LAGOS, LA METROPOLI PIU’ GRANDE DELL’AFRICA TROPICALE Lagos LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA La città di Lagos si trova nel sud-ovest della Nigeria, ad ovest del delta del fiume Niger. E’ situata su una laguna costiera in comunicazione con il Golfo di Guinea ( Oceano Atlantico). Il nucleo originario sorge su tre isole, Isola de Lagos, Ikoyie e Victoria; queste isole sono collegate tra loro e alla terra ferma con un sistema di ponti; la città moderna si è sviluppata sulla terra ferma in direzione nord, mentre a ovest un ampio canale la separa dal quartiere portuale di Apapa. Sull’Isola de Lagos si trovano molti dei più grandi mercati, il relativo distretto, il quartiere degli affari la moschea e il palazzo Oba, dove è stata fatta la cerimonia di unificazione dello Stato (diviso in nord e sud ) nel 1914. Sull’Isola Ikoyie, situata a est dell'isola de Lagos, si trovano le sedi del governo federale e tutte le altre costruzioni di governo. Stato: Nigeria Stato Lagos federale: Coordinate: 6°27′09″N 3°24′49″E6.4524°N 3.4136°E Coordinate: Superficie: 999,6 km² Abitanti : 11.128.451 (2009) Densità: 11.132 ab./km² Sull’Isola Victoria, situata al sud dell'isola de Lagos si trovano i negozi per lo shopping e le sedi di studi pubblicitari e società produttrici di film (più grande centro commerciale della Nigeria di teatro e di film). La maggior parte della popolazione vive sulla parte continentale, che è l’area in cui è localizzata l’industria ed è conosciuta per la musica e nightlife, nelle zone intorno Yaba e Surulere e qui troviamo anche il più grande stadio nazionale. I distretti del continente includono Ebute-Meta, Surulere, Yaba (Lagos) (Università ) Mushin, Maryland, Isolo, Ikotun, Ipaja, Ejigbo e Ikeja, ( Aeroporto internazionale). La conurbazione si estende ora per circa 800 kmq. nell'entroterra circostante. CLIMA Il clima è tropicale. Ci sono due stagioni delle piogge, le piogge più abbondanti cadono da aprile a luglio e quelle più deboli in ottobre e novembre. C’è un periodo relativamente asciutto in agosto e settembre e una stagione più lunga e asciutta da dicembre a marzo. La stagione asciutta principale è accompagnata dai venti del Sahara. CRONOLOGIA STORICA X-XIII sec.li Gli hausa si insediano nel nord del Paese e nel contiguo Niger e danno vita ad una serie di regni poi islamizzati, fondati sul controllo delle rotte commerciali transahariane tra Africa occidentale e Mediterraneo XIII-XV sec.li Sviluppo in Nigeria meridionale dei regni Yoruba, Benin e Nupe. La zona fu conquistata dall'Impero del Benin e l'isola di Lagos divenne un campo di guerra chiamato "Eko" sotto il dominio dell'Oba Orhogba, a quel tempo Oba del Benin. Da quel momento un altro Oba fu insediato a Lagos, che doveva occuparsi di curare gli interessi del regno del Benin, ma che possedeva comunque una discreta autonomia dal potere centrale. 1472 L'esploratore portoghese Rui de Sequeir esplorò l'area dandole il nome di Lago de Curamo, e i portoghesi vi stabilirono una base di approdo commerciale. 1492/ 1800 (età moderna fino all'ottocento) La città diventa un centro nel commercio delle spezie, dell'avorio, e soprattutto sulla tratta degli schiavi. 1841 La salita al trono dell' Oba Akitoye segnò un'importante svolta nei rapporti di forza ed economici che legavano la città al grande commercio e all'occidente: egli infatti vietò il commercio degli schiavi, ottenendo l'opposizione dei mercanti locali, tra i quali spiccava Madam Tinubu. Questi deposero il re e insediarono sul trono suo fratello, Kosoko. 1851 Oba Akitoye strinse rapporti con gli inglesi e ottenne il loro supporto per riconquistare il potere e la città che venne chiamata nuovamente Oba di Lagos. 1861 Lagos fu formalmente annessa all'Impero dell’Africa Occidentale Britannica, nella Costa d’Oro, nel protettorato della Nigeria meridionale. Quest'evento ebbe l'effetto di dare la spallata definitiva al commercio degli schiavi e stabilì il controllo britannico sul commercio delle palme e di altri beni. 1887 La città entrò a far parte della nascente Royal Niger Company. 