Analisi Matematica I Calcolo differenziale Calcolo differenziale Test di autovalutazione 1. Sia f : R → R una funzione derivabile in 0 tale che f (0) = f ′ (0) = 0. Si f (x) . Allora, necessariamente consideri la funzione g(x) = sin x (a) lim g(x) = 0 x→0 (b) lim g(x) = 1 x→0 (c) lim g(x) = +∞ x→0 (d) lim g(x) = π x→0 2. Data f (x) = |2x| − x, si può affermare che (a) f non è continua su R (b) f ha un punto di minimo (c) esiste un intervallo in cui f è negativa (d) poiché f (1) = f (− 13 ) = 1, esiste un punto c ∈ − 31 , 1 in cui f ′ (c) = 0 3. Data la funzione f (x) = si può affermare che −3x se x ≤ 0 , −3x − 2 se x > 0 , (a) f ′ (x) = −3, ∀x ∈ R (b) la derivata laterale destra di f (x) in x = 0 vale -3 (c) esiste c ∈ R tale che f (c) = −1 (d) la funzione f ′ è definita su R\{0} 4. La derivata prima della funzione f (x) = sin x x ln(2x) − e−x è la funzione sin2 x + e−x sin x − 2 cos x ln(2x) + 2e−x cos x sin3 x ( x1 + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x ′ (b) f (x) = sin4 x ( 1 + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x cos x (c) f ′ (x) = 2x sin4 x ( 1 + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x (d) f ′ (x) = 2x sin4 x (a) f ′ (x) = c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 5. Sia f continua sull’intervallo [−1, 1] tale che f (−1) = f (0) = f (1) = 0. Allora: (a) se f ∈ C (2) ((−1, 1)) allora esiste almeno un punto c ∈ (−1, 1) in cui f ′′ (c) = 0 (b) f è necessariamente derivabile in (−1, 1) (c) se f (− 12 ) > 0 allora f ( 21 ) < 0 (d) esiste un intervallo [a, b] ⊂ (−1, 1) in cui f è strettamente decrescente. 6. La funzione f (x) = |x3 − x| (a) non ha punti di minimo (b) è continua e derivabile (c) è pari (d) ha un punto di massimo assoluto 7. È data la funzione f (x) = [1 + ln(3x)]e−x . Allora (a) f ′ 31 = 2e−1/3 (b) f ′ (1) = 0 2 ′ (c) f (1) = − − ln 3 e−1 3 ′ 1 (d) f 3 = 0 8. Sia f : [0, +∞) → R una funzione continua tale che f (0) = 5, f (1) = −3 e lim f (x) = 1. Allora, necessariamente x→+∞ (a) f ammette esattamente uno zero (b) f ammette almeno due zeri (c) f (x) è derivabile in x = 1 (d) f (x) > 0 , ∀x < 1 2 c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 9. Data la funzione f (x) di grafico 4 4 2 0 2 il grafico della funzione derivata f ′ (x) è: 4 2 0 2 4 4 2 0 (a) 4 2 0 2 4 (b) 2 4 4 2 (c) 0 2 4 (d) 10. Sia f : R → R una funzione derivabile. Allora la funzione g(x) = |f (x)| (a) non è mai derivabile (b) è derivabile se e solo se f (x) ≥ 0 , ∀x ∈ R (c) se f ′ (0) = 0, allora g(x) è derivabile (d) se f (x) non ha zeri, allora g(x) è derivabile ex . Allora |x| − 1 (a) non ha asintoti orizzontali 11. Sia data la funzione f (x) = (b) ad essa si può applicare il Teorema di Rolle in [2, 5] (c) è derivabile in x0 = 0 (d) è continua in x0 = 0 c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 12. Sia data la funzione f (x) = arctan x1 . Allora (a) coincide con g(x) = π 2 − arctan x (b) ha un punto di minimo assoluto (c) si può prolungare per continuità su R (d) ad essa si può applicare il Teorema di Lagrange