modelli terapeutici File - e

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GLI INTERVENTI NELLA
CLINICA DELLO SVILUPPO
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Presa in carico congiunta  bambino+genitori
Clinici differenti (problema dell’alleanza, delle
identificazioni)
Prospettiva disturbi relazionali: focus relazioni
reali/rappresentate
Intervento su funzione genitoriale, capacità di cura
e protezione
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PRENDERSI CURA DEL BAMBINO
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PRENDERSI CURA DELLE RELAZIONI
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PRENDERSI CURA DEI CONTESTI
BAMBINO- INTERVENTO SULLA
PAROLA
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MEDIAZIONE DEL GIOCO
Coinvolgimento, fantasie, ansie e paure, rappresenta i
propri vissuti interni
Importante proporlo anche ai genitori per entrare nei
bisogni del figlio
INTERVENTI FOCALIZZATI
Elaborazione vissuti fantasmatici, angosce depressive
nel transfert
GRUPPO: condivisione sofferenza, esperienza
terapeutica e percorso di cambiamento. Empatia e
capacità comunicative
Bambino- intervento sul corpo
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Corpo mezzo di comunicazione e cambiamento
Unità psicosomatica utilizza la simbologia del gesto
e del movimento per restituire al bambino
l’esperienza comunicativa che gli è stata negata
Gioco, postura, movimento, spazialità
riappropriazione motoria e emozionale
Materiale diventa strumento simbolico (proiezioni),
terapeuta “neutralità benevola”, comprensione
empatica e rassicurante
PRENDERSI CURA DELLE RELAZIONI
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Attenzione terapeutica al mondo relazionale
reale/rappresentato
Sofferenzamatrice relazionale
Presa in carico globale
Ottica sistemica: Terapeuta portatore di cambiamento
2 Livelli entrata:
(1)Comportamenti modifica interazioni disfunzionali
(2)Rappresentazioni interne, come pensano e vivono
Intervento psico-educativo
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Migliorare competenza, potenziamento capacità
Prevenzione o accompagnamento in situazioni critiche,
riabilitazione e promozione della salute
RESTITUIRE COMPETENZA AI GENITORE non delegare
operatori
ADDESTRAMENTO IN FUNZIONE DEL TRATTAMENTO
(PARENT TRAINING): momenti informativi, formativi,
analisi del comportamento parentale, individuazione di
aree problematiche, strategie, comportamenti
alternativi adeguati, applicazione comportamenti
adattivi
Interventi psico-educativi
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Prevenzione universale
Agire prima che il disturbo compaia
Parent effectivness training  aiutare a instaurare
relazioni intime, autentiche, calde tramite EMPATIA,
ASCOLTO ATTIVO, MESSAGGI IN PRIMA PERSONA
Rendere genitori più possibili auto-sufficienti
Interventi psico-educativi
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Ridurre disobbedienza (modeling osservativo)
Ridurre iperattività
Incremento competenza sociale
Incrementare abilità sociali nei confronti dei
comportamenti oppositivi dei figli
Interventi psico-educativi
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Stampo psicodinamico parental training della
Tavistock (0-5 anni)
Spazio e tempo per pensare il problema
Cosa significa per loro
Instaurare una relazione pensante
Basato sulle funzioni dell’Io e sul Contro transfert
Psicoterapie brevi genitore-bambino
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Prima infanzia poi esteso fino adolescenza
Domanda del genitore “disparati livelli di disagio”
Interventi precoci, valore preventivo ripresa
normali processi evolutivi
Manifestazioni sintomatiche del bambino rilievo
nell’economia psichica della madre (crisi, “lutto
dello sviluppo”, pretransfert positivo, proiezioni dal
bambino al terapeuta
PRENDERSI CURA DEI CONTESTI
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FATTORI DI RISCHIO
FATTORI PROTETTIVI, resilienza
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CONTESTI come AMBIENTI TERAPEUTICI
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Riduzione dell’impatto del fattore di rischio (minore
esposizione alla situazione di stress)
Rendere disponibili nuove opportunità relazionali e
sociali (cambiamento di significato attribuito alla
situazione sfavorevole)
> Stima di sé e senso di efficacia personale
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