1914 La Nigeria divenne ufficialmente colonia dell'Impero britannico, con la creazione del Protettorato unificato della Nigeria, Lagos ne divenne la Capitale. Mantenne questo status anche dopo la decolonizzazione ( 12 dicembre 1992), quando la capitale fu trasferita ad Abuja 1970/90 ( alla fine del secolo) Ingenti flussi migratori hanno portato la sua popolazione a crescere esponenzialmente. In particolare, oltre a cittadini provenienti da tutta la Nigeria, si sono insediati nella zona immigrati provenienti dalle altre nazioni dell'Africa occidentale, e molti ex-schiavi creoli provenienti da Freetown in Sierra Leone, dal Brasile e dalle Indie occidentali. Gli immigrati creoli ( brasiliani)avevano il vantaggio di aver ricevuto un'istruzione di stampo occidentale e di avere una conoscenza del mondo maggiore di chi invece era nato e aveva vissuto sempre in Africa, portando così un contributo considerevole alla modernizzazione della città. L'architettura portoghese è ancora presente negli edifici dell'isola di Lagos. La popolazione da 400.000 abitanti raddoppia e supera un milione nella prima metà degli anni ’70. 1950/70 E’ questo il periodo d'oro e del boom economico nigeriano. 1967/70 Lo scoppio della guerra civile, mette in pericolo il Paese per il fatto che le milizie indipendentiste del Biafra giunsero ad appena 200 km. dalla città. 1976 Da questa data la conurbazione forma di fatto lo Stato federato di Lagos ( 3.345 Kmq. 6.357.253 abitanti). I quartieri più antichi, nell’Isola di Lagos, costituiscono una sorta di ghetto, in larga misura fatiscenti, solo in parte bonificati e ristrutturati. 1980 Le aree settentrionali della città sono impostate secondo una razionale pianificazione urbanistica, con ampie direttici viarie e moderni edifici di impronta europea. POPOLAZIONE/DEMOGRAFIA La città ha 11.128.451 abitanti. La sua area metropolitana è la seconda dopo quella del Cairo. Capitale della Nigeria fino al 1991, quando la sede del governo fu spostata ad Abuja, resta la capitale commerciale ed economica dello Stato. La città si sta rendendo protagonista di un'enorme crescita demografica negli ultimi anni, tanto da essere stata considerata prima città in Africa e settima per velocità della crescita demografica. E’ la città più popolata in Africa ed è la seconda città più veloce in crescita (settima nel mondo), subito dopo Bamako. La sua conurbazione è di oltre 11 milioni di abitanti e conserva tutti gli squilibri e le contraddizioni delle grandi metropoli africane. Infatti, anche qui sono presenti vaste baraccopoli prive di fogne e di servizi elementari, che favoriscono la formazione di microcriminalità cittadina e di fenomeni più o meno ampi di gangsterismo, che arrivano talvolta a lambire e a incancrenire la vita politica locale. La città è caotica, nebbiosa e sovrappopolata, con un traffico esagerato, una fama internazionale per l'alto tasso di criminalità, una burocrazia corrotta e potente, un'infrastruttura scricchiolante e un alto e visibile tasso di povertà. Se si aggiungono a tutto questo gli autisti kamikaze e i tutori dell'ordine carichi di armi, ecco la città in cui tutto può accadere e davvero accade. Non sono disponibili dati affidabili sulla popolazione, ma le Nazioni Unite ritengono che nel 2000 l'agglomerato urbano abbia raggiunto quota 13,4 milioni di abitanti, il che ne farebbe la settima città del mondo per dimensioni. Questi dati evidenziano inoltre come si tratti della metropoli in più rapida espansione, visto che nel 1990 si piazzava solo ventunesima con 7,7 milioni di abitanti e si prevede che entro il 2010 sarà la terza città più popolosa del mondo con oltre 20 milioni di abitanti. Queste stime delle Nazioni Unite e il tasso di crescita annua del 6% degli anni '90, potrebbero però rivelarsi eccessive. Il