1. Introduzione al corso

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Università di Napoli Federico II
Corso di storia sociale
a.a. 2016-2017 - II semestre
Introduzione
Prof.ssa Elisabetta Bini
6 marzo, 2017
Storia sociale dell’energia
 Novità dell’approccio, rispetto agli studi - più tradizionali - sugli
aspetti economici e diplomatici dell’energia.
 Approccio multidisciplinare.
 Esplosione di studi e corsi universitari, soprattutto negli Stati Uniti e
in Gran Bretagna, molto meno in Italia.
Perché una storia sociale dell’energia?
 Studi che partono dai cambiamenti in corso.
 Urgenza del momento attuale:
 Riscaldamento globale.
 Crisi ambientali.
 Instabilità geopolitica
 Fine del petrolio - fine della storia?
 Immaginare alternative.
 Capire il tipo di società e cultura affermatisi
nell’età del petrolio (e del post-petrolio).
Antropocene
 Concetto introdotto nel 2000 da Paul Crutzen
 Affermarsi di una nuova era geologica, nella quale
l’umanità influenza e modifica l’ecologia globale.
 Era iniziata alla fine del XIX secolo, con l’utilizzo sempre
maggiore di combustibili fossili (carbone, poi petrolio e gas).
 Dibattito sull’inizio dell’Antropocene.
 Quale futuro?
Energy Humanities
 Importanza delle discipline umanistiche nell’affrontare e
comprendere l’attuale momento:
 Riconoscimento, anche da parte dell’industria e della
politica, dell’utilità delle discipline umanistiche per
immaginare e costruire un futuro sostenibile.
Metodologia delle scienze sociali, in grado di cogliere
la complessità dei problemi, a volte più delle scienze
naturali.
 Messa in discussione delle barriere disciplinari.
 “today’s energy dilemmas are fundamentally
problems of ethics, habits, values, institutions, beliefs all traditional areas of expertise of the humanities” (I.
Szeman).
Quale società? Quale democrazia?
Resource curse - oil curse
 “the adverse effects of a country’s natural resource wealth on its
economic, social, or political well-being” (Ross).
 Nesso abbondanza di risorse petrolifere - distorsioni politiche
ed economiche.
 Studi che si focalizzano soprattutto sui paesi produttori di
petrolio del Sud del mondo, dove le risorse petrolifere sono
nazionalizzate.
 Critiche: cosa dire dei paesi produttori in cui il controllo delle
risorse è nelle mani di aziende private; oppure nei quali esistono
regimi democratici?
 Il petrolio non può essere analizzato unicamente in termini di
rendite. Complessità dell’industria petrolifera globale.
Michael Ross
 A partire dagli anni ‘80, i paesi produttori sono sempre più
governati da regimi autoritari.
 Conseguenza della nazionalizzazione del petrolio negli anni
‘70.
 Specificità dell’industria petrolifera nei paesi produttori:
 Rendite petrolifere.
 Proprietà nelle mani dello stato.
 Industria che permette enormi profitti.
 Conseguenze negative su altri settori industriali e su alcuni
settori delle società (ad esempio le donne).
Carbon Democracy
 Critica agli studi sull’oil curse.
 Età del carbone: rende possibile industrializzazione e
urbanizzazione, nascita della politica di massa.
 Specificità: concentrazione del lavoro nelle miniere, sui
canali, nei porti.
 Rende possibile bloccare il flusso di energia, acquisire
potere politico attraverso scioperi e sindacati.
 Introduzione di riforme sociali.
 Età del petrolio: le qualità materiali e l’ubicazione del petrolio
hanno permesso forme di mobilitazione politica e sociale diverse
da quelle del carbone.
 Forza lavoro minore
 Reti di trasporto meno vulnerabili
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