Definizione: con il termine energie rinnovabili si intendono forme di energia che si rigenerano in tempi brevi se confrontati con i tempi caratteristici della storia umana. Le fonti di tali forme di energia sono dette risorse energetiche rinnovabili. Fonti di energia: Solare: l'energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per generare calore (solare termico). Sono tre le tecnologie principali per trasformare in energia sfruttabile l'energia del sole: il pannello solare termico sfrutta i raggi solari per scaldare un liquido con speciali caratteristiche, contenuto nel suo interno, che cede calore, tramite uno scambiatore di calore, all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo. il pannello fotovoltaico sfrutta le proprietà di particolari elementi semiconduttori per produrre energia elettrica quando sollecitati dalla luce. Il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici a struttura lineare per convogliare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido termovettore o una serie di specchi piani che concentrano i raggi all'estremità di una torre in cui è posta una caldaia riempita di sali che per il calore fondono. In entrambi i casi "l'apparato ricevente" si riscalda a temperature molto elevate (400 °C ~ 600 °C) (solare termodinamico) Idroelettrico: L'energia idroelettrica viene ricavata dal corso di fiumi e di laghi grazie alla creazione di dighe e di condotte forzate. Esistono vari tipi di diga: nelle centrali a salto si sfruttano grandi altezze di caduta disponibili nelle regioni montane. Nelle centrali ad acqua fluente si utilizzano invece grandi masse di acqua fluviale che superano piccoli dislivelli; per far questo però il fiume deve avere una portata considerevole e un regime costante. La produzione di energia idroelettrica può avvenire anche attraverso lo sfruttamento del moto ondoso, delle maree e delle correnti marine. In questo caso si parla di energia mareomotrice. Eolico: Il vento passa su entrambe le facce della pala, più velocemente sul lato superiore, creando un area di bassa pressione: questa differenza di pressione tra le due superfici ha come risultato una forza chiamata portanza aerodinamica. La potenza generata da un aerogeneratore dipende essenzialmente dall'area spazzata dal rotore e dal cubo della velocità del vento. Geotermica: Il principio su cui si basa la geotermia è che la temperatura del suolo aumenta man mano che si scende in profondità: in media ogni 100 metri la temperatura delle rocce cresce di +3° C. L’energia geotermica si forma quindi dalle acque sotteranee che a contatto con rocce ad alte temperature si riscaldano trasformandosi in vapore. L’energia prodotta tramite questo processo è destinata al riscaldamento urbano, le coltivazioni in serra e il termalismo.In alcune particolari zone questa caratteristica naturale del pianeta si accentua con temperature nel sottosuolo leggermente più alte della media, ad esempio a causa di fenomeni vulcanici o tettonici. Qui l’energia può essere facilmente recuperata anche a basse profondità, tramite appunto la geotermia. Come? Convogliando i vapori provenienti dalle sorgenti d’acqua del sottosuolo verso apposite turbine adibite alla produzione di energia elettrica e riutilizzando il vapore acqueo per il riscaldamento urbano, le coltivazioni in serra e il termalismo. Ma quando non c’è acqua? Per alimentare la produzione del vapore acqueo si ricorre spesso all’immissione di acqua fredda in profondità, una tecnica utile per mantenere costante il flusso del vapore. In questo modo si riesce a far lavorare a pieno regime le turbine e produrre calore con continuità. Se si vuole ottenere il riscaldamento di edifici o serre viene messa in atto l’azione di un fluido a bassa temperatura, se invece si vuole ricavare energia elettrica si fa uso di un fluido ad alte temperature. Le energie non rinnovabili sono quelle fonti di energia che derivano da risorse che tendono ad esaurirsi, diventando troppo costose o troppo inquinanti per l'ambiente, al contrario di quelle rinnovabili, che vengono reintegrate naturalmente in un periodo di tempo relativamete breve. Le fonti non rinnovabili sono quelle più sfruttate dall'umanità perché in grado di produrre le maggiori quantità di energia con impianti tecnologicamente semplici e collaudati. Spesso, l'utilizzo di tali fonti porta con sé problemi di inquinamento ambientale quali la produzione di gas serra o scorie radioattive. Fonti di energia: Petrolio: Il petrolio (dal termine tardo latino petroleum, composto di petra, "roccia", e oleum, "olio", cioè "olio di roccia"), anche detto oro nero, è un liquidoinfiammante, viscoso, di colore che può andare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all'arancione, che si trova in alcuni giacimenti dentro gli strati superiori della crosta terrestre.