilirsi definitivamente. Pablo Picasso Dal 1901 ebbe inizio il cosiddetto “PERIODO BLU” che si protrasse fino al 1904. Il nome di questo periodo deriva dal fatto che Picasso utilizzava prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Pablo Picasso Dal 1905 alla fine del 1906 ci fu il “PERIODO ROSA”. Oltre a cambiare il colore nei quadri di questo periodo cambiarono anche i soggetti. Ad essere raffigurati sono personaggi presi dal mondo del circo: saltimbanchi e maschere della commedia dell’arte, come Arlecchino. Pablo Picasso La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu la grande mostra sulla pittura di Cezanne, da poco scomparso, che molta influenza ebbe su Picasso. Nello stesso periodo Picasso si interessò alla scultura africana. Da questi incontri, e della volontà di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato l’indole del pittore, nacque nel 1907 il quadro “Les Demoiselles de Avignon” che segnò l’avvio della stagione cubista di Picasso. La pittura CUBISTA tenta di riprodurre sulla tela la dimensione del tempo, ritraendo gli oggetti da tutti i punti di vista. Pablo Picasso La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni . Nel 1917 vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali. La sua capacità di sperimentazione continua lo portarono ad avvicinarsi ai linguaggi dell’ espressionismo e del surrealismo. Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale la sua opera pittorica fu caratterizzata da lavori “d’après” ossia rivisitazioni in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato. Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni. Guernica Guernica è il nome di una cittadina spagnola, la prima città in assoluto ad aver subito un bombardamento aereo: ciò avvenne la sera del 26 aprile del 1937 ad opera dell’aviazione militare tedesca. In quegli anni era in corso la guerra civile in Spagna, con la quale il generale Franco cercava di attuare un colpo di stato per sostituirsi al legittimo governo: in questa guerra aveva come alleati gli italiani e i tedeschi. La cittadina di Guernica, però, non era teatro di azioni belliche e così la furia distruttrice si abbatté sulla popolazione civile uccidendo soprattutto donne e bambini. Guernica Sconvolto da questo fatto, Picasso decide di realizzare un pannello che denunciasse l’atrocità del bombardamento su Guernica. L’opera, di notevoli dimensioni (3,5 x 8 metri), fu realizzata in appena due mesi. Lo spazio veniva annullato per consentire la visione simultanea dei vari frammenti. Il colore invece, del tutto assente, per accentuare la carica drammatica di quanto veniva rappresentato. Nella bocca mise una sagoma che ricordava quella di una bomba. Guernica Al cavallo Picasso contrappose sulla sinistra la figura di un toro. Esso è il simbolo della Spagna che veniva offesa. Uno scontro leale come quello della corrida dove un uomo ingaggia la lotta con un animale più forte di lui rischiando la propria vita. La fine di un modo di concepire la guerra è stato rappresentato dal pittore anche in basso da un braccio che ha in mano una spada spezzata. Il pannello si compone quindi di una serie di figure che, senza alcun riferimento allegorico, raccontano tutta la drammaticità di quanto è avvenuto. Sulla sinistra una donna si dispera con in braccio il figlio morto. Un’ultima figura sulla destra mostra il terrore di chi cerca di fuggire da case che si sono improvvisamente incendiate. Guernica • Guernica è l’opera emblematicamente rappresentativa dall’impegno morale di Picasso delle sue scelte democratiche e civili. New York New York is situated in New York State at the mouth of the Hudson River. New York is one of the largest cities in the world with almost 8 million inhabitants. It is divided into five boroughs: Manhattan, The Bronx, Queens, Brooklyn and Staten Island. New York The centre of New York is called Manhattan. Manhattan is the economic and cultural centre. In Manhattan there is Central Park, a huge green area with lakes, gardens and woods. People go cycling, horseback riding, swimming and jogging in it. New York New York has got a lot of skyscrapers. The most famous one is the Empire State Building, with 102 floors. The Statue of Liberty is at the entrance to New York harbour. It was a gift from France and commemorates the FrenchAmerican alliance during the American Revolution. Circuito elettrico Un circuito elettrico è costituito in generale da un insieme di conduttori collegati tra loro e collegati ai poli di un generatore di tensione. Il più semplice circuito elettrico può essere costruito collegando ai poli di una pila un filo metallico. All'interno del filo metallico passa la corrente elettrica nel verso convenzionale, che va dal polo positivo al polo negativo. Circuito elettrico La pila fornisce alle cariche l'energia sufficiente a muoversi, ovvero a produrre una corrente elettrica che, muovendosi lungo il filo metallico, giunge alla lampadina dove si ha la trasformazione dell'energia da elettrica a luce e calore. Quando le cariche hanno ceduto la loro energia alla lampadina ritornano al polo negativo della pila a "fare rifornimento" e il processo si ripete. Il componente del circuito nel quale l'energia elettrica viene spesa (nel nostro caso la lampadina) viene detto resistore o carico. Circuito elettrico Il circuito elettrico può essere in SERIE o in PARALLELO Circuito in serie • Si parla di collegamento in serie quando due o più componenti sono collegati in modo da formare un percorso unico per la corrente elettrica che li attraversa; nel caso di componenti elettrici a due terminali (detti bipoli) il collegamento in serie prevede che l'estremità di ciascuno di essi sia collegata solo con l'estremità di un altro. Il primo e l'ultimo componente hanno un’estremità libera, e a queste si applica la tensione elettrica, in pratica cioè si infilano le due estremità libere del conduttore (filo) in una presa elettrica o vi si applica una batteria o qualsiasi altro generatore di corrente, che grazie alla propria tensione genera una corrente, o meglio un flusso di corrente, che permette il funzionamento di tutto l'insieme. Circuito in parallelo • Si parla di circuito in parallelo quando i componenti sono collegati ad una coppia di conduttori in modo che la tensione elettrica sia applicata a tutti quanti allo stesso modo. ISMAIL KOURAOGO 3ªB