elettronica_digitale_3

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LA LOGICA SEQUENZIALE
Quali sono i componenti fondamentali della logica sequenziale?
1
Sono i LATCH (senza e con abilitazione) e i FLIP-PLOP dei vari tipi (JK,
D, T)
Cos'è un latch e perché si chiama così?
2
Un latch è un dispositivo in grado di memorizzare un bit di informazione.
Si chiama latch (catturare) perché è capace di catturare il livello del
segnale d'ingresso e di mantenerlo in memoria
Che differenza c'è fra latch senza abilitazione e con abilitazione?
3
segnale di
sincronismo
Nei primi cambiando le configurazioni attive degli ingressi varierà l'uscita.
Nei secondi si può inibire l'effetto degli ingressi sulle uscite in dipendenza
di un segnale di abilitazione. Se il segnale di abilitazione viene portato a
livello attivo solo in determinati intervalli di tempo, di durata tanto breve da
poterli considerare impulsi istantanei (treno d'impulsi: vedi figura), si
otterrà un dispositivo che potrà cambiare di stato solo in corrispondenza di
tali istanti.
Partendo allora dai latch con abilitazione si potranno ottenere dei circuiti
con funzionamento sincronizzato, in cui cioè il cambiamento di stato delle
diverse uscite avviene su comando di un segnale di sincronismo (clock)
Qual è il simbolo di un latch senza abilitazione?
4
Sono possibili due configurazioni: latch a porte NOR e a porte NAND.
Il primo ha ingressi attivi alti, il secondo ha ingressi attivi bassi.
Il simbolo di entrambi è indicato in figura
Il simbolo pone in evidenza che in un caso gli ingressi S = Set (mandare
ad 1) ed R = Reset (mandare a 0) sono attivi alti, cioè agiscono sull'uscita,
settandola o resettandola, quando sono a livello alto. Nell'altro caso (S, R)
sono attivi bassi.
Il simbolo indica inoltre la presenza di due uscite: una principale, indicata
con Q, e l'altra, complementare alla precedente, indicata con Q
Come viene realizzato un latch a porte NOR? Qual è il suo
funzionamento?
5
Lo schema utilizzato è quello di figura:
Il comportamento del circuito è quello indicato in tabella:
R
Q
S
0
0
memoria
0
1
0 reset
1
0
1 set
1
1
proibita
1) La configurazione SR=00 (S=0, R=0) è una configurazione di
memoria. Ovvero l'uscita Q mantiene il suo valore.
Supponiamo infatti che sia Q=0 (Q è l'uscita della seconda porta,
quella in basso). Tale valore viene riportato all'ingresso della prima
porta che avendo 00 agli ingressi fornisce Q =1 alla sua uscita. Tale 1
viene riportato all'ingresso della seconda porta, che avendo 01 ai suoi
ingressi conferma il valore 0 alla sua uscita.
Analogo discorso vale se si suppone Q=1.
2) La configurazione SR=01 (S=0,R=1) è la configurazione di reset:
essa cioè porta l'uscita a livello basso.
Si noti infatti che porre un 1 all'ingresso di una NOR forza la sua uscita
a zero (quale che sia l'altro ingresso). Quindi Q=0. Tale 0 viene
riportato all'ingresso della prima porta (quella in alto) che darà un 1
alla sua uscita.
Analogamente si capisce che la configurazione simmetrica della
precedente (SR=10) produrrà uscite simmetriche rispetto al caso
precedente (Q=1, Q=0).
3) La configurazione 10 setta allora il dispositivo, cioè ne porta l'uscita
principale a livello alto.
4) Infine la configurazione SR=11 è una configurazione PROIBITA,
poiché entrambe le uscite Q e Q verrebbero forzate al livello 0, e
quindi non sarebbero l'una complementare dell'altra come richiesto.
Qual è la struttura di un latch a porte NAND? Qual è il suo
funzionamento?
6
latch a porte
NAND
La struttura è analoga a quella del latch a porte NOR, con la differenza
che adesso si utilizzano porte NAND e l'uscita principale Q si prende
sulla prima porta (quella in alto).
Osserviamo la figura.
00=configurazion
e proibita
11=memoria
Come si vede, gli ingressi sono indicati adesso con S, R per
segnalare che sono attivi bassi. Infatti è noto che una NAND se ha
uno dei due ingressi a 0 porta la sua uscita ad 1.
