Slide neuropsichiatria infantile 2014_15 Autismo ABA

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ABA
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Analisi del Comportamento Applicata
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L'analisi del comportamento (BA) non è sinonimo
di comportamentismo.
Il comportamentismo non è un un sistema psicologico, nè
una collezione di procedure applicative, è una filosofia
della scienza
L’analisi del comportamento è l’area di ricerca
finalizzata a comprendere le relazioni che intercorrono fra
determinati comportamenti e le condizioni esterne.
L'analisi comportamentale applicata (ABA) è la
scienza applicata che deriva dalla scienza di base
conosciuta come Analisi del Comportamento (Skinner,
1953); il suo scopo è proporre interventi tesi a migliorare
comportamenti socialmente significativi
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COMPORTAMENTISMO (B)
(paradigmi)
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ANALISI DEL COMPORTAMENTO (BA)
(processi e principi)
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ANALISI DEL COMPORTAMENTO APPLICATA
(ABA)
(procedure)
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L'analisi del comportamento è la scienza che
ha come oggetto lo studio delle interazioni
psicologiche tra individuo e ambiente e come
metodo quello scientifico proprio delle scienze
naturali.
La sua funzione è quella di descrivere queste
interazioni, spiegare come avvengono,
prevederne le caratteristiche e la probabilità di
comparsa nel futuro e su queste basi
influenzarne la forma, la frequenza, la funzione
ecc.
Descrizione
Previsione
Controllo
Scienza
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Metodo scientifico
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Descrizione
Previsione
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Un po’ di storia...
•Nel 1938 B.F.Skinner scrive “The behavior of organisms: An
experimental analysis”
•Nel 1953 Skinner scrive “Science and human behavior” in cui
estende i principi e le metodologie dell’analisi del
comportamento agli uomini.
•Nel 1957 B.F.Skinner scrive “Verbal Behavior”
•Nel 1958 venne fondato il JEAB
•Nel 1960 Loovas inizia a condurre all’UCLA ricerche sui
bambini con autismo utilizzando il DTT (prove discrete)
•Nel 1961 Sidney W.Bijou, insieme a Baer e Gewirtz, apre la
serie di “Behavior Analysis of Child Development”
•Nel 1968 Baer, Wolf e Risley apportarono un
contributo significativo pubblicando un articolo sul
JABA
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ABA
Nel 1968 Baer, Wolf e Risley pubblicano “Some
current dimensions of applied behavior analysis” sul
primo volume del JABA
1. Applicata
2. Comportamentale
3. Tecnologica
4. Analitica
5. Concettualmente sistematica
6. Efficace
7. Generalizzabile
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ABA
1. Applicata: si interessa di comportamenti socialmente utili
e rilevanti
2.Compor tamentale: prende in considerazione
comportamenti misurabili secondo i parametri di frequenza,
durata, intensità e latenza
3.Tecnologica: le procedure utilizzate devono essere
descritte in modo da risultare assolutamente replicabili
4. Analitica: ovvero sperimentale
5.Concettualmente sistematica: le procedure devono
derivare dai principi di base scientificamente dimostrati
6.Efficace: i risultati prodotti devono produrre un
cambiamento significativo
7. Generalizzabile: la procedura deve essere replicabile in
ambienti diversi e con soggetti diversi
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ABA
L’ a n a l i s i c o m p o r t a m e n t a l e a p p l i c a t a p r o p o n e
sistematicamente interventi tesi a migliorare comportamenti
socialmente significativi (Baer, Wolf e Risley 1968; SulzerAzaroff e Mayer, 1991
Si può dire che l'analisi del comportamento, applicando il
metodo scientifico, rende più efficaci e più efficienti le
pratiche educative che vengono normalmente utilizzate dagli
adulti per la crescita dei bambini.
