CORSO DI TECNOLOGIA
Prof.ssa Loffa Laura
A. S. 2013 – 2014
CLASSE
TERZA
RIP.1
RIPASSO PER VERIFICA
COMBUSTIBILI FOSSILI
CARBONE
1. CHE COS’È IL CARBONE.
IL CARBONE È UN COMBUSTIBILE FOSSILE SOLIDO, DI COLORE NERO FORMATO PREVALENTEMENTE DI CARBONIO,
CONTIENE PICCOLE QUANTITÀ DI IDROGENO, OSSIGENO, AZOTO, ZOLFO E ACQUA.
2. ELENCA LE TRE FASI DI FORMAZIONE DEL CARBONE.
IL CARBONE DERIVA DA GRANDI CUMULI DI VEGETALI, CHE HANNO SUBITO UN PROCESSO DI CARBONIZZAZIONE. LA
SUA FORMAZIONE È AVVENUTA IN TRE FASI:
LA CRESCITA DI GRANDI FORESTE IN ZONE PALUDOSE; LO SPROFONDAMENTO DEL TERRENO E LA COPERTURA DELLE
FORESTE CON STRATI DI SEDIMENTI; LA DECOMPOSIZIONE DEI MATERIALI ORGANICI E LA CARBONIZZAZIONE.
3. DESCRIVI COME SI FORMA UN GIACIMENTO DI CARBONE.
DURANTE IL PROCESSO DI CARBONIZZAZIONE GLI STRATI DI MATERIALE ORGANICO SEGUONO I MOVIMENTI DELLA
CROSTA TERRESTRE FRATTURANDOSI. ALCUNI STRATI SALGONO VERSO L’ALTO ALTRI SPROFONDANO VERSO IL BASSO,
SI FORMANO COSÌ I GIACIMENTI CHE POSSONO ESSERE SUPERFICIALI O PROFONDI.
4. CHE COS’È E COME AVVIENE LA CARBONIZZAZIONE?
È IL PROCESSO CHIMICO GRAZIE AL QUALE IL MATERIALE ORGANICO (PIANTE) SI TRASFORMA IN CARBONE. IL
MATERIALE ORGANICO IN ASSENZA DI OSSIGENO E GRAZIE ALLA PRESENZA DI BATTERI COMINCIA A DECOMPORSI.
COL PASSARE DEL TEMPO DAL MATERIALE ORGANICO IN DECOMPOSIZIONE SCOMPARE L’IDROGENO E L’OSSIGENO E
RIMANE SOLO IL CARBONIO UNITO A QUALCHE IMPURITÀ (ZOLFO, SALI M.).
5. PARLA DELLA RICERCA DEI GIACIMENTI, DELL’ESTRAZIONE E DEL TRASPORTO DEL CARBONE.
I GIACIMENTI VENGONO LOCALIZZATI CON INDAGINI GEOLOGICHE E CON SCAVI ESPLORATIVI, UNA VOLTA
INDIVIDUATO UN GIACIMENTO CONSISTENTE SI PROCEDE AD INSTALLARE UNA MINIERA CHE SARÀ A CIELO APERTO SE
IL GIACIMENTO È SUPERFICIALE, IN SOTTERRANEA SE IL GIACIMENTO È PROFONDO. PER I GIACIMENTI SUPERFICIALI
(COLLOCATI FINO A 1000 M DI PROFONDITÀ) E VASTI SI SCAVANO MINIERE A CIELO APERTO, IN CUI UNA VOLTA
RIMOSSI GLI STRATI SUPERFICIALI DI TERRENO SI ESTRAE IL CARBONE CON GRANDI SCAVATRICI PER I GIACIMENTI
PROFONDI SI SCAVANO MINIERE IN SOTTERRANEA. IN QUESTI GIACIMENTI SI ALTERNANO STRATI DI ROCCIA A STRATI
DI CARBONE (ALTI DA 2-5M FINO AD 1 KM), PER CUI PER ESTRARRE IL CARBONE SI SCAVA UN POZZO VERTICALE, NEL
QUALE SI COLLOCA UN MONTACARICHI, DAL POZZO SI DIRAMANO MOLTE GALLERIE ORIZZONTALI CHE SEGUONO LO
STRATO DI CARBONE. NELLE FASI DI SCAVO DELLE GALLERIE ORIZZONTALI LE INFILTRAZIONI DI ACQUA POTREBBERO
CAUSARE CROLLI PER CUI SI DEVE PROCEDERE A PUNTELLARE SIA LE PARETI CHE IL SOFFITTO DELLA GALLERIA.