censimento del 1991 ha registrato solo 5,3 milioni di abitanti nell'area generalmente definita come l'agglomerato urbano di Lagos, mentre altre stime del 2000 vanno da 9 a 14 milioni. Come per qualsiasi città, i limiti esterni dell'agglomerato urbano sono incerti, ma in questo caso non esiste il problema della conurbazione di più città. Lo stato del Lagos, ora uno dei 36 stati della repubblica federale, non ha altre città: quella più vicina, Ibada, si trova a 130 km a Nord dello Stato di Oyo. Anche se la prospettiva di condurre un censimento nazionale attendibile rimane remota, sembra altamente probabile un nuovo tentativo di censimento. Il cuore della città occupava una piccola isola lungo un canale che collega le ampie lagune all'Oceano Atlantico, ma l'urbanizzazione si estende ora per circa 800 kmq. nell'entroterra circostante. In alcune aree centrali, la densità di popolazione supera ora i 200.000 abitanti per km ² e quella complessiva supera le 20.000 unità. FUNZIONI ECONOMICA /INDUSTRIALE/COMMERCIALE E’ la città più prosperosa della Nigeria e gran parte della ricchezza e dell'attività economica della nazione sono concentrate qui. Principale centro finanziario ed economico della Nigeria. Il centro commerciale, finanziario e degli affari è l'Isola de Lagos, in cui si trovano la maggior parte delle più grandi Banche e delle istituzioni finanziarie, i grandi magazzini i ristoranti e i trafficanti del mercato nero. La maggior. parte delle ambasciate e delle case più lussuose si trovano nelle Isole Victoria e Ikoyie. Le tre isole assieme costituiscono la parte economicamente più importante. Più della metà della produzione industriale del Paese è localizzata in quest’area. Nella periferia della città si producono una vasta gamma di prodotti, i settori industriali sono: meccanica (macchinari e montaggio di autoveicoli), elettronica, chimica, tessile, alimentari (la birra, arachidi, banane, noci di palma, tabacco). Victoria Island è l’area della città riservata ai ricchi: piena di grattacieli, hotel di lusso, locali trendy ; Ikoyie è l’altra zona chic della città. Tutti i prodotti agricoli servono per l’esportazione. L’agricoltura urbana è diffusa come in molte altre città africane. Il livello di vita è il più alto rispetto al resto del Paese. PORTUALE E’ uno dei più importanti e più grande porto dell'Africa occidentale; è stato ampliato dagli anni ’50 in varie fasi, fa registrare un notevole movimento, con grande impiego di container ( terminale specializzato). È amministrato dall'autorità nigeriana ed è tagliato in tre sezioni principali. L’olio di palma e il petrolio sono i prodotti che forniscono il 20% del P.I.L. e il 95% dei guadagni esteri. CULTURALE Sede Universitaria dal 1962, conta numerosi Istituti culturali anche a carattere internazionale. Musica & industria della pellicola E’ un centro culturale degno di nota: tra le baraccopoli e i grattacieli, simboli evidenti di una disparità sociale indubbia e spietata, emergono svariate Associazioni artistiche, gallerie ed esposizioni, negozi di oggetti d’arte e centri culturali che organizzano spettacoli e incontri tra artisti. E’ dotata di un grande teatro in città: The National Theatre and Gallery che costituisce il maggiore centro di arti performing arts in Nigeria. L’auditorio principale ha una capacità di 3000 persone, mentre la sala conferenze ne ospita circa 700. Ci sono poi due sale cinema, un ristorante e un bar. E’ anche il centro dell'industria nigeriana della pellicola, ha dato alla luce ad una varietà di stili come highlife, juju, fujie Afrobeat citato spesso come Nollywood. TRASPORTI E VIE DI COMUNICAZIONI Lagos ha treni suburbani ed ha alcuni servizi di traghetto. La maggior parte delle autostrade senza pedaggio sono attualmente la figura di funzionamento. Le superstrade Lagos Ibadan e Lagos Abeokuta sono le arterie principali nel nord della città e sono le strade principali per collegare uno Stato