nell’intervallo [1, 2] c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 1. Sia f : R → R una funzione derivabile in 0 tale che f (0) = f ′ (0) = 0. Si f (x) . Allora, necessariamente consideri la funzione g(x) = sin x (a) lim g(x) = 0 x→0 (b) lim g(x) = 1 x→0 (c) lim g(x) = +∞ x→0 (d) lim g(x) = π x→0 RISPOSTA ESATTA: (a) Risulta lim g(x) = lim x→0 c 2006 Politecnico di Torino x→0 f (x) f (x) = lim := f ′ (0) = 0. sin x x→0 x Analisi Matematica I Calcolo differenziale 2. Data f (x) = |2x| − x, si può affermare che (a) f non è continua su R (b) f ha un punto di minimo (c) esiste un intervallo in cui f è negativa (d) poiché f (1) = f (− 13 ) = 1, esiste un punto c ∈ − 31 , 1 in cui f ′ (c) = 0 RISPOSTA ESATTA: (b) La funzione f (x) è continua su R perché somma di funzioni continue. Dunque (a) è falsa. Si ha f (x) = −3x se x < 0 , x se x ≥ 0 . Pertanto f (x) è sempre positiva, e ha un punto di minimo assoluto in x = 0. Dunque (b) è vera mentre (c) è falsa. La risposta (d) è falsa, perché, non si può applicare il Teorema di Rolle in quanto f (x) non è derivabile in x = 0 e non esiste nessun punto c ∈ − 13 , 1 in cui f ′ (c) = 0. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 3. Data la funzione f (x) = si può affermare che −3x se x ≤ 0 , −3x − 2 se x > 0 , (a) f ′ (x) = −3, ∀x ∈ R (b) la derivata laterale destra di f (x) in x = 0 vale -3 (c) esiste c ∈ R tale che f (c) = −1 (d) la funzione f ′ è definita su R\{0} RISPOSTA ESATTA: (d) La funzione è derivabile in ogni punto x ∈ R, tranne che in x = 0 (dove non è continua), e si ha f ′ (x) = −3, ∀x ∈ R \ {0}. Quindi (d) è vera e (a) è falsa. La risposta (c) è falsa, perché f (x) ha un salto in x = 0 e im f = (−∞, −2) ∪ [0, +∞). Pertanto f non assume il valore -1. La (b) è errata, perché non esiste la derivata laterale destra in x = 0; infatti lim+ x→0 −3x − 2 f (x) − f (0) = lim+ = −∞ . x→0 x−0 x c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 4. La derivata prima della funzione f (x) = ln(2x) − e−x è la funzione sin2 x sin x x + e−x sin x − 2 cos x ln(2x) + 2e−x cos x sin3 x ( 1 + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x (b) f ′ (x) = x sin4 x 1 ( 2x + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x cos x ′ (c) f (x) = sin4 x ( 1 + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x (d) f ′ (x) = 2x sin4 x (a) f ′ (x) = RISPOSTA ESATTA: (a) Infatti: 2 ( 2x + e−x ) sin2 x − (ln(2x) − e−x )2 sin x cos x f (x) = sin4 x ′ = = ( x1 + e−x ) sin x − (ln(2x) − e−x )2 cos x sin3 x sin x x c 2006 Politecnico di Torino + e−x sin x − 2 cos x ln(2x) + 2e−x cos x . sin3 x Analisi Matematica I Calcolo differenziale 5. Sia f continua sull’intervallo [−1, 1] tale che f (−1) = f (0) = f (1) = 0. Allora: (a) se f ∈ C (2) ((−1, 1)) allora esiste almeno un punto c ∈ (−1, 1) in cui f ′′ (c) = 0 (b) f è necessariamente derivabile in (−1, 1) (c) se f (− 12 ) > 0 allora f ( 21 ) < 0 (d) esiste un intervallo [a, b] ⊂ (−1, 1) in cui f è strettamente decrescente. RISPOSTA ESATTA: (a) Infatti, se la funzione f è derivabile in (−1, 