Ricerca disturbi alimentari negli adolescenti

IL PONTE
Centro di Solidarietà
Civitavecchia
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IL PONTE-Civitavecchia/
Dati e Documenti
Ricerca disturbi alimentari negli adolescenti
Il presente lavoro nasce dalla constatazione del progressivo aumento nella richiesta d’intervento,
pervenute da parte di genitori, insegnanti o direttamente dai ragazzi, su problematiche legati ai disturbi
dell’alimentazione.
Ciò è stato di stimolo per approfondire un tema così attuale al fine di fornire risposte, sostegno a chi si
trova ad affrontare enormi sofferenze.
Da sempre e in tutte le diverse culture grande importanza è stata riservata all’alimentazione e alla sua
pratica.
Cercare di capire quali siano i rapporti tra cultura ed alimentazione è estremamente complesso ma si può
certamente affermare che il procedere della “cultura” ha influito sulle abitudini alimentari: sappiamo
infatti quanto queste cambino in funzione dello sviluppo economico, delle mode e della pubblicità.
Quest’ultimo aspetto è così tanto reale che attualmente le abitudini alimentari sono diventate vere e
proprie testimonianze di scelte morali, adesione a valori, accettazione e/o rifiuto di modelli d’identità
dell’individuo e dei gruppi.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): Anoressia, Bulimia, Disturbo da Alimentazione
Incontrollata (Binge Eating Disorder BED), sono le tre diverse sfumature di un grave problema di salute
pubblica che investe circa il 5% delle giovani adolescenti e donne italiane con un’età compresa tra i 15 ed
i 35 anni ed un numero sempre più crescente di giovani maschi.
Sono disturbi imputabili a cause biologiche, psicologiche, sociali; le ragazze che ne vengono colpite non li
considerano segni della presenza di una “malattia”, anzi soprattutto nella fase iniziale, sono assai contente
del dimagrimento.
Disturbi che rappresentano oggi, nei paesi occidentali, un’emergenza epidemiologica poiché determinano
un alto tasso di morbilità e mortalità incidendo in modo rilevante sulla spesa sanitaria, difficili da
diagnosticare e ancor più da trattare vista la particolare insorgenza e tendenza a cronicizzarsi in breve
tempo.
La nostra ricerca
Campione
Il campione è costituito da 571 adolescenti: 537 (210 M., 327 F.) con un età compresa tra i 14-17 anni, e
34 (13 M., 21 F.) di 18 anni reperiti sul nostro territorio coinvolgendo alcune Scuole Medie Superiori di
Civitavecchia: Istituto Professionale di Stato Industria Artigianato (I.P.S.I.A.) “Luigi Calamatta”, Istituto
Onnicomprensivo: Istituto d’Arte, Alberghiero, Professionale Contabile-Turistico (I.I.S.) “Via Adige”,
Liceo Psicopedagogigo “P.Alberto Guglielmotti”, Liceo Scientifico “Galileo Galilei”,
Scuole a cui afferiscono ragazzi e ragazze provenienti anche dai paesi limitrofi (Allumiere, Tolfa, Santa
Marinella, Tarquinia, Santa Severa).
Inoltre, attraverso un questionario da noi elaborato, abbiamo voluto coinvolgere gli Insegnanti Referenti e
i Coordinatori di Classe, in tutto 57, delle varie scuole ed 5 medici scolastici della ASL RM/F per
raccogliere maggiori informazioni sulla conoscenza, le problematiche, gli interventi realizzati, ecc.
Somministrazione
Hanno partecipato alla ricerca solo quei ragazzi i cui genitori avevano firmato una liberatoria inviata dalla
scuola, i test, dopo aver spiegato il senso, le finalità del lavoro nonché tempi e modalità di compilazione,
sono stati somministrati in orario scolastico da psicologi dell’Associazione.
In generale i ragazzi non hanno incontrato difficoltà nella comprensione e nella compilazione, ci sono stati
solo due casi di rifiuto, in particolare due ragazze.
Sono stati moltissimi, invece quelli che hanno chiesto informazioni ed indicazioni su cosa fare e a chi
rivolgersi, in particolare alcuni hanno fatto espressamente richiesta di sostegno al nostro Centro di
Consulenza e Psicoterapia “Famiglie-Adolescenti”.
Strumenti
EDI 2: Eating Disorder Inventory-2 è uno strumento d’auto-valutazione valido e veloce nell’identificare
soggetti d’entrambe i sessi con problemi alimentari “subclinici” (mascherati) o soggetti a rischio.
Può essere somministrato individualmente o in gruppo a persone dai 12 anni in su; fornisce informazioni
di tipo descrittivo attraverso un grafico dei punteggi delle seguenti sottoscale che valutano:
• Impulso alla magrezza: l’eccessiva preoccupazione per la dieta, per il peso corporeo e la paura
dell’aumento ponderale.
• Bulimia: la tendenza a pensare e ad avere attacchi di sovralimentazione incontrollata (abbuffata).
• Insoddisfazione per il corpo: l’insoddisfazione per la forma del proprio corpo in generale e per la
dimensione di quelle parti corporee più coinvolte nei disturbi alimentari (cosce, pancia, fianchi).
• Inadeguatezza: sentimenti di generale inadeguatezza, insicurezza, senso di vuoto, solitudine e
mancanza di controllo sulla propria vita.
• Perfezionismo: il limite a cui una persona crede possano arrivare i propri risultati, la tendenza ad
avere modelli elevati di performance.
• Sfiducia interpersonale: il grado di riluttanza ad avere relazioni coinvolgenti e strette, l’incapacità ad
esprimere le proprie emozioni e sentimenti agli altri.
• Consapevolezza enterocettiva: la presenza di confusione nel riconoscere e rispondere in modo
adeguato agli stati emotivi, misura inoltre l’incertezza nell’identificare le sensazioni viscerali collegate a
fame e sazietà.
• Paura della maturità: il desiderio di ritornare alla sicurezza dell’infanzia per sfuggire alla paura di
prendersi responsabilità proprie della vita adulta.
Le 3 Sottoscale provvisorie:
• Ascetismo: la tendenza a cercare un proprio valore attraverso il perseguimento di ideali
spirituali:autodisciplina, controllo dei propri bisogni, sacrificio, rinuncia alle gratificazioni fisiche.
• Impulsività: la tendenza all’impulsività, all’abuso di sostanze, alla distruttività nelle relazioni con gli
altri ed all’auto-distruttività.
• Insicurezza sociale: la convinzione che le relazioni sociali siano deludenti, instabili e difficili.
EDI SC (Symptom Checklist)
E’ una forma d’auto-valutazione indipendente dall’EDI, non è destinato ad essere utilizzato come unica
base per formulare una diagnosi ma rappresenta un aiuto in più.
Fornisce informazioni più dettagliate sulla frequenza di alcuni sintomi tipici dei disturbi alimentari:
abbuffate, vomito auto-indotto, uso di lassativi e diuretici, esercizio fisico, ecc.