Montecatini Terme, 14/01/2015 Periodo perinatale: riflessione in un ottica di genere Il punto di vista dello PSICOLOGO VISSUTI GENITORIALI E ATTACCAMENTO PRENATALE Dott.ssa Sabrina Melosi "E una medesima anima governa questi due corpi e ’lli desideri e ’lle paure e i dolori sono comuni sì a essa creatura come a tutti ’lli altri membri animati e di qui nasscie che le cose desiderate dalla madre spesso son trovate scolpite in quelle membra del figliolo. Una subita paura ammacca la madre e il figlio, perché una medesima anima governa li corpi e un medesimo notrissce due corpi..." 1400 (XV secolo) Psicologia Prenatale È una disciplina nata dall’interazione tra conoscenza mediche e psicologiche; ha come scopo lo studio dello sviluppo della capacità psicofisiologiche, comunicative e relazionali del feto, a partire dal presupposto che il feto sia in grado di ricevere stimoli (intra ed extra-uterini) elaborarli (anche psicologicamente) e rispondervi. Lo studio dello sviluppo prenatale offre una chiave di lettura obbligatoria per la comprensione di buona parte della psicopatologia dello sviluppo, perché offre una continuità di causalità tra il periodo pre-nascita e il periodo post-nascita. La psicologia prenatale: dal feto al lattante – Pier Luigi Righetti, 2001 Io prenatale Dopo il 4°-5° mese il feto sente, tocca, risponde in modo creativo, esplora, partecipa alle esperienze emotive della propria madre, reagisce a stimolazioni interne ed esterne inizio della costruzione dell’Io è già definito di per se stesso ma non è definito totalmente. È un pezzo di vita psichica che si evolve e va a costituire l’Io del soggetto La psicologia prenatale: dal feto al lattante – Pier Luigi Righetti, 2001 Psicologia prenatale Una cattiva gestione psicologica della gravidanza può portare ad una cattiva comunicazione, e a livello prenatale, si possono riscontrare dei livelli di neglet psicologico, che a loro volta possono portare all’insorgenza di psicopatologia nel lattante e quindi nelle prime fasi dello sviluppo. La psicologia prenatale: dal feto al lattante – Pier Luigi Righetti, 2001 Lo stress vissuto dalla madre durante la gravidanza, se continuato ed intenso, danneggia enormemente lo sviluppo fetale, arrivando ad influire negativamente su di esso persino a livello di formazione del sistema nervoso e modificando, a lungo termine la componente temperamentale del nascituro Niederhofer & Reiter 2004 Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Attaccamento prenatale La gestazione è il primo passo di esperienza umana, un periodo fondamentale per lo sviluppo biologico, fisico, fisiologico, ma soprattutto per la nascita e lo sviluppo della vita psichica. Per definire il particolare legame che i genitori sviluppano verso il bambino durante la gravidanza è stato coniato nel 1981 dalla Cranley il costrutto di “ ”, cioè il formarsi, da parte dei genitori, dell’immagine mentale e del legame con il feto lungo il corso della gravidanza. La qualità dell’attaccamento prenatale influisce sulle relazioni successive tra genitori e bambino e sul tipo di attaccamento che il bambino svilupperà Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Sono tre i bambini con cui i genitori entrano in relazione Il feto Il bambino immaginato (che contiene l’IO del genitore, le sue proiezioni, le sue esperienze) Il bambino reale E diversi sono i genitori che entrano in relazione con il feto e con il neonato I propri genitori (modelli) Il genitore interno (che nasce dall’interazione con i propri genitori) 11 Il genitore reale 22/09/11 Attaccamento prenatale Le madri con l'avanzare della gravidanza percepiscono sempre più il feto come una persona, intensificando con il trascorrere dei mesi il legame di attaccamento. Questo legame sembra non dipendere dalla percezione fisica del feto, ma dal coinvolgimento psicologico da parte della madre che viene messo in atto sin dal concepimento. La simbiosi profonda tra la madre e il feto, fa sì che fattori psicosociali, emotivi, affettivi, vissuti dalla madre durante la gestazione ricadano inevitabilmente sulla relazione e sull'attaccamento madre-bambino, creando delle tracce mnestiche che si conserveranno intatte nella psiche del bambino e quindi dell'adulto. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Attaccamento prenatale Numerosi studi sottolineano come sullo sviluppo di un adeguato attaccamento materno-fetale influiscano i fattori psicologici e psicopatologici, non solo della madre ma anche del contesto familiare in cui essa vive. Riveste infatti notevole importanza il clima emotivo e familiare in cui madre e feto sono inseriti. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Fattori principali che influenzano l’attaccamento prenatale Quanto la gravidanza sia desiderata o ricercata Umore della donna Integrazione nel sistema socio-familiare Andamento della gravidanza Attaccamento padre-feto Recentemente si è cercato di dare importanza anche allo sviluppo dell'attaccamento tra nascituro e padre. A tal proposito viene attribuita un'importanza sempre maggiore alla figura paterna; la presenza e il coinvolgimento del padre è di estrema importanza per lo sviluppo del bambino. L'attenzione viene sempre più spostata, dal rapporto madrebambino, alla triade madre-padre-bambino; il futuro padre contribuendo a mantenere un'atmosfera di sostegno, protezione, serenità e comunicando con il bambino attraverso la propria voce e il contatto, crea le basi per il primo legame, fondamentale per lo sviluppo relazionale futuro del bambino. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Attaccamento prenatale Da un recente studio italiano (Righetti, e coll. 2005) è emerso che, diversamente dall'attaccamento maternofetale che si incrementa con il progredire della gravidanza, nel padre l'attaccamento al feto si sviluppa nel primo trimestre e poi si mantiene ad un livello costante fino alla fine della gravidanza. L’uomo, più orientato all’azione e al pragmatismo, tende a pensarsi padre di un bambino cresciuto, con cui giocare e relazionarsi, attraverso l’attività; la donna invece orientata al mondo interiore si pensa madre di un bimbo da accudire, bisognoso di cure. Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Attaccamento prenatale: la ricerca clinica Diversi studi rivelano come spesso, nel corso della osservazione e della terapia effettuata con tecniche diverse, dalla psicoanalisi, alla regressione ipnotica, alla analisi immaginativa, alla terapia primaria, emergono dei vissuti strettamente correlati con la vita prenatale. In molti casi gli stati emozionali e psichici vissuti dalla madre durante la gravidanza restano custoditi nella memoria del bambino e possono influire sul suo vissuto futuro. Ogni tipo di esperienza emotiva vissuta dalla madre viene trasmessa al feto; quindi se la madre si trova in uno stato emotivo piacevole e positivo il feto ne trae benefici, se invece vive in uno stato emotivo negativo e ansiogeno il feto risponderà con agitazione, tachicardia e probabilmente un senso di frustrazione psichica. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Attaccamento prenatale: la ricerca clinica Ciò avviene sia perché le emozioni positive vissute dalla madre consentono la messa in circolo di endorfine da parte del sistema limbico, sia perché lo stato di quiete e tranquillità trasmette al nascituro un senso di accettazione e amore. Alcuni studi hanno verificato che il feto è influenzato da intensi turbamenti degli stati emotivi materni e manifesta questo restando per alcune ore successive all'evento disturbante in uno stato di agitazione motoria; se la situazione di stress materno persiste nel tempo, l'eccitazione motoria fetale diventa un tratto stabile riflettendosi per esempio nel basso peso alla nascita. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Attaccamento prenatale: la ricerca clinica Questi studi trovano conferma nell'ambito della psicologia clinica e riscontro in alcune particolari indagini finalizzate ad individuare una correlazione significativa tra le esperienze vissute in gravidanza e le tracce lasciate nel corpo del bambino. In una lettura psicoanalitica degli stati patologici, diversi ricerche e osservazioni in campo psicoanalitico hanno rilevato come in molti casi i disturbi presentati dai pazienti quali, stati depressivi, angosce, fobie, patologie della sfera alimentare e del comportamento, sembrano riconducibili a episodi, traumi ed esperienze, vissuti nel periodo prima della nascita. E' stato dimostrato come sia molto probabile che le madri di figli schizofrenici abbiano vissuto forme di depressione durante il sesto o il settimo mese di gravidanza. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Attaccamento prenatale: la ricerca clinica Madri emotivamente disturbate possono dare alla luce bambini con elevato rischio di turbe del sonno, problemi digestivi ed irritabilità. Gli aspetti di devianza e i disturbi della personalità genitoriale sembrano essere maggiormente correlati con un basso sviluppo dell'attaccamento prenatale. Molto dannose per il bambino sono anche le situazioni di disagio e di stress intenso e continuo, dato ad esempio da varie preoccupazioni, paure e angosce (es. maltrattamento). I bambini le cui madri sono sottoposte a stress durante la gravidanza possono andare incontro ad un rischio maggiore di iperattività, problemi motori e deficit dell'attenzione rispetto ai bambini di madri tranquille. L'esposizione a stati d'animo negativi e a disturbi psichici materni non solo influenza lo sviluppo del feto, ma a volte questa influenza può essere definitiva. Purtroppo la mancanza di una sana relazione madrefeto che svolge il ruolo fondamentale di protezione, può in alcuni casi predisporre a patologie psichiatriche gravi. Periodo prenatale, relazione madre-bambino e sviluppo psichico di Miriam Lanotte Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Attaccamento prenatale Nelle ricerche finora effettuate emerge che: I comportamenti di attaccamento materno-fetale aumentano con l’aumentare dell’età gestazionale (soprattutto dalla percezione dei primi movimenti fetali) e con la qualità dei movimenti fetali percepiti. L’attaccamento prenatale è risultato correlato all’umore della madre, al legame di attaccamento della gestante con la propria madre ed al supporto sociale percepito. (Righetti, Casadei, 2005) 29 22/09/11 Attaccamento prenatale e postnatale Gli studi di Cranley (1981) hanno dimostrato che che l’attaccamento prenatale tra madre e feto è influenzato dalla soddisfazione nella coppia genitoriale e che l’attaccamento materno-fetale, rilevato nel terzo trimestre di gravidanza, è un buon predittore della precoce interazione madre-bambino. 30 22/09/11 Attaccamento prenatale e postnatale In uno studio longitudinale (Siddiqui & Hagglof, 2000), il legame gestante-feto si è dimostrato correlato al tipo di relazione madre-bambino a dodici settimane. Un attaccamento prenatale elevato è associato ad una migliore qualità della successiva relazione madre-bambino Le origini della relazione genitori-bambino prima della nascita: l’attaccamento prenatale, A. Della Vedova, Psychomedia Attaccamento prenatale e postnatale Diversamente, l’attaccamento post-natale può essere minato da situazioni di contesto che causino malessere psicologico nella gestante, come l’assenza di supporto emotivo-affettivo nell’ambiente famigliare o la presenza di violenza nell’ambiente domestico. In uno studio longitudinale, in cui venivano monitorate gestanti esposte a violenza nell’ambiente famigliare (Quinlivan & Evans, 2005) e il temperamento dei loro bambini dopo la nascita, si è visto che, nelle gestanti esposte a violenza, l’attaccamento post-natale ai bambini risultava significativamente più basso rispetto a quello delle gestanti del gruppo di controllo. L’osservazione successiva dei bambini ha inoltre evidenziato come i figli delle donne esposte a violenza avessero una probabilità doppia di essere classificati difficili rispetto ai bambini del gruppo di controllo. Le origini della relazione genitori-bambino prima della nascita: l’attaccamento prenatale, A. Della Vedova, Psychomedia Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000) Cicogna in arrivo! – R. Polsonetti, L Recanatini (2000)