Disturbi dell`affettività - Dipartimento di Psicologia

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Disturbi dell’affettività
Dott. Alessandro Albizzati
Dott. Marco Siviero
Clinica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza
A.O. San Paolo, Milano
1
Depressione
Cambiamento
attività e
comportamenti
Cambiamento
umore
Cambiamento
pensiero
Disfunzionamento sociale e personale
2
Fattori eziologici
In età evolutiva i dati biologici non sono univoci. Lo sforzo attuale è volto a definire quali
siano gli equivalenti mentali e comportamentali della sindrome depressiva nelle diverse
età e quale sia la significatività dei parametri biologici nei loro mutamenti durante la
maturazione.
FATTORI GENETICI
ALTRI FATTORI:
- Demografici
- Psicopatologici
- Familiari
- Psicosociali
- Fattori di interesse medico (malattie, disabilità).
3
Marker biologici
• DST (test di soppressione al desametasone)
• GH (ormone della crescita)
• Modificazioni dei parametri EEG (riduzione latenza della fase REM, con aumento della
frequenza di REM e risvegli).
Nelle condizioni infantili (unificabili secondo DSM-IV) di depressione maggiore si
riscontrano molte contraddizioni nei dati biologici e non si trovano markers validi e
corrispondenti a quelli dell’età adulta, e anche la risposta clinica ai farmaci antidepressivi
non ha la stessa specificità.
4
Correlati neurobiologici
Tomografia a emissione di positroni (PET) di un paziente depresso (destra),
confrontata con un controllo sano (sinistra).
[BLU=bassa attività, ROSSO=alta attività]
http://www.musc.ecu/fnrd/petdep/htm
5
Disturbo Depressivo Maggiore
(DDM)
6
Criteri per l’Episodio Depressivo Maggiore (1)
A. Cinque (o più) dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2
settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno
dei sintomi è costituito da 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere.
Nota: Non includere sintomi chiaramente dovuti ad una condizione medica generale o deliri o
allucinazioni incongrui all’umore.
1) umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, come riportato dal soggetto (per es., si sente
triste o vuoto) o come osservato dagli altri (per es., appare lamentoso). Nota Nei bambini e negli adolescenti
l’umore può essere irritabile
2) marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi
ogni giorno (come riportato dal soggetto o come osservato dagli altri)
3) significativa perdita di peso, senza essere a dieta, o aumento di peso (per es., un cambiamento superiore al 5% del
peso corporeo in un mese) oppure diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni giorno. Nota Nei bambini,
considerare l’incapacità di raggiungere i normali livelli ponderali
4) insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
5) agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno (osservabile dagli altri, non semplicemente sentimenti
soggettivi di essere irrequieto o rallentato)
6) faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno
7) sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono essere deliranti), quasi ogni giorno
(non semplicemente autoaccusa o sentimenti di colpa per essere ammalato)
8) ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi ogni giorno (come impressione soggettiva o
osservata dagli altri)
9) pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire), ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o
un tentativo di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico per commettere suicidio.
7
Criteri per l’Episodio Depressivo Maggiore (2)
B.
I sintomi non soddisfano i criteri per un Episodio Misto.
C.
I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale,
lavorativo o di altre aree importanti.
D.
I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso,
un medicamento) o di una condizione medica generale (per es., ipotiroidismo).
E.
I sintomi non sono meglio giustificati da Lutto, cioè, dopo la perdita di una persona amata, i sintomi
persistono per più di 2 mesi o sono caratterizzati da una compromissione funzionale marcata,
autosvalutazione patologica, ideazione suicidaria, sintomi psicotici o rallentamento psicomotorio.
8
Disturbo Depressivo Maggiore, Episodio Singolo
A. Presenza di un Episodio Depressivo Maggiore.
B. L’Episodio Depressivo Maggiore non è meglio inquadrabile come Disturbo Schizoaffettivo, e non è sovrapposto
a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
C. Non è mai stato presente un Episodio Maniacale, un Episodio Misto o un Episodio Ipomaniacale.
Nota Questa esclusione non si applica se tutti gli episodi simil-maniacali, simil-misti o simil-ipomaniacali sono indotti
da sostanze o da un trattamento, oppure se sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una condizione medica
generale.