L’ACQUA PRESENTE NEL TERRENO POTREBBE ALLAGARE LE GALLERIE PER CUI SI DISPONGONO POMPE CHE
PROVVEDONO AD ELIMINARLA. SISTEMA DI AREAZIONE SACCHE DI GAS.
6. IN BASE A QUALI PARAMETRI SI VALUTA SE UN CARBONE È PREGIATO O MENO?
ESISTONO MOLTE VARIETÀ DI CARBONE (NATURALI E ARTIFICIALI) CHE POSSONO ESSERE PIÙ O MENO PREGIATE. LA
LORO QUALITÀ DIPENDE:
 DALL’EPOCA GEOLOGICA IN CUI SI È FORMATO (PIÙ È ANTICO PIÙ È PREGIATO);
 DAL TIPO DI MATERIALE ORGANICO CHE HA SUBITO IL PROCESSO DI CARBONIZZAZIONE;
 DAL GRADO DI CARBONIZZAZIONE CHE HA SUBITO IL MATERIALE ORGANICO;
 DAL POTERE CALORIFICO (QUANTITÀ DI CALORE CHE PRODUCE QUANDO VIENE BRUCIATO.
7. ELENCA E DESCRIVI I DIVERSI TIPI DI CARBONE
ANTRACITE L’ANTRACITE È IL CARBONE PIÙ ANTICO (SI È FORMATO CIRCA 300 MILIONI DI ANNI FA); È COMPATTO; È
COMPOSTO PER IL 95% DI CARBONIO; HA UN ALTO POTERE CALORIFICO, BRUCIA IN MODO REGOLARE PER LUNGO
TEMPO E CON POCO FUMO. VIENE ESTRATTO CON MINIERE IN SOTTERRANEO POICHÉ I GIACIMENTI DI QUESTO
CARBONE SI TROVANO A NOTEVOLI PROFONDITÀ. VENIVA USATO COME COMBUSTIBILE DA RISCALDAMENTO.
LITANTRACE E’ UN CARBONE ABBASTANZA PREGIATO, FORMATOSI 250 MILIONI DI ANNI FA, CONTIENE UNA
PERCENTUALE DI CARBONIO CHE VA DAL 75 AL 90%. HA UN BUON POTERE CALORIFICO. E’ NERO E LUCIDO VIENE
ESTRATTO CON MINIERE IN SOTTERRANEO POICHÉ I GIACIMENTI DI QUESTO CARBONE SI TROVANO A NOTEVOLI
PROFONDITÀ. SI UTILIZZA COME COMBUSTIBILE MA ANCHE PER LA PRODUZIONE DEL COKE (CARBONE ARTIFICIALE).
LIGNITE È UN CARBONE GIOVANE, FORMATOSI 50 MILIONI DI ANNI FA, NON È MOLTO PREGIATO INFATTI IL SUO
POTERE CALORIFICO NON È MOLTO ELEVATO ESSENDO FORMATO SOLO DA 60% – 75% DI CARBONIO. SI ESTRAE CON
MINIERE A CIELO APERTO VISTO CHE I GIACIMENTI SONO SUPERFICIALI. VIENE UTILIZZATO COME COMBUSTIBILE NELLE
CENTRALI TERMOELETTRICHE.
TORBA È IL MENO PREGIATO DI TUTTI I CARBONI, INFATTI SI È FORMATO IN EPOCHE RECENTI, HA UN BASSO POTERE
CALORIFICO E UNA PERCENTUALE DI CARBONIO PARI SOLO AL 60%. È UN CARBONE SCURO E SPUGNOSO CHE SI
ESTRAE CON MINIERE A CIELO APERTO VISTO CHE I GIACIMENTI SONO SUPERFICIALI. VIENE USATO COME
FERTILIZZANTE.
8. COME VENIVA UTILIZZATO IN PASSATO E COME VIENE UTILIZZATO OGGI IL CARBONE?
IN PASSATO È STATO IL GRANDE PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO INDUSTRIALE, ED ERA UTILIZZATO PER MOLTI
SCOPI: PRODUZIONE DI VAPORE PER OTTENERE LA FORZA MOTRICE PER AZIONARE LE MACCHINE DELLE FABBRICHE, LE
NAVI E LE LOCOMOTIVE; RISCALDAMENTO DELLE CASE; MATERIA PRIMA PER RICAVARE GAS DI CITTÀ, CATRAME,
NAFTALINA ETC.
