INFORMA CON UN……..CLICK Dr.ssa Martina Semeraro Bertozzi dietista clinica Tel: +39 02 94388606 Fax: +39 02 82951203 [email protected] www.kernmedical.it Nutrimento e salute Esiste un profondissimo legame tra nutrizione e salute : il nostro modo di alimentarci può contribuire a produrre ed a mantenere il benessere, fisico e psicologico, o, al contrario, a peggiorare lo stato di salute ponendo, addirittura, le premesse di patologia o di un cattivo funzionamento di organi e apparati. Seguire una dieta sana rappresenta, perciò, il miglior investimento sulla salute e sul raggiungimento di performance psicofisiche ottimali e durevoli. Dieta come stile di vita Ma che cosa si intende quando si parla di dieta sana? Il termine “dìeta” deriva dal greco e si traduce, letteralmente, con “stile di vita”. Il concetto di dieta, quindi, non ha a che fare con la sola alimentazione ma, più in generale, con un modo di vivere all’insegna della salute e dell’equilibrio, che comprende, quindi, anche l’alimentazione. Dieta intesa, perciò, come modalità di alimentarsi sana, equilibrata e regolare, senza privazioni né eccessi, finalizzata al benessere. Un’alimentazione sana Si può definire sana e corretta un’alimentazione in grado di soddisfare i fabbisogni di energia e nutrienti dell’organismo, in termini sia quantitativi che qualitativi. Un’alimentazione equilibrata L’alimentazione equilibrata è quella che rispetta le corrette proporzioni dei diversi principi nutritivi di cui l’organismo ha bisogno. In un regime alimentare equilibrato, secondo il modello della dieta mediterranea, i carboidrati forniscono il 55- 60 % dell’energia giornaliera i grassi forniscono il 25 - 30 % circa dell’energia giornaliera le proteine forniscono il 12 – 15 % dell’energia giornaliera Un’alimentazione regolare Si ha quando la giornata alimentare è ben scansionata, cioè divisa in un certo numero di pasti strutturati, non troppi (meglio evitare di piluccare), né troppo pochi (è bene evitare lunghi periodi di digiuno che facciano sentire “deprivati” mente e corpo), e svolti ad un orario il più possibile simile tra un giorno e l’altro. In generale, un’indicazione corretta è quella di suddividere la giornata alimentare in tre pasti principali, meglio se intervallati da 1-2 spuntini per spezzare i periodi di digiuno. Principi nutritivi Carboidrati nti e e m i l a i l g ne nell’acqua Lipidi Proteine Vitamine Sali minerali Acqua rgetica e n e e n Funzio stica a l p e n Funzio latrice o g e r e n Funzio Carboidrati Rappresentano una fondamentale fonte di energia per il nostro organismo. Una loro carenza, infatti, rende difficile fronteggiare i normali sforzi quotidiani, sia fisici che mentali; un eccesso, però, comporta un aumento delle riserve di grasso corporeo. Parlando di dieta corretta, è bene distinguere tra due tipologie di carboidrati: i carboidrati semplici, noti anche come zuccheri, ed i carboidrati complessi. I carboidrati apportano 4 Kcal/ grammo e dovrebbero fornire la maggior parte delle nostra energia quotidiana: circa il 55-60%. È bene, però, limitare il consumo di zuccheri semplici al 12 - 15% , al massimo, dell’energia giornaliera. Grassi Svolgono importanti funzioni di riserva energetica, regolano la temperatura corporea, proteggono gli organi interni e sono coinvolti in altre numerose ed importanti funzioni dell’organismo. Apportano 9 Kcal / grammo e in una dieta equilibrata, forniscono il 25 – 30 % delle calorie giornaliere. I grassi alimentari, però, non sono tutti uguali! Si classificano in saturi ed insaturi; per ridurre i rischi per la salute, è bene privilegiare i grassi insaturi. Grassi “famosi”… Grassi Essenziali: il nostro organismo ne ha bisogno, ma non li sa produrre, perciò deve “procurarseli dall’esterno” con l’alimentazione pesce – olii di semi – frutta secca Grassi Idrogenati: grassi sottoposti al trattamento di idrogenazione, che dà al grasso nuove proprietà (es. solidità) margarina – dadi da brodo – prodotti dolciari – alimenti da fast food Grassi Trans: grassi che si formano con l’idrogenazione; molto pericolosi per la salute (soprattutto del cuore), andrebbero evitati del tutto!! ETICHETTE: margarina, grassi vegetali idrogenati o parzialmente idrogenati, grassi non identificati ! Proteine Sono i componenti fondamentali di tutte le cellule del nostro corpo: servono per costruire, mantenere e riparare i tessuti dell'organismo. Si trovano sia negli alimenti animali, sia negli alimenti vegetali. Le proteine contenute negli alimenti animali sono di migliore qualità, ma una dieta troppo ricca di proteine animali apporta anche molti grassi saturi e colesterolo. In un regime alimentare sano, le proteine dovrebbero essere per 1/3 di origine animale e per 2/3 di origine vegetale. La qualità delle proteine vegetali si può migliorare consumando insieme legumi e cereali. Le proteine apportano 4 Kcal/grammo e dovrebbero fornire circa il 12 - 15% dell’energia giornaliera. Vitamine, Sali minerali Sono sostanze indispensabili alla vita. Anche se non forniscono energia, permettono di ricavarla da carboidrati, grassi e proteine. Sono molti e diversi, e tutti fondamentali per il buon funzionamento del nostro corpo; carenze anche di una sola vitamina, o minerale, mandano “in crisi” tutto l’organismo. Non possono essere prodotti dal nostro corpo (tranne alcune vitamine) e devono, quindi, essere assunti con l’alimentazione. Le vitamine si trovano sia negli alimenti di origine