Codificare lo stato dell’episodio attuale o più recente:
.0 Lieve
.1 Moderato
.2 Grave Senza Manifestazioni Psicotiche
.3 Grave Con Manifestazioni Psicotiche
.4 In Remissione Parziale / In Remissione Completa
.9 Non Specificato
Specificare (per l’episodio attuale o più recente):
Cronico
Con Manifestazioni Catatoniche
Con Manifestazioni Melancoliche
Con Manifestazioni Atipiche
Ad Esordio nel Postpartum
9
Disturbo Depressivo Maggiore, Ricorrente
A. Presenza di due o più Episodi Depressivi Maggiori. Nota Per considerare separati gli episodi
deve esserci un intervallo di almeno 2 mesi consecutivi durante il quale non risultano
soddisfatti i criteri per un Episodio Depressivo Maggiore.
B. Gli Episodi Depressivi Maggiori non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e
non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo
Psicotico Non Altrimenti Specificato.
C. Non è mai stato presente un Episodio Maniacale, un Episodio Misto o un Episodio
Ipomaniacale. Nota Questa esclusione non viene applicata se tutti gli episodi simil-maniacali,
simil-misti o simil-ipomaniacali sono indotti da sostanze o da farmaci, o rappresentano gli
effetti fisiologici diretti di una condizione medica generale.
10
Gravità dell’episodio depressivo e sintomi psicotici
DSM-IV [1994].
Lieve: pochi, o nessuno, sintomi in eccesso rispetto a quelli richiesti per porre la diagnosi, e
i sintomi determinano una compromissione solo lieve nel funzionamento lavorativo, nelle
attività sociali abituali, o nelle relazioni interpersonali.
Moderato: sintomi o compromissione del funzionamento tra “lieve” e “grave”.
Grave senza Manifestazioni Psicotiche: molti sintomi in eccesso rispetto a quelli richiesti
per porre la diagnosi, e i sintomi interferiscono marcatamente con il funzionamento
lavorativo, con le attività sociali abituali, o con le relazioni interpersonali.
Grave con Manifestazioni Psicotiche: deliri o allucinazioni. Se possibile specificare se le
manifestazioni psicotiche sono congrue o incongrue all’umore.
Manifestazioni psicotiche congrue all’umore: deliri o allucinazioni il cui contenuto è
completamente coerente con i tipici temi depressivi di inadeguatezza personale, colpa,
malattia, morte, nichilismo
o punizione meritata.
Manifestazioni psicotiche incongrue all’umore: deliri o allucinazioni il cui contenuto
non coinvolge i tipici temi depressivi di inadeguatezza personale, colpa, malattia,
morte, nichilismo o punizione meritata. Sono inclusi sintomi come deliri persecutori
(non direttamente correlati ai temi depressivi), inserzione del pensiero, trasmissione
del pensiero e deliri di influenzamento.
11
Depressione in bambini e adolescenti
PROBLEMATICHE DIAGNOSTICHE

Caratteristiche differenti per età

ICD-10 e DSM-IV utilizzano le stesse categorie diagnostiche
degli adulti, “note” per l’età infantile, non molto specifiche

Classificazione specifica solo per la fascia 0-3 anni (DC 03-R)
12
Depressione in bambini e adolescenti
PREVALENZA



10% dei minori tra 5–15 anni hanno un disturbo mentale: 4% un disturbo
emozionale (ansia e depressione) 0,9% depressione
Rispetto ai controlli I bambini con depressione vivono più spesso con un solo genitori
(28% versus 15%), hanno entrambi I genitori disoccupati (27% versus 12%),
Scarse condizioni socioeconomiche
COMORBIDITA’

Raramente la depressione accede ai servizi come unico disturbo menatale. In quasi tutti
i casi sono presenti ansia e disturbi del comportamento. Il 50-80% dei casi di
depressione soddisfa i criteri per un altro disturbo. (Mitchell et al., 1988; Goodyer &
Cooper, 1993; Herbert et al., 1996).







CD e ODD
Disturbo d’ansia da separazione
OCD
Disturbo alimentare, ADHD, altri disturbi d’ansia
Obesità
Substance misuse
Tabagismo
25%
~25%.
~15%
5%
?%
?%
?%
13
Depressione in bambini e adolescenti
EZIOLOGIA




Più del 95% delle depressioni si verificano in bambini e adolescenti con storia di
difficoltà psicosociali, famigliari (separazione dei genitori, violenza domestica), abuso
fisico e sessuale, difficoltà scolastiche (bullismo, insuccesso scolastico, isolamento
sociale).