OGGI, IL CARBONE È UTILIZZATO, , NELLE CENTRALI TERMOELETTRICHE E NEI CENTRI SIDERURGICI, INFATTI LE ATTUALI
LEGGI DI PROTEZIONE AMBIENTALE, VISTO L’ELEVATO POTERE INQUINANTE, LO HANNO ESCLUSO DAGLI IMPIEGHI PIÙ
DIFFUSI (RISCALDAMENTO) E LO HANNO SOSTITUITO CON IL PETROLIO E IL GAS NATURALE.
IDROCARBURI (PETROLIO – GAS)
1. CHE COSA SONO GLI IDROCARBURI?
SONO COMPOSTI CHIMICI FORMATI DA IDROGENO E CARBONIO, MA CHE RACCHIUDONO ANCHE PICCOLE QUANTITÀ
DI OSSIGENO AZOTO E ZOLFO.
2. DESCRIVI LE FASI DI FORMAZIONE DEGLI IDROCARBURI
LA FORMAZIONE DEGLI IDROCARBURI È AVVENUTA ATTRAVERSO FASI SUCCESSIVE:
1° FASE: DEPOSITI ORGANICI MILIONI DI ANNI FA MICRORGANISMI ACQUATICI ANIMALI E VEGETALI (MATERIALE
ORGANICO / PLANCTON) SI SONO DEPOSITATI SUL FONDO MARINO E MESCOLANDOSI CON SABBIA E ARGILLA
HANNO FORMATO UN FANGO PUTREFATTO CHIAMATO SAPROPEL.
2° FASE: SPROFONDAMENTO LO STRATO DI SAPROPEL (ARGILLOSO) VIENE RICOPERTO DA SEDIMENTI (SABBIOSI) CHE
MAN MANO CHE SI ACCUMULANO FORMANO UNO STRATO MOLTO PESANTE, SOTTO L’AZIONE DI QUESTO STRATO IL
SAPROPEL SPROFONDA A LIVELLI MOLTO PROFONDI.
3° FASE: FORMAZIONE DI IDROCARBURI IN CONDIZIONI PARTICOLARI (MANCANZA DI OSSIGENO, PRESSIONE E
TEMPERATURA ELEVATA) NEL SAPROPEL (ARGILLOSO) SI INNESCANO LE REAZIONI CHIMICHE CHE DANNO ORIGINE AL
PETROLIO GREGGIO, IN PRATICA NEL SAPROPEL LE PARTICELLE ORGANICHE SI TRASFORMANO IN MOLECOLE DI
KEROGENE. LA ROTTURA DI QUESTE MOLECOLE LIBERA COMPOSTI DI CARBONIO E IDROGENO: GLI IDROCARBURI.
ESCONO PRIMA QUELLI PIÙ PESANTI (PETROLIO), POI QUELLI PIÙ LEGGERI (METANO). PER VIA DELLA FORMAZIONE
DEGLI IDROCARBURI LA ROCCIA ARGILLOSA IN CUI AVVIENE LA FORMAZIONE PRENDE IL NOME DI “ROCCIA MADRE”.
4° FASE: RISALITA A CAUSA DEGLI SCONVOLGIMENTI DELLA CROSTA TERRESTRE E DELLA PRESSIONE ESERCITATA
DAGLI IDROCARBURI GASSOSI, FORMATISI INSIEME AL PETROLIO, IL PETROLIO MIGRA DALLA ROCCIA MADRE AD ALTRE
ROCCE VICINE SPOSTANDOSI VERSO L’ALTO. LA RISALITA DEGLI IDROCARBURI, FAVORITA DALLA MINORE DENSITÀ DI
QUESTI ULTIMI, CONTINUA ATTRAVERSO ROCCE PERMEABILI FINO AD INCONTRARE UNO STRATO DI ROCCIA
IMPERMEABILE.
5° FASE: FORMAZIONE DEI GIACIMENTI SOTTO ALLA ROCCIA IMPERMEABILE SI ACCUMULANO GLI IDROCARBURI: IN
ALTO IL GAS METANO (PIÙ LEGGERO), POI IL PETROLIO, NELLE CAVITÀ DELLA ROCCIA (CHE CONTENENDO IL PETROLIO
PRENDE IL NOME DI “ROCCIA SERBATOIO”. SOTTO RESTA L’ACQUA PIÙ PESANTE.