Allora se entrambi gli ingressi sono a 0, entrambe le uscite andranno
ad 1 (e questo è da evitare: configurazione proibita). Se invece uno
solo degli ingressi è a zero l'uscita corrispondente andrà ad 1 (SR=01
sarà allora la configurazione di set, mentre SR=10 sarà la
configurazione di reset)
Infine se entrambi gli ingressi sono disattivi (SR=11) l'uscita manterrà
il suo valore (configurazione di memoria).
Esistono latch SR statici (senza abilitazione) integrati?
7
latch statico
279
Si, esistono, anche se sono poco diffusi perché la loro utilità è limitata.
Il tipo più noto è il 279 che contiene quattro latch statici a porte NOR.
Quale può essere una possibile applicazione del latch statico?
8
antirimbalzo
Può essere il circuito antirimbalzo di un interruttore.
Si consideri un interruttore meccanico S che venga azionato per fornire
corrente ad un carico (figura).
In teoria se l'interruttore viene chiuso all'istante t0, si dovrebbe misurare
sul carico una tensione a gradino. In realtà come mostra la figura,
l'uscita, prima di portarsi al valore di regime, subito dopo t0 presenta
delle oscillazioni che in molti casi possono essere indesiderate.
Per eliminare tale effetto, dovuto ai rimbalzi di S, si può utilizzare un
latch statico con funzione antirimbalzo, come indica la figura:
A riposo l'interruttore si trova in posizione A. Il latch è resettato e
l'uscita è bassa. Portando l'interruttore in posizione B il latch viene
settato e l'uscita si porta a livello alto. Anche se il latch dopo aver
toccato B rimbalza portandosi in una posizione INTERMEDIA fra A e B,
il latch si troverà nella configurazione di memoria (SR=11), per cui
l'uscita si manterrà alta)
Come si può ottenere un latch con abilitazione (gated), partendo
da un latch statico?
9
latch con
abilitazione
E' sufficiente far precedere un latch nand da due porte nand A,B alle
quali si applicano i segnali di set e reset ed un segnale comune di
abilitazione del latch (E=Enable) [vedi
figura].
Si noti che se E=0 le due porte d'ingresso bloccano il passaggio dei
due segnali di comando del dispositivo (S,R), perciò il latch si troverà
nello stato di memoria.
Se viceversa E=1 i due segnali S,R si trasferiranno a valle delle porte
d'ingresso, divenendo S'R'. Tuttavia avranno un valore INVERTITO
rispetto al loro valore di partenza.
Questo significa che la configurazione SR=00 diventerà S'R'=11 dopo
le porte d'ingresso, e poiché la configurazione 11 è la configurazione
di memoria per il latch nand, ne segue che SR=00 è la configurazione
di memoria per il latch con abilitazione.
E=0 stato di
memoria
E=1, SR=00:
memoria
Analogamente la configurazione SR=01 diventerà S'R'=10 a valle
delle porte d'ingresso. Quest'ultima è la configurazione di reset per il
latch nand. Allora SR=01= reset del latch con abilitazione.
La configurazione SR=10 diventerà S'R'=01 (set del latch nand) .
Allora SR=10= configurazione di set.
Infine SR=11 si trasforma in S'R'=00 che è la configurazione proibita
per il latch nand.
Allora SR=11= configurazione proibita.
Riassumendo allora il latch gated con E=1 si comporta esattamente
come un latch NOR (ingressi attivi alti, configurazione proibita SR=11)
E=1, SR=01:
reset
E=1, SR=10: set
E=1, SR=11:
proibita
Quali sono i vantaggi del letch gated rispetto al latch statico?
Può fare qualche esempio?
10
alee
Uno dei vantaggi è quello di consentire l'eliminazione di errori che
nascono nei circuiti in conseguenza dei tempi di commutazione non
nulli dei dispositivi. Tali errori vengono dette ALEE e sono
assolutamente da evitare nella logica sequenziale, perché possono
portare a memorizzare livelli errati di segnale.
Può fare un esempio di circuito in cui si verifica una ALEA?
11
Si consideri il circuito:
In teoria, se il tempo di propagazione di una porta fosse nullo, l'uscita
U del circuito si dovrebbe mantenere sempre a zero, anche dopo che
A passa da livello alto a basso (istante t0). In pratica a causa del
ritardo di propagazione della porta NOT, l'uscita B si porterà dallo
stato basso a quello alto solo dopo il tempo tp. La porta EXNOR (porta
d'eguaglianza) segnala il fatto che durante tp i due ingressi sono
uguali fornendo in tale intervallo un impulso spurio.
