Sintesi degli esteri (1) percorso 2 Sintesi degli esteri (1) Materiale occorrente: • una bilancia tecnica; • un pallone a fondo sferico da 500 ml; • una pipetta graduata da 5 ml; • un refrigerante a ricadere (a bolle); • un mantello riscaldante. Reattivi: • acido acetico glaciale; • etanolo al 96%; • acido solforico concentrato (96%). Pericoli: • fare attenzione alla manipolazione della soluzione al 96% di H2SO4, che è corrosiva. • la reazione e le operazioni di separazione vanno condotte rigorosamente sotto cappa poiché l’acetato di etile (estere) ha una certa tossicità e può produrre, inalandolo, mal di testa. Principio Gli esteri sono composti organici provenienti dalla reazione tra un acido carbossilico (R-COOH) e un alcol (R’-OH). Trattando, a caldo, l’acido acetico (acido etanoico) con l’alcol etilico (etanolo) in ambiente acido per acido solforico (H2SO4) si ottiene acetato di etile (etanoato di etile) e acqua: Δ CH COOC H + H O CH3COOH + C2H5OH " 3 2 5 2 Metodica Si pesano 80 g (1 mole con eccesso) di acido acetico glaciale (CH3COOH) e si introducono in un pallone con il collo smerigliato da 500 ml. Successivamente si aggiungono, pesandoli, 48 g (1 mole) di etanolo (C2H5OH) al 96%. Si monta sul pallone con il collo smerigliato un refrigerante a bolle (condensatore di Allihn). Il condensatore è a sua volta collegato a un rubinetto e a uno scarico per garantire l’afflusso di acqua (fluido refrigerante). Si introduce il sistema pallone-refrigerante in un mantello riscaldante. Il refrigerante deve essere collegato saldamente all’asta verticale del mantello mediante una pinza. 1 percorso 2 Sintesi degli esteri (1) Si accende il mantello e si porta il miscuglio liquido all’ebollizione, mantenendovelo per un’ora. A questo punto si spegne il mantello e si fa raffreddare il liquido, travasandolo in un imbuto separatore da 500 ml fino a che non si nota la separazione dell’acetato di etile dalla fase acquosa. L’acetato di etile (CH3COOC2H5) non è solubile in acqua e ha una densità minore di quest’ultima (quindi galleggia). L’acetato di etile (CH3COOC2H5) si separa dall’acqua e dall’eccesso di acido acetico per mezzo di un imbuto separatore. Attenzione: la reazione e le operazioni di separazione vanno condotte rigorosamente sotto cappa poiché l’acetato di etile (estere) ha una certa tossicità e può produrre, inalandolo, mal di testa. Figura 1 Apparecchiature per l'esterificazione 2