3. PARLA DELLA RICERCA E DELL’ESTRAZIONE DEGLI IDROCARBURI
RICERCA DEI GIACIMENTI LA RICERCA DEI GIACIMENTI (CHE NON SONO LAGHI SOTTERRANEI MA VASTE AREE DI
ROCCE SPUGNOSE IMPREGNATE DI PRETORIO), È AFFIDATA IN PRIMA FASE AI GEOLOGI CHE INDIVIDUANO LE REGIONI
IN CUI LA RICERCA POTREBBE RISULTARE PROMETTENTE . SUCCESSIVAMENTE INTERVENGONO I GEOFISICI CHE
APPROFONDISCONO ULTERIORMENTE L’INDAGINE UTILIZZANDO DIVERSI METODI:
 MAGNETICO, CHE VALUTA LA DIVERSA QUANTITÀ DI FERRO CONTENUTA NELLA ROCCIA E LE VARIAZIONI DEL
CAMPO MAGNETICO;
 GRAVIMETRICO, CHE VALUTA LA FORZA DI GRAVITÀ PRODOTTA DAI DIVERSI STRATI DI ROCCIA;
 SISMICO, CHE VALUTA LA RIFLESSIONE DELLE ONDE D’URTO PROVOCATE DA ESPLOSIONI SOTTERRANEE
APPOSITAMENTE INDOTTE.
CAROTAGGIO QUANDO TUTTI GLI ESAMI PRELIMINARI HANNO DATO ESITO POSITIVO, SI PROCEDE ALLO SCAVO DI UN
POZZO ESPLORATIVO DA CUI SI ESTRARRANNO LUNGHE FETTE DI ROCCIA (CAROTE) CHE PERMETTE UNA LETTURA
ANCORA PIÙ APPROFONDITA DEI DATI PRECEDENTEMENTE RACCOLTI, INFATTI QUESTE INDAGINI OLTRE A
DIMOSTRARE LA PRESENZA DI IDROCARBURI SONO IN GRADO DI RIVELARE ANCHE LA CONSISTENZA DEI GIACIMENTI.
PERFORAZIONE SE I RISULTATI DI TUTTE LE INDAGINI SONO POSITIVI SI COMINCIA LA PERFORAZIONE
(TRIVELLAZIONE) VERA E PROPRIA. PER FARE CIÒ SI INNALZANO LE TORRI DI TRIVELLAZIONE (DERRIK), ARMATURE DI
METALLO CHE DEVONO SOSTENERE LA TRIVELLA, UNA SPECIE DI GROSSO TRAPANO CHE PORTA SULLA CIMA UNO
SCALPELLO (DETTO SONDA DI TRIVELLAZIONE, CHE SI CONSUMA VELOCEMENTE DURANTE LO SCAVO PER CUI VA
SOSTITUITO SPESSO). IL MOVIMENTO DI ROTAZIONE VIENE IMPRESSO ALLE ASTE DELLA TRIVELLA DA UNA TAVOLA
ROTANTE AZIONATA DA POTENTI MOTORI DIESEL. MAN MANO CHE LO SCALPELLO AVANZA PERFORANDO LE ROCCE
SI AGGIUNGONO NUOVE ASTE ALLA TRIVELLA. NELLE ASTE CHE SONO CAVE VIENE FATTO CIRCOLARE UN FANGO
SOTTO PRESSIONE CHE SVOLGE DUE FUNZIONI:
1. RAFFREDDAMENTO DELLA SONDA;
2. TRASPORTO IN SUPERFICIE DEI FRAMMENTI DI ROCCIA PERFORATA.
ESTRAZIONE QUANDO IL POZZO RAGGIUNGE LA TRAPPOLA PETROLIFERA, GLI IDROCARBURI CHE IMPREGNANO LA
ROCCIA FUORIESCONO SPINTI DALLA PRESSIONE DELL’ACQUA. SI TOGLIE ALLORA LA SONDA DI TRIVELLAZIONE E SI
INSERISCE UN TUBO FORATO. ALLA TESTA DEL POZZO VIENE SISTEMATO UN COMPLESSO DI VALVOLE CHIAMATO
ALBERO DI NATALE CHE REGOLA IL FLUSSO DEGLI IDROCARBURI, CHE SARANNO POI SISTEMATI IN APPOSITI SERBATOI
DAI QUALI SARANNO INCANALATI NEGLI OLEODOTTI O GASDOTTI. IN PARTICOLARE PER IL PETROLIO IL SERBATOIO
SERVE PER SEDIMENTARE IL GREGGIO CIOÈ LIBERARLO DAL FANGO DAI FRAMMENTI DI ROCCIA E DALL’ACQUA.