Tali impulsi nella logica combinatoria sono generalmente innocui,
viceversa nella logica sequenziale sono generalmente da evitare
perché possono venire memorizzati come stati logici del circuito.
Come è possibile eliminare l'impulso dovuto all'alea servendosi
di un latch con abilitazione?
12
Se il segnale d'uscita del circuito precedente (che presenta una alea in
coincidenza della transizione di A verso il basso) deve servire ad
esempio da segnale di set di un latch NOR (con ingressi attivi attivi
alti), per evitare che il latch venga abilitato dall'impulso di alea, basterà
utilizzare un latch con abilitazione, abilitato un tempo tp dopo che A ha
cambiato di stato.
Può indicare come ottenere un latch D gated?
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latch D gated
Un latch di tipo D (Data latch) è un latch che riproduce il dato D al
suo ingresso quando è abilitato, mentre mantiene il dato in memoria
quando non è abilitato. Si ottiene dal latch SR gated collegando S
con R mediante una porta NOT, cosicchè adesso se S=1 si avrà R=0
(configurazione di set : se il latch è abilitato l'uscita si porta ad 1),
mentre se S=0 si avrà R=1 (configurazione di reset : se il latch è
abilitato l'uscita si porta a 0). Come si vede se il latch è abilitato
(E=1), l'uscita riproduce l'ingresso. Viceversa se il latch non è abilitato
(E=0) l'uscita permane nel suo stato (memoria)
Può indicare per quale motivo in un registro a scorrimento l'uso
dei latch D gated non è indicato?
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Si consideri il circuito di figura:
Si desidera che nel caso in cui E sia un segnale ad onda quadra
(clock) ad ogni impulso di clock il dato D=1 si trasferisca da un latch
al successivo, cioè scorra verso destra.
Tuttavia poiché il tempo in cui E=1 è molto maggiore del tempo di
propagazione dei latch, nel circuito precedente (che utilizza latch D
gated) il primo impulso di clock produrrà il trasferimento del dato D=1
non solo all'uscita del primo latch (come si desidera) ma anche
all'uscita dei latch successivi al primo.
Come si passa da un latch SR gated al un flip flop SR?
15
da latch SR gated E' sufficiente aggiungere un circuito in grado di trasformare un'onda
quadra, quale è generalmente il segnale di clock, in un treno
a flip flop
d'impulsi molto stretti e di durata uguale al tempo di propagazione di
una porta. In questo modo nel caso del registro a scorrimento la
durata del segnale di abilitazione sarà sufficiente a far trasferire il
dato solo all'uscita del primo dispositivo, e non all'uscita di tutti gli altri
dispositivi che lo seguono.
Come è possibile trasformare un'onda quadra (segnale di clock)
in un treno d'impulsi?
16
generare impulsi E' sufficiente utilizzare un circuito simile a quello già visto parlando
delle ALEE.
brevissimi
Cioè:
Quando il segnale A passa da basso ad alto, il segnale B passerà da
alto a basso. Tuttavia la transizione di B avverrà un tempo tp dopo la
transizione di A. Durante tale intervallo entrambi i segnali sono alti,
per cui all'uscita della AND si otterrà un impulso di durata tp ( 10
nsec)
In definitiva, qual è lo schema di un flip flop SR, e qual è il suo
simbolo logico?
18
Schema FF SR
Lo schema è rappresentato in figura:
Il simbolo logico è simile a quello del latch SR gated, con la
differenza che il terminale di abilitazione viene chiamato CK (clock)
ed indicato con un triangolino per significare che nel caso del flip flop
sono i FRONTI del segnale di clock che consentono la
commutazione, e non i livelli come avveniva nel latch gated. La
presenza di un circoletto sul terminale di clock indica che il fronte
attivo del clock è quello di DISCESA.
Quali sono i diversi tipi di flip flop?
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diversi tipi di FF: Sono i flip flop SR, già visto. Il tipo D (Data) che si ottiene collegando
S con R attraverso una NOT: l'arrivo del fronte attivo del clock
tipo D
tipo JK
causerà un trasferimento del dato dall'ingresso all'uscita.
Il tipo JK, che è il più utilizzato. Per ottenere un JK a partire da un FF
di tipo SR è sufficiente la semplice modifica indicata in figura:
Il flip flop JK si comporta come il flip flop SR (J corrisponde al set e K
corrisponde al reset) in tutti i casi tranne nel caso JK=11. In
quest'ultimo caso l'uscita del dispositivo, all'arrivo del fronte attivo del
clock, COMMUTA rispetto al valore che aveva in precedenza
(funzionamento TOGGLE) .