È detto greggio o grezzo il petrolio così come viene estratto dai giacimenti, cioè prima di subire qualsiasi trattamento teso a trasformarlo in successivi prodotti lavorati. Quasi sempre ha una massa volumica inferiore a quella dell'acqua. È composto da una miscela di vari idrocarburi, sostanze formate solo da idrogeno e carbonio (in prevalenza alcani, ma con variazioni nell'aspetto, nella composizione e nelle proprietà fisico-chimiche). Carbone: Il carbone (o carbone fossile) è un combustibile fossile o roccia sedimentaria estratto da miniere sotterranee, a cielo aperto o prodotto artificialmente. La formazione del carbone risale a circa 345 milioni di anni fa, quando un clima caldo ed umido ed un'elevata concentrazione di CO2 favorirono la crescita di alberi giganti: la loro morte (favorita da inondazioni) e la successiva degradazione, assistita da funghi e batteri, hanno portato a quelli che conosciamo come carboni fossili. È un combustibile pronto all'uso, formatosi entro rocce sedimentarie di color nero o bruno scuro; composto principalmente da carbonio, tracce di idrocarburi, oltre a vari altri minerali accessori assortiti, compresi alcuni a base di zolfo. Esistono vari metodi di analisi per caratterizzarlo. L'inizio del suo massiccio sfruttamento è spesso associato alla Rivoluzione Industriale, ancor oggi il carbone rimane un combustibile assolutamente importante, e un quarto dell'elettricità di tutto il mondo viene prodotta usando il carbone. Negli Stati Uniti circa la metà dell'elettricità è generata dal carbone. In Italia la quota è del 10%. In passato era utilizzato anche per alimentare alcuni mezzi di trasporto - quali le locomotive e le navi a vapore - e per riscaldamento degli edifici. L'uso del carbone per la produzione di energia è globalmente uno dei fattori principali dell'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre, principale causa dell'effetto serra e del riscaldamento globale. Dal carbone si può ottenere il carbone attivo usato in chimica. Dal lavaggio del gas di carbone si ottiene inoltre come sottoprodotto il catrame di carbone. Gas: Il gas naturale è un gas prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico. In natura si trova comunemente allo stato fossile, insieme al petrolio, al carbone o da solo in giacimenti di gas naturale. Viene però anche prodotto dai processi di decomposizione correnti, nelle paludi (in questo caso viene chiamato anche gas di palude), nelle discariche, durante la digestione negli animali e in altri processi naturali. Viene infine liberato nell'atmosfera anche dall'attività vulcanica. Energia nucleare: Con energia nucleare (detta anche energia atomica), si intendono tutti quei fenomeni in cui si ha produzione di energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici: tali trasformazioni sono dette "reazioni nucleari". L'energia nucleare è una forma di energia che deriva da profonde modifiche della struttura stessa della materia. Insieme alle fonti rinnovabili e le fonti fossili, è una fonte di energia primaria, ovvero è presente in natura e non deriva dalla trasformazione di un'altra forma di energia. La Commissione europea si è espressa chiarendo che il nucleare non è da considerarsi come rinnovabile.Benché inoltre rappresenti in gran parte una forma di energia pulita dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera, presenta diversi altri problemi ambientali e di pubblica sicurezza per quanto riguarda i fenomeni connessi alla radioattività attraverso le scorie radioattive. A livello internazionale l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA, International Atomic Energy Agency) si occupa di promuovere l'utilizzo pacifico dell'energia nucleare e di impedirne l'utilizzo per scopi militari. Ha funzionalità di sorveglianza e controllo sulla sicurezza degli impianti nucleari esistenti o in progettazione/realizzazione.