sofferenze e illusioni nelle organizzazioni

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Cod. 2904
L’incanto dell’incontro: dal benessere interiore all’accoglienza
autentica
Scopo di questo corso è condurre ad attuare un effettivo mutamento di mentalità nei confronti
delle persone in stato di fragilità per restituire il posto gli spetta nella comunità umana.
Un percorso per ritrovare la consapevolezza che, sempre e dappertutto, l'uomo non perde mai il
senso della propria esistenza e tutto va fatto per aiutarlo a riscoprire tale senso e a tradurlo nei
comportamenti e nelle scelte di ogni giorno
Questo si declina nello sforzo quotidiano di ridare all'incontro "un carattere esistenziale, un
carattere cioè adeguato all'essere umano". Le situazioni più difficili, le più dolorose, quelle che
sembrano aver tolto ogni traccia di umanità, chiedono di essere annullate da un gesto assolutamente
gratuito, da un atto ospitale che aiuta ad intuire possibilità e dignità apparentemente scomparse.
Ogni atto d'amore, quando è veramente tale, dischiude delle possibilità, è sorgente di creazione,
migliora. Ogni atto d'amore, quando si trasforma in un incontro sincero fa schiudere il cammino
della speranza ed è capace di andare al di là della pura e semplice soddisfazione dei bisogni. Ogni
atto d'amore, custodisce la singola persona con il suo ricco mondo interiore, con le sue
appartenenze, con le sue tensioni e le sue inclinazioni.
Qual è, dunque, il comportamento adeguato per realizzare degli incontri autentici? Occorre
alimentare dentro di sé l'accoglienza dell'altro come persona, senza nascondersi né difendersi dietro
il proprio ruolo e quindi senza trattare l'altro come un caso, ma riconoscendogli piena fiducia e
totale dignità, qualunque sia il suo stato.
Occorre poi ascoltare l'altro e comprenderlo, così come accettarlo nella sua globalità, come è in
realtà e non come vorremmo che fosse. E, infine, consentirgli di esprimersi liberamente e di
prendere decisioni con responsabilità personale, in modo da percepire nella maniera più ampia
possibile il proprio personale orizzonte..
In quest’ottica il rapporto prima ancora che essere e delinearsi nella sua dimensione psicologica e
sociale, rappresenta lo svolgersi di un incontro tra due persone che hanno pari dignità. E su questo
piano, prima ancora di tutte le parole, di tutti i messaggi non verbali, di tutte le speranze e di tutti i
condizionamenti, si comunica esistenzialmente un'unica, grande verità: "Tu per me esisti! E sono
contento di condividere con te il cammino faticoso e, talvolta, in apparenza fallimentare della
ricerca di senso". L'importante allora è camminare insieme, perché solo un itinerario di solidarietà
permette di scorgere le infinite possibilità di significato racchiuse nella nostra esistenza.
OBIETTIVI GENERALI
Restituire valore al ‘Prendersi cura’ e non semplicemente al ‘curare’.
Valutare la relazione con l’utente come nodo centrale e imprescindibile, che vede nello ‘spazio
relazionale’ l’interazione dei due attori: l’operatore, da un lato, da cui ci si aspetta che possegga gli
strumenti adeguati per fornire un aiuto, un sostegno, un ‘prendersi cura’ , e l’utente, dall’altro, che
porta una domanda, una richiesta, un disagio, una sofferenza a cui, probabilmente, non riesce più a
far fronte da solo. L’incontro-confronto tra due persone che tentano, per un periodo, di camminare
insieme nella relazione, attraverso un’alleanza fondata sulla fiducia.
Comprendere che la forza sanante della relazione d’aiuto non passa attraverso la somministrazione
di un farmaco, ma attraverso l’irripetibile unicità di ogni persona, che si costruisce nella singolarità,
di una relazione di fiducia.