4. CHE COS’È IL PETROLIO.
LIQUIDO OLEOSO MOLTO DENSO E VISCOSO COSTITUITO DA UN MISCUGLIO COMPLESSO DI IDROCARBURI
(SOSTANZE CON MOLECOLE FORMATE DA ATOMI DI CARBONIO ED IDROGENO).
5. COME SI TRASPORTA IL PETROLIO?
IL PETROLIO VIENE TRASPORTATO DAI POZZI ALLE RAFFINERIE IN DUE MODI:
 ATTRAVERSO GLI OLEODOTTI LUNGHI PERCORSI DI TUBATURE INTERRATE, O DEPOSTE SUI FONDALI MARINI O
ADAGIATI SU SOSTEGNI DI ACCIAIO O CALCESTRUZZO;
 ATTRAVERSO LE PETROLIERE, NAVI CISTERNA MOLTO GRANDI LUNGHE ANCHE FINO A 450 M. PER RIDURRE GLI
INCIDENTI LE PETROLIERE MODERNE SONO FATTE CON UN DOPPIO SCAFO SUDDIVISO IN TANTI SCOMPARTI NON
COMUNICANTI TRA LORO PER LIMITARE LE FUORIUSCITE.
6. COME SI DISTILLA IL PETROLIO?
GLI OLEODOTTI E LE PETROLIERE PORTANO IL PETROLIO GREGGIO (MISCUGLIO DI IDROCARBURI LIQUIDI, GASSOSI E
SOLIDI) ALLE RAFFINERIE, DOVE SI PROCEDE ALLA SUA LAVORAZIONE, CHE CONSISTE NELLA SEPARAZIONE DEI VARI
COMPONENTI. PER FARE CIÒ IL GREGGIO VIENE INTRODOTTO NELLA TORRE DI FRAZIONAMENTO ATTRAVERSO UNA
SERPENTINA,IL FUOCO PRODOTTO DA UN BRUCIATORE LAMBISCE LA SERPENTINA E SCALDA IL GREGGIO A 360°C A
QUESTA TEMPERATURA TUTTI GLI IDROCARBURI SONO ALLO STATO GASSOSO. NELLA TORRE I GAS COMINCIANO A
SALIRE VERSO L’ALTO E A DIVERSE ALTEZZE E A DIVERSE TEMPERATURE CONDENSANO E SI OTTENGONO I VARI
COMPONENTI: 1° LIVELLO BITUMI 2° LIVELLO GASOLIO 3° LIVELLO KEROSENE 4° LIVELLO NAFTA 5° LIVELLO BENZINE 6°
LIVELLO GAS.
7. CHE COS’È IL GAS?
IL GAS NATURALE È INCOLORE, INODORE E PESA CIRCA LA METÀ DELL’ ARIA. E’ FORMATO DA UNA MISCELA DI
IDROCARBURI GASSOSI ( LEGGERI) CON MOLECOLE FORMATE ATOMI DI CARBONIO E DI IDROGENO. E’ COMPOSTO
PRINCIPALMENTE DI METANO ( 90 % ), MA SONO PRESENTI ANCHE ETANO PROPANO E BUTANO. IL METANO È
FACILMENTE SEPARABILE DAGLI ALTRI GAS ED HA UN ALTO POTERE CALORIFICO E BRUCIA PRODUCENDO UNA
FIAMMA BLUASTRA POCO LUMINOSA.
IN ITALIA IL 40% DEL GAS CHE SI UTILIZZA VIENE ASTRATTO DAL NOSTRO SOTTOSUOLO (CI SONO GIACIMENTI DI GAS
SPARSI IN ALCUNE REGIONI COME LA LOMBARDIA, VENETO, MARCHE BASILICATA, SICILIA …ETC.) MENTRE IL 60% VIENE
IMPORTATO DA ALGERIA, PAESI BASSI E RUSSIA ATTRAVERSO METANODOTTI
8. COME SI TRASPORTA IL GAS?
IL GAS ESTRATTO VIENE INCANALATO IN UN SISTEMA DI TUBAZIONI, DETTE GASDOTTI O METANODOTTI, E
TRASPORTATO AI LUOGHI DI CONSUMO. IL GASDOTTO, FORMATO DA TANTI TUBI SALDATI TRA LORO, RIVESTITI DI
IUTA E INCATRAMATI, È INVISIBILE PERCHÉ COLLOCATO IN UNO SCAVO APPOSITAMENTE PREDISPOSTO E POI
RICOPERTO. A DISTANZE VARIABILI VENGONO POSIZIONATE LE CENTRALI DI RICOMPRESSIONE CHE IMPRIMONO AL
GAS LA SPINTA NECESSARIA PER COMPIERE CENTINAIA DI KM.