Indichiamo con P1,P2 le due porte d'ingresso, e con P3,P4 quelle di
uscita.
Sia Q=0. Tale valore viene riportato all'ingresso di P2 la quale fornirà
un 1 alla sua uscita. La porta P4 si trova 01 agli ingressi e fornirà 1
alla sua uscita. Tale 1 viene riportato all'ingresso di P1, la quale,
quando arriva il fronte del clock si trova con tre 1 all'ingresso e
fornisce 0 alla sua uscita. La porta P3 dovrà allora presentare un 1
alla sua uscita (transizione da 0 ad 1).
Nel tempo necessario a P3 per passare da 0 ad 1 l'impulso prodotto
dal clock sull'ingresso di abilitazione è ridivenuto basso, per cui P2
porterà la sua uscita a livello alto. Quindi P4 si troverà due 1
all'ingresso e produrrà uno 0 alla sua uscita (transizione da 1 a 0).
Un discorso analogo vale se si suppone che inizialmente sia Q=1.
Allora la configurazione JK=11 provoca, all'arrivo del fronte del clock
un cambiamento di stato dell'uscita.
Qual è il flip flop JK integrato più noto? Quali sono le sue
caratteristiche?
20
FF tipo JK
integrato: 112
E' il 112 che contiene due flip flop JK attivi sul fronte di discesa del
clock (negative edge triggered). Esso possiede inoltre due terminali di
set diretto (preset) e reset diretto delle uscite (clear). Sia il preset che
il clear sono attivi bassi.
Il simbolo di un FF con le caratteristiche precedenti è quello indicato:
Cosa sono i registri a scorrimento?
21
registri a
scorrimento
Un registro è un insieme di celle di memoria che permettono la
memorizzazione di una parola di bit (4 bit=nibble, 8 bit= byte, 16 bit=
word) .
Nei registri a scorrimento i bit possono scorrere verso destra, verso
sinistra o in entrambe le direzioni. Ciò può essere utili nei circuiti di
calcolo. Uno shift a destra equivale infatti ad una divisione per 2. Si
consideri ad esempio il numero 8=(1000)2. Effettuando uno
scorrimento a destra di ogni bit si ottiene : (0100)2=4.
Analogamente uno shift a sinistra equivale a una moltiplicazione per 2.
Un altro uso dei registri a scorrimento è quello di consentire la
trasformazione di un dato da parallelo in seriale. Ad esempio i dati in
uscita da un microprocessore 8088 sono posti in parallelo su 8 piedini.
Volendo trasferirli ad un altro microprocessore può essere conveniente
utilizzare un unico cavo di connessione fra i due micro. In questo caso
per la trasmissione andrà effettuata dapprima una conversione
parallelo seriale (trasmissione) e poi una conversione seriale parallelo
(ricezione).
Com'è possibile realizzare un registro a scorrimento?
22
realizzazione
registro a
scorrimento con
FF tipo D
E' sufficiente porre in cascata n flip flop di tipo D con l'ingresso di clock
posto in comune e collegato al segnale di clock ck (figura)
Supponendo che inizialmente le quattro uscite siano state azzerate, al
primo impulso di clock il dato D si trasferirà su Q0 (la durata
dell'impulso di clock è troppo breve perché succeda che il dato si
trasferisca da Q0 a Q1). Al secondo impulso di ck il dato su Q0 si
trasferirà su Q1, mentre il secondo dato presente su D si trasferirà su
Q0. Al quarto impulso di ck i quattro dati che sono stati posti su D si
saranno trasferiti sulle quattro uscite. A questo punto il nibble che è
stato memorizzato nel registro potrà essere prelevato in modalità
seriale (prelevando un bit alla volta dall'uscita Q3) oppure in modalità
parallela (prelevando i quattro bit contemporaneamente dalle quattro
uscite Q0,Q1,Q2,Q3.
23
inserimento dati
in parallelo
Si è visto che in un registro a scorrimento i dati possono essere
prelevati in parallelo. E' possibile anche inserire i dati in
parallelo?
Si. E' sufficiente utilizzare il circuito di figura:
Come si vede quattro multiplexer a due ingressi consentono di inviare
all'ingresso di ciascun flip flop il nibble in parallelo (P0P1P2P3) oppure le
uscite del flip flop che lo precede. Ciò a seconda del valore di PE:
l'ingresso Parallel Enable consente cioè l'inserimento in parallelo se
PE=1, lo scorrimento dei dati se PE =0.
