COSA SONO LE FUNZIONI COGNITIVE? Sono quelle capacità che

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COSA SONO LE FUNZIONI COGNITIVE?
Sono quelle capacità che ci consentono la corretta
interpretazione e gestione delle informazioni. Più concretamente: la memoria, l'attenzione, la percezione, il
riconoscimento e la capacità di comprendere le informazioni del mondo esterno, la capacità di rispondere
in maniera adeguata e di farsi capire con le parole e le
azioni, l'orientamento nello spazio e nel tempo.
LE ALTERAZIONI DELLE FUNZIONI COGNITIVE
Tutte quelle modalità che ci permettono di interagire
con il mondo che ci circonda spesso si alterano in
seguito a ictus o traumatismi cranio-encefalici o tumori endocranici o per interventi neurochirurgici o per
malattie degenerative di interesse neurologico quali
l'Alzheimer.
Anche alcune malattie come il diabete, le epatopatie e
l'insufficienza renale possono determinare disturbi di
tipo cognitivo così come il perfezionamento delle tecniche rianimatorie stanno portando ad un aumento
delle persone soggette a disturbi cognitivi acquisiti.
LE ATTESE DEI PORTATORI DI
DISTURBI COGNITIVI E DEI LORO FAMILIARI
Soprattutto i soggetti più giovani avvertono fortemente la necessità di riconquistare una "normalità" sia sul
piano psico-affettivo che su quello della reintegrazione
sociale. Ciò significa riconquista del proprio ruolo familiare, professionale ed economico.
La malattia rappresenta una frustrazione anche per il
contesto familiare e mette a rischio la stabilità relazionale ed emotiva oltre che quella economica. Anche i
familiari di portatori di disturbo cognitivo abbisognano
di aiuti psicologici per superare l'impasse.
Per tutte queste persone è legittimo pretendere che
la vita sia di qualità. Da ciò la necessità di fruire di tutti
quei mezzi che oggi permettono la realizzazione della
migliore autonomia possibile.
L'ICTUS: RIABILITARE IL CORPO E LA MENTE
È stato valorizzato il ruolo della riabilitazione motoria
già nelle fasi precoci del decorso post ictus. Si ha una
progressione degli esercizi riabilitativi che inizia con
sedute di terapia al tappeto seguite da esercizi mirati
alla riconquista della posizione eretta con appoggio e
poi senza appoggio. Seguono poi esercizi di deambulazione assistita. La fisioterapia è inoltre diretta a prevenire l'irrigidimento delle articolazioni. Relativamente
ai deficit cognitivi rappresentati dai disturbi di linguaggio e da disturbi di emi-inattenzione, la riabilitazione
procede per sedute con un terapista specializzato,
durano un'ora e hanno cadenza bi-tri settimanale.
Un ulteriore aspetto importante è che dopo un ictus
cerebrale si può instaurare una maggiore labilità psichica con alterazione del comportamento o tendenze
depressive che devono essere trattate ricorrendo alla
psicoterapia e anche, se necessario, alla terapia farmacologica.
LA RIABILITAZIONE COGNITIVA NELL'ICTUS
La riabilitazione cognitiva ha come obiettivo il recupero delle funzioni cognitive compromesse dall'ictus. Ciò
prevede inizialmente un'attenta valutazione neuropsicologica del paziente mediante batteria di test che
esplorano linguaggio, memoria, funzioni attenzionali e
visuospaziali, ecc.
Si perviene alla descrizione di un profilo funzionale
idoneo ad identificare le abilità compromesse e quelle
risparmiate.
Le tecniche riabilitative sono mirate o al ripristino della funzione compromessa o all'impostazione di strategie idonee a compensare il deficit funzionale utilizzando le funzioni risparmiate.
I deficit cognitivi più frequenti e di rilevante disabilità
per il paziente sono rappresentati dai disturbi di lin-
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guaggio (afasie) e dai disturbi di emi-inattenzione
(caratterizzati da difficoltà a prestare attenzione a ciò
che accade nello spazio alla sinistra del paziente) tipici
delle lesioni delle porzioni posteriori dell'emisfero cerebrale di destra. La psicoterapia deve mirare a rinforzare la capacità del paziente di fronteggiare il vissuto
di perdita tipico di ogni malattia invalidante. Il coinvolgimento del nucleo familiare in una terapia di orientamento sistemico può contribuire a ridurre le aspettative negative dei congiunti e ad evitare che le relazioni
interpersonali siano veicolate esclusivamente sul fronte della malattia.
DISTURBI COGNITIVI
COME RIAPPROPRIARSI
DELLA QUALITÀ DELLA VITA
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PROFESSIONISTI COINVOLTI
Neuropsicologo, Neurologo, Fisiatra, Geriatra, Radiologo, Tecnico della riabilitazione.
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