vegetale, che in quelli di origine animale. I Sali minerali sono contenuti nel sale da cucina, nell’acqua e negli alimenti di origine animale e vegetale. Per assumerli tutte quanti, è sufficiente avere un’ alimentazione varia. Acqua È un nutriente essenziale per il nostro organismo, che è composto per il 60 – 70 % circa d’acqua. Ogni giorno, eliminiamo l’acqua corporea attraverso la diuresi, le feci, la sudorazione, e perfino quando respiriamo. Dobbiamo, perciò, reintegrare l’acqua persa, assumendone almeno 1,5 -2 L attraverso le bevande e gli alimenti. Il fabbisogno è pari ad 1 ml / Kcal introdotta con la dieta per l’adulto, 1,5 ml / Kcal introdotta con la dieta nella giovinezza. L’acqua è anche una fonte importante di sali minerali: le acque in bottiglia, infatti, si classificano in base alla quantità ed al tipo di sali minerali contenuti. Fibra Non è un nutriente vero e proprio, ma è costituita da un insieme di sostanze con funzioni molto importanti per la salute. La fibra, infatti: aumenta il senso di sazietà ed aiuta a controllare il peso corporeo riduce l’assorbimento degli zuccheri e favorisce in miglior controllo della glicemia aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue; favorisce l’eliminare delle sostanze tossiche e cancerogene: regola il transito intestinale; è importante nella prevenzione di alcune patologie. Si trova nella frutta, fresca e secca, nella verdura, nei legumi, nei cereali. Alcool È un nutriente non essenziale, ma fornisce energia (7 Kcal / g). Le bevande alcoliche, inoltre, spesso non apportano solo alcool, ma anche zuccheri, e hanno, quindi, un contenuto calorico non trascurabile. Se si consuma alcool (meglio durante i pasti!), le calorie fornite non dovrebbero superare il 10 % dell’energia giornaliera (oppure circa 2 unità alcoliche al giorno per l’uomo, 1 per la donna). Una quantità moderata di alcool può avere effetti positivi sulla salute mentre livelli eccessivi creano un grande danno all’organismo. unità alcolica = 12 g di alcool, pari a … un bicchiere di vino di media grandezza una lattina di birra un bicchierino di superalcolico Cosa mettere nel piatto: dai nutrienti … agli alimenti CONDIMENTO CEREALI E TUBERI VERDURA Primi piatti Pane Patate Mais SECONDI PIATTI E LATTICINI FRUTTA Carne, pesce Uova Affettati Legumi Latticini Frequenze di consumo: la piramide alimentare ASSUNZIONE DI NUTRIENTI ERRORI QUANTITATIVI e QUALITATIVI • Monotonia della dieta • Errata distribuzione dell’intake calorico durante il giorno • Pasti nutrizionalmente inadeguati ed intervallati da numerosi spuntini • Mancata assunzione di una prima colazione CONSIGLI DIETETICI PRIMA COLAZIONE • Deve essere semplice, ma contenere almeno un alimento di ogni gruppo alimentare elencato latte o yogurt frutta cereali pronti o fette biscottate o pane integrale o muesli • Proposte tazza di latte con orzo + pane+frutta un vasetto di yogurt con frutta fresca+ pane una tazza di latte o un vasetto di yogurt + cereali+ frutta muesli con latte o yogurt spremuta di agrumi + pane e formaggio latte o yogurt con biscotti secchi integrali PRANZO E CENA • Devono essere presenti carboidrati, grassi, proteine, fibre • Due schemi possibili : - piatto unico con pasta o riso conditi con carne o pesce o formaggio o uovo+ verdura + frutta -primo piatto di pasta + secondo piatto di carne o pesce o legumi o formaggio o uovo + verdura + frutta primi piatti tutti i giorni secondi piatti quattro volte alla settimana carne, quattro volte pesce, una volta formaggio, una volta uova, quattro volte legumi verdura tutti i giorni frutta tutti i giorni pane tutti i giorni • COTTURA in umido, al vapore, alla griglia, al forno CONDIMENTI olio extravergine di oliva, aromi SPUNTINO E MERENDA • Gli spuntini servono a non lasciare troppo tempo tra un pasto e l’altro e ad evitare le abbuffate, occorre però non riempirsi troppo Si può scegliere tra anche tutti i giorni :frutta di stagione, yogurt , pane integrale, sorbetto di frutta, fette biscottate +marmellata non più di 2-3 volte alla settimana: settimana prodotti da forno, torte con marmellata fatte in casa,gelato Proposte pane integrale + yogurt+frutta yogurt + fette biscottate crostata di frutta pane + marmellata fette biscottate + marmellata Regole importanti - Mangiare 4-5 volte al giorno con corretta distribuzione Ogni giorno mangiare due volte frutta e verdura non frullata e non passata Secondo piatto con la suddivisione seguente: 2-3 volte carne, 4 volte pesce, 4 volte legumi,1 volta formaggio, 1 volta uova Condimento olio di oliva extravergine Cottura ferri, vapore o forno Limitare pane, patate, dolciumi, succhi di frutta, bibite Bere molta acqua Colazione al mattino abbondante Pranzo e cena pasti completi + Vita attiva riducendo la sedentarietà durante il giorno 45-60’ di attività fisica GLI ASSAGGI PERICOLOSI Confronto tra alcuni farinacei Le Calorie Extra Alimenti Calorie Caramelle (6 g): Olive (n3) Cioccolatino (medio) Spremuta di arancia Cappuccino Coca Cola (latt.330 cc) Gassosa " Briosce Noccioline (20 g) Tramezzino al prosciutto e formaggio Panino con salame 24 35 57 70 100 135 135 150 150 210 300 Alimento Calorie in 100 g Crackers Fette Biscottate Grissini Pane all'Olio Pane comune Pane integrale 447 410 382 364 277 243 Pasta all'uovo Pasta comune Riso Semolino 368 361 361 344 Falsi miti........ • Mangiare il formaggio a fine pasto è sbagliato. VERO. Mangiare il formaggio come dessert è una vera “bomba calorica”. Questo alimento è infatti ricco di grassi, è molto calorico e rallenta la digestione. Va quindi consumato come secondo 2-3 volte a settimana. • I grissini sono più magri del pane. FALSO. A parità di peso i grissini contengono meno acqua e quindi sono più energetici, tanto che forniscono una volta e mezza le calorie del pane comune. Lo stesso discorso vale per i cracker e molti sostitutivi del pane. • Pane, pasta e riso fanno ingrassare. FALSO. E’ una convinzione molto diffusa, ma sbagliata. Questi alimenti sono ricchi di carboidrati complessi, che ci danno la “carica” e che quindi devono costituire il 55% circa delle calorie quotidiane. Come per ogni alimento bisogna evitare gli eccessi: mangiare porzioni eccessive (o condite con sughi grassi) di pasta, pane o riso (come di tutti i cibi), infatti, fa ingrassare. • I cereali integrali aiutano a dimagrire. VERO/FALSO. I cereali integrali sono solo leggermente meno calorici di quelli raffinati. E’ vero però che grazie all’elevato contenuto di fibre saziano prima e quindi è più facile consumarne porzioni ridotte a vantaggio della dieta. Gli alimenti integrali, inoltre, rallentano l’assorbimento degli zuccheri e sono quindi ideali per chi soffre di diabete. • Saltare i pasti non serve a dimagrire. VERO. Se si saltano i pasti, il metabolismo si rallenta e così quando si mangia un po’ di più si rischia veramente di ingrassare. Il consiglio è anzi quello di consumare due spuntini (che non superino le 100-150 calorie) a metà mattina e a merenda, che servono ad attivare il metabolismo. • La frutta non contiene calorie. FALSO. La frutta contiene zuccheri e quindi se consumata in eccesso può fare ingrassare. Le porzioni giuste? 3-4 frutti al giorno, lontano o vicino ai pasti a seconda dei gusti. • Bisogna eliminare il più possibile i grassi. FALSO. E’ vero che bisogna tenere sotto controllo il consumo di grassi, soprattutto di origine animale, ma è altrettanto vero che questi nutrienti sono necessari all’organismo, ad esempio per assorbire le vitamine liposolubili. I grassi devono quindi essere consumati nella giusta quantità (20-25% delle calorie quotidiane), preferendo quelli vegetali, come quelli dell’olio extravergine di oliva. • I prodotti light possono essere consumati a piacimento. FALSO. Questi prodotti hanno circa il 30% in meno di grassi, zuccheri o calorie di quelli tradizionali, ma forniscono comunque energia. Vanno perciò consumati senza esagerare e in sostituzione (non in aggiunta) dei prodotti “interi”. • Mangiare lentamente aiuta a non esagerare con il cibo. VERO. Masticare bene ogni boccone, oltre a far gustare di più i piatti, permette di aumentare il senso di sazietà, che non è immediato, ma richiede un po’ di tempo per essere avvertito dall’organismo. • La carne rossa è troppo grassa. FALSO. Oggi i tagli magri della carne rossa hanno un contenuto di grassi paragonabile a quella bianca, quindi possono essere consumati tranquillamente 1-2 volte a settimana. La carne rossa non dovrebbe mancare in tavola perché particolarmente ricca di ferro e vitamina B12. • I formaggi magri non esistono. VERO. I formaggi contengono comunque un’elevata quantità di grassi di origine animale e per questo vanno consumati con moderazione (2-3 volte a settimana), senza però eliminarli completamente dalla dieta. I meno grassi sono la ricotta e i fiocchi di latte (11-13 % di grassi), seguiti dai formaggi freschi (grassi 20-25%). Quelli stagionati contengono invece fino ed oltre il 35% di grassi. • Le uova fanno male al fegato Falso. Se il fegato è sofferente (epatite, cirrosi etc), l’unico vero divieto è sul consumo di alcol. Le uova invece vanno evitate in caso di calcoli alla cistifellea perché stimolando la contrazione della cistifellea possono provocare una colica. Una volta però rimossi i calcoli, le uova possono tornare a fare parte delle abitudini alimentari. • L’aglio fa bene Vero. Le sostanze-farmaco dovrebbero essere i cosiddetti solfuri allilici contenuti pure, nella stessa famiglia, in cipolla e scalogno. Che l’aglio protegga dalle malattie cardiovascolari è ancora da dimostrare mentre numerosi studi indicano che addirittura potrebbe essere un antitumorale. Di recente, in un centro universitario della Pennsylvania hanno visto che la proliferazione delle cellule di cancro al colon trattate con estratti di aglio era inferiore del 60 per cento rispetto a quelle non curate. Un bicchiere di latte la sera concilia il sonno... Vero. Il latte contiene il triptofano, una sostanza che rilassa e favorisce una buona dormita. Non per nulla è il precursore della serotonina, l’ormone del piacere, dell’appagamento Se poi il latte è zuccherato il sonno è sicuro perché lo zucchero facilita l’assorbimento del triptofano. Che, per inciso, si trova pure in tutti i carboidrati (pane, pasta, riso etc). ...mentre il caffè non fa dormire. Vero e falso. Nella tazzina tanto amata dagli italiani c’è l’eccitante caffeina che come tale agisce. Ma non su tutti. C’è chi stenta ad addormentarsi se prende un caffé nel tardo pomeriggio ma c’è anche chi può prenderne a sera inoltrata e dormire appena a letto. Il caffè, peraltro, contiene pure melatonina, una sostanza che favorisce il rilascio di serotonina, neurormone rasserenante. Insomma, la reazione è soggettiva. D’inverno è bene consumare alimenti ipercalorici. Falso. Non si ha bisogno di maggiori introiti calorici a meno che non si facciano lavori o sport a