In pochi casi l’episodio depressivo risulta da gravi life-events
50-70% insorgenza acuta
30-50% insorgenza lenta
Rueter et al., 1999; Goodyer et al., 2000°
Fattori genetici e biologici
“Genetica del comportamento”, temperamento, stili di autoregolazione
Varianti recettororiali Serotonina
Livelli Cortisolo circolanti
14
Depressione in bambini e adolescenti, 1
0-3 anni
- disturbi somatici (alimentazione, ritmi del sonno, ipoattività e apatia, ritardo dello
sviluppo psicomot.)
- Maggiore gravità
- Decadimento delle condizioni somatiche generali, sino ai quadri estremi
dell’”ospitalismo” o depressione anaclitica.
Classificazione Diagnostica 0-3
200. Disturbi dell’affettività
Si focalizzano sull’esperienza del bambino e sui sintomi che sono una caratteristica generale
del funzionamento del bambino piuttosto che una caratteristica specifica di una situazione o
relazione.
203. Disturbo dell’umore: depressione infantile
Pattern di umore depresso o irritabile, con un abbassamento dell’interesse o del piacere
provati per attività tipiche dell’età considerata; diminuita capacità di protestare, pianto
eccessivo e repertorio povero di interazioni e di iniziative sociali, Disturbi del sonno e
dell’alimentazione.
Criterio: i sintomi devono essere presenti per almeno due settimane.
15
Depressione in bambini e adolescenti, 2
Età prescolare
-
insuff. o ritardo delle competenze cognitive (pseudoinsufficienza mentale)
Povertà iniziative e rapporti personali
Tendenza all’isolamento
Risposta negativa alle frustrazioni
Crisi prolungate di pianto (a volte immotivate)
Aumento dell’aggressività fisiologica.
Enuresi e/o encopresi.
Accentuazione di manifestazioni fobiche consuete.
Accentuazione di manifestazioni ansiose acute
Disturbi del sonno (es: pavor)
16
Depressione in bambini e adolescenti, 3
Età scolare e preadolescenziale
-
abbassamento discontinuo tono umore.
Cattivo adattamento scolastico (insicurezza, sfiducia)
riduzione degli interessi generalizzata
comportamenti regressivi
aumento della dipendenza
Accentuazione manifestazioni fobiche e ansiose (fobie dell’alimentazioni, idee di
veneficio, paura di morte e catastrofi, fino a veri e proprie ideazioni deliranti).
- Disturbi somatici (es: cefalea, disturbi gastroenterici)
Adolescenza
- sintomatologia sovrapponibile all’età adulta.
- Accentuazione delle manifestazioni relative allo sviluppo dell’identità e
dell’identificazione sessuale (es: omosessualità)
17
Suicidio
• In Italia il suicidio nei maschi di 15-19 anni è passato da 27.3 per milione (1969) a 48.3 (1994), mentre
è sceso nelle femmine da 23.2 a 10.8. Il massimo del rischio suicidario maschile è nel nord Italia (57%).
• I «suicidi veri» con esito fatale prevalgono nei maschi (2:1)
• I «tentativi di suicidio» prevalgono nelle femmine (3:1).
• DDM in età prepuberale innalza di 5,3 volte il rischio suicidarlo in adolescenza
Suicidio nel bambino:
• molti suicidi vengono denunciati e spesso diagnosticati come incidenti
• spesso ha carattere impulsivo ed è reattivo a esperienza stressante
• le statistiche spesso ignorano atti apparenti alla «sfera del suicidio» come automutilazioni,
propensione a incidenti, attività rischiose durante il gioco. Spesso queste condotte sono nella storia di
bambini che hanno commesso un suicidio
Suicidio nell’adolescente:
• soggetti con comportamento suicidarlo hanno alti livelli di depressione e disperazione
(“hopelessness”) e compromissione funzionale.
• La comorbidità con disturbi del comportamento e l’impulsività aumentano il rischio,
indipendentemente dalla depressione (vd “sensation seekers”)
• Suicidi <non impulsivi» sono caratterizzati da maggior deflessione dell’umore e grave disperazione.
• I soggetti «repeaters» hanno maggior comorbidità con disturbi esternalizzanti e abuso di sostanze.
