Personalvorsorgestiftung der Ärzte und Tierärzte Fondation de prévoyance pour le personnel des médecins et vétérinaires Fondazione di previdenza per il personale dei medici e veterinari Estratto dal conto annuale 2010 – Informazioni ai nostri assicurati Positivo il risultato degli investimenti nel 2010 La ripresa dei mercati finanziari, avviata nel 2009, non è proseguita nel 2010. In termini di investimenti il 2010 è stato caratterizzato dalla crisi del debito. Sul banco degli imputati il massiccio indebitamento di alcuni stati europei e degli Stati Uniti. Schiacciate dal peso di questo fardello, le principali valute, euro e dollaro USA in particolare, hanno ceduto circa il 15 e rispettivamente il 10% del loro valore. Alla luce dei problemi che affliggono l’economia mondiale e considerato che abbiamo prestato la massima attenzione alla gestione del rischio, mantenendo oltre il 15% di liquidità, il risultato annuale con una performance del 2,9% può dirsi soddisfacente. Il grado di copertura al 31 dicembre 2010 è esattamente del 100%. A tal riguardo va osservato che, nella prospettiva di una politica di investimento di lungo periodo, non eravamo coperti contro il rischio di cambio, decisione che ha influito negativamente sul risultato degli investimenti del trascorso esercizio. Con riferimento al corrente esercizio sorge spontanea la domanda di come si possano superare le attuali criticità. La ripresa dell’economia sarà duratura o si è trattato solo di un fuoco di paglia? Riuscirà l’Unione europea a scongiurare l’incombente minaccia di fallimento degli stati sovrani e a stabilizzare l’euro? Come si comporteranno le banche centrali nei prossimi mesi? Le banche nazionali manterranno i tassi guida al livello attuale, scivolato ormai ai minimi storici o dovranno invece fare i conti con l’inflazione? I pareri su tutti questi temi sono molto discordanti. Quel che è certo è che il prossimo futuro riserverà grandi sfide alla politica monetaria e all’economia. Un franco svizzero che continuasse a mantenersi forte nei confronti di un euro e di un dollaro USA deboli finirebbe con il penalizzare ulteriormente le esportazioni elvetiche. Altrettanto gravoso potrebbe essere nei prossimi mesi l’impatto sull’intera economia mondiale dei debiti sovrani e dei timori inflazionistici. Preoccupano anche le tragiche vicende del Giappone. Le violenti scosse di terremoto e il successivo tsunami hanno colpito il Giappone in maniera devastante. Questa catastrofe naturale è costata la vita a decine di migliaia di persone e ha causato danni e sofferenze di immane portata. A ciò si aggiunge l’incertezza circa le conseguenze delle lesioni subite dai reattori della centrale nucleare di Fukushima. Qualora si dovesse verificare la temuta fusione del nocciolo, le ripercussioni sarebbero imprevedibili e si spingerebbero ben oltre i confini del Giappone. Se si riuscirà a riportare sotto controllo i reattori, le conseguenze economiche del sisma e dello tsunami resteranno tuttavia contenute e sarà possibile valutare i danni subiti dal Giappone. La ricostruzione contribuirà pur sempre a trainare l’economia in Giappone e ad alimentare la crescita. Anche i problemi geopolitici, con la guerra in Libia e le rivolte scoppiate in diversi paesi arabi, suscitano profonda inquietudine. Resta da vedere se si riuscirà presto a mettere fine a questi conflitti, o quanto meno a mitigarli, o se saranno invece destinati ad allargarsi a macchia d’olio. È difficile stimare quali ricadute avranno sull’economia mondiale questi conflitti nel mondo arabo. In ogni caso l’intervento della Nato in Libia sta generando costi elevati a carico degli stati partecipanti alle operazioni, per i quali potrebbe comportare, in funzione della durata dell’impegno, ulteriori, cospicui oneri finanziari. La natura straordinaria di questi eventi ha provocato pesanti correzioni delle quotazioni sui mercati azionari. Non rimane che sperare in una prosecuzione della dinamica economica sostanzialmente positiva e in un ritorno in secondo piano dei problemi fin qui emersi. Riteniamo che anche nel corrente esercizio la performance degli investimenti sarà accompagnata da marcate oscillazioni. Intendiamo seguire attentamente gli sviluppi della situazione con l’ausilio dei nostri consulenti esterni. Anche quest’anno ci impegneremo con tutte le nostre forze per voi e per la vostra previdenza. Siamo lieti di assistervi e di occuparci delle vostre esigenze! Berna, aprile 2011 Geschäftssitz ⏐ Siège ⏐ Sede PAT-BVG • Gutenbergstrasse 21 • 3011 Bern Tel. 031 330 22 66 • Fax 031 330 22 67 [email protected] Durchführungsstelle ⏐ Organe d’exécution ⏐ Organo di esecuzione • Postfach • 9001 St. Gallen Tel. 071 228 13 13 • Fax 071 228 13 67 [email protected] • www.pat-bvg.ch