temperature rigide e con un grosso dispendio energetico. L’olio d’oliva è il più grasso di tutti Falso. Forse condizionati da uno spot televisivo crediamo anche noi che un olio di semi sia meno calorico dell’olio d’oliva? Non è vero, tutti gli oli forniscono 900 kcal ogni 100 g. Ci vuole il pesce per una buona memoria Falso. La virtù deriverebbe dal fosforo che il pesce contiene ma nessuno ha mai provato scientificamente che sia vero. Il fosforo fa bene ma per altri motivi. Come quello di fortificare ossa e denti. E il pesce fa bene comunque. Soprattutto per gli acidi grassi polinsaturi che fluidificano il sangue. Un consiglio: preferite quello azzurro (acciughe, sgombri etc), ne è più ricco e costa meno. La birra fa bene a chi allatta Falso. La birra non è galattologa, non stimola cioé la produzione di latte da parte della ghiandola mammaria. E, tra l’altro, per il contenuto alcolico, sebbene modesto, è una bevanda da limitare durante l’allattamento. Un "bicchierino" e si sente meno il freddo Falso. La sensazione che una bevanda alcolica ci riscaldi è dovuta all’effetto vasodilatatore dell’alcol che però agisce solo localmente e momentaneamente (più o meno è lo stesso effetto che producono le pietanze piccanti). Quindi, non solo è una sensazione fittizia ma il corpo perde calore proprio a causa della vasodilatazione. E la famosa mela davvero toglie il medico di torno? Vero/falso. Polpa, buccia e torsolo sono ricchi di sostanze salutari come polifenoli e antocianine che non nutrono ma proteggono l’organismo, ma purtroppo non si mangiano mai!!. Ecco le ultimissime. Alla Cornell’s Food Science and Toxicology Department di Ithaca (New York) hanno scoperto che le proprietà antiossidanti di una mela (cruda) sono pari a 1.500 mg di vitamina C. Oltre a prevenire la formazione dei radicali liberi (il che significa anche mantenere un aspetto giovane), la mela, o meglio la fibra che contiene (circa 12.7 g ogni 100 g di parte commestibile), tiene egregiamente a bada colesterolo e glicemia. Prima di iniziare … … qualche precisazione ATTIVITÀ FISICA = “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo – scheletrico che si traduca in un consumo di energia superiore a quello di riposo” (definizione OMS); non solo lo sport, ma anche i semplici movimenti quotidiani (cammino, spesa, faccende domestiche) ESERCIZIO FISICO = movimenti programmati e strutturati specificamente per il miglioramento della forma fisica e della salute SPORT = forma di attività fisica che comporta situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole Negli ultimi anni, l’interesse per le problematiche nutrizionali legate all’esercizio fisico è cresciuto notevolmente, anche in considerazione del numero di soggetti che si dedicano ad una regolare pratica sportiva. Si è sviluppata una vera e propria disciplina scientifica, la dietetica applicata all’esercizio fisico e allo sport, ben presto diventata oggetto di mode e speculazioni commerciali spesso disorientanti. L’adozione di corrette abitudini alimentari non interessa soltanto gli atleti, ma coinvolge tutti quelli che si dedicano all’esercizio fisico per il solo piacere di divertirsi e/o per migliorare il proprio stato di salute (maggior parte della popolazione sportiva). “Pillole”di alimentazione Dieta e performance fisica La dieta svolge un ruolo determinante nel campo dell’esercizio fisico, perché le abitudini alimentari sono in grado di influenzare in maniera significativa le capacità dell’individuo di realizzare una determinata performance fisica (dalle attività a carattere amatoriale o salutistico, fino alle prestazioni sportive più impegnative degli atleti professionisti). Le principali società scientifiche internazionali hanno sostenuto che “la dieta adeguata (qualità e quantità), prima, durante e dopo l’allenamento e la gara ottimizza la prestazione” e che “l’attività fisica, la prestazione sportiva e la fase di recupero dopo l’esercizio sono favorite da un’alimentazione ottimale”. Per questo motivo, le organizzazioni raccomandano un’appropriata selezione degli alimenti e bevande, della distribuzione oraria degli apporti e della scelta degli integratori per una ottimale salute e prestazione fisica. La stretta relazione tra alimentazione e prestazione sportiva è, ovviamente, più evidente quanto maggiore è l’impegno fisico muscolare: negli atleti con elevato impegno agonistico e competitivo, sottoposti ad elevati carichi d’allenamento, l’adozione di corrette abitudini alimentari è indispensabile per raggiungere e mantenere una buona forma fisica e per mantenere il successo sportivo. “Pillole”di alimentazione Dieta e performance fisica La dieta fornisce, attraverso gli alimenti, le molecole (nutrienti) per svolgere le funzioni fisiologiche, promuove un incremento della massa muscolare e reintegra le perdite dovute allo stress fisico e mentale dell’atleta. L’efficacia della dieta dipende da: - adeguatezza dell’apporto energetico - composizione in nutrienti - orari e composizione dei pasti nella giornata in relazione all’impegno fisico - calibrazione degli apporti energetico nutrizionali nelle fasi del programma sportivo (allenamento, gara, recupero) Dieta e performance fisica Per migliorare la prestazione atletica non esistono cibi miracolosi o diete particolari, perciò solo una sana e corretta alimentazione, che preveda l’assunzione giornaliera di alimenti appartenenti a tutti i cinque gruppi fondamentali (cereali e tuberi; carne, pesci, uova e legumi secchi; latte e derivati; frutta e verdura fresche; grassi da condimento), sarà in grado di soddisfare i fabbisogni nutrizionali energetici. Inoltre, in questo modo sarà possibile garantire un apporto proporzionalmente maggiore anche di sali minerali, vitamine, sostanze antiossidanti e fibra, così da coprire le aumentate richieste metaboliche attribuite alla pratica sportiva regolare. Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali ENERGIA La pratica di esercizio fisico regolare (allenamenti almeno 5 giorni alla settimana, buona intensità) comporta un aumento dei fabbisogni energetici e, di conseguenza, la necessità di incrementare la quota alimentare. Un’ora di attività fisica sufficientemente intensa può produrre un aumento del dispendio energetico giornaliero pari a 400 -500 Kcal, in relazione al grado di allenamento dell’atleta, padronanza dei gesti sportivi, caratteristiche dell’allenamento (durata, intensità e tipologia degli esercizi). Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali In realtà non tutti gli atleti hanno fabbisogni energetici molto elevati: alcuni sport particolarmente faticosi (canottaggio, nuoto, sci di fondo, corsa di fondo, ciclismo su strada ..) hanno costi energetici decisamente alti, mentre non si può dire lo stesso per altre discipline sportive (tiro con l’arco, equitazione, ginnastica artistica e ritmica ..). I fabbisogni energetici giornalieri sono estremamente variabili a seconda di diversi fattori (es. disciplina sportiva, caratteristiche morfologiche dello sportivo) es. 5000 -6000 Kcal giornaliere per canottaggio, 1200 – 2000 Kcal per ginnastica femminile Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali Costo energetico approssimativo per un’ora di sport ricreativo (Kcal/h) BASKET 360 – 660 NUOTO 360 -750 CICLISMO 8 km/h 240 TENNIS singolo 480 16 km/h 420 PALLAVOLO 360 19 km/h 600 CALCIO GINNASTICA RITMICA 420 CAMMINARE passeggiata 120 -150 GOLF 300 CORSA 8 km/h (jogging) 600 12 km ora (moderata) 930 PATTINAGGIO (tranquillo) 420 430 andatura lenta 300 veloce, 6,4 km /h 420 in salita SCI discesa vigorosa di fondo 6 km/h 400 - 900 600 600 Componenti del dispendio energetico (DE) TID AF MB Componenti del dispendio energetico - metabolismo basale (MB) Quantità di energia che bruciamo a riposo, per mantenere le funzioni vitali. Legato soprattutto al consumo della massa magra, varia con l’età, il sesso, l’altezza, il peso, la composizione corporea; varia anche in relazione a condizioni di malattia, uso di farmaci, stress ecc. Costituisce il 65 – 75 % del DE (nell’adulto sano, sedentario). - attività fisica (AF) può rappresentare poco più del 15 % del DE in adulti sedentari, fino al 20 -30 % o a valori 2-3 volte il metabolismo basale in atleti e soggetti che svolgono attività pesanti. - termogenesi indotta dalla dieta è l’aumento del DE che si ha con l’alimentazione. Per utilizzare i nutrienti, infatti, è necessario investire dell’energia; rappresenta il 10% del DE (dieta mista) Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionale ENERGIA L’apporto energetico deve essere calibrato a seconda che si voglia ottenere il mantenimento del peso corporeo o una sua modifica (modulazione della composizione corporea). - Per mantenere il peso corporeo, è necessario il mantenimento del bilancio energetico - nutrizionale. Il fabbisogno energetico nell’atleta è legato all’età, al sesso, alle caratteristiche antropometriche, al livello di allenamento e all’attività sportiva (tipologia, frequenza, intensità e durata, calendario di gara). Un apporto energetico inadeguato rispetto alla spesa energetica compromette la prestazione ed annulla i benefici dell’allenamento. Se l’ apporto calorico è insufficiente, il corpo utilizza a scopo energetico grasso e massa magra. La perdita di massa magra si risolve nella perdita di potenza e resistenza, come pure nella compromissione delle funzioni immunologiche, endocrine e muscolo-scheletriche. - Modulazione della composizione corporea In campo sportivo diventa essenziale la modulazione della composizione corporea (aumento della massa muscolare, riduzione della massa grassa). Questo obiettivo si realizza attraverso opportune manipolazioni dietetiche e condizionamento atletico (non dimenticarsi della genetica!!). La modulazione della composizione corporea deve essere attentamente programmata durante l’anno perché i cambiamenti alimentari nell’atleta devono avvenire gradualmente accompagnando una verifica periodica dei risultati ottenuti. Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali CARBOIDRATI - Fondamentale fonte di energia per il nostro organismo. Mantengono i livelli di glucosio nel sangue durante l’attività fisica, reintegrano il glicogeno dopo l’esercizio - Primi piatti, pane, patate, mais, zucchero e miele, dolci, frutta, legumi - 4 Kcal/ grammo. 