18
Disturbi Depressivi
Psicoterapia vs. Farmacoterapia
Studio TADS (Treatment of Adolescents with Depression Study),
March et al., JAMA, 2004)
• Risultati:
– CBT + fluoxetina > di fluoxetina, CBT e placebo
– Fluoxetina > CBT e placebo,
– CBT non > placebo
• Percentuale di responders:
–
–
–
–
Fluoxetina + CBT = 71%
Fluoxetina = 60.6%
CBT = 43.2%
Placebo = 34.8%
19
Trattamento farmacologico DDM
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI « TcA»
• potenziano la trasmissione noradrenergica e serotoninergica; inibiscono la trasmissione
colinergica
• effetti collaterali: cardiotossicità (!!) dovuta a struttura analoga a antiaritrnici. Secchezza delle
fauci, tachicardia, difetti di accornodazione, confusione, disorientamento (effetti anticolinergici)
• non dimostrata efficacia superiore al placebo: in alcuni studi placebo e TCA avevano entrambi
efficacia pari al 50% dei soggetti trattati.
INIBITORI SELETTIVI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA «SSRI»
• inibiscono a livello sinaptico il reuptake della serotonina, aumentandone la disponibilità
• effetti collaterali (spesso dose-dipendenti): ansia, disturbi gastrointestinali vomito), nausea,
iporessia transitoria e diarrea, aumento dell’eccitabilità, dell’attivazione motoria, irritabiità e
insonnia
• talvolta passaggio a modalità di tipo ipomaniacale possibile indicatore di disturbo bipolare.
• prescrizione di SSRI ad adolescenti: Italia 0.28%, USA 1-2%
N.B. Nelle prime settimane di trattamento il miglioramento del comportamento motorio,
senza corrispondente modificazione della componente ideativa e del tono dell’umore,
potrebbero essere anticipatori della “attuazione” di un programma suicidario.
20
Trattamento farmacologico DDM, 2
Kupfer DJ. Long-term treatment of depression. J Clin Psychiatry. 1991 May;52 Suppl:28-34.
21
Disturbo bipolare (DB)
22
Criteri per l’Episodio Maniacale
A.Un periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile, della
durata di almeno una settimana (o di qualsiasi durata se è necessaria l’ospedalizzazione).
B.Durante il periodo di alterazione dell’umore, tre (o più) dei seguenti sintomi sono stati persistenti e
presenti a un livello significativo (quattro se l’umore è solo irritabile):
1. autostima ipertrofica o grandiosità
2. diminuito bisogno di sonno (per es., si sente riposato dopo solo 3 ore di sonno)
3. maggiore loquacità del solito, oppure spinta continua a parlare
4. fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente
5. distraibilità (cioè, l’attenzione è troppo facilmente deviata da stimoli esterni non importanti o non pertinenti)
6. aumento dell’attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale) oppure agitazione psicomotoria
7. eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (per es., eccessi
nel comprare, comportamento sessuale sconveniente, investimenti in affari avventati).
C. I sintomi non soddisfano i criteri per l’Episodio Misto.
D. L’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del
funzionamento lavorativo o delle attività sociali abituali o delle relazioni interpersonali o da richiedere
l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
E. I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un
farmaco o altro trattamento) o di una condizione medica generale (per es., ipertiroidismo).
Nota. Episodi simil-maniacali chiaramente indotti da un trattamento somatico antidepressivo (per es.,
farmaci, terapia elettroconvulsivante, light therapy) non dovrebbero essere considerati per una diagnosi
di Disturbo Bipolare I.
23
Gravità dell’Episodio Maniacale e Sintomi Psicotici
DSM-IV [1994].
Lieve: viene soddisfatto il minimo dei criteri sintomatologici per un Episodio Maniacale.
Moderato: aumento estremo dell’attività o compromissione della capacità di giudizio.
Grave senza Manifestazioni Psicotiche: è richiesta una supervisione quasi continuativa
per proteggere l’individuo dal danneggiare fisicamente se stesso o gli altri.
Grave con Manifestazioni Psicotiche: deliri o allucinazioni. Se possibile specificare se le
manifestazioni psicotiche sono congrue o incongrue all’umore.
Manifestazioni psicotiche congrue all’umore: Deliri o allucinazioni il cui contenuto è
completamente coerente con i tipici temi maniacali di senso ipertrofico del proprio
valore, potere, sapere, identità, oppure relazioni speciali con una divinità o un
personaggio famoso.