1), per il Teorema di Rolle, essendo f (−1) = f (0) esisterà un punto x1 ∈ (−1, 0) in cui f ′ (x1 ) = 0; analogamente, essendo f (0) = f (1) esisterà un punto x2 ∈ (0, 1) in cui f ′ (x2 ) = 0. Poiché f ′ (x1 ) = f ′ (x2 ), se f è derivabile due volte in (−1, 1), applicando il Teorema di Rolle ad f ′ sull’intervallo [x1 , x2 ] si troverà un punto c ∈ (x1 , x2 ) ⊂ (−1, 1) in cui f ′′ (c) = 0. La funzione f (x) = | sin(πx)| fornisce un controesempio che mostra la falsità della (b) e della (c). La (d) è falsa: si consideri la funzione f (x) identicamente nulla. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 6. La funzione f (x) = |x3 − x| (a) non ha punti di minimo (b) è continua e derivabile (c) è pari (d) ha un punto di massimo assoluto RISPOSTA ESATTA: (c) Infatti f (−x) = |(−x)3 − (−x)| = | − x3 + x| = |x3 − x| = f (x) Poiché si ha f (x) ≥ 0 e f (x) = 0 se x = 0 oppure x = ±1, i punti x = 0, x = ±1 sono tre punti di minimo (assoluto). Dunque (a) è falsa. La funzione non ha invece punti di massimo assoluto, in quanto non è limitata superiormente. Dunque la (d) è falsa. (b) è falsa: f (x) è continua (perché composizione di funzioni continue); però f non è derivabile nei punti x = 0 , x = ±1: questi sono tre punti angolosi. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 7. È data la funzione f (x) = [1 + ln(3x)]e−x . Allora (a) f ′ 31 = 2e−1/3 (b) f ′ (1) = 0 2 (c) f ′ (1) = − − ln 3 e−1 3 ′ 1 (d) f 3 = 0 RISPOSTA ESATTA: (a) È sufficiente calcolare 1 −x −x −x 1 f (x) = e − e [1 + ln(3x)] = e − 1 − ln(3x) x x 1 ′ −1 ′ = 2e−1/3 . da cui si ha f (1) = e (− ln 3) e f 3 ′ Pertanto le risposte (b), (c) e (d) sono false mentre la risposta (a) è vera. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 8. Sia f : [0, +∞) → R una funzione continua tale che f (0) = 5, f (1) = −3 e lim f (x) = 1. Allora, necessariamente x→+∞ (a) f ammette esattamente uno zero (b) f ammette almeno due zeri (c) f (x) è derivabile in x = 1 (d) f (x) > 0 , ∀x < 1 2 RISPOSTA ESATTA: (b) Applicando il Teorema di esistenza degli zeri ad f sull’intervallo [0, 1], si deduce che deve certamente esistere uno zero di f (x) per un valore x = c1 , con 0 < c1 < 1; inoltre, considerando l’intervallo [1, +∞), si trova che deve esistere un altro zero x = c2 , con c2 > 1: infatti, poiché lim f (x) = 1, sicuramente esiste x→+∞ M > 0 tale che, ∀x > M, sia f (x) > 0, e dunque si troverà un secondo zero c2 , con 1 < c2 < M. Dunque (a) è falsa e (b) è vera. La risposta (c) è falsa: si pensi a una funzione che ha un punto angoloso in x = 1. Anche la risposta (d) è falsa: è sufficiente considerare una funzione che passi per A=(0, 5) e per B=(1, −3), e diventi negativa per valori di x minori di 21 . La funzione 8(x − 1)2 − 3 se 0 ≤ x < 1 4 f (x) = 1− se x≥1 x fornisce un controesempio che mostra la falsità di (c) e (d): infatti è continua su [0, +∞), f (0) = 5, f (1) = −3 e lim f (x) = 1; inoltre ha un un punto x→+∞ q angoloso in x = 1, ed è negativa nell’intervallo 1 − 38 , 12 . c 2006 Politecnico di Torino ( Analisi Matematica