all'altro. AEREE L’Aeroporto internazionale di Murtala Mohammed è uno di più grandi in Africa ed è il Gateway internazionale della Nigeria. E’ situato nel sobborgo nordico di Ikeja a 15 km a nord della città e rappresenta quasi il 50% di tutto il traffico aereo in Nigeria. CASO La produzione cinematografica nigeriana è letteralmente esplosa negli ultimi 15 anni, dando vita alla terza industria cinematografica al mondo dopo Hollywood ( Stati Uniti/California) e Bollywood (India/Bombay). Si tratta infatti di una produzione straordinaria tanto nei contenuti quanto nei numeri. D'altra parte in Nigeria si producono opere cinematografiche sin dai primi anni '60, la tradizione teatrale e performativa in genere si distingue nel panorama dell'Africa occidentale ed inoltre il recente avvento del digitale ha portato ad una crescita considerevole. Secondo la CNN, Nollywood già nel 2004 aveva un giro d'affari di 250 milioni di dollari, distribuendo circa 200 home video ogni mese. Uno studio condotto nel 2009 dall'Istituto di Statistica dell'UNESCO, ha rivelato che nel 2006 la produzione di film in Nigeria aveva sorpassato quella statunitense, collocandosi al secondo posto dopo l'India per numero di produzioni cinematografiche mondiali. I primi film nollywoodiani sono stati realizzati con il tradizionale metodo analogico ma oggi tutte le produzioni sono in digitale. La maggior parte dei film non vengono girati in studio e moltissimi video vengono realizzati in alberghi, case private, uffici in tutta la Nigeria. Le location più frequenti si trovano nelle città di Lagos, Enugu, and Abuja. Tuttavia, è possibile distinguere alcune produzioni realizzate in luoghi specifici e caratterizzate da elementi locali o regionali: i film girati nella regione settentrionale del paese sono spesso in lingua Hausa, nella regione occidentale prevale la lingua Yoruba mentre la lingua Edo è presente nei video realizzati nell'area di Benin City così come la lingua Igbo caratterizza le produzioni nella regione meridionale. Molti dei grandi produttori cinematografici di Nollywood hanno i loro uffici a Surulere, Lagos. I registi nigeriani adottano le nuove tecnologie molto velocemente, non appena esse risultino disponibili. Le fasi di lavoro della post-produzione (montaggio, colonna sonora, editing) sono realizzate interamente al computer. Infine, Nollywood è stata descritta per la prima volta al grande pubblico nel 2007 attraverso un documentario, Welcome to Nollywood appunto, diretto da Jamie Meltzer. Il film restituisce una visione d'insieme dell'industria cinematografica nascente, dando attenzione soprattutto ai registi Izu Ojukwu e Chico Ejiroe, sottolineando il fatto che, benché tutto sia avvenuto in modo veloce e casuale, la maggior parte delle produzioni nollywoodiane sono state realizzate per l'interpretazione e il contributo sociale e culturale che possono dare alla società nigeriana. Anche Mission Nollywood (2008), diretto dalla tedesca Dorothee Wenner, vuole raccontare questa nuova realtà, attraverso l'esperienza di Peace Aniyam Fiberesima: ultima di una potente famiglia di petrolieri, Peace ha costruito una delle più importanti industrie cinematografiche nigeriane e nel 2006 ha fondato l’associazione African Movie Academy a Yenagoa, capitale dello stato petrolifero di Bayelsa. Nollywood è protagonista di un altro documentario intitolato Nollywood Babylon (2008) dei registi Ben Addelman and Samir Mallal, prodotto da Pictures e dal National Film Board of Canada in collaborazione con Documentary Channel, parteciperà al Sundance Film Festival 2009. L’Isola Ikoyie The National Theatre and Gallery CENTRO DELLA MUSICA Se usate un po' di buon senso nel scegliere le strade da percorrere, Lagos vi può offrire un gran numero di esperienze uniche. Vi sono molti più locali notturni e musica dal vivo che in qualsiasi altra città dell'Africa Occidentale; è infatti principalmente nota per la sua musica. Fela Kuti