Abstract - Società Triveneta di Chirurgia

La duodeno-cefalo-pancreasectomia con conservazione del piloro
R. Coppola
La resezione chirurgica dei tumori periampollari prevede, nella sua tecnica standard proposta da
Whipple nel 1941, la resezione dell’antro gastrico, della via biliare distale, della testa del pancreas,
del duodeno e della prima ansa digiunale. Tale tecnica venne successivamente modificata nel 1978
da Longmire e Traverso, i quali eseguirono una pancreatico-duodenectomia con conservazione del
piloro, al fine di migliorare la funzionalità gastrointestinale e quindi lo stato nutrizionale del
paziente.
Numerose sono state le critiche mosse a quest’ultima tecnica ed in primo luogo la reale radicalità
oncologica ottenibile, con ripercussioni quindi sulla sopravvivenza a distanza.
In realtà gran parte degli studi presenti in letteratura dimostrano come la conservazione del piloro
non determini, rispetto alla tecnica standard sec. Whipple, variazioni statisticamente significative in
termini di radicalità oncologica e sopravvivenza a distanza. Alcuni Autori sostengono che la
conservazione del piloro determini un aumento dell’incidenza di ulcere anastomotiche, mentre è
stato ormai ampiamente dimostrato come tale complicanza dipenda non dalla preservazione del
piloro, ma dal tipo di ricostruzione digestiva utilizzata; è stato dimostrata infatti un’incidenza
nettamente superiore nei pazienti nei quali veniva eseguita una duodeno-digiuno anastomosi su ansa
alla Roux rispetto alle altre tecniche.
L’argomento ancora oggi maggiormente dibattuto rimane quello del tasso di ritardato svuotamento
gastrico nei pazienti sottoposti a pancreatico-duodenectomia sec. Longmire-Traverso rispetto a
quelli nei quali non viene preservato il piloro. I risultati degli studi presenti in letteratura sono
discordi a tal riguardo, anche se nella maggior parte dei casi non esiste una differenza
statisticamente significativa tra le due tecniche. A tal proposito un’importante innovazione venne
proposta negli anni novanta da Traverso, il quale dimostrò come l’esecuzione di un’anastomosi
duodeno-digiunale antecolica riduce in maniera significativa il rischio di ritardato svuotamento
gastrico. Tale dato ha successivamente trovato conferma in numerosi studi presenti in letteratura.
In conclusione la pancreatico-duodenectomia con conservazione del piloro è una tecnica ormai
standardizzata nel trattamento delle neoplasie peri-ampollari, sicura, efficace e praticabile nella
maggior parte dei casi, consentendo una dimissione precoce e quindi un precoce inizio della terapia
adiuvante.