21 Agosto Dio e la fatina "Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli" (Colossesi 1:19-20). Alcuni atei sostengono che la fede in Dio non è diversa dal credere alla fatina delle favole. C’è una grande differenza tra avere fede in Dio e credere alle fantasie infantili come la fatina o Babbo Natale. Quando i bambini crescono e maturano, smettono di credere alle favole. Nessun adulto improvvisamente inizia a crederci. Non è così per la fede perché molte persone che erano atei, diventano credenti in età adulta. Anche se si può dire qualsiasi cosa della fede in Dio, non è certamente la stessa cosa di credere alle fate. Tante persone adulte scelgono di credere in Dio perché L’hanno conosciuto in modi che sfidano ogni spiegazione. La loro esperienza è reale, a prescindere dei limiti umani di provarlo o misurarlo. La verità è che Dio non è né misurabile né rilevabile dagli esseri umani. Egli si rivela all'umanità, e lo fa alla perfezione in Gesù Cristo. Le prove dell'esistenza di Dio sono i cuori trasformati che testimoniano l’amore per gli altri invece dell'egoistica indulgenza personale. Questo è il cuore della fede che: “E’ certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Ebrei 11:1). Quando un ateo diventa credente, non ci sono strumenti scientifici o argomenti per spiegarlo. Vi è semplicemente una nuova vita che prorompe dalle tenebre alla luce spirituale. La verità è che ci sono due tipi di atei: quelli che sono diventati credenti, e coloro che ancora devono diventarlo. Preghiera Padre Celeste, tutto questo mondo si oppone alla Tua conoscenza. Il riconoscimento della Tua esistenza è l’unica via che abbia senso. Come Tuoi figli noi ti chiediamo: "Signore, aiutaci nella nostra incredulità". Nel nome di Gesù. Amen!