Oltre ai registri a scorrimento quali sono le applicazioni più
comuni dei flip flop?
24
Sono i contatori asincroni e sincroni. I primi sono ottenuti
semplicemente ponendo in cascata n flip flop in configurazione
TOGGLE (SR=11), i secondi sono invece ottenuti utilizzando i flip flop
D o JK.
Quali sono vantaggi e svantaggi dei contatori asincroni rispetto a
quelli sincroni?
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contatore
asincrono con FF
tipo toggle
Il contatore asincrono è molto più semplice da progettare.
Ad esempio per un contatore asincrono modulo 8 (che conti cioè da
uno a 7) basterà mettere in cascata tre FF di tipo toggle:
Si noti che si sono utilizzati FF con ingresso di clock attivo sul fronte di
DISCESA. Ciò consente di ottenere un conteggio crescente. Infatti se
si analizzano le tre uscite Q 2Q1Q0 dopo il primo clock valgono 001,
dopo il secondo clock valgono 010, dopo il terzo clock: 011 eccetera.
Si ha cioè un conteggio binario crescente da 0 a 7. Dopo il settimo
impulso di clock il conteggio reinizia da zero (si hanno otto stati diversi
delle uscite: modulo 8).
Se si utilizzano dei FF attivi sul fronte di salita si otterrà un conteggio
decrescente, da 7 a 0.
Un altro modo di ottenere un conteggio decrescente è quello di
utilizzare le uscite NEGATE.
Come è possibile ottenere un contatore asincrono con modulo
qualsiasi ?
26
contatore
asincrono modulo
qualsiasi
Se il modulo è la potenza ennesima di due basteranno n FF toggle in
cascata. Se invece il modulo è qualsiasi (ad esempio m=10) occorrerà
utilizzare un numero n di FF toggle tale che 2n sia la più piccola
potenza di due maggiore di m. Ad esempio con m=10 occorreranno
n=4 flip flop.
Il conteggio andrà arrestato quando il numero binario presente sulle
uscite è uguale al modulo. Cioè tale numero dovrà far ricominciare il
conteggio da zero. Quindi tale configurazione delle uscite dovrà essere
portata ad una porta NAND ad n ingressi e l'uscita di quest'ultima
dovrà essere portata sull'ingresso di reset diretto (che si suppone
attivo basso) dei FF che in quel momento sono alti.
Qual è lo svantaggio dei contatori asincroni?
27
Lo svantaggio è legato al fatto che il ritardo di propagazione tp dei FF
svantaggio
contatori asincroni non consente di ottenere velocità di conteggio molto elevate.
Infatti essendo gli n flip flop in cascata i ritardi di propagazione si
sommano. Quando n tp > Tck sull'ultimo FF si produce un errore
(Tck= periodo del clock). Per ovviare a tale inconveniente si utilizzano i
contatori SINCRONI.
Qual è lo schema di un contatore sincrono (modulo 2n)?
28
Consideriamo la tabella che ci fornisce le uscite di un contatore
modulo 8:
Q2
Q1
Q0
S0
0
0
0
S1
0
0
1
S2
0
1
0
S3
0
1
1
S4
1
0
0
S5
1
0
1
S6
1
1
0
S7
1
1
1
stato
Come si vede
1) Q0 deve variare ad ogni ciclo di clock. Per ottenere ciò è sufficiente
contatore sincrono
connettere un JK in configurazione toggle.
2) Q1 deve variare quando Q0 vale 1. Si può ottenere allora che
quando Q0=1 il FF che fornisce Q1 funzioni da toggle (basta inviare Q0
ai due ingressi JK)
3)Q2 deve variare il proprio stato quando sia Q0 che Q1 valgono 1. Si
può ottenere ciò mandando Q0 e Q1 ad una AND l'uscita della quale
viene mandata agli ingressi JK del FF che fornisce Q2 in modo da
farlo funzionare da toggle.
Si ottiene allora lo schema:
Esiste un metodo per progettare un contatore sincrono con
modulo qualsiasi?
29
contatore sincrono Si. Illustriamo il metodo con un esempio: sia da progettare un
modulo 6: progetto contatore sincrono modulo m=6.
1) Decidiamo anzitutto il numero n di FF da utilizzare. La più
piccola potenza di due maggiore di 6 è 8=23. Quindi n=3:
decidiamo allora di utilizzare 3 FF di tipo JK attivi sul fronte di
tabella stato
discesa.
presente stato
Costruiamo adesso una tabella che riporta lo stato presente, lo
futuro
stato futuro ed i valori che dovranno assumere j,k per passare
dallo stato presente allo stato futuro. Questi ultimi valori li
dedurremo dalla tabella di eccitazione, che fornisce i valori di
J,K per ogni transizione possibile dell'uscita, cioè per ogni
coppia di valori Qn, Qn+1 (Qn=uscita all'istante tn;
Qn+1=uscita all'arrivo del successivo impulso di clock).
tabella di eccitazione
stato
futuro
n ° stato
presente
Q2Q1Q0
Q2Q1Q0 J2K2 J1K1 J0K0
Qn
Qn+1
J
K
0 0
0 0 0 0 1 0x
0x
1x
0
0
0
x
1 0
0 1 0 1 0 0x
1x
x1
0
1
1
x
2 0
1 0 0 1 1 0x
x0
1x
1
0
x
1
3 0
1 1 1 0 0 1x
x1
x1
1
1
x
0
4 1
0 0 1 0 1 x0
0x
1x
5 1
0 1 0 0 0 x1
0x
x1
Per costruire la tabella di eccitazione si ragiona come segue:
per passare da Qn=0 a Qn+1=0 occorre mantenere il JK in stato di
tabella di eccitazione memoria (J=0,K=0) oppure resettarlo (J=0,K=1). Allora occorre
mantenere J=0, mentre il livello di K è indifferente (J=x).
Analogamente per le altre righe.
Per costruire la tabella stato presente, stato futuro , si ragiona
come segue:
1) un contatore modulo 6 che conti in avanti dovrà presentare alle
sue uscite Q2Q1Q0 i seguenti numeri (codificati in binario)
0,1,2,3,4,5,0,1,2,3,4,5….
Quindi l'uscita 0 dovrà essere seguita dall'uscita 1, questa
dall'uscita 2 …, l'uscita 5 dovrà essere seguita dall'uscita 0.
Affinché ciò accada si vede che l'uscita Q2 dovrà subire le
transizioni indicate dalle due colonne in rosso. Tali transizioni sono
possibili se gli ingressi J2K2 assumono i valori indicati (ricavati dalla
tabella di eccitazione).
Si possono adesso costruire le mappe di Karnough per le diverse
variabili:
Q2Q1
Q0
00
01
11
10
Q2 Q1
Q0
00
01
11
10
0
0
0
x
x
0
x
x
x
0
1
0
1
x
x
1
x
x
x
1
J2= Q1Q0
(raggruppando l'1 con lo stato indefinito ad
esso prossimo)
K2=Q0
00
01
11
10
Q2 Q1
Q0
00
01
11
10
0
0
x
x
0
0
x
0
x
x
1
1
x
x
0
1
x
1
x
x
Q2Q1
Q0
J1= Q2 Q0
(raggruppando l'1 con lo stato indefinito ad
esso prossimo)
00
Q2Q1
Q0
01
11
10
K1=Q0
raggruppando lo stato indefinito
Q2Q1Q0=111 con gli altri tre stati sulla
seconda riga
Q2 Q1
Q0
00
01
11
10
0
1
1
1
0
x
x
x
1
x
x
x
1
1
1
1
J0= 1
K0=1
In definitiva lo schema del contatore sincrono modulo 6 è quello
indicato in figura
Dopo aver fatto il progetto di un contatore sincrono utilizzando le
mappe di Karnaugh, c'è qualche controllo da fare?
30
controlli sul
progetto
Si. Occorre controllare in che modo evolva il conteggio nel caso in cui
venga a trovarsi per qualche motivo in uno degli stati indesiderati, che
nel caso del contatore appena visto sono n=6 (Q 2Q1Q0=110) ed n=7
(Q2Q1Q0=111). Guardando il circuito si vede che lo stato successivo
ad n=6 è n=7 (controllare), mentre lo stato successivo ad n=7 è n=0.
Quindi se per qualche motivo il contatore va a finire in uno stato
indesiderato, dopo due od un impulso di clock rientra nello stato di
reset iniziale. Quindi il progetto appena eseguito va bene.
Se fosse accaduto viceversa che il contatore ciclava indefinitamente
fra due o più stati indesiderati il progetto sarebbe stato da rivedere,
imponendo esplicitamente il rientro nel ciclo corretto.
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