I Calcolo differenziale 9. Data la funzione f (x) di grafico 4 4 2 0 2 il grafico della funzione derivata f ′ (x) è: 4 2 0 2 4 4 2 0 (a) 4 2 0 2 4 (b) 2 (c) 4 4 2 0 2 4 (d) RISPOSTA ESATTA: (b) Dal grafico assegnato si osserva che f (x) è dispari, e pertanto f ′ (x) è pari; dunque le risposte (a) e (c) sono da scartare. Si osserva inoltre che la retta tangente al grafico di f (x) in x = 0 ha coefficiente angolare positivo, e quindi f ′ (0) > 0; pertanto (b) è esatta mentre (c) è errata. c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale 10. Sia f : R → R una funzione derivabile. Allora la funzione g(x) = |f (x)| (a) non è mai derivabile (b) è derivabile se e solo se f (x) ≥ 0 , ∀x ∈ R (c) se f ′ (0) = 0, allora g(x) è derivabile (d) se f (x) non ha zeri, allora g(x) è derivabile RISPOSTA ESATTA: (d) Poiché f (x) è derivabile, è anche continua su R, e dunque, se f (x) non ha zeri, può essere solo o f (x) < 0 oppure f (x) > 0, qualunque sia x ∈ R. Nel primo caso si ha g(x) = |f (x)| = −f (x), mentre nel secondo caso si ha g(x) = f (x); in entrambi i casi, essendo f (x) derivabile, lo è anche g(x). Dunque (d) è vera, mentre (a) è falsa. Anche (b) è falsa, in quanto (come visto sopra) g(x) può essere derivabile anche se f (x) < 0 , ∀x ∈ R. La funzione (c). f (x) = cos x fornisce un controesempio che confuta la risposta c 2006 Politecnico di Torino Analisi Matematica I Calcolo differenziale ex . Allora |x| − 1 (a) non ha asintoti orizzontali 11. Sia data la funzione f (x) = (b) ad essa si può applicare il Teorema di Rolle in [2, 5] (c) è derivabile in x0 = 0 (d) è continua in x0 = 0 RISPOSTA ESATTA: (d) La (a) è errata in quanto lim f (x) = 0 e dunque y = 0 è un asintoto x→−∞ orizzontale sinistro. La risposta (b) è errata in quanto f (2) 6= f (5). f è continua in x0 = 0 in quanto lim+ f (x) = lim− f (x) = f (0) = −1. x→0 x→0 Per vedere se f è derivabile calcoliamo la derivata di f , tenendo conto che ex , se x < 0, x = 6 −1 , −x − 1 f (x) = ex , se x ≥ 0, x = 6 1, x−1 e pertanto ′ f (x) = −xex (x + 1)2 , se x < 0, x 6= −1 , ex (x − 2) , se x > 0, x 6= 1 . (x − 1)2 Poiché lim+ f ′ (x) = −2, mentre lim− f ′ (x) = 0, f non è derivabile in x0 = 0. x→0 c 2006 Politecnico di Torino x→0 Analisi Matematica I Calcolo differenziale 12. Sia data la funzione f (x) = arctan x1 . Allora (a) coincide con g(x) = π 2 − arctan x (b) ha un punto di minimo assoluto (c) si può prolungare per continuità su R (d) ad essa si può applicare il Teorema di Lagrange nell’intervallo [1, 2] RISPOSTA ESATTA: (d) Il dominio di f è R \ {0}. Inoltre: ( π − 2 − arctan x, se x < 0 , 1 . arctan = π x − arctan x, se x > 0 . 2 π Dunque (a) è falsa. Anche (c) è falsa, perché lim− f (x) = − , mentre x→0 2 π lim f (x) = ; pertanto non esiste lim f (x), e x = 0 non è un punto di x→0 x→0+ 2 discontinuità eliminabile. La (b) è falsa, perché inf f = − cui f (x) = − π2 . π 2 , ma non esiste nessun punto x ∈ dom f per La (d) è vera, in quanto f (x) è continua e derivabile nell’intervallo [1, 2]. c 2006 Politecnico di Torino