Gli stessi meccanismi di apprendimento sono peraltro quelli
che, in modo talvolta casuale e talvolta afinalistico, guidano
l'interazione di un individuo in tutto l'arco della sua vita con
l'ambiente naturale e sociale che lo circonda.
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Descrizione
Previsione
Controllo
Scienza
ABA non è:
1. Metodo
2. Terapia
3. Terapia per l’autismo
“None of the As in ABA stand for autism:
dispelling the myths”
Dillenburger K, Keenan M.
Journal of Intellectual & Developmental Disability
ABA
Si utilizzando diverse tecniche per offrire
opportunitá di apprendimento:
-  DTT
-  NET
-  Task analysis
-  Prompting e fading
—  Tu t t i g l i a s p e t t i d e l l ’ i n t e r ve n t o s o n o
individualizzati alle necessitá dell’individuo e le
sue preferenze
—  Abilitá semplici vengono insegnate con lo scopo
di costruire abilità più complesse
• 
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Un esempio…
Linguaggio
Colui che
parla
Richieste
Denominazione
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Colui che
ascolta
Parlare di eventi
Training per
ogni
specifico
aspetto
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ABA
— 
Enfasi sull’insegnare al bambino COME imparare, si
insegna la strategia e non il solo contenuto
— 
Comportamenti problematici vengono sostituiti da
comportamenti più funzionali
— 
DATI vengono usati per valutare il progresso e
migliorare gli interventi
— 
La programmazione é diretta da individui con
formazione post-universitaria specifica all’ABA e con
certificazione ed esperienza e formazione specifica in
Autismo.
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ANALISI DEL COMPORTAMENTO
APPLICATA
Scienza applicata che, avvalendosi del metodo
scientifico, permette di costruire interventi atti a
migliorare comportamenti socialmente significativi
Educazione
Clinica
Educazione speciale
Lavoro
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Alcune definizioni:
•  Comportamento:
•  Apprendimento: modificazione comportamentale che
segue o viene indotta da un’interazione con
l’ambiente, come risultato di esperienze che
conducono allo stabilirsi di nuove risposte a stimoli
esterni
•  Stimolo: variazione ambientale in grado di essere
recepita dai sensi. Non tutti gli stimoli però avranno
funzione stimolo, ovvero producono effetti sul
comportamento di quel dato organismo.
•  Classi di funzione stimolo:
1.  Elicitante
2.  Discriminativa
3.  Rinforzante
4.  Penalizzante
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Un’ultima definizione:
•  Risposta:
un comportamento, quindi un’azione, che segue
un evento precedente (lo stimolo)
“rispondendo” ad esso
Ogni relazione stimolo-risposta avviene all’interno di un
contesto che ne definisce caratteristiche, intensità e valenza.
Aprire una porta
Fare una doccia con acqua calda
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ABA: principi di base
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Ivaan Pavlov
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Condizionamento classico
Un cane viene portato in un ambiente sterile (laboratorio) e
qui vengono presenti diverse volte, in successione, due stimoli:
1.  Carne in polvere che elicita automaticamente la salivazione
e per questo viene detto stimolo incondizionale
La risposta così elicitata è definita risposta incondizionale
2. Un suono alla stessa frequenza (o una luce) che invece non
ha alcun effetto sulla salivazione e per questo viene detto
stimolo neutro
3. Dopo diverse presentazioni lo stimolo originariamente
inefficace produce da solo la risposta di salivazione: lo
stimolo diventa così uno stimolo condizionale
4. Si è quindi realizzato un condizionamento ovvero un
processo di trasformazione della funzione stimolo per cui
uno stimolo originariamente neutro è in grado di produrre
una risposta originariamente prodotto da un altro stimolo:
la risposta condizionale
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Condizionamento classico
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Condizionamento classico
Coinvolge solo risposte riflesse (difensive o consumatorie)
Non viene appreso un nuovo comportamento ma piuttosto
emerge una nuova relazione
