MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
Definizione
Operazioni di trasporto o
di sostegno di un carico ad
opera di uno o più
lavoratori, comprese le
azioni di sollevare,
deporre, spingere, tirare,
portare o spostare.
Legislazione
Il D.Lgs. n. 81/2008 prevede una
particolare tutela per i lavoratori
impiegati in attività di movimentazione
manuale dei carichi quando queste
possono comportare rischi di patologie
da sovraccarico biomeccanico, a causa
di:
• Caratteristiche del carico;
• Condizioni ergonomiche sfavorevoli.
Patologie da sovraccarico biomeccanico:
patologie delle strutture osteoarticolari,
muscolotendinee e nervovascolari.
La colonna vertebrale (rachide) è formata da
• Vertebre
• Dischi intervertebrali cartilaginei
(responsabili dell’ammortizzazione degli urti)
• Muscoli
• Tendini
È la struttura portante del nostro corpo ed
ospita al suo interno il midollo spinale (da
cui si diramano i nervi che raggiungono la
periferia del corpo).
schiena
Il rachide
Il rachide - possibili patologie
L’ernia del disco
• Si produce quando la parte centrale del
disco intervertebrale attraversa l’anello
fibroso che lo racchiude e fuoriesce dal
disco, andando a comprimere il nervo.
• È spesso conseguenza di
movimentazioni manuali
sovraccaricanti.
Sintomi
• Dolore
• Formicolii
• Eventuale paralisi
Fuoriuscita del nucleo polposo del disco
intervertebrale che comprime il midollo
Il rachide - possibili patologie
I becchi artrosici (artrosi)
• Formazione di protuberanze ossee
che si formano sul bordo della
vertebra, dovute ad una malattia
degenerativa delle articolazioni.
Sintomi
• Dolore
• (Se comprimono il nervo) formicolii
e dolori agli arti
Il rachide - possibili patologie
La lombalgia acuta (colpo della strega)
• Immediata contrattura dei muscoli
ed altre strutture della schiena a
gesti di movimentazione scorretti o
sovraccaricanti.
• Compare nel giro di poche ore e va
considerata come infortunio se la
causa è lavorativa.
Sintomi
• Dolore acuto
Il rachide - possibili patologie
Alterazioni delle curve della colonna
• scoliosi (1)
• dorso piatto (2)
• dorso curvo o ipercifosi (3)
• iperlordosi (4)
Non derivano da attività lavorative ma
possono essere congenite o dovute a
carenza di adeguata attività fisica.
Tuttavia, se presenti in forma rilevante,
possono aumentare le probabilità di
avere disturbi alla schiena connessi con
il lavoro.
1
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4
Qual è il problema?
Le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, dovute
prevalentemente a sovraccarico biomeccanico, sono la
prima causa di denuncia di malattia professionale in Italia.
Sono il 60% di tutte le patologie denunciate.
Spesso il problema è la sottovalutazione del rischio!
Questo a volte può derivare da fattori soggettivi:
• Errata percezione della pesantezza del carico;
• Prestare scarsa attenzione alla postura;
• Dare poca importanza alla posizione del baricentro del carico;
• Ritmi di riposo non adeguati per la colonna vertebrale.
Abbiamo un’unica colonna vertebrale e tanti modi per rovinarla,
facciamo attenzione!
Rischi
ELEMENTO
CAUSA DI RISCHIO DORSO-LOMBARE
Carico
Troppo pesante
Ingombrante o difficile da afferrare
In equilibrio instabile
Collocato in posizione tale per cui deve essere tenuto ad una
certa distanza dal tronco
• Può provocare lesioni in caso di urto
•
•
•
•
Sforzo fisico richiesto •
•
•
•
Esigenze connesse
all’attività
Eccessivo
Effettuato solamente con torsione del tronco
Può comportare un movimento brusco del carico
Compiuto con il corpo in posizione instabile
• Sforzi fisici troppo frequenti o prolungati che sollecitano la
colonna vertebrale
• Periodo di riposo fisiologico insufficiente
• Distanze di sollevamento o abbassamento troppo grandi
• Ritmo imposto da un processo che non può essere modulato
dal lavoratore
Rischi
ELEMENTO
CAUSA DI RISCHIO DORSO-LOMBARE
Caratteristiche
dell’ambiente di
lavoro
• Spazio insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta
• Pavimento che presenta rischi di inciampo o scivolamento
• Ambiente che non consenta al lavoratore la MMC ad
un’altezza di sicurezza o in buona posizione
• Pavimento o piano di lavoro che implicano la manipolazione
del carico a livelli diversi
• Punti d’appoggio instabili
• Temperatura, umidità o circolazione dell’aria inadeguate
Fattori individuali di
rischio
• Inidoneità fisica a svolgere il compito richiesto (tenuto conto
delle differenze di genere e di età)
• Indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati
indossati dal lavoratore
• Insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della