55 – 60% dell’energia giornaliera - Un apporto ottimale di carboidrati è fondamentale per qualsiasi tipo di sport perché le riserve di glicogeno epatico e muscolare sono limitate (migliorabili con l’allenamento) e vanno reintegrate regolarmente - Supportano: gesti intensi di breve durata / attività di stop and go / esercizi prolungati ad intensità variabile / recupero muscolare Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali CARBOIDRATI - Il fabbisogno dipende dalla tipologia di sport praticato (es. sport di resistenza: apporto di carboidrati molto più elevato rispetto a discipline in condizioni di anaerobiosi). Nello sportivo le quantità variano dai 3 - 4 ai 10 g/kg di peso corporeo. - Nei giorni con allenamenti intensi e prolungati, maggiori quantità di alimenti ricchi in carboidrati (miglioramento prestazione; promozione del recupero in vista della sessione di allenamento successiva) / Nei giorni con allenamenti meno intensi e prolungati, minori quantità di alimenti - Se troppi : aumento delle riserve di grasso; se pochi: riduzione delle scorte di glicogeno nell’organismo con peggioramento della performance fisica e dello stato del sistema immunitario ed aumento del fabbisogno proteico. Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali GRASSI - Funzione energetica, regolazione T ° corporea, protezione organi interni ecc … - Condimenti, secondi piatti - 9 Kcal/ grammo. 25 – 30% dell’energia giornaliera - Utilizzati solo in aerobiosi (sport di resistenza e di lunga durata) – risparmio dei carboidrati e della proteolisi / a circa 20 mins dall’inizio dell’esercizio / efficacemente utilizzati in presenza della giusta quota di carboidrati - Utili per aumentare l’apporto energetico della razione alimentare contenendone nello stesso tempo il volume. L’allenamento migliora la capacità di utilizzare gli acidi grassi (ed i corpi chetonici) come fonte di energia. Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali GRASSI - Fabbisogni nello sportivo: . discipline di potenza (breve durata), sport misti (lotta, tennis, giochi di squadra): 20-25% Kcal giornaliere . discipline di lunga durata (es. maratone): 25-30% Kcal giornaliere (quota <20% sul totale energetico inadeguato sostentamento per la performance atletica / quote eccessive: sovraccarico sistemi digestivi, chetosi) - Privilegiare grassi insaturi (olio EVO, frutta secca, pesce, carni bianche) Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali PROTEINE - Componenti fondamentali di tutte le cellule del nostro corpo: servono per costruire, mantenere e riparare i tessuti dell'organismo (azione plastica, di sintesi). Composte da aminoacidi - Utilizzo a scopo energetico: digiuno prolungato / esercizio fisico dopo i 60 minuti (fino al 10 -15% del costo energetico – BCAA) - Secondi piatti, latticini. Migliore la qualità proteica delle fonti animali, che apportano, però, più grassi e colesterolo - 4 Kcal/ grammo. 12 – 15% dell’energia giornaliera (1 g /kg peso nell’adulto) Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali PROTEINE - Turnover giornaliero. A riposo: prevale l’anabolismo; durante attività fisica: catabolismo delle proteine tissutali; 2 h dopo attività fisica: l’anabolismo supera il livello basale (allenamento indice un aumento della sintesi proteica) - Fabbisogno nello sportivo: . aumentato per maggior turnover proteico (allenamenti, soprattutto di forza) e utilizzo proteico a scopo energetico (allenamenti >60 minuti) . varia con numerosi fattori (età, sesso, composizione corporea, disciplina sportiva, frequenza ed intensità allenamento, carboidrati dietetici) Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali Attività di resistenza (es. nuoto): 1,2 -1,4 g/kg peso/ die Allenamenti misti potenza-resistenza (es. pallavolo): 1,4-1,6 g/kg peso/die Allenamenti di potenza (es. bodybuilding): 1,5 -1,8 g/kg peso/die; fino a max 2 g/kg/peso/die = miglioramento masse ma non prestazione Allenamenti di ultraendurance (es. maratona): 2 g/kg/peso/die Allenamenti intensi in età dello sviluppo: 2 g/kg/peso/die ! Apporti > 2 g/kg/peso/die non incrementano le masse muscolari né migliorano la prestazione. L’eccesso proteico viene ossidato con necessità di superlavoro renale . Generalmente assicurato dalla normale alimentazione ( a livello dilettantistico gli integratori non sono necessari – sufficiente incremento dell’apporto energetico proporzionalmente all’allenamento) Quantità di proteine in 100 g di alcuni alimenti Parmigiano 33,5 g Ceci secchi 20,9 g Bresaola 32,0 g Fiordilatte 20,6 g Prosciutto crudo Parma sgrassato 27,5 g Avena 16,9 g Prosciutto crudo Parma 25,5 g Farro 15,1 g Fagioli cannellini secchi 23,4 g Noci secche 14,3 g Petto di pollo 23,3 g Uovo intero 12,4 g Mandorle dolci, secche 22,0 g Pasta di semola 10,9 g Tonno fresco 21,5 g Yogurt greco naturale 0% grassi 10,3 g Bistecca di maiale 21,3 g Albume d’uovo 10,7 g Yogurt naturale 3,3 g Prodotti a base di proteine in polvere 82-88 g Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali FIBRA - Insieme di sostanze non assimilabili, ma con funzioni molto importanti per la salute. -Nella frutta, fresca e secca, nella verdura, nei legumi, nei cereali - Fabbisogno negli atleti: 30 g/die, come per il resto della popolazione Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali ACQUA - Nutriente essenziale e spesso dimenticato nella dieta dell’atleta. - Funzioni: regolazione T ° corporea e pressione sangue / eliminazione sostanze di scarto - L’organismo ha bisogno di mantenere il bilancio per garantire la normale attività dei tessuti - Senza attività fisica e con temperatura e umidità ambientali normali il fabbisogno giornaliero è pari a circa 2.5 L (cibo 1 L, fluidi 1.5 L) Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali ACQUA - Se l’attività fisica è intensa (soprattutto se T ° e umidità elevate) si possono perdere fino a 3 litri all’ora di liquidi (sudore, iperventilazione) - Le perdite idriche legate all’esercizio devono essere corrette con l’introduzione dei