Attuare un progetto di reale presa in carico per comprendere quanto possa essere differente, in una
relazione, il ‘prendersi cura’ dal semplice ‘curare’. Il ‘prendersi cura’ appartiene alla dimensione
dell’alleanza con l’utente, in cui l’operatore ascolta ma non indica la via, perché non può farlo, non
conoscendola, e né può mostrare all’utente una via precostituita, ‘buona per tutti’; dal canto suo,
l’utente, protetto e sostenuto da questa relazione, riesce a farsi carico responsabile della propria
difficoltà o dei propri blocchi e da qui ha l’opportunità di avviare il cambiamento reale, il
risanamento interiore.
Definire la relazione “come luogo del prendersi cura, un accompagnare con arte”.
Obiettivi didattici
Al termine del percorso i partecipanti dovranno essere in grado di:
Comprendere che le persone sono fondamentalmente degne di fiducia, e che tutti, anche i più fragili
hanno delle qualità interiori positive e hanno le potenzialità per capire meglio se stessi, e quindi per
risolvere i propri problemi.Sperimentare come il processo d'aiuto permette alle persone di scoprire
eventuali soluzioni ai problemi che presentano, ma anche di fare un'esperienza di crescita personale
che servirà, in futuro, ad affrontare meglio i nuovi problemi.Riflettere sui nostri valori, bisogni,
esperienze e atteggiamenti, può servire ad aumentare la nostra autoconsapevolezza rispetto ai
motivi per cui abbiamo scelto una relazione d’aiuto, così come incrementare gli spazi di riflessione
e di "auto esplorazione".Individuare quali sono le caratteristiche irrinunciabili di una buona
relazione d'aiuto
Metodologia
Il seminario prevede l’alternanza fra momenti di approfondimento teorico ed esperienze guidate,
nelle quali sarà possibile affrontare ed elaborare diversi casi concreti. Il percorso prevede la
condivisione di gruppo ed elaborazione dei vissuti attraverso tecniche di gioco e forme di
espressività creativa.
Si cercherà di favorire lo sviluppo di uno stile personale di accompagnamento concretamente
fondato sull’esperienza che il soggetto già possiede. Ognuno di noi quotidianamente accompagna sé
stesso e gli altri in molte piccole o grandi situazioni. Da quanto avviene in queste occasioni si può
apprendere una serie di strumenti utili per fare, dell’incontro con l’altro, un’esperienza vivificante.
Periodo di realizzazione e orario
Il corso si articola in quattro giornate:
13, 20, 27 febbraio 6 marzo 2013 dalle ore 9.30 alle 17.30
Formatori
Danila Bianchini, laureata in psicologia, formatrice, ha diretto per diversi anni una comunità per
disabili adulti
Crediti formativi
E’ previsto l’accreditamento dell’evento per la figura dell’educatore professionale e per gli
Assistenti sociali
Attestato di frequenza
La Provincia di Milano rilascerà un attestato di frequenza a chi ha partecipato ad almeno il 80% del
monte ore complessivo.
Sede e costi
Provincia di Milano - viale Piceno 60, Milano
(Passante ferroviario stazione Dateo, filobus 90, 92, autobus 54, 60, 61, 62).
A parziale copertura delle spese organizzative è prevista una quota individuale di Euro 30 da
versare al momento della ammissione al corso.
Modalità d’iscrizione
Per l’iscrizione è possibile inviare, anche tramite fax 02.7740 3293, l’apposita scheda d’iscrizione
scaricabile dal sito internet www.provincia.milano.it/sociale/formazione_hp, oppure è possibile
iscriversi on line, allo stesso indirizzo entro il 03/02/2013.
Per formare il gruppo classe saranno utilizzati come criteri l’eterogeneità dei servizi e degli enti di
appartenenza, al massimo due operatori per il medesimo servizio e l’ordine di arrivo della
domanda.
L’avvenuta iscrizione sarà confermata tramite comunicazione telefonica e/o email.
Coordinatore:
Brunella Castelli,
tel. 02.77403179,
e-mail
[email protected]
Segreteria
Paola Buzzetti, tel. 02.77403142,
e-mail [email protected]
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