formazione o dell’addestramento
Rischio per età e peso
ETÀ (in anni)
SESSO
≤ 18
Da 19 a 45
> 45
Maschi
MAX 20 Kg
MAX 25 Kg
MAX 20 Kg
Femmine
MAX 15 Kg
MAX 20 Kg
MAX 15 Kg
Giovani
Adulti
Diversamente
giovani
Prevenzione - misure organizzative
Eliminazione delle cause
meccaniche
Meccanizzazione dei
processi
Ridurre il rischio
Ausili
meccanici
Applicazione
dei principi
ergonomici
alle
postazioni e
alle
procedure di
lavoro
Organizzazione
appropriata del
lavoro
Opportune
modifiche
alle strutture
e alle
attrezzature
Sorveglianza
sanitaria
mirata
Adeguata
formazione e
informazione
dei lavoratori
Prevenzione - carico pesante
1. Posizione stabile
2. Flettere le ginocchia
3. Afferrare il carico in modo sicuro
4. Sollevare con la schiena dritta
5. Tenere il carico vicino al corpo
Prevenzione - carico pesante
1. Posizione stabile
2. Flettere le ginocchia
3. Afferrare il carico in modo sicuro
4. Sollevare con la schiena dritta
5. Tenere il carico vicino al corpo
Prevenzione - carico pesante
1. Posizione stabile
2. Flettere le ginocchia
3. Afferrare il carico in modo sicuro
4. Sollevare con la schiena dritta
5. Tenere il carico vicino al corpo
Prevenzione - carico pesante
1. Posizione stabile
2. Flettere le ginocchia
3. Afferrare il carico in modo sicuro
4. Sollevare con la schiena dritta
5. Tenere il carico vicino al corpo
Prevenzione - carico pesante
1. Posizione stabile
2. Flettere le ginocchia
3. Afferrare il carico in modo sicuro
4. Sollevare con la schiena dritta
5. Tenere il carico vicino al corpo
Carico del disco intervertebrale
Nel sollevamento con la schiena
diritta, lo sforzo sui dischi
intervertebrali, grazie ai bracci
di leva più favorevoli, è minore
del 20% rispetto al
sollevamento a schiena piegata
Prevenzione - carico molto pesante
• Mettere rulli sotto il carico
• Spingere anziché tirare
• Non inarcare la schiena
Prevenzione - carico leggero (max 3 kg)
• Suddividere il carico
• Se è munito di manico,
portarlo lungo il corpo
cambiando frequentemente
mano
• In caso di più carichi,
prenderne equamente uno
per ogni mano
• Non ruotare il tronco, ma
tutto il corpo
NO
SI
Prevenzione
SI
• Per sostenere un carico
avvicinarlo più possibile al corpo.
Questo perché minore è la
distanza del peso sollevato
dall’articolazione, minore sarà la
forza muscolare necessaria a
sollevarlo, quindi minore sarà il
sovraccarico discale.
NO
Prevenzione
NO
• E’ preferibile spostare oggetti nella
zona compresa tra l’altezza delle
spalle e l’altezza delle nocche (mani a
pugno lungo i fianchi).
Dovendo posizionare un carico al di
sopra dell’altezza delle spalle evitare
di inarcare troppo la schiena ed
eventualmente usare una scaletta
idonea.
SI
Esercizi
Per poter alleviare i dolori e mantenere la
schiena in buona salute possono essere
utili alcuni esercizi:
Rilassamento: Va fatto prima di altri
esercizi e quando schiena e collo sono
particolarmente stanchi.
Stiramento: ha la funzione di allungare
tendini e muscoli e ridurre la tensione
muscolare. Va fatto con calma, non
bisogna provare dolore.
Rinforzo: Serve per rinforzare quei
muscoli meno utilizzati ma che possono
alleviare lo sforzo che agisce sulla schiena.
Esercizi - collo
• Rilassamento Assumere questa posizione più
volte al giorno e mantenerla per alcuni
minuti respirando profondamente
• Stiramento Intrecciare le dita sulla testa, lasciare
cadere lentamente i gomiti verso terra in modo
che il peso delle braccia possa incrementare la
flessione del capo. Restare così per 10 secondi.
• Rinforzo Da questa posizione (A) spingere la testa
indietro verso le mani. Da questa posizione (B)
spingere progressivamente la fronte in avanti
contro le mani (contro resistenza) senza alzare la
testa.
A
B
Esercizi - schiena
• Rilassamento Decubito supino, arti inferiori
piegati, piedi al suolo, braccia distese lungo i
fianchi, respirare profondamente, inspirando dal
naso ed espirando lentamente dalla bocca.
• Stiramento Dalla posizione di decubito supino,
flettere le gambe al petto, circondare con le braccia le
ginocchia ed avvicinale al torace affinché le spalle e
parte del dorso si sollevino dal suolo. Mantenere
questa posizione per 15 secondi.
Seduti su una sedia, la schiena ben diritta, i piedi
appoggiati a terra, le gambe leggermente divaricate.
Abbandonare le braccia fra le gambe, lasciarsi cadere
in avanti a partire dalla testa fino a toccare terra con
il dorso delle mani. Restare in questa posizione
qualche istante, poi tirarsi su lentamente: prima la
schiena, poi il dorso, le spalle e infine la testa.
Movimentazione manuale dei carichi