Manifestazioni psicotiche incongrue all’umore: Deliri o allucinazioni il cui contenuto
non coinvolge i tipici temi maniacali di senso ipertrofico del proprio valore, potere,
sapere, identità, oppure relazioni speciali con una divinità o un personaggio famoso.
Sono inclusi sintomi come deliri persecutori (non direttamente correlati a temi o idee
grandiosi), inserzione del pensiero, trasmissione del pensiero e deliri di
influenzamento.
24
Criteri per l’Episodio Ipomaniacale
A.Un periodo definito di umore persistentemente elevato, espansivo o irritabile, che dura
ininterrottamente per almeno 4 giorni, e che è chiaramente diverso dall’umore non depresso abituale.
B.Durante il periodo di alterazione dell’umore tre (o più) dei seguenti sintomi sono stati persistenti e
presenti ad un livello significativo (4 se l’umore è solo irritabile):
1. autostima ipertrofica o grandiosa
2. diminuito bisogno di sonno (per es., sentirsi riposato dopo solo 3 ore di sonno)
3. maggiore loquacità del solito, oppure spinta continua a parlare
4. fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente
5. distraibilità (cioè l’attenzione è facilmente deviata da stimoli esterni non importanti o non pertinenti)
6. aumento dell’attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale), oppure agitazione psicomotoria
7. eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (per es.,
eccessi nel comprare, comportamento sessuale sconveniente, investimenti in affari avventati).
C.L’episodio si associa ad un chiaro cambiamento nel modo di agire, che non è caratteristico della
persona quando è asintomatica.
D.L’alterazione dell’umore e il cambiamento nel modo di agire sono osservabili dagli altri.
E.L’episodio non è abbastanza grave da provocare una marcata compromissione in ambito lavorativo o
sociale, o da richiedere l’ospedalizzazione, e non sono presenti manifestazioni psicotiche.
F.I sintomi non sono dovuti all’azione fisiologica diretta di una sostanza (per es., una droga di abuso, un
farmaco o un altro trattamento), o ad una condizione medica generale (per es., ipertiroidismo).
Nota Episodi simil-ipomaniacali chiaramente indotti da un trattamento somatico antidepressivo (per es.,
farmaci, terapia elettroconvulsivante, light therapy) non dovrebbero essere considerati per la diagnosi di
Disturbo Bipolare II.
25
Disturbo Bipolare I
La caratteristica essenziale del disturbo bipolare
I è la presenza di uno o più Episodi Maniacali o
Misti, solitamente accompagnati da Episodi
Depressivi Maggiori.
Gli episodi di Disturbo dell´Umore Indotto da
Sostanze o di Disturbo dell´Umore Dovuto ad
una Condizione Medica Generale , non devono
essere presi in considerazione per la diagnosi di
Disturbo Bipolare I.
Gli episodi, inoltre, non devono essere meglio
spiegati da un Disturbo Schizoaffettivo né
devono essere sovrapposti a Schizofrenia,
Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o
Disturbo Psicotico non Altrimenti Specificato.
Disturbo Bipolare II
A.Presenza (anche in anamnesi) di uno o più
Episodi Depressivi Maggiori.
B.Presenza (anche in anamnesi) di almeno un
Episodio Ipomaniacale.
C.Non vi è mai stato un Episodio Maniacale o
un Episodio Misto.
D.I sintomi dell’umore di cui ai criteri A e B non
sono meglio inquadrabili come Disturbo
Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a
Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme,
Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non
Altrimenti Specificato.
E.I sintomi causano disagio significativo o
compromissione del funzionamento sociale,
lavorativo o di altre aree importanti.
26
Il ‘”lato solare” della ipomania
- Sonno ridotto
- Più progetti ed idee
- Maggiore energia
- Minore timidezza ed inibizione
- Alta fiducia in sé stessi
- Maggiore loquacità del solito
- Alta motivazione al lavoro
- Umore elevato, ottimismo, euforia
- Maggiori relazioni sociali
- Pensiero più rapido
- Maggiore attività fisica (anche nel
lavoro)
27
Il “lato oscuro” della ipomania
- Vita errabonda
- Relazioni interpersonali instabili
- Guida imprudente
- Spese elevate, acquisti eccessivi
- Comportamenti economici superficiali o a rischio
- Elevata irritabilità, impazienza
- Attenzione labile
- Elevata spinta ed interessi sessuali
- Elevato consumo di sigarette, caffè
- Elevata consumo di alcol e sostanze di abuso
28
La forma classica del DB è osservabile molto raramente prima della pubertà.