Si realizza un trasferimento di funzione da uno stimolo ad un
altro stimolo cosicché uno diventa equivalente all’altro
Estinzione rispondente: si verifica quando lo stimolo
condizionale viene presentato più volte in assenza dello
stimolo incondizionale
Recupero spontaneo: ricomparsa di una risposta
condizionata dopo un arco tempo in assenza di un ulteriore
condizionamento
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Condizionamento classico
Il tuono spesso fa chiudere gli occhi o fa trasalire ma
spesso le persone hanno la stessa risposta alla sola vista
del fulmine che precede il tuono
Una canzona udita in un momento particolare della
vita quando riascoltata in seguito determina la
stessa risposta emozionale elicitata in origine
Pairing: processo e procedura per la quale l’insegnante
associa se stesso, il materiale e il luogo di lavoro a
rinforzatori
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Condizionamento classico
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Burrhus Skinner
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Condizionamento operante
(Skinner’s box)
Rinforzo positivo: è il processo per il quale le conseguenze di un
compor tamento avranno effetto sulla futura probabilità
(aumentandola) di comparsa di quello stesso comportamento
Qualsiasi comportamento produce delle conseguenze che a loro volta
influenzeranno, aumentando o diminuendo, la futura probabilità di
comparsa di quello stesso comportamento in condizioni ambientali
simili
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Rinforzo positivo e negativo
—  Sfatiamo
morale
—  Rinforzo
il mito…nessuna accezione
esercizio
Rinforzo positivo: la presentazione di uno stimolo
(rinforzatore) immediatamente dopo l’emissione di una
risposta determina l’incremento di quel comportamento in
condizioni simili
Rinforzo negativo: la rimozione di uno stimolo aversivo
immediatamente dopo l’emissione di una risposta determina
l’incremento di quel comportamento in condizioni simili
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Rinforzo e punizione
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Condizionamento operante
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Schemi di rinforzo:
come “creo” apprendimento?
1.  Rinforzo continuo: ogni risposta
riceverà un rinforzo
2. Rinforzo intermittente: solo alcune
risposte riceveranno un rinforzo
1.  Rinforzo continuo: va usato nelle
prime fasi dell’insegnamento
2. Rinforzo intermittente: va usato nelle
fasi di mantenimento
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E l’uomo?
Il rinforzo ha “effetto”
sull’uomo?
Il problema nasce da due errori:
1.  Confondere il processo con
la procedura
2.  Cercare sempre qualcuno
che elargisce il rinforzo
In realtà l’uomo, nei primi mesi di vita, apprende esattamente
come gli altri esseri viventi. Successivamente inizia a mettere
in atto dei comportamenti per il semplice “gusto” di farlo: si
chiama “riforzo automatico”.
Andare in bicicletta, leggere un libro…
ANDARE AD UN CORSO DI AGGIORNAMENTO???
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Esercitazione:
Dividetevi in gruppi e fornite un esempio, tratto
dalla vostra vita quotidiana e/o lavorativa, delle
seguenti definizioni:
•  Rinforzo positivo:
•  Rinforzo negativo:
•  Punizione positiva:
•  Punizione negativa:
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Albert Bandura
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Observational learning
Bandura allestì un esperimento in cui tre gruppi di
bambini osser vavano tre modelli di
comportamento rispetto allo stesso stimolo:
1. Nella prima situazione un modello aggressivo
seguito da un rinforzo positivo
2. Nella seconda un modello aggressivo seguito da
una punizione positiva
3. Un modello aggressivo non seguito da alcuna
conseguenza
4. Un gruppo di controllo al quale non veniva
mostrato alcun modello di comportamento
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Observational learning
Come previsto il modello di comportamento seguito da
rinforzo positivo fu quello maggiormente esibito dai
bambini. Nel caso in cui il comportamento aggressivo era
invece seguito da una punizione, i bambini mostrarono un
minor numero di comportamenti violenti.