liquidi (rifornimento di acqua e Sali minerali) - Importante che lo sportivo impari a bere: ancora prima di avvertire la sete / prima, durante e dopo l’esercizio fisico Esercizio fisico e fabbisogni energetico nutrizionali VITAMINE, SALI MINERALI -Sodio e cloro sono i 2 minerali maggiormente persi con sudorazioni abbondanti; particolare attenzione anche agli apporti di Ca e Fe (aumento del fabbisogno per maggiori perdite) - Possibile aumento del fabbisogno di vitamine per maggior impegno metabolico; alimentazione varia e bilanciata o multivitaminici - Diete varie ed adeguate dal punto di vista energetico-nutrizionale soddisfano il fabbisogno in vitamine e minerali nell’atleta, anche se in alcuni casi può essere necessaria un’integrazione. Distribuzione dei pasti nella giornata alimentare È consigliabile suddividere l’apporto energetico giornaliero in cinque pasti (tre principali e due spuntini). In questo modo si evita di sovraccaricare l’apparato gastro-intestinale con pasti troppo abbondanti e allo stesso tempo vengono forniti prontamente all’organismo energia e nutrienti sia nel corso della prestazione fisica, sia durante la giornata, eliminando quindi il problema di eventuali fasi ipoglicemiche che comprometterebbero la prestazione atletica. Distribuzione dell’energia tra i pasti della giornata COLAZIONE: 20 % allenamento 2-3 ore dopo SPUNTINO: 5 – 15% allenamento 1-2 ore dopo PRANZO: 25 – 35% allenamento 3-4 ore dopo SPUNTINO: 5 – 15% CENA: 25 -35% allenamento 1-2 ore dopo Distribuzione dell’energia tra i pasti della giornata Tale ripartizione può subire delle modifiche in relazione ad eventuali allenamenti. Se gli allenamenti sono nel primo pomeriggio sarà opportuno ridurre la quota calorica del pranzo al 25%, aumentando quella di colazione e spuntini. Per coloro che effettuano allenamenti serali si consiglia di potenziare la prima parte della giornata alimentare e di ridurre l’apporto calorico a cena. “Pillole”di alimentazione Tempi di digestione di alcuni alimenti È fondamentale considerare il tempo di digestione dei vari alimenti; importantissimo non appesantire lo stomaco sottraendo preziose energie all’attività muscolare. Più i cibi sono grassi, maggiore è la loro permanenza nello stomaco; i cibi sminuzzati o ben masticati hanno permanenza più breve rispetto ai cibi interi; gli alimenti liquidi, le minestre, le bevande sono in gli alimenti più digeribili e lasciano lo stomaco nel tempo più breve rispetto a tutti gli altri. - ZUCCHERI SEMPLICI (zucchero da cucina, miele, biscotti pavesini, caramelle, bevande zuccherine): 15 – 20 minuti - PASTI LEGGERI PREVALENTEMENTE A BASE DI CARBOIDRATI COMPLESSI (pasta/riso conditi semplicemente, verdure poco condite, minestre): 2-3 ore - PASTI COMPLETI (primo + secondo + verdure + frutta): 3-4 ore - PASTI RICCHI DI GRASSI E FIBRE (piatti molto conditi, carni grasse, abbondanti porzioni di verdure e legumi): molte ore - ALIMENTI DA COLAZIONE (latte ps, yogurt, cereali da colazione): 1-2 ore “Pillole”di alimentazione Orari e composizione dei pasti nella giornata in relazione all’impegno fisico I singoli pasti vanno adattati (a livello quantitativo e qualitativo) agli impegni della giornata. La presenza di una o più sedute di allenamento richiede di osservare alcune regole fondamentali: ∗ I pasti completi (primo piatto + secondo piatto + contorno + frutta/dessert) devono essere assunti almeno 3 ore prima dell’inizio della prestazione fisica. Nel caso in cui nel pasto fossero favoriti i cibi ricchi di carboidrati complessi (es. pasta o riso con sughi semplici), accompagnati da verdure cotte condite con olio di oliva extravergine e una porzione di frutta o dolce (non farcito con creme o grassi) l’intervallo di tempo si riduce a 2 ore prima dell’attività fisica. ∗ Al termine dell’allenamento è consigliabile assumere zuccheri semplici (bevande zuccherine, frutta fresca e altri alimenti ricchi di carboidrati semplici), in buone quantità già nei primi 30 minuti dopo l’allenamento, quando la velocità di risintesi di glicogeno è massima. “Pillole”di alimentazione Esempi di pasto preallenamento ∗ Colazione 7.30-8.00, allenamento 9.30-10.00 latte ps, yogurt naturale, frutta o succhi di frutta non zuccherati, cereali a basso IG (fiocchi di farro e d’avena); ∗ Colazione alle ore 7.30-8.00, allenamento 10.30-11.00 latte ps, yogurt naturale, formaggi magri come ricotta e fiocchi di latte, affettati magri, uova, frutta o succhi di frutta non zuccherati, cereali a basso IG (fiocchi di farro e d’avena), fette biscottate, biscotti, pane, marmellata e miele ∗ Pranzo 12.00-12.30, allenamento 16.00-16.30 pasta, riso o altri cereali, gnocchi di patate conditi in modo leggero con verdure e 1 cucchiaio d’olio EVO, carne magra, pesce, formaggi magri, verdure condite con 1-2 cucchiai d’olio, pane o grissini e frutta ∗ Spuntino 16.00-16.30, allenamento 18.00-18.30 latte ps o yogurt naturale o fiocchi di latte o piccole porzioni di affettati sgrassati, cereali a basso IG o pane o fette biscottate o biscotti ∗ Spuntino 18.30-19.00, allenamento 19.30-20.00 latte ps o yogurt magro naturale, frutta, cereali a basso IG come fiocchi di farro e d’avena, succhi di frutta non zuccherati “Pillole”di alimentazione Alimentazione nei giorni di gara, recupero Indicazioni simili a quelle per l’allenamento. Gli orari dei pasti (almeno 3 al giorno) saranno in relazione all’orario di inizio della gara. In particolare, l’ultimo pasto prima