Non sono attualmente disponibili dati epidemiologici sul disturbo bipolare a insorgenza
prepuberale.
Alcuni studi epidemiologici hanno riportato una prevalenza lifetime del DB (tipo II)
dell’1% degli adolescenti tra 14 e 18 anni.
N.B. significativa minoranza di soggetti con DB giovanili (>20%) ha una storia di disturbo
esternalizzato. In particolare ADHD, ODD (oppositive defiant disorder), CD (Conduct
disorder).
ADHD individua un sottotipo di DB ad esordio molto precoce che si sovrappone in epoca
prepuberale alla sintomatologia ADHD.
Disturbi d’ansia, soprattutto se multipli possono precedere il bipolare: il più frequente è il
DOC o la fobia sociale, DAP (dist. da attacchi di panico), DAG (dist. d’ansia generalizzato),
specie se associati.
29
Disturbo bipolare, quadro clinico
Il decorso nei bambini è più frequentemente subcontinuo, piuttosto che episodico.
In sintomi più frequenti:
 Irritabilità
 Ostilità e aggressività sia verbale che fisica contro oggetti o persone.
 “Tempeste affettive” e crisi di rabbia
 Disforia più frequente dell’umore elevato e dell’euforia
 L’impulsività può esprimersi attraverso la ricerca di attività piacevoli ma pericolose, mentre nell’ADHD
è espressione di una globale perdita di inibizione.
 L’iperattività motoria è in genere più finalizzata di quella caotica, pervasiva e afinalistica dei soggetti
ADHD ed emerge rapidamente e determina rapido mutamento del grado di attività.
 Grandiosità si esprime come identificazione con personaggi onnipotenti (cinema, fumetti)
 Convinzione di poter fare cose impossibili
 Convinzione di propria superiorità nei confronti dell’adulto.
 Intolleranza verso regole o limitazioni
 Comportamenti antisociali (vittimizzazioni dei coetanei, piccoli incendi e furti)
 Ipersessualità, seduttività e esibizionismo, linguaggio esplicitamente sessualizzato, masturbazione
compulsiva (diagn. diff con abuso sessuale cronico o acuto  PTSD)
Con l’adolescenza sintomi maniacali sono più espliciti: ideorrea, logorrea, disturbi del sonno e ricerca di
attività piacevoli ( rischio di vita)
Nelle forme gravi: sintomi psicotici congrui o meno con l’umore (grave disorganizzazione del pensiero e
del linguaggio).
30
Disturbo bipolare, comorbidità
- molto frequente nel DB ad insorgenza precoce
- ADHD
-20-30% negli adolescenti
-60-90% nei bambini
- DC
-20-40%, che individua forme con maggiore gravità clinica e maggiore resistenza ai
trattamenti
- Ansia
-30-50% dei bambini con DB
- Abuso di sostanze in adolescenza
- DGS, di tipo autistico e non.
31
Trattamento farmacologico DB
Farmaci di prima scelta
• Sali di litio
• Valproato
Altre terapie
•
•
•
•
Carbamazepina
Clonazepam
Gabapentina
Lamotrigina
Terapie aggiuntive
•
•
•
•
•
Benzodiazepine
Neurolettici classici
Risperidone
Olanzapina
Clozapina
32
Caso Clinico
Luca 16 anni
Morte del padre
– Ricovero per calo ponderale (il cibo mi si attacca alle pareti dello stomaco), in associazione a sintomi
ossessivo-compulsivi (lavaggi frequenti, rituali)  Diagnosi: Disturbo del comportamento alimentare
in paziente con DOC
 Terapia con Fluoxetina (SSRI)
viraggio maniacale
(ipersessualità, grandiosità, sfida
all’adulto)
 Terapia con Olanzapina (Antipsicotico) e Citalopram (SSRI)
contenimento dell’agitazione psicomotoria e dei disturbi
del pensiero associati ai rituali DOC
A un anno: buon reinserimento sociale. In occasione di una gita scolastica:
Spende 500 Euro in regali in 2 giorni
Intenzione di farsi il piercing
Ricomparsa di alcuni sintomi alimentari
 Sospeso SSRI e inserito Valproato in associazione a Olanzapina
contenimento dell’episodio ipomaniacale, e generale miglioramento
(scomparsa sintomi DCA, buon funzionamento sul lungo termine)
33
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