9. COME VIENE DISTRIBUITO IL GAS?
IL GAS CONTENUTO NEI GASDOTTI NAZIONALI ATTRAVERSO LE DERIVAZIONI (TUBAZIONI PIÙ PICCOLE) ARRIVA ALLE
GRANDI UTENZE INDUSTRIALI (CEMENTIFICI, STABILIMENTI CHIMICI, CENTRALI ELETTRICHE TURBOGAS, ECC …), E ALLE
PERIFERIE DELLE CITTÀ. QUI LA SOCIETÀ CHE GESTISCE LA DISTRIBUZIONE COMPIE SULLA MATERIA PRIMA ALCUNI
TRATTAMENTI: RIDUZIONE DELLA PRESSIONE A VALORI MOLTO BASSI; PURIFICAZIONE DALLO ZOLFO E SUCCESSIVA
INTRODUZIONE DI UNA PARTICOLARE SOSTANZA ODORIZZANTE, CHE SERVE PER AVVERTIRE EVENTUALI FUGHE;
IMMAGAZZINAMENTO DI UNA PARTE IN APPOSITI SERBATOI METALLICI, CHE PERMETTONO DI FAR FRONTE ALLA
MAGGIOR RICHIESTA NELLE ORE DI PUNTA. TERMINATE QUESTE OPERAZIONI, IL GAS, VIENE IMMESSO NELLE
TUBAZIONI SOTTERRANEE CHE PERCORRONO TUTTE LE VIE CITTADINE, FINO ALLE DIRAMAZIONI DEI SINGOLI EDIFICI.
10. QUALI E QUANTI TIPI DI GAS ESISTONO?
GAS DI CITTÀ DETTO ANCHE “GAS ILLUMINANTE” PERCHÉ NELL’ OTTOCENTO VENIVA USATO SOPRATTUTTO PER L’
ILLUMINAZIONE. QUESTO GAS CHE SI OTTENEVA DALLA DISTILLAZIONE (RISCALDAMENTO A 1000 °C) ERA PIÙ TOSSICO
DEL GAS NATURALE E AVEVA METÀ DEL POTERE CALORIFICO POSSEDUTO DAL GAS NATURALE.
GAS DI PETROLIO ( GPL) HA IN GRAN PARTE SOSTITUITO QUELLO PRECEDENTE NEGLI ANNI ’50 E ’60. E’ UN DERIVATO
DELLA DISTILLAZIONE DEL PETROLIO.
IL GAS NATURALE DETTO ANCHE METANO ED È DIVENTATO IL GAS DI MAGGIOR USO DAGLI ANNI ’70 IN POI. QUESTO,
A DIFFERENZA DEI PRECEDENTI, VIENE ESTRATTO DIRETTAMENTE DAL TERRENO E QUINDI NON È UN PRODOTTO DI
TRASFORMAZIONE.
11. COME VIENE UTILIZZATO IL GAS?
USI INDUSTRIALI MOLTE INDUSTRIE USANO IL GAS NATURALE COME COMBUSTIBILE, PER DIVERSI USI: FORNI PER LA
COTTURA DI CERAMICHE E PORCELLANE, FORNI PER LA FUSIONE DEL VETRO E PER LA PRODUZIONE DEL CEMENTO; LE
INDUSTRIE CHIMICHE INVECE LO USANO COME MATERIA PRIMA DA CUI SI RICAVANO LE GOMME SINTETICHE, I
FERTILIZZANTI SINTETICI, ECC; LE CENTRALI TERMOELETTRICHE LO USANO COME CARBURANTE PER AZIONARE LE
TURBINE A GAS, CHE MUOVONO GLI ALTERNATORI.
USI DOMESTICIIL GAS NELLE ABITAZIONI È IMPIEGATO SOPRATTUTTO PER LA COTTURA DEI CIBI, LA PRODUZIONE DI
ACQUA CALDA, IL RISCALDAMENTO DEGLI AMBIENTI.