della gara va consumato in un orario che permetta di fornire energia e che contemporaneamente impedisca di gareggiare con l’apparato digerente troppo impegnato nei processi digestivi (competizione tra processi digestivi e attività muscolare), ad esempio 3-4 ore prima dell’impegno fisico (eventualmente, integrare con una razione d’attesa). Il pasto dovrebbe essere ipolipidico, non eccessivamente proteico né troppo ricco in fibra (per una migliore e più rapida digestione) bensì relativamente ricco in carboidrati (specialmente complessi e in quantità maggiori per le attività di maggior durata), che sono digeriti con facilità e aiutano a mantenere buoni i livelli glicemici. Alimentazione nei giorni di gara, recupero Se l’impegno sportivo è di lunga durata, dopo la gara è a maggior ragione necessario reintegrare carboidrati, già dalla prima mezz’ora dopo l’attività sportiva. Una buona razione di recupero sarà poi rappresentata da un pasto leggero e ben digeribile, ricco di Sali, vitamine e sostanze alcalinizzanti. Molto indicate le minestre di verdura, accompagnate da un secondo piatto leggero, pane e frutta, senza dimenticare una abbondante assunzione di acqua, anche per una più facile e competa eliminazione dei metaboliti della fatica. Caso clinico – un esempio pratico Soggetto 24 anni; altezza 172 cm; peso 85 kg; BMI 28,4 kg/m2; allenamento fitness 1 ora per 5 volte/settimana, prima di pranzo; obiettivo = riduzione della massa grassa COLAZIONE: - una porzione di yogurt bianco magro da 250 g (2 vasetti) oppure una porzione di yogurt magro alla frutta da 125 g (un vasetto) oppure una porzione di yogurt greco magro (0% grassi) da 200 g - una porzione di frutta da 200 g (un frutto grande o 2-3 frutti piccoli) - una porzione di fiocchi d’avena, non zuccherati, da 50 g (3 cucchiai) oppure una porzione di muesli (cereali, frutta secca, uvetta), non zuccherato, da 50 g oppure una fetta di torta casalinga tipo margherita, allo yogurt o alle mele da 60 g oppure pane 50 g + 2-3 cucchiani di marmellata SPUNTINO PRE-ALLENAMENTO: circa un’ora / un’ora e mezzo prima dell’allenamento - uno yogurt bianco magro da 125 g + una banana oppure uno yogurt magro alla frutta da 120 g oppure uno yogurt greco magro alla frutta da 170 g - un pacchetto di crackers senza grassi SPUNTINO POST-ALLENAMENTO: (subito dopo l’allenamento) 1 succo di frutta da 200 ml (un brik) Caso clinico – un esempio pratico PRANZO - Una porzione di primo piatto condito con sughi semplici (pomodoro, di verdura, con legumi, con ricotta) o in bianco. Una porzione di primo piatto standard corrisponde a: pasta, riso, orzo, farro, farine di grano, mais ecc. 120 g oppure gnocchi di patate 280 g oppure polenta cotta 360 g - Se gradito, un cucchiaio di formaggio grattuggiato - Una porzione di secondo piatto a scelta tra: . affettati 70 g 2 - 3 volte/settimana N.B: a scelta tra prosciutto crudo e cotto sgrassato, bresaola, fesa di pollo e di tacchino arrosto . formaggi freschi (mozzarella, ricotta, fiocchi di latte) 100 – 120 g 1-2 v. /settimana . tonno in scatola al naturale 110 - 120 g oppure salmone in scatola al naturale 80 g 1-2 v./settimana - una porzione di verdura - una porzione di pane di segale o integrale da 40 g, o di pane bianco da 30 g - una porzione di frutta da 150 g SPUNTINO una porzione di frutta da 150 g Caso clinico – un esempio pratico CENA - Una porzione di primo piatto in brodo da 40 g (40 g di pastina o altri cereali come orzo, farro, avena, riso ecc …) - Una porzione di secondo piatto a scelta tra: . carne (tagli magri) 170 g 3-4 volte/settimana N.B: Preferire carni bianche (pollo, tacchino, coniglio). Scegliere parti magre e poco venate; scartare la pelle del pollame; evitare carni d’agnello, oca, frattaglie e prodotti del commercio già pronti (polpette, cotolette, spiedini..) . pesce, circa 250 -g 2-3 volte/settimana N.B: evitare i prodotti sott’olio ed i prodotti del commercio già pronti come le panature; scartare la pelle. È consigliabile consumare spesso pesci ricchi di grassi omega 3, come salmone, sarde, tonno, sgombro freschi: in questo caso la porzione è 180 g. . uova: 2 uova 1 volta/settimana - Una porzione di verdura - Una porzione di pane di segale o integrale da 80 g oppure di pane bianco da 60 g Caso clinico – un esempio pratico CONDIMENTO GIORNALIERO: in totale 4 cucchiai (8 cucchiaini) di olio extravergine d’oliva, da impiegare sia per condire a crudo che per cucinare. N.B: 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva può essere sostituito da 15 g di frutta secca a guscio EXTRA: pizza + birra il sabato sera Analisi nutrizionale media ∗ Kcal: 2460 ∗ Proteine: 121 g (1,4 g/kg) ∗ Lipidi: 69 g ∗ Carboidrati: 361g pari al 19% delle Kcal totali pari al 25% delle Kcal totali pari al 55% delle Kcal totali Caso clinico – un esempio pratico Alimentazione abituale COLAZIONE: 500 g di yogurt magro o 2 frutti o 250 ml di latte ps con 30 g proteine in polvere SPUNTINO PRE-ALLENAMENTO: barretta proteica PRANZO: 150 g di pasta all’olio con parmigiano + verdura oppure 200 g di carne o bresaola con verdura. Latte ps con 30 g di proteine in polvere. A volte una fetta di torta per dessert CENA: porzione abbondante di secondo piatto (carne bianca o rossa / 2 uova / mozzarella) + verdura Pizza e birra + cocktail il sabato sera Pt totali = 155 g (1,8 g/kg peso corporeo) Grazie per l’attenzione ! Tel: +39 02 94388606 Fax: +39 02 82951203 [email protected] www.kernmedical.it