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Observational learning
Come previsto il modello ricompensato (ossia rinforzato
positivamente) veniva emulato in maggior misura. Nel caso
in cui il comportamento aggressivo veniva punito, i bambini
mostravano meno risposte imitative.
I comportamenti possono essere modellati, quindi
“insegnati”, attraverso la presentazione di un
modello di comportamento dal vivo o attraverso la
visione di filmati: video modeling
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Observational learning
Avete mai osservato dei bambini giocare tra loro?
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In sintesi…
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DEFINIZIONE
OPERAZIONALE
Pe rc h é é i m p o r t a n t e d e f i n i r e i
comportamenti di una persona e non
usare etichette riassuntive tipiche della
psicologia tradizionale?
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DEFINIZIONE
OPERAZIONALE
Spesso la psicologia elabora dei
COSTRUTTI (intelligenza, personalità)
nel tentativo di comprendere i processi di
funzionamento tipici dell’organismo umano
Problema: Il costrutto è per definizione
immateriale, è statico e si ferma ad un
livello puramente descrittivo
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DEFINIZIONE
OPERAZIONALE
Un comportamento identificato come
aggressivo è troppo generale per
essere osservato affidabilmente.
L'etichetta di aggressione deve essere
definita operazionalmente A
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ABC
—  Unità
di analisi del comportamento
—  Permette di ottenere una descrizione
fedele del comportamento e degli eventi
antecedenti e conseguenti
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Esempi…
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Insegnante
chiede a S. di
sedersi
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S. si siede
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L’insegnante le
sorride
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Esempi…
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T. sta
T. dice di avere
Il marito
cucinando
mal di testa chiude il pc e
mentre suo
le dice di
marito lavora
andare a
al pc
sdraiarsi
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Come insegniamo
a imparare?
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Apprendimento senza errori
—  Alla
base di qualsiasi intervento ABA
ci deve sempre essere una procedura
che limiti al minimo le possibilità di
errore dello studente
—  Sfatiamo il mito
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Apprendimento senza errori
—  Impedisce
allo studente di provare la
frustrazione
—  Rende più veloce l’insegnamento
—  Permette allo studente di avere
accesso a maggiori opportunità di
rinforzo
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Apprendimento senza errori
Prompting
=
AIUTO
Shaping
=
MODELLAMEN
TO
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PROMPT
—  Stimolo
supplementare che controlla il
comportamento desiderato (la risposta)
ma non fanno parte della risposta finale
PROMPT
NO PROMPT
COMPORTAMENTO FINALE ATTESO
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PROMPT
PROMPT IMITATIVO
L’insegnante dimostra il
comportamento
corretto
PROMPT
AMBIENTALE
L’insegnante modifica
l’ambiente
PROMPT DI
POSIZIONE
L’insegnante dispone il
materiale in modo da
favorire la risposta
corretta
PROMPT GESTUALE
L’insegnante indica la
risposta corretta
PROMPT ECOICO
L’insegnante
suggerisce
verbalmente la
risposta corretta
PROMPT FISICO
L’insegnante guida
fisicamente il
soggetto
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PROMPT
—  E
voi quale usate?
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FADING
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FADING, esempi…
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Come sfumare tutti questi
prompt…
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SHAPING
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SHAPING
—  Stare
seduto fino allo svolgimento del
compito
—  Mangiare l’intero pasto utilizzando la
forchetta
—  Sistemare bottiglie su uno scaffale
—  Smettere di fumare
—  Aumentare gli scambi conversazionali
—  Modellare un comportamento nuovo…
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CHAINING
Alcune abilità sono strutturate in
catene di azioni e non possono essere
insegnate tute insieme (sarebbe troppo
complesso), quindi le scomponiamo in
sub-unità e le afrontamo una alla volta
diminuendo i prompt
sistematicamente.