proveniva da uno dei sobborghi periferici di Lagos. Sonny Ade, re della musica juju, ancora la chiama casa sua, così come lo specialista di musica afro-reggae Sonny Okosum. Il vecchio locale notturno di Fela Kuti, The Shrine, si trova nel distretto operaio di Ikeja e il locale di Sunny Ade, l'Ariya Night Club, si trova a Yaba. Tutti e due questi locali meritano una visita, come pure il Jazz 38, un locale all'aperto dove, se avete il coraggio di portare con voi i vostri strumenti musicali, potete essere invitati a improvvisare con il gruppo. Il National Museum, sull'isola di Lagos, merita una visita per le solenni sculture in bronzo e per gli intarsi in avorio che provengono dal Benin e per le maschere e le antichità in terracotta di Jos. Oltre alle antiche reliquie e alle rovine moderne, un'altra cosa degna di nota è l'automobile, crivellata di pallottole, nella quale venne assassinato l'ex capo di stato Murtala Mohammed. ABUJA, LA NUOVA CAPITALE In un modo un po' sprovveduto (eccezionale anche per lo standard nigeriano), il governo cacciò gli abitanti gwari dalla loro terra e, di punto in bianco, spostò la capitale da Lagos ad Abuja. Sfortunatamente finirono i finanziamenti prima che il grande progetto fosse realizzato e gran parte di Abuja assomiglia ancora a un desolato parcheggio. Questo rende Abuja una località particolarmente noiosa da visitare, a meno che voi non siate un progettista urbano. Abuja sta assumendo lentamente il ruolo di Capitale della Nigeria ma, mentre alcune funzioni ufficiali già si tengono qui, molti ministeri hanno ancora sede a Lagos. Non c'è effettivamente molto da fare ad Abuja, a parte dibattere i punti salienti della politica nigeriana (tra gli altri, la scottante questione se Abuja debba essere classificata come uno stato o come una capitale, invece della municipalità quale effettivamente è). Qui ha sede anche la Nnpc (Nigerian National Petrolium Corporation). Abuja si trova circa 500 km a nord-est di Lagos e, essendo la capitale ufficiale, è collegata a Lagos ogni giorno da diversi voli. I taxi fuoristrada fanno la spola avanti e indietro tra Abuja e le principali città del distretto centrale. Il mercato dei vegetali Il commercio informale Nuove abitazioni Il Porto Greta Castelnuovo VBL Una chiesa cattolica IL GAS FLARING NEL DELTA DEL NIGER Multinazionali del petrolio sul delta del Niger Nel Delta del Niger, regione ricca di petrolio del sud-est della Nigeria, l’attività delle multinazionali del petrolio ha provocato gravi danni ambientali e sociali. Le comunità locali, appoggiate dal Mend Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger - continuano ad opporsi a tali politiche di sfruttamento. Assi Tematici: Idrocarburi Delta del Niger Cronologia storica Nel Delta del Niger, regione ricca di petrolio del sud-est della Nigeria, l’attività delle multinazionali del petrolio - Shell, Mobil, Chevron, Elf, Agip - ha provocato gravi danni ambientali e sociali. L’attività di estrazione del greggio ha provocato l’inquinamento del bacino idrico e dei terreni, ha distrutto le coltivazioni di sussistenza ed espropriato i terreni alla popolazione nigeriana. L’opposizione delle comunità locali è stata ferocemente sedata nel sangue. Le repressioni delle forze di polizia hanno causato migliaia di morti. Le comunità locali, appoggiate dal Mend - Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger - continuano ad opporsi alle politiche di sfruttamento portate avanti dalle compagnie transnazionali e chiedono la bonifica dei corsi d’acqua e del territorio, una più equa distribuzione dei proventi del petrolio, nonché il risarcimento del debito ecologico. Ricchissima di risorse minerali e di petrolio, che da solo costituisce il 95% delle esportazioni nazionali, il 40% di tutto il petrolio è utilizzato negli Stati Uniti e quasi la stessa percentuale in Europa. La Nigeria ha una storia coloniale e post coloniale contrassegnata da violenti conflitti interni, spesso legati alla gestione dell’estrazione petrolifera. Dopo appena sei anni dall’indipendenza dall’Inghilterra, avvenuta nel 1960, il paese cade in una serie di disordini e di violenti massacri che danno inizio ad un lungo intreccio di dittature militari, finanziate con i proventi del petrolio. All’enormità delle ricchezze rappresentate dalle risorse naturali non è mai corrisposta una equa distribuzione delle risorse, tanto che la popolazione nigeriana è tra le più povere del mondo. Gli ingenti danni ambientali e sociali causati dall’estrazione petrolifera hanno esasperato le popolazioni locali, costrette a fare i conti con le continue espropriazioni, la progressiva contaminazione del terreno e dei corsi d’acqua e le ripetute violenze da parte dei servizi di sicurezza delle imprese. Negli ultimi anni si è costituito il gruppo armato del Movimento di Emancipazione del Delta del Niger MEND - che ha compiuto numerose operazioni di sabotaggio delle installazioni e rapimenti dimostrativi. I guerriglieri dichiarano di agire per portare all’attenzione della comunità internazionale l’inaccettabile situazione che vive il popolo nigeriano, non hanno mai accettato riscatti e le persone sequestrate sono sempre state rilasciate in buono stato psico-fisico. L’estrazione petrolifera ha causato gravi danni ambientali e sociali ha provocato l’inquinamento del bacino idrico del Delta del Niger 36 mila km² di mangrovie, corsi d’acqua e lagune sono invasi da una melma nera e oleosa. Ciò ha causato crescenti problemi di approvvigionamento di acqua potabile e la distruzione delle coltivazioni tradizionali ; i terreni della regione sono in gran parte ricoperti di sedimenti di petrolio ; la costruzione delle infrastrutture per l’attività estrattiva ha portato alla deforestazione di vaste aree ; il gas naturale derivato all’estrazione del greggio viene bruciato a cielo aperto, attraverso la pratica del gas flaring, che è vietata in Europa e in Nord America per la sua tossicità e per le conseguenze devastanti sull’ambiente. Il gas flaring è praticato da tutte le compagnie petrolifere che operano nei territori del Delta del Niger. Con il gas flaring si disperdono nell’aria tossine inquinanti come il benzene, causa dell’aumento dell’incidenza di tumori e malattie respiratorie tra le popolazioni locali. Inoltre, causa gas serra e contribuisce alla formazione delle piogge acide ; nonostante le ingenti riserve di idrocarburi nel Paese, la Nigeria è affetta da una cronica scarsità di carburante. La ragione è da cercare nel fatto che le raffinerie nigeriane non funzionano. Il greggio viene quindi venduto ad agenti internazionali, che lo raffinano in Sudafrica, in altri paesi dell’Africa occidentale o in Europa per rivenderlo poi in Nigeria ; migliaia di ettari di terra sono stati espropriati, dapprima per costruire le infrastrutture, poi per i recinti di sicurezza, infine per consentire il passaggio delle tubature degli oleodotti. La compensazione non viene quasi mai corrisposta, o si concretizza nel pagamento di cifre ridicole ; problemi di respirazione, malattie della pelle, disturbi gastrointestinali e cancro sono le malattie che si stanno diffondendo a macchia d’olio tra le popolazioni nigeriane, in particolare tra le popolazioni dei villaggi vicini agli stabilimenti petroliferi ; le comunità rurali del Delta del Niger si sono mobilitate molte volte per dimostrare la loro opposizione alle politiche delle multinazionali del petrolio e per rivendicare i propri diritti alla vita, alla dignità ed alla terra. Spesso le dimostrazioni sono state però soffocate nel sangue, rappresentando un ulteriore e tragico impatto delle attività estrattive portate avanti. Immagini Lo sfruttamento del petrolio nel delta del Niger è iniziato 50 anni fa. Oggi il paese è diventato il primo produttore di greggio dell’Africa, con più di 2 milioni di barili al giorno, di cui la metà è esportata negli Stati Uniti.