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Autonomie
Chaining
•  Procedura usata per l’insegnamento di abilità
costituite da più risposte concatenate
•  Le catene di comportamenti sono composte da
sequenze di risposte, tutte necessarie per
produrre un risultato finale
•  Ogni risposta della catena serve da rinforzo della
precedente ma anche da Sd per la successiva
•  Il rinforzo finale mantiene di fatto l’intera catena
di comportamenti
•  Può essere anterogrado (si insegna a partire dalla
prima risposta della catena) o retrogrado (si
insegna a partire dall’ultima risposta della catena)
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CATENA STIMOLO-RISPOSTA
—  Una
catena stimolo-risposta è una
sequenza di stimoli discriminatvi (SD) e di
risposte in cui ciascuna risposta, tranne
l’ultima fornisce l’SD per la risposta
successiva e l’ultima risposta è seguita da
un rinforzatore.
Es: lavarsi le mani
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CHAINING
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—  Concatenamento
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—  Concatenamento
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CHAINING
anterogrado: il prompt
viene sfumato a partire dalla prima
risposta della catena.
retrogrado: il prompt
viene sfumato a partire dall’ultima
risposta della catena
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Insegnare l’autonomia
Insegnare le autonomie personali è fondamentale
per:
1.  Insegnare abilità di auto-accudimento
2.  Abbattere le diversità
3.  Aumentare la self-efficacy
4.  Porre le basi per insegnamenti altri
comportamenti
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Autonomie
Quali sono?
1. Vestizione/svestizione
2. Igiene personale
3. Toilet training
4. Alimentazione
5. Attività ricreative
6. Lavori domestici
7. Spostamenti autonomi
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Autonomie
Come insegnarle?
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Abilità adatte all’età
Procedura: chaining, concatenamento
Fare una task analysis
Prompt fisici
ü Prompt vocali
ü Tabelle visive
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Autonomie
Task analysis
•  Consiste nello scomporre una catena
comportamentale nelle singole
risposte che la compongono
•  E’ necessaria per avere una chiara e
oggettiva descrizione delle risposte
da insegnare
•  E’ inoltre utile come presa dati da
usare durante l’insegnamento
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Autonomie
Task analysis, un esempio…
Prendere il bicchiere
Aprire il rubinetto
Riempire il bicchiere
Chiudere il rubinetto
Prendere il dentifricio
Svitare il tappo
Poggiare il tappo sul piano
Prendere lo spazzolino
Appoggiare lo spazzolino sul piano
Mettere il dentifricio sullo spazzolino
Prendere il tappo del dentifricio
Chiudere il dentifricio
Posare il dentifricio
Bagnare lo spazzolino nel bicchiere
Spazzolare per 5 secondi gli incisivi
Spazzolare per 5 secondi i molari inferiori (superiore dx)
Spazzolare per 5 secondi i molari inferiori (laterale dx)
Spazzolare per 5 secondi i molari superiori (superiore dx)
Spazzolare per 5 secondi i molari superiori (laterale dx)
Spazzolare per 5 secondi i molari inferiori (superiore sx)
Spazzolare per 5 secondi i molari inferiori (laterale sx)
Spazzolare per 5 secondi i molari superiori (superiore sx)
Spazzolare per 5 secondi i molari superiore (laterale sx)
Sputare il dentifricio residuo
Prendere il bicchiere
Bere un piccolo sorso d’acqua
Sputare l’acqua
Svuotare il bicchiere
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Autonomie
Cosa fare…
1.  Fare una task analysis
2.  Decidere se usare il concatenamento
anterogrado o retrogrado
3.  Individuare il rinforzatore finale
4.  Dare una sola istruzione vocale
5.  Usare prompt fisici solo a partire dal punto
specificato
6.  Erogare rinforzo sociale per ogni azione
7.  Erogare rinforzo tangibile solo alla fine della
catena
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Procedure di insegnamento
1.  Prompting
2.  Shaping
3.  Chaining
Vengono abilmente combinate insieme per
progettare un piano di intervento mirato per